181 research outputs found

    Low-protein diets for chronic kidney disease patients: The Italian experience

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    open20Nutritional treatment has always represented a major feature of CKD management. Over the decades, the use of nutritional treatment in CKD patients has been marked by several goals. The first of these include the attainment of metabolic and fluid control together with the prevention and correction of signs, symptoms and complications of advanced CKD. The aim of this first stage is the prevention of malnutrition and a delay in the commencement of dialysis. Subsequently, nutritional manipulations have also been applied in association with other therapeutic interventions in an attempt to control several cardiovascular risk factors associated with CKD and to improve the patient's overall outcome. Over time and in reference to multiple aims, the modalities of nutritional treatment have been focused not only on protein intake but also on other nutrients.openBellizzi, Vincenzo; Cupisti, Adamasco; Locatelli, Francesco; Bolasco, Piergiorgio; Brunori, Giuliano; Cancarini, Giovanni; Caria, Stefania; De Nicola, Luca; Di Iorio, Biagio R; Di Micco, Lucia; Fiaccadori, Enrico; Garibotto, Giacomo; Mandreoli, Marcora; Minutolo, Roberto; Oldrizzi, Lamberto; Piccoli, Giorgina B; Quintaliani, Giuseppe; Santoro, Domenico; Torraca, Serena; Viola, Battista FBellizzi, Vincenzo; Cupisti, Adamasco; Locatelli, Francesco; Bolasco, Piergiorgio; Brunori, Giuliano; Cancarini, Giovanni; Caria, Stefania; De Nicola, Luca; Di Iorio, Biagio R; Di Micco, Lucia; Fiaccadori, Enrico; Garibotto, Giacomo; Mandreoli, Marcora; Minutolo, Roberto; Oldrizzi, Lamberto; Piccoli, Giorgina B; Quintaliani, Giuseppe; Santoro, Domenico; Torraca, Serena; Viola, Battista F

    vus and lepton universality from kaon decays at kloe

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    ∗Speaker. †F. Ambrosino, A. Antonelli, M. Antonelli, F. Archilli, P. Beltrame, G. Bencivenni, C. Bini, C. Bloise, S. Bocchetta, F. Bossi, P. Branchini, G. Capon, D. Capriotti, T. Capussela, F. Ceradini, P. Ciambrone, E. De Lucia, A. De Santis, P. De Simone, G. De Zorzi, A. Denig, A. Di Domenico, C. Di Donato, B. Di Micco, M. Dreucci, G. Felici, S. Fiore, P. Franzini, C. Gatti, P. Gauzzi, S. Giovannella, E. Graziani, M. Jacewicz, V. Kulikov, G. Lanfranchi, J. Lee-Franzini, M. Martini, P. Massarotti, S. Meola, S. Miscetti, M. Moulson, S. Muller, F. Murtas, M. Napolitano, F. Nguyen, M. Palutan, A. Passeri, V. Patera, P. Santangelo, B. Sciascia, A. Sibidanov, T. Spadaro, L. Tortora, P. Valente, G. Venanzoni, R.Versac

    Towards a Muon Collider

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    A muon collider would enable the big jump ahead in energy reach that is needed for a fruitful exploration of fundamental interactions. The challenges of producing muon collisions at high luminosity and 10 TeV centre of mass energy are being investigated by the recently-formed International Muon Collider Collaboration. This Review summarises the status and the recent advances on muon colliders design, physics and detector studies. The aim is to provide a global perspective of the field and to outline directions for future work.Comment: 118 pages, 103 figure

    Towards a muon collider

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    A muon collider would enable the big jump ahead in energy reach that is needed for a fruitful exploration of fundamental interactions. The challenges of producing muon collisions at high luminosity and 10 TeV centre of mass energy are being investigated by the recently-formed International Muon Collider Collaboration. This Review summarises the status and the recent advances on muon colliders design, physics and detector studies. The aim is to provide a global perspective of the field and to outline directions for future work

    Erratum:Towards a muon collider

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    Visita all'Osservatorio della Biodiversità marina e terrestre della Regione Sicilia - ORBS

