113 research outputs found

    Osservatorio territoriale droga e tossicodipendenze. Il fenomeno delle dipendenze nel territorio della ASL della Provincia di Sondrio. Rapporto 2008.

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    Report on the state of legal and illegal substances use in the territory of Sondrio province.Il report analizza il fenomeno delle dipendenze nel territorio della Provincia di Sondrio. La descrizione del fenomeno si sviluppa intorno all\u27analisi degli indicatori individuati dall\u27Osservatorio Europeo delle Dipendenze di Lisbona (OEDT): 1-uso di sostanze nella popolazione generale (questo indicatore va a rilevare i comportamenti nei confronti di alcol e sostanze psicoattive da parte della popolazione generale); 2-prevalenza d\u27uso problematico delle sostanze psicoattive; 3-domanda di trattamento degli utilizzatori di sostanze; 4-mortalit? degli utilizzatori di sostanze; 5-malattie infettive. Altri due importanti indicatori che si stanno sviluppando, e che vengono qui illustrati, sono l\u27analisi delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e gli indicatori relativi alle conseguenza sociali dell\u27uso di droghe (criminalit? droga correlata). Inoltre sono state applicate diverse metodologie standard di stima sia per quantificare la quota parte sconosciuta di utilizzatori di sostanze che non afferiscono ai servizi, sia per identificarne alcune caratteristiche

    Long-range angular correlations on the near and away side in p–Pb collisions at

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    Forward-central two-particle correlations in p-Pb collisions at root s(NN)=5.02 TeV

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    Two-particle angular correlations between trigger particles in the forward pseudorapidity range (2.5 2GeV/c. (C) 2015 CERN for the benefit of the ALICE Collaboration. Published by Elsevier B. V.Peer reviewe

    Event-shape engineering for inclusive spectra and elliptic flow in Pb-Pb collisions at root(NN)-N-S=2.76 TeV

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    Peer reviewe

    Performance of the ALICE experiment at the CERN LHC

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    ALICE is the heavy-ion experiment at the CERN Large Hadron Collider. The experiment continuously took data during the first physics campaign of the machine from fall 2009 until early 2013, using proton and lead-ion beams. In this paper we describe the running environment and the data handling procedures, and discuss the performance of the ALICE detectors and analysis methods for various physics observables

    Elliptic flow of muons from heavy-flavour hadron decays at forward rapidity in Pb-Pb collisions at root s(NN)=2.76TeV

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    The elliptic flow, v(2), of muons from heavy-flavour hadron decays at forward rapidity (2.5 <y <4) is measured in Pb-Pb collisions at root s(NN)= 2.76TeVwith the ALICE detector at the LHC. The scalar product, two- and four-particle Q cumulants and Lee-Yang zeros methods are used. The dependence of the v(2) of muons from heavy-flavour hadron decays on the collision centrality, in the range 0-40%, and on transverse momentum, p(T), is studied in the interval 3 <p(T)<10 GeV/c. A positive v(2) is observed with the scalar product and two-particle Q cumulants in semi-central collisions (10-20% and 20-40% centrality classes) for the p(T) interval from 3 to about 5GeV/c with a significance larger than 3 sigma, based on the combination of statistical and systematic uncertainties. The v(2) magnitude tends to decrease towards more central collisions and with increasing pT. It becomes compatible with zero in the interval 6 <p(T)<10 GeV/c. The results are compared to models describing the interaction of heavy quarks and open heavy-flavour hadrons with the high-density medium formed in high-energy heavy-ion collisions. (C) 2015 CERN for the benefit of the ALICE Collaboration. Published by Elsevier B.V.Peer reviewe

    Multiplicity dependence of jet-like two-particle correlation structures in p-Pb collisions at 1asNN=5.02 TeV

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    Two-particle angular correlations between unidentified charged trigger and associated particles are measured by the ALICE detector in p\u2013Pb collisions at a nucleon\u2013nucleon centre-of-mass energy of 5.02 TeV. The transverse-momentum range 0.7 < pT,assoc < pT,trig < 5.0 GeV/c is examined, to include correlations induced by jets originating from low momentum-transfer scatterings (minijets). The correlations expressed as associated yield per trigger particle are obtained in the pseudorapidity range |\u3b7| < 0.9. The near-side long-range pseudorapidity correlations observed in high-multiplicity p\u2013Pb collisions are subtracted from both near-side short-range and away-side correlations in order to remove the non-jet-like components. The yields in the jet-like peaks are found to be invariant with event multiplicity with the exception of events with low multiplicity. This invariance is consistent with the particles being produced via the incoherent fragmentation of multiple parton\u2013parton scatterings, while the yield related to the previously observed ridge structures is not jet-related. The number of uncorrelated sources of particle production is found to increase linearly with multiplicity, suggesting no saturation of the number of multi-parton interactions even in the highest multiplicity p\u2013Pb collisions. Further, the number scales only in the intermediate multiplicity region with the number of binary nucleon\u2013nucleon collisions estimated with a Glauber Monte-Carlo simulation

    Giovani e relazioni familiari, rischi e risorse personali e comunitarie: il contributo della psicologia sociale e dei metodi qualitativi

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    Nel n. 2/2007 della rivista «Psicologia Sociale», rivolto al tema dell’adolescenza, Augusto Palmonari introduce il dibattito con una tesi che assumiamo a sfondo di questo contributo: “la psicologia sociale deve occuparsi seriamente di studiare i problemi adolescenziali e di partecipare alla progettazione di politiche sociali rivolte ai giovani” (p. 207). Rispetto a questo importante obiettivo, lo studioso ricorda un precedente lavoro, svolto nel 1990 con Amerio ed altri, nel quale si argomenta la rilevanza di sviluppare, nei diversi territori e per tutti i gruppi di adolescenti e giovani, “una politica sociale di ascolto e dialogo ad essi rivolta”. È questa la premessa di significato della ricerca che presentiamo, nata dal confronto riflessivo sviluppatosi all’interno di un gruppo di lavoro multidisciplinare facente capo all’Osservatorio del Dipartimento delle Dipendenze della Provincia di Sondrio. Fra gli elementi caratterizzanti il progetto, evidenziamo l’esigenza di conoscere più approfonditamente i modelli di funzionamento relazionale dei giovani e la loro connessione con i comportamenti a rischio, nello specifico territorio oggetto dell’indagine, in accordo con i più recenti risultati scientifici che tendono ad accentuare l’importanza della rete di relazioni significative con il sistema degli adulti e delle istituzioni, intesi come fattori protettivi dai rischi di caduta sociale e di percorsi vulnerabili ma anche come fattori promozionali in situazioni caratterizzate da scarsità di risorse (Caso, De Gregorio, De Leo 2003). La cornice concettuale è quella che riconduce la prevenzione dei rischi di disagio e di devianza alle modalità di funzionamento dei sistemi di mediazione autoregolativa (De Leo 2003). Per “mediazione autoregolativa” intendiamo il modo in cui le condizioni (psicologiche, sociali, ambientali, familiari) di vita della persona vengono percepite e utilizzate dalla persona stessa e dai suoi principali contesti di appartenenza e di interazione; gli strumenti che persone e contesti hanno a disposizione per affrontare e direzionare, in senso attivo, quelle condizioni quali possibili fonti di rischio (De Leo, Patrizi 2002)
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