198 research outputs found

    L' impatto del COVID-19 sull'economia. 10 proposte per la ripartenza. Un'analisi fondata sullo studio della provincia di Pisa.

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    Il presente lavoro, ultimato a inizio luglio 2020, e' il frutto della collaborazione di un gruppo di docenti e ricercatori che operano nei Dipartimenti di Economia e Management, Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Universita' di Pisa. Nato sulla base di una richiesta della Prefettura di Pisa all’Ateneo pisano in piena emergenza sanitaria, esso si propone lo scopo di fornire un’analisi degli effetti che l’emergenza COVID-19 ha avuto sul tessuto economico e sociale della provincia di Pisa e, alla luce dei risultati ottenuti, effettuare alcune “proposte per la ripartenza” per i prossimi mesi. Il convincimento degli autori che questo contributo di analisi e proposte, ancorche' riguardante la realta' territoriale della provincia di Pisa, possa avere una qualche utilita' anche per altre realta' provinciali e regionali, nonche' per quella nazionale. La ragione di tale convinzione e' duplice. Da un lato, l’approccio utilizzato, basato sulla multidisciplinarieta' e sul coinvolgimento delle realtà socio-economiche e istituzionali del territorio, rappresenta un metodo essenziale e generale per la piena comprensione di una realta' nuova e assai complessa quale quella derivante dall’emergenza COVID-19. Gli autori, provenienti da settori scientifici diversi quali l’ambito aziendale, economico, statistico, giuridico e sociolopsicologico, sono stati i primi a rendersi conto di quanto tale metodo di “messa a sistema” delle informazioni e degli attori economici e istituzionali della provincia fosse cruciale, ancorche' inusuale rispetto al carattere tipicamente specialistico delle ricerche in ambito accademico. Dall’altro lato, le proposte contenute nel lavoro, e che sono riportate in modo sintetico val termine di questa introduzione, sono il frutto dell’analisi quantitativa e qualitativa contenuta nei primi capitoli e rappresentano un esempio di come le scienze sociali possano fornire una base informativa essenziale per processi decisionali basati sui fatti (quelli che in ambito scientifico vengono definiti “evidenze empiriche”). In altre parole, le proposte hanno valenza generale, in quanto mettono in evidenza problemi e ipotizzano soluzioni che sono comuni a tutto il territorio nazionale. Il lavoro, organizzato come segue. Il primo capitolo presenta un’analisi strutturalee dinamica dell’economia della provincia di Pisa nel periodo precedente alla crisi sanitaria. Il secondo capitolo contiene una lettura dell’impatto economico, sociale e sanitario dell’emergenza COVID-19 e delle misure di contrasto messe in campo dal governo nei mesi iniziali della crisi (marzo-giugno 2020). Il terzo capitolo contiene un approfondimento dell’analisi economico-aziendale svolta. L’impatto del COVID-19 sull’economia alcuni settori emersi come rilevanti per l’economia provinciale. Il quarto capitolo svolge riflessioni e proposte in ambito giuridico, il quinto capitolo chiude il lavoro presentando alcune proposte di policy. Gli autori desiderano ringraziare il Prefetto di Pisa, per l’attivita' di supporto istituzionale, il Rettore dell’Universita' di Pisa, e tutti gli attori istituzionali e socio-economici che hanno collaborato direttamente – mediante incontri e interviste ‒ o indirettamente – attraverso la messa a disposizione dei dati e informazioni ‒ alla stesura del lavoro

    Multi-Determinants Analysis of Molecular Alterations for Predicting Clinical Benefit to EGFR-Targeted Monoclonal Antibodies in Colorectal Cancer