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    Con il taglio inaugurale del nastro il 16 dicembre 2015, prende vita la struttura museale permanente dell'Osservatorio della Biodiversità marina e terrestre della Regione Sicilia che porta lo stesso nome del Progetto di Ricerca "ORBS – Sistema di comunicazione, informazione e diffusione dell'Osservatorio Regionale della Sicilia", intitolata il 21 dicembre 2018 al Dott. Sandro Fiorelli. Ad oggi, la struttura, è operativa presso la Sede Secondaria dell'Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAS – CNR) di Capo Granitola. Il progetto ORBS, finanziato da Regione Siciliana - Assessorato alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca - Dipartimento Pesca, con periodo di attività 2013 - 2015, si è concluso proprio con la realizzazione della struttura museale; l'Osservatorio è stato istituito dall'Assessorato del Territorio e dell'Ambiente della Regione Siciliana nell'ambito di un accordo quadro con ARPA, ISPRA e CNR. Grazie al progetto ORBS, docenti e allievi dell'Accademia di Belle Arti di Palermo e il personale CNR – IAS (ex IAMC) S. S. di Capo Granitola, hanno collaborato sinergicamente permettendo di realizzare delle azioni didattiche e creative di valore scientifico espresse con straordinaria forza e bellezza. Ricercatori e professori si sono confrontati al fine di combinare le proprie competenze riuscendo nel progetto ambizioso di coinvolgere e fondere i diversi ambiti scientifici sensibilizzando gli artisti ai temi della Biodiversità. Le opere prodotte, corredate da schede scientifiche, hanno oltre al valore artistico un aggiunto valore didattico. L'apertura della sezione espositiva dedicata alla diffusione e alla comunicazione della biodiversità rappresenta da un lato l'importante tappa conclusiva del progetto, dall'altro l'inizio di un percorso mirato alla diffusione della biodiversità verso il mondo giovanile, le scuole e per tutto il territorio. Questa strepitosa collaborazione "CNR – Accademia di Belle Arti di Palermo" conferma l'importanza e l'opportunità di unire arte e scienza per esaltare la percezione della ricerca scientifica da parte della comunità. La divulgazione della scienza è un'attività complessa e sicuramente necessita di competenze e attitudini multidisciplinari oltreché di motivazione ed entusiasmo. La comunicazione delle tematiche scientifiche, di per sé ardua nella traduzione al grande pubblico, grazie alla forza esplicativa dell'arte, diviene opportunità di riflessione, osservazione, confronto per le comunità di visitatori. Il coordinamento delle visite delle scuole di ogni ordine e grado, Enti Pubblici, Comunità Scientifica, Cariche Istituzionali, Delegazioni di Politici Italiani e Stranieri, Associazioni Culturali, Associazioni No-Profit di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato, Onlus, pubblico in generale, presso ORBS, è affidato al qualificato personale (tecnici, tecnologi e ricercatori) dell'IAS – CNR S. S. di Capo Granitola, che gestisce in prima persona i visitatori nel percorso didattico e promuove il valore della divulgazione scientifica perseguendo la terza missione degli Enti di Ricerca, attraverso l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza

    Search for dark matter produced in association with bottom or top quarks in √s = 13 TeV pp collisions with the ATLAS detector

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    A search for weakly interacting massive particle dark matter produced in association with bottom or top quarks is presented. Final states containing third-generation quarks and miss- ing transverse momentum are considered. The analysis uses 36.1 fb−1 of proton–proton collision data recorded by the ATLAS experiment at √s = 13 TeV in 2015 and 2016. No significant excess of events above the estimated backgrounds is observed. The results are in- terpreted in the framework of simplified models of spin-0 dark-matter mediators. For colour- neutral spin-0 mediators produced in association with top quarks and decaying into a pair of dark-matter particles, mediator masses below 50 GeV are excluded assuming a dark-matter candidate mass of 1 GeV and unitary couplings. For scalar and pseudoscalar mediators produced in association with bottom quarks, the search sets limits on the production cross- section of 300 times the predicted rate for mediators with masses between 10 and 50 GeV and assuming a dark-matter mass of 1 GeV and unitary coupling. Constraints on colour- charged scalar simplified models are also presented. Assuming a dark-matter particle mass of 35 GeV, mediator particles with mass below 1.1 TeV are excluded for couplings yielding a dark-matter relic density consistent with measurements
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