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    L'APPROCCIO DEL TIME MANAGEMENT AL SERVIZIO DEL PROCESSO DI SELEZIONE. Il caso ADHR GROUP - Agenzia per il lavoro Spa

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    L’elaborazione di questa tesi trova spunto dall’attività di tirocinio che ho svolto presso la filiale di Altopascio (LU) dell’agenzia per il lavoro ADHR GROUP, grazie al quale ho maturato un particolare interesse per l’ambito della gestione delle risorse umane. L’obiettivo è quello di analizzare quali potrebbero essere le strategie da adottare per migliorare il processo di ricerca e selezione. Alla luce dei cambiamenti in atto oggi nel mercato del lavoro, ho individuato nel time management e nella conseguente quick response, la leva indispensabile per essere veramente efficaci ed efficienti, specie nel settore delle agenzie per il lavoro. È necessario, infatti, fornire risposte quanto più possibile veloci e tagliate su misura sia alle aziende che al talento di coloro che ricercano un lavoro. La prima parte della tesi ripercorre sinteticamente il processo di cambiamento che ha caratterizzato il mondo del lavoro nel secolo scorso, per mettere in evidenza le nuove dimensioni e spaccature che presenta oggi. In particolare, quello che si richiede attualmente ai lavoratori non è più, o meglio non è solamente, un saper fare, ma anche e soprattutto un saper essere; le aziende hanno bisogno di persone, che non siano solo tecnicamente e professionalmente preparate ma che siano anche determinate, carismatiche, propositive e con capacità di ascolto attivo. Per questo motivo la selezione del personale non può più basarsi solo su un buon curriculum vitae, ma anche sulla personalità e sui valori dei lavoratori stessi. Questi ultimi si trovano ad affrontare oggi un mondo imprevedibile e iperveloce, dove il tempo se non è ben gestito può diventare un fattore limitante per il successo. La gestione del tempo o time management è il processo di pianificazione e controllo del tempo impiegato per specifiche attività (nel nostro caso lavorative) per aumentarne l'efficacia, l'efficienza e la produttività. Ho dedicato la parte centrale di questa tesi alla descrizione dell’esperienza pratica fatta in ADHR GROUP per riuscire a mettere in evidenza, nella parte conclusiva dell’elaborato, quali siano i punti interni di forza del lavoro dei selezionatori e quali invece gli aspetti che potrebbero essere migliorati. Grazie ad un questionario elaborato durante l’attività di tirocinio, somministrato agli Account di selezione di filiali ADHR GROUP, e sfruttando la metodologia della swot analysis, si è evidenziato quanto il fattore tempo possa influire positivamente o negativamente sulla gestione del lavoro di filiale. La buona gestione del tempo ha lo scopo di far agire le persone in modo efficace ed efficiente senza sprecare inutilmente energie e risorse. Riuscire a gestire bene il tempo, quindi, risulta essere una soluzione ottimale soprattutto in un mercato come quello in cui opera ADHR GROUP – Agenzia per il lavoro Spa, dove le dinamiche economiche impreviste e imprevedibili rendono la competizione molto serrata

    Fratture da fragilità una nuova epidemia: il percorso ortogeriatrico nella realtà pisana.