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    KRAS mutations occur in 35-45% of metastatic colorectal cancers (mCRC) and preclude responsiveness to EGFR-targeted therapy with cetuximab or panitumumab. However, less than 20% patients displaying wild-type KRAS tumors achieve objective response. Alterations in other effectors downstream of the EGFR, such as BRAF, and deregulation of the PIK3CA/PTEN pathway have independently been found to give rise to resistance. We present a comprehensive analysis of KRAS, BRAF, PIK3CA mutations, and PTEN expression in mCRC patients treated with cetuximab or panitumumab, with the aim of clarifying the relative contribution of these molecular alterations to resistance.We retrospectively analyzed objective tumor response, progression-free (PFS) and overall survival (OS) together with the mutational status of KRAS, BRAF, PIK3CA and expression of PTEN in 132 tumors from cetuximab or panitumumab treated mCRC patients. Among the 106 non-responsive patients, 74 (70%) had tumors with at least one molecular alteration in the four markers. The probability of response was 51% (22/43) among patients with no alterations, 4% (2/47) among patients with 1 alteration, and 0% (0/24) for patients with > or =2 alterations (p<0.0001). Accordingly, PFS and OS were increasingly worse for patients with tumors harboring none, 1, or > or =2 molecular alteration(s) (p<0.001).When expression of PTEN and mutations of KRAS, BRAF and PIK3CA are concomitantly ascertained, up to 70% of mCRC patients unlikely to respond to anti-EGFR therapies can be identified. We propose to define as 'quadruple negative', the CRCs lacking alterations in KRAS, BRAF, PTEN and PIK3CA. Comprehensive molecular dissection of the EGFR signaling pathways should be considered to select mCRC patients for cetuximab- or panitumumab-based therapies

    Differential cross section measurements for the production of a W boson in association with jets in proton–proton collisions at √s = 7 TeV

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    Measurements are reported of differential cross sections for the production of a W boson, which decays into a muon and a neutrino, in association with jets, as a function of several variables, including the transverse momenta (pT) and pseudorapidities of the four leading jets, the scalar sum of jet transverse momenta (HT), and the difference in azimuthal angle between the directions of each jet and the muon. The data sample of pp collisions at a centre-of-mass energy of 7 TeV was collected with the CMS detector at the LHC and corresponds to an integrated luminosity of 5.0 fb[superscript −1]. The measured cross sections are compared to predictions from Monte Carlo generators, MadGraph + pythia and sherpa, and to next-to-leading-order calculations from BlackHat + sherpa. The differential cross sections are found to be in agreement with the predictions, apart from the pT distributions of the leading jets at high pT values, the distributions of the HT at high-HT and low jet multiplicity, and the distribution of the difference in azimuthal angle between the leading jet and the muon at low values.United States. Dept. of EnergyNational Science Foundation (U.S.)Alfred P. Sloan Foundatio

    Understanding Factors Associated With Psychomotor Subtypes of Delirium in Older Inpatients With Dementia

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    Search for anomalous production of events with three or more leptons in pp collisions at √s = 8TeV

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    Published by the American Physical Society under the terms of the Creative Commons Attribution 3.0 License. Further distribution of this work must maintain attribution to the author(s) and the published articles title, journal citation, and DOI.A search for physics beyond the standard model in events with at least three leptons is presented. The data sample, corresponding to an integrated luminosity of 19.5fb-1 of proton-proton collisions with center-of-mass energy s=8TeV, was collected by the CMS experiment at the LHC during 2012. The data are divided into exclusive categories based on the number of leptons and their flavor, the presence or absence of an opposite-sign, same-flavor lepton pair (OSSF), the invariant mass of the OSSF pair, the presence or absence of a tagged bottom-quark jet, the number of identified hadronically decaying τ leptons, and the magnitude of the missing transverse energy and of the scalar sum of jet transverse momenta. The numbers of observed events are found to be consistent with the expected numbers from standard model processes, and limits are placed on new-physics scenarios that yield multilepton final states. In particular, scenarios that predict Higgs boson production in the context of supersymmetric decay chains are examined. We also place a 95% confidence level upper limit of 1.3% on the branching fraction for the decay of a top quark to a charm quark and a Higgs boson (t→cH), which translates to a bound on the left- and right-handed top-charm flavor-violating Higgs Yukawa couplings, λtcH and λctH, respectively, of |λtcH|2+|λctH|2<0.21

