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    Fiumicino:nuova città portuale e porta di Roma

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    Questo numero di TeMA propone un approfondimento sul rapporto tra la città e il mare. L’idea guida è quella di considerare i waterfront urbani e i nodi portuali come aree di confine e allo stesso tempo di cerniera tra le aree metropolitane e il mare. I fronti marittimi urbani e le aree portuali, proiettati sul mare e parte integrante del contesto territoriale in cui sono localizzati, “aree sensibili” sia in termini fisico-funzionali che di pianificazione e gestione. L'articolo, pubblicato nella sezione contributi, é dedicato allo studio di un caso significativo italiano e presenta la riqualificazione e le trasformazioni della nuova città portuale di Fiumicino Il porto, a differenza di un aeroporto, può essere inteso come una struttura “dinamica” che può interagire con il proprio contesto di appartenenza, a patto che gli interventi di pianificazione abbiano come obiettivo principale l’integrazione tra i diversi ambiti e come campo di applicazione l’insieme porto città inteso come unico sistema. Dall’analisi degli scenari proposti in questo paper si evidenzia, infatti, come l’inserimento di una infrastruttura portuale in un luogo come quello di Fiumicino può essere considerato un valore aggiunto non solo in termini di sviluppo economico, ma anche in termini di riqualificazione urbana, indipendentemente dalla sua tipologia. Questo perché l’area di Fiumicino è caratterizzata da una serie di piccole ma importanti potenzialità sia di tipo turistico (le risorse storico-archeologiche e naturalistiche) sia di tipo industriale e produttivo (la cantieristica navale e il mercato ittico), che ad oggi tuttavia non si configurano in un impianto opportunamente strutturato. Un porto (di qualsiasi tipologia) potrebbe quindi rappresentare un formidabile volano di sviluppo economico per l’intera area fiumicinense, che diventerebbe così la testata dell’asse di connessione con la città di Roma, che si sta espandendo proprio in direzione mare con la nuova fiera, commercity e l’aera di Parco Leonardo. In definitiva Fiumicino, grazie alla sua posizione strategica rispetto alla metropoli romana e grazie alla sue potenzialità, potrebbe acquisire un nuovo ruolo nel panorama delle città satelliti romane, quello di porta di Roma, affrancandosi definitivamente dal suo status di brano di ex periferia

    The Gaia mission

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    Gaia is a cornerstone mission in the science programme of the EuropeanSpace Agency (ESA). The spacecraft construction was approved in 2006, following a study in which the original interferometric concept was changed to a direct-imaging approach. Both the spacecraft and the payload were built by European industry. The involvement of the scientific community focusses on data processing for which the international Gaia Data Processing and Analysis Consortium (DPAC) was selected in 2007. Gaia was launched on 19 December 2013 and arrived at its operating point, the second Lagrange point of the Sun-Earth-Moon system, a few weeks later. The commissioning of the spacecraft and payload was completed on 19 July 2014. The nominal five-year mission started with four weeks of special, ecliptic-pole scanning and subsequently transferred into full-sky scanning mode. We recall the scientific goals of Gaia and give a description of the as-built spacecraft that is currently (mid-2016) being operated to achieve these goals. We pay special attention to the payload module, the performance of which is closely related to the scientific performance of the mission. We provide a summary of the commissioning activities and findings, followed by a description of the routine operational mode. We summarise scientific performance estimates on the basis of in-orbit operations. Several intermediate Gaia data releases are planned and the data can be retrieved from the Gaia Archive, which is available through the Gaia home page. http://www.cosmos.esa.int/gai

    Piano per la Mobilità delle Merci della Provincia di Roma

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    Provincia di Roma Assessorato alle politiche della Mobilità e Trasporti. Dirett. Arch.Manetti, FONTI L. Responsabile Scientifico del Pian

    Porti-città-territori. Processi di riqualificazione e sviluppo

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    Le città portuali negli ultimi anni hanno dominato l’attenzione dell’urbanistica, in termini di riqualificazione urbana, recupero, integrazione tra ambiti e possibilità di sviluppo. Superato ormai il concetto di infrastruttura specializzata posta a margine della città, oggi il porto rappresenta il motore e l’occasione per l’attuazione di nuove strategie di pianificazione a diversa scala, da quella locale alla territoriale. Oggi gli ambiti portuali sono oggetto di studio in diversi settori della disciplina urbanistica - nella città, nel paesaggio, nel territorio – e sempre più considerati come dei valori aggiunti ai diversi luoghi di appartenenza e non solo come degli elementi di impatto. Tuttavia le problematiche legate alla convivenza tra ambiti con vocazioni completamente differenti sono molteplici e hanno generato nel tempo le non poche criticità che attualmente la pianificazione sta tentando di superare attraverso la sperimentazione di nuove strategie. In questo testo ci si propone di suggerire nuovi indirizzi e possibilità alla pianificazione dei luoghi sede di ambiti portuali, col fine di superare i conflitti e le criticità che sussistono tra porto e contesto, e con l’obiettivo di dimostrare che un porto può essere sempre, indipendentemente dalla tipologia del contesto di appartenenza, il polo della riqualificazione e dello sviluppo del suo territorio

    Reti ecologiche e pianificazione territoriale

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    articolo in CD allegat

    Parchi, Reti ecologiche e Riqualificazione Urbana

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    .Il libro offre un'ampia panoramica su un cruciale argomento del pensiero urbanistico contemporaneo, sollecitato dagli interventi di recupero e riqualificazione cittadina collegati al rallentamento dell'espansione urbana ed al recupero di una dimensione qualitativa dei grandi centri abitati. L'urbanistica della sostenibilità si è andata così affermando, all'interno di questo processo di trasformazione dei vecchi paradigmi, con il proposito di contribuire alla salute ambientale delle città e del territorio attraverso il controllo del consumo di risorse non riproducibili, il potenziamento delle reti d'interconnessione ambientale, la tutela dei valori paesaggistici. In conseguenza dell'ampliarsi del ventaglio dei temi presenti nel dibattito urbanistico è diventato così attuale interrogarsi, sempre più spesso, sul ruolo assunto da parchi e aree verdi urbane all'interno di questo mutato scenario e alla luce delle nuove esigenze di riqualificazione dell'esistente. Le pagine di questo testo si propongono di dare una variegata risposta, definendo il ruolo del verde urbano nell'ampio tema della riqualificazione della città contemporanea e dimostrando la presenza di una forte connessione tra conservazione/ripristino di aree naturali all'interno dei tessuti urbanizzati e promozione di uno sviluppo sostenibile per il miglioramento della qualità della vita degli ambienti periferici
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