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    Introduzione: Il presente studio vuole mettere a confronto l’esperienza dell’ortogeriatria, basata sulla cogestione geriatra-ortopedico nel reparto di Traumatologia Universitaria, rispetto all’anno precedente, in assenza della suddetta collaborazione. Gli outcomes sono volti a valutare l’impatto del progetto in termini di mortalità a breve termine (tre e sei mesi), numero di reaccessi in Pronto Soccorso, a breve termine (tre e sei mesi) oltre a determinare l’effetto sul numero di consulenze necessarie per la gestione clinica di questa popolazione. Materiali e metodi: Studio longitudinale retrospettivo. Sono stati arruolati 392 paziente con età superiore o uguale a 70 anni ricoverati, in regime d’urgenza, con diagnosi di frattura di qualsiasi struttura ossea e seguiti nel percorso ortogeriatrico. Come gruppo di controllo sono stati arruolati 264 pazienti con stessi criteri di inclusione e ricoverati nell’anno precedente. Risultati: Sono risultate significativamente differenti le medie del numero di consulenze cardiologiche e internistiche (p=0,00 e p=0,00, rispettivamente) mentre non differiva il numero medio di consulenze pneumologiche e di consulenze varie classificate come “altro” (p>>0,05). La differenza percentuale (ammissione-dimissione) della creatinina, calcio plasmatico e variazione percentuale dell'emoglobina sono risultate significativamente migliori nel gruppo orto geriatrico (p>0,05). Il tipo di intervento orto geriatrico rispetto al controllo non è associato ad una minore mortalità. Sono risultate significativamente associate ad una maggiore mortalità (p<0.05) le seguenti varabili dipendenti: età, sesso, CIRS comorbidità, creatinina, potassio (basale) e sodio alla dimissione. Sono risultate negativamente associate alla mortalità (p<0.05) le seguenti variabili indipendenti: MDRD, calcio, albumina e emoglobina (valori basali) e albumina alla dimissione. Conclusioni: I risultati di questo studio, volto a valutare le ricadute dell’applicazione di un percorso ortogeriatrico specifico nei pazienti anziani (>70 anni) che accedono al pronto soccorso per frattura, suggeriscono che l’intervento attivo e la presa in carico di questi pazienti da parte del geriatra consente di ridurre il numero di consulenze durante il ricovero e di ottenere un miglior controllo di alcuni parametri ematochimici che potrebbero avere un effetto negativo sulla mortalità

    Mortality and pulmonary complications in patients undergoing surgery with perioperative SARS-CoV-2 infection: an international cohort study

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    Background: The impact of severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) on postoperative recovery needs to be understood to inform clinical decision making during and after the COVID-19 pandemic. This study reports 30-day mortality and pulmonary complication rates in patients with perioperative SARS-CoV-2 infection. Methods: This international, multicentre, cohort study at 235 hospitals in 24 countries included all patients undergoing surgery who had SARS-CoV-2 infection confirmed within 7 days before or 30 days after surgery. The primary outcome measure was 30-day postoperative mortality and was assessed in all enrolled patients. The main secondary outcome measure was pulmonary complications, defined as pneumonia, acute respiratory distress syndrome, or unexpected postoperative ventilation. Findings: This analysis includes 1128 patients who had surgery between Jan 1 and March 31, 2020, of whom 835 (74·0%) had emergency surgery and 280 (24·8%) had elective surgery. SARS-CoV-2 infection was confirmed preoperatively in 294 (26·1%) patients. 30-day mortality was 23·8% (268 of 1128). Pulmonary complications occurred in 577 (51·2%) of 1128 patients; 30-day mortality in these patients was 38·0% (219 of 577), accounting for 81·7% (219 of 268) of all deaths. In adjusted analyses, 30-day mortality was associated with male sex (odds ratio 1·75 [95% CI 1·28–2·40], p\textless0·0001), age 70 years or older versus younger than 70 years (2·30 [1·65–3·22], p\textless0·0001), American Society of Anesthesiologists grades 3–5 versus grades 1–2 (2·35 [1·57–3·53], p\textless0·0001), malignant versus benign or obstetric diagnosis (1·55 [1·01–2·39], p=0·046), emergency versus elective surgery (1·67 [1·06–2·63], p=0·026), and major versus minor surgery (1·52 [1·01–2·31], p=0·047). Interpretation: Postoperative pulmonary complications occur in half of patients with perioperative SARS-CoV-2 infection and are associated with high mortality. Thresholds for surgery during the COVID-19 pandemic should be higher than during normal practice, particularly in men aged 70 years and older. Consideration should be given for postponing non-urgent procedures and promoting non-operative treatment to delay or avoid the need for surgery. Funding: National Institute for Health Research (NIHR), Association of Coloproctology of Great Britain and Ireland, Bowel and Cancer Research, Bowel Disease Research Foundation, Association of Upper Gastrointestinal Surgeons, British Association of Surgical Oncology, British Gynaecological Cancer Society, European Society of Coloproctology, NIHR Academy, Sarcoma UK, Vascular Society for Great Britain and Ireland, and Yorkshire Cancer Research