    Cap. 8. L'istituzione del "Preposto" al controllo interno e il suo ruolo

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    Il volume "La governance delle società quotate. Tra best practice internazionali e tradizioni aziendali italiane" contiene, oltre ad alcune riflessioni dottrinali, una ricerca empirica sulle società quotate italiane. La principale peculiarità del lavoro è quella di aver attinto, per la ricerca empirica, ad una fonte fino ad ora mai utilizzata nelle analisi scientifiche; grazie alla collaborazione con l'autorità di vigilanza (CONSOB) è stato possibile attingere ai dati (ovviamente in forma anonima) contenuti nelle "schede riepilogative dell'attività di controllo" che annualmente i collegi sindacali delle società quotate inviano alla Consob stessa. Come è del tutto evidente si tratta di una fonte informativa che presenta un grado di "precisione" assai superiore a quelle degli studi fino ad ora pubblicati (che attingono, tipicamente, a dati resi pubblici dalle società, a questionari e ad interviste). Lo studio analizza il graduale adeguamento dei modelli di governance delle società italiane alle best practice internazionali. L’introduzione di strutture e procedure di governo societario moderne e di tecniche di analisi e di decisione semplificate, che sono quelle indicate dal Codice di autodisciplina introdotto dalla Borsa italiana, nelle sue successive edizioni, costituiscono di sicuro un primo passo verso l’adeguamento dell’intero sistema industriale italiano al mutato contesto mondiale. La nostra analisi si è rivolta proprio ad osservare la situazione e la dinamica dei sistemi di governance delle aziende italiane in questa delicata fase di cambiamento. Nel nostro paese il quadro normativo è, negli ultimi quindici anni, radicalmente mutato. Alcuni Studi hanno evidenziato l’esistenza di una correlazione fra il “grado di sviluppo del mercato azionario” e l’esistenza di regole di governo societario idonee a tutelare gli azionisti di minoranza da azioni di “espropriazione” da parte dei manager o degli azionisti di controllo. È evidente, però, che nessuna norma e nessun regolamento possono ottenere effetti realmente positivi nei singoli casi se il Soggetto economico che guida l’azienda non ha pieno rispetto delle istanze degli stakeholder e non condivide l’esigenza di accountability. I tre capitoli elencati, di cui è autore Silvio Bianchi Martini, si affrontano, nel quadro delineato, le tematiche relative al A) Comitato per il Controllo interno ed al suo lento adeguamento alle prassi internazionali; B) al crescente ricorso agli amministratori indipendenti nelle aziende italiane; C) alla introduzione e crescente diffusione della figura del Preposto al controllo interno. Si tratta di tematiche di particolare importanza con riferimento alle quali si è verificato il processo di adeguamento delle società quotate italiane alle prassi internazionali. Le risultanze delle analisi evidenzino come le aziende italiane stiano gradualmente, ma in linea generale con decisione, muovendosi nella giusta direzione, rispetto all'esigenza di avvicinamento alle pratiche di governance dei paesi più avanzati

    INTRODUZIONE ALL'ANALISI STRATEGICA DELL'AZIENDA

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    La storia dell’imprenditorialità è colma di casi aziendali di successo nei quali non è stato fatto alcun ricorso ai metodi e agli strumenti di analisi strategica proposti dalla dottrina manageriale e dalla prassi consulenziale. Il lavoro si basa peraltro sul convincimento che nella realtà contemporanea, e soprattutto nelle grandi aziende complesse operanti in settori altamente dinamici e competitivi, il ruolo del top management, in quanto classe dirigente necessariamente dotata di avanzate competenze professionali, sia anche quello di offrire un supporto culturale e metodologico alla gestione. Tale supporto – che ovviamente non è scevro da contributi di tipo creativo – deve estrinsecarsi anche nell’uso consapevole ed intelligente dei metodi e degli strumenti di analisi strategica. Di fronte alla grande massa di strumenti offerti dalla dottrina manageriale e dalla prassi consulenziale è però utile fare un po’ di chiarezza. Tali strumenti offrono infatti un supporto nell’analisi di singoli aspetti dell’attività di governo ma non si ispirano, se non in alcuni rari casi, ad una mappa concettuale sistemica; non vengono, in altre parole, inquadrati nell’ambito di un modello metodologico fondato sulla lettura unitaria del fenomeno aziendale. Il presente lavoro è, in tal senso, orientato ad offrire uno schema per l’analisi strategica dell’azienda che tende a delineare ed a raggruppare le aree di approfondimento – e dunque anche i metodi e gli strumenti – secondo una prospettiva sistemica. Lo schema di analisi, che viene rappresentato nel primo capitolo, si articola in sottosistemi. Nei capitoli da due in poi vengono approfonditi i singoli sottosistemi. Il modello presentato ha valenza sia esplicativa che normativa ed è stato prodotto a seguito di una analisi della letteratura (modelli e strumenti di analisi strategica) e di una verifica sul campo (verifica con alcuni top manager)
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