112 research outputs found

    Safety of treatments for inflammatory bowel disease: Clinical practice guidelines of the Italian Group for the Study of Inflammatory Bowel Disease (IG-IBD)

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    Inflammatory bowel diseases are chronic conditions of unknown etiology, showing a growing incidence and prevalence in several countries, including Italy. Although the etiology of Crohn's disease and ulcerative colitis is unknown, due to the current knowledge regarding their pathogenesis, effective treatment strategies have been developed. Several guidelines are available regarding the efficacy and safety of available drug treatments for inflammatory bowel diseases. Nevertheless, national guidelines provide additional information adapted to local feasibility, costs and legal issues related to the use of the same drugs. These observations prompted the Italian Group for the Study of Inflammatory Bowel Disease (IG-IBD) to establish Italian guidelines on the safety of currently available treatments for Crohn's disease and ulcerative colitis. These guidelines discuss the use of aminosalicylates, systemic and low bioavailability corticosteroids, antibiotics (metronidazole, ciprofloxacin, rifaximin), thiopurines, methotrexate, cyclosporine A, TNFα antagonists, vedolizumab, and combination therapies. These guidelines are based on current knowledge derived from evidence-based medicine coupled with clinical experience of a national working group

    Management of multidrug resistant Gram-negative bacilli infections in solid organ transplant recipients: SET/GESITRA-SEIMC/REIPI recommendations

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    Solid organ transplant (SOT) recipients are especially at risk of developing infections by multidrug resistant (MDR) Gram-negative bacilli (GNB), as they are frequently exposed to antibiotics and the healthcare setting, and are regulary subject to invasive procedures. Nevertheless, no recommendations concerning prevention and treatment are available. A panel of experts revised the available evidence; this document summarizes their recommendations: (1) it is important to characterize the isolate´s phenotypic and genotypic resistance profile; (2) overall, donor colonization should not constitute a contraindication to transplantation, although active infected kidney and lung grafts should be avoided; (3) recipient colonization is associated with an increased risk of infection, but is not a contraindication to transplantation; (4) different surgical prophylaxis regimens are not recommended for patients colonized with carbapenem-resistant GNB; (5) timely detection of carriers, contact isolation precautions, hand hygiene compliance and antibiotic control policies are important preventive measures; (6) there is not sufficient data to recommend intestinal decolonization; (7) colonized lung transplant recipients could benefit from prophylactic inhaled antibiotics, specially for Pseudomonas aeruginosa; (8) colonized SOT recipients should receive an empirical treatment which includes active antibiotics, and directed therapy should be adjusted according to susceptibility study results and the severity of the infection.J.T.S. holds a research contract from the Fundación para la Formación e Investigación de los Profesionales de la Salud de Extremadura (FundeSalud), Instituto de Salud Carlos III. M.F.R. holds a clinical research contract “Juan Rodés” (JR14/00036) from the Spanish Ministry of Economy and Competitiveness, Instituto de Salud Carlos III

    Water Sensitive Urban Planning and soil consumption. The case-study of Aversa town and its conurbation

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    In the sixties, by denouncing the incompatibility between the unlimited consumption of resources an d the balanced coexistence between human settlements an d natura l processes, the ecologica! issue enters Urban and Regional Planning. As a result of these acquisitions, Urban an d Regional Planning starts an epistemologica! revision by stating the birth of Environmental Planning or, more properly, an environmental dimension of the regulations of the Town an d of the Territory asserts itself. The expansion of the city o n the territory does no t se t the territory against the city anymore: it is included in the territory so much as to give birth to the definition of urbanized or anthropized territory as a reality including together cities and territory. The paper aims at focusing the relationship between soil consumption and rainwater urban management. The case study of Aversa town and its conurbation will allow drawing some generai considerations, useful to i m prove the environmental sustainability of the anthropized territory

    VulnerabilitĂ  sismica metodi a confronto: Il caso di Bisaccia (Av), Atti della XV Conferenza della SocietĂ  Italiana degli Urbanisti, L'Urbanistica che cambia rischi e valori, Pescara 10-11 Maggio 2012

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    Tesi sostenuta. L’Appennino centro-meridionale è senza dubbio una regione a forte pericolosità sismica ma, meno elevata, di altre aree del Mediterraneo. Il territorio italiano è però molto più vulnerabile per l’alta densità di popolazione, per la presenza di centri storici particolarmente estesi, per l’età e le tecnologie costruttive del patrimonio urbanistico/edilizio, queste condizioni innalzano il rischio sismico a valori non più ragionevolmente accettabili. Nella seconda metà del secolo appena trascorso e, nei primi anni del nuovo, eventi sismici di magnitudo Richter non particolarmente elevata, hanno cancellato interi paesi nella Valle del Belice (1968, magnitudo 5,9), nella Valle del Tagliamento (1976, magnitudo 6,5), in Irpinia (1980, magnitudo 6,9), in Umbria (1997, magnitudo 6,1/6,9) e in Abruzzo (2009, magnitudo 6,3/5,8). Campo entro il quale la tesi trova argomentazioni. Una riflessione va spesa in relazione ai criteri utilizzati per la riduzione della vulnerabilità sismica di un insediamento, essi risultano ancora oggi troppo legati alla scala edilizia (metodo DPC-GNDT) e non interpretano la città come un sistema complesso di spazi adattati, la semplificazione posta a base di tale modello presuppone una città come banale somma dei suoi elementi edilizi componenti, ma la città è un complesso sistema e la relazione tra le parti assume un significato importante che deve essere considerato tramite una valutazione della vulnerabilità a scala urbana. Gli studi condotti sulla Struttura Urbana Minina (SUM), in occasione del terremoto dell’Umbria del 1997, aprono nuove ed interessanti prospettive interpretative. La metodologia è finalizzata all’analisi della vulnerabilità dei sistemi funzionali, insediativi e infrastrutturali, al verificarsi di un evento sismico, in una prospettiva temporale estesa che tenga conto, oltre del danno immediato, degli effetti differiti e di lungo periodo. Prospettive di lavoro. L’urbanistica, approfondisce le tecniche e le procedure per misurare la criticità del sistema urbano di fronte all’evento sismico; criticità derivante dalle caratteristiche tipologiche del tessuto edilizio (vulnerabilità fisica o edilizia), localizzazione degli edifici pubblici destinati ad attrezzature (vulnerabilità degli edifici strategici) ma anche dalle relazioni che si instaurano tra gli elementi costitutivi del sistema degli spazi (vulnerabilità funzionale). Proprio in tali contesti, le indagini urbanistiche possono consentire la preventiva identificazione di aree critiche in cui, a parità di condizioni di pericolosità, si riscontra una più elevata concentrazione di patrimonio esposto, in termini, non solo di vite umane, ma di manufatti, di attività necessarie al funzionamento della città (o a fronteggiare una condizione di emergenza), di attività economiche e di risorse identitarie, oppure, di aree in cui si rileva una mancata rispondenza tra la domanda di attività che può generarsi in caso di evento e le caratteristiche di organizzazione spaziale e funzionale del contesto. Un evento sismico, infatti, può ingenerare (anche in presenza di danni fisici di modesta entità), una domanda di attività (esodo verso luoghi sicuri, accesso ad attrezzature ospedaliere, accesso dei mezzi di soccorso), cui il sistema, per sue caratteristiche intrinseche, compattezza edificato, accessibilità, distribuzione delle attrezzature strategiche, non riesce a far