    Global, regional, and national life expectancy, all-cause mortality, and cause-specific mortality for 249 causes of death, 1980-2015 : a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2015

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    Background Improving survival and extending the longevity of life for all populations requires timely, robust evidence on local mortality levels and trends. The Global Burden of Disease 2015 Study (GBD 2015) provides a comprehensive assessment of all-cause and cause-specific mortality for 249 causes in 195 countries and territories from 1980 to 2015. These results informed an in-depth investigation of observed and expected mortality patterns based on sociodemographic measures. Methods We estimated all-cause mortality by age, sex, geography, and year using an improved analytical approach originally developed for GBD 2013 and GBD 2010. Improvements included refinements to the estimation of child and adult mortality and corresponding uncertainty, parameter selection for under-5 mortality synthesis by spatiotemporal Gaussian process regression, and sibling history data processing. We also expanded the database of vital registration, survey, and census data to 14 294 geography-year datapoints. For GBD 2015, eight causes, including Ebola virus disease, were added to the previous GBD cause list for mortality. We used six modelling approaches to assess cause-specific mortality, with the Cause of Death Ensemble Model (CODEm) generating estimates for most causes. We used a series of novel analyses to systematically quantify the drivers of trends in mortality across geographies. First, we assessed observed and expected levels and trends of cause-specific mortality as they relate to the Socio-demographic Index (SDI), a summary indicator derived from measures of income per capita, educational attainment, and fertility. Second, we examined factors affecting total mortality patterns through a series of counterfactual scenarios, testing the magnitude by which population growth, population age structures, and epidemiological changes contributed to shifts in mortality. Finally, we attributed changes in life expectancy to changes in cause of death. We documented each step of the GBD 2015 estimation processes, as well as data sources, in accordance with Guidelines for Accurate and Transparent Health Estimates Reporting (GATHER). Findings Globally, life expectancy from birth increased from 61.7 years (95% uncertainty interval 61.4-61.9) in 1980 to 71.8 years (71.5-72.2) in 2015. Several countries in sub-Saharan Africa had very large gains in life expectancy from 2005 to 2015, rebounding from an era of exceedingly high loss of life due to HIV/AIDS. At the same time, many geographies saw life expectancy stagnate or decline, particularly for men and in countries with rising mortality from war or interpersonal violence. From 2005 to 2015, male life expectancy in Syria dropped by 11.3 years (3.7-17.4), to 62.6 years (56.5-70.2). Total deaths increased by 4.1% (2.6-5.6) from 2005 to 2015, rising to 55.8 million (54.9 million to 56.6 million) in 2015, but age-standardised death rates fell by 17.0% (15.8-18.1) during this time, underscoring changes in population growth and shifts in global age structures. The result was similar for non-communicable diseases (NCDs), with total deaths from these causes increasing by 14.1% (12.6-16.0) to 39.8 million (39.2 million to 40.5 million) in 2015, whereas age-standardised rates decreased by 13.1% (11.9-14.3). Globally, this mortality pattern emerged for several NCDs, including several types of cancer, ischaemic heart disease, cirrhosis, and Alzheimer's disease and other dementias. By contrast, both total deaths and age-standardised death rates due to communicable, maternal, neonatal, and nutritional conditions significantly declined from 2005 to 2015, gains largely attributable to decreases in mortality rates due to HIV/AIDS (42.1%, 39.1-44.6), malaria (43.1%, 34.7-51.8), neonatal preterm birth complications (29.8%, 24.8-34.9), and maternal disorders (29.1%, 19.3-37.1). Progress was slower for several causes, such as lower respiratory infections and nutritional deficiencies, whereas deaths increased for others, including dengue and drug use disorders. Age-standardised death rates due to injuries significantly declined from 2005 to 2015, yet interpersonal violence and war claimed increasingly more lives in some regions, particularly in the Middle East. In 2015, rotaviral enteritis (rotavirus) was the leading cause of under-5 deaths due to diarrhoea (146 000 deaths, 118 000-183 000) and pneumococcal pneumonia was the leading cause of under-5 deaths due to lower respiratory infections (393 000 deaths, 228 000-532 000), although pathogen-specific mortality varied by region. Globally, the effects of population growth, ageing, and changes in age-standardised death rates substantially differed by cause. Our analyses on the expected associations between cause-specific mortality and SDI show the regular shifts in cause of death composition and population age structure with rising SDI. Country patterns of premature mortality (measured as years of life lost [YLLs]) and how they differ from the level expected on the basis of SDI alone revealed distinct but highly heterogeneous patterns by region and country or territory. Ischaemic heart disease, stroke, and diabetes were among the leading causes of YLLs in most regions, but in many cases, intraregional results sharply diverged for ratios of observed and expected YLLs based on SDI. Communicable, maternal, neonatal, and nutritional diseases caused the most YLLs throughout sub-Saharan Africa, with observed YLLs far exceeding expected YLLs for countries in which malaria or HIV/AIDS remained the leading causes of early death. Interpretation At the global scale, age-specific mortality has steadily improved over the past 35 years; this pattern of general progress continued in the past decade. Progress has been faster in most countries than expected on the basis of development measured by the SDI. Against this background of progress, some countries have seen falls in life expectancy, and age-standardised death rates for some causes are increasing. Despite progress in reducing age-standardised death rates, population growth and ageing mean that the number of deaths from most non-communicable causes are increasing in most countries, putting increased demands on health systems. Copyright (C) The Author(s). Published by Elsevier Ltd.Peer reviewe

    Observation of gravitational waves from the coalescence of a 2.5−4.5 M⊙ compact object and a neutron star

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    ALCE - Assessment di lettura e comprensione per l\u2019et\ue0 evolutiva

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    Introduzione Il Simple View of Reading \ue8 un modello teorico che offre una cornice per descrivere i processi e le competenze coinvolte in compiti di lettura e comprensione, secondo il quale l\u2019abilit\ue0 di \u201clettura\u201d \ue8 data dal prodotto della capacit\ue0 di decodifica e della capacit\ue0 di comprensione orale. Decodifica e comprensione orale sarebbero quindi le competenze centrali alla base dell\u2019efficienza della lettura, nel momento in cui si faccia riferimento a una visione ecologica della lettura come processo orientato a uno scopo: la comprensione. Sulla base di questa prospettiva teorica nasce ALCE, una batteria di test finalizzata ad indagare le abilit\ue0 di lettura e comprensione del testo in bambini della scuola primaria. Informazioni tecniche Applicazioni ALCE pu\uf2 essere somministrato a bambini della scuola primaria dalla classe prima alla classe quinta e nell\u2019ambito dei protocolli diagnostici per l\u2019assessment delle difficolt\ue0 di apprendimento e dei disturbi dello sviluppo. Pu\uf2 costituire uno strumento completo per la valutazione, da parte di psicologi, neuropsichiatri e logopedisti, delle funzioni di lettura e comprensione nell\u2019ambito dei casi di sospetto Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), ma anche per la valutazione delle competenze di lettura e comprensione in profili di Funzionamento Intellettivo Limite o Ritardo intellettivo di grado lieve. La valutazione delle componenti di base della competenza di lettura contribuisce a descrivere il profilo funzionale del bambino per definire i punti di forza e di debolezza e predisporre, di conseguenza, dei piani di trattamento o una pi\uf9 efficace consulenza agli insegnanti per l\u2019intervento didattico. Struttura ALCE \ue8 una batteria di test costituita da cinque prove: lettura di parole lettura di non parole lettura del brano comprensione del brano scritto comprensione del brano orale. Tutti i brani utilizzati per le prove di lettura e comprensione sono distinti per classe e adeguati in termini di contenuti e complessit\ue0 strutturale, e al bambino \ue8 richiesto di rispondere oralmente. La scelta di utilizzare la modalit\ue0 di risposta orale e la tipologia di domande a risposta aperta per le prove di comprensione consente al clinico di condurre una valutazione pi\uf9 approfondita delle strategie e delle modalit\ue0 che portano alla formulazione della risposta, e di considerare indirettamente la competenza espressiva del bambino. Campione Il campione totale \ue8 costituito da 1895 bambini (952 maschi, 943 femmine), di cui 181 bilingui apprendenti l\u2019italiano come L2. La numerosit\ue0 del campione di bambini bilingui \ue8 del 9.55%, in linea con quanto riportato dall\u2019ultimo rapporto MIUR (ottobre 2012) sulla presenza degli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano (9.5% per la scuola primaria). La distribuzione del campione nelle diverse classi \ue8 la seguente: classe prima: n = 342, et\ue0 media = 6.79, DS = .33 anni; classe seconda: n = 345, et\ue0 media = 7.77; DS = .36 anni; classe terza: n = 353, et\ue0 media = 8.71, DS = .33 anni; classe quarta: n = 415, et\ue0 media = 9.76, DS = .34 anni; classe quinta: n = 440, et\ue0 media = 10.78 DS = .39 anni. Vantaggi: Valutazione rapida e completa: ALCE offre l\u2019opportunit\ue0 di valutare con un unico strumento e in poco tempo le abilit\ue0 di lettura e di comprensione del testo, letto in autonomia e ascoltato oralmente. Consente inoltre, in soli 3\u2019, di approfondire l\u2019assessment indagando il funzionamento dei meccanismi cognitivi sottostanti alla decodifica mediante prove di lettura di parole e non parole. Valutazione ecologica della lettura: la scelta di valutare con un unico brano di lettura e comprensione, avvertendo il bambino che dovr\ue0 rispondere a domande di comprensione una volta terminata la lettura a voce alta, permette di verificare l\u2019efficienza del processo di lettura in una situazione che riflette le richieste alle quali il bambino \ue8 pi\uf9 frequentemente esposto nel contesto scolastico, ovvero leggere per comprendere. Questa modalit\ue0 consente, inoltre, di testare in un unico momento la lettura del brano per la valutazione dei parametri di accuratezza e velocit\ue0 e la lettura del brano per la comprensione, limitando i tempi di somministrazione e le richieste per il bambino. Assessment approfondito dell\u2019abilit\ue0 di comprensione: ALCE \ue8 il primo test italiano che pone in relazione comprensione orale e comprensione del testo scritto nella fascia di et\ue0 di pertinenza, con conseguenti interessanti ricadute sul piano diagnostico e riabilitativo. L\u2019abilit\ue0 di comprensione \ue8 inoltre sempre indagata tramite risposta orale a domande aperte, che consentono al clinico di condurre una valutazione pi\uf9 approfondita delle strategie e delle modalit\ue0 che portano alla formulazione della risposta, e di considerare indirettamente la competenza espressiva del bambino. eTest Il manuale \ue8 il solo componente cartaceo di ALCE; esso offre al clinico una descrizione approfondita del modello teorico di riferimento Simple View of Reading, una descrizione dettagliata delle modalit\ue0 di somministrazione e alcune indicazioni operative sull\u2019interpretazione dei profili e la predisposizione di progetti di intervento. I materiali necessari alla valutazione sono invece disponibili in formato PDF (\u201ceTest\u201d) sulla piattaforma Hogrefe eLibrary. L\u2019eTest si compone di 5 fascicoli per l\u2019esaminatore (classi 1a \u2013 5a) e 5 per il bambino (classi 1a \u2013 5a). L\u2019acquisto di ALCE mette a disposizione dell\u2019utente una propria sezione della Hogrefe eLibrary, cos\uec da poter stampare di volta in volta i fascicoli in base alle sue esigenze del momento: l\u2019eTest, infatti, pu\uf2 essere stampato (ma anche scaricato sul proprio pc), in toto o a \u201csezioni\u201d (grazie ai bookmark) quante volte si vuole, e indefinitamente senza pi\uf9 alcuna necessit\ue0 di ricarica

    Valutazione delle ipotesi di trasformazione di un'area ferroviaria a Torino attraverso l'Analytic Network Process

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    La valutazione di scenari alternativi di trasformazione urbana costituisce un problema decisionale complesso, caratterizzato da una molteplicità di elementi. Un aiuto efficace allo studio di tali questioni viene offerto dalla famiglia delle analisi multicriteria, che sono in grado di fornire una base razionale a problemi di scelta caratterizzati da differenti obiettivi e criteri. In particolare, all'interno delle analisi multicriteria, un ruolo molto importante è svolto dalla recente tecnica dell'Analytic Network Process (ANP). Tale metodologia, sviluppata dallo studioso americano Thomas L. Saaty a partire dal 2005, si caratterizza come lo sviluppo generalizzato della più semplice analisi di gerarchia (Analytic Hierarchy Process - AHP) e si configura come strumento particolarmente indicato per affrontare problemi decisionali complessi, difficilmente rappresentabili mediante uno schema gerarchico in quanto comprendenti dipendenze, interazioni e feedback. Dal punto di vista metodologico, l'ANP rende possibile la lettura e la misurazione delle diverse relazioni esistenti in un problema decisionale estendendo l'applicazione dell'analisi di gerarchia ai casi di relazioni interdipendenti tra gli elementi della valutazione e generalizzando l'approccio delle supermatrici introdotto già dall'AHP. Mentre esistono alcune applicazioni dell'ANP in ambito sociale, politico, economico e tecnologico, le sperimentazioni nel campo delle valutazioni ambientali e territoriali in genere sono ancora ad una fase preliminare. In questa ultima direzione si configura, quindi, il contributo del presente paper che, oltre ad approfondire lo sviluppo e le potenzialità dell'ANP come strumento in grado di fornire un approccio integrato al tema delle valutazioni di sostenibilità, ne propone un'applicazione pratica al caso dell'analisi di scenari alternativi per la riorganizzazione territoriale dell'area compresa tra la stazione di Porta Nuova e la stazione di Lingotto a Torin

    Non Additive Robust Ordinal Regression for urban and territorial planning: an application for siting an urban waste landfill

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    In this paper we deal with an urban and territorial planning problem by applying the Non Additive Robust Ordinal Regression (NAROR). NAROR is a recent extension of the Robust Ordinal Regression family of Multiple Criteria Decision Aiding methods to the Choquet integral preference model which permits to represent interaction between considered criteria through the use of a set of non-additive weights called capacity or fuzzy measure. The use of NAROR permits the Decision Maker (DM) to give preference information in terms of preferences between pairs of alternatives with which she is familiar, and relative importance and interaction of considered criteria. The basic idea of NAROR is to consider the whole set of capacities that are compatible with the preference information given by the DM. In fact, the recommendation supplied by NAROR is expressed in terms of necessary preferences, in case an alternative is preferred to another for all compatible capacities, and of possible preferences, in case an alternative is preferred to another for at least one compatible capacity. In the considered case study, several sites for the location of a landfill are analyzed and compared through the use of the NAROR on the basis of different criteria, such as presence of population, hydrogeological risk, interferences on transport infrastructures and economic cost. This paper is the first application of NAROR to a real-world problem, even if not already with real DMs, but with a panel of experts simulating the decision process

    Non Additive Robust Ordinal Regression for Urban and Territorial Planning: an application for siting an urban waste landfill

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    Multiple Criteria Decision Aiding (MCDA) gives not only a toolbox, but, overall, a well developed methodology to support decision-making processes. MCDA is particularly useful in the context of sustainability assessment and urban and territorial planning, where a complex and inter-connected range of environmental, social and economic issues must be taken into consideration. Moreover, the analysis of the possible interactions among the considered criteria is of particular importance for assessing the sustainability of a certain transformation. The paper proposes an application of the Non Additive Robust Ordinal Regression approach for the selection of a new landfill location among several alternative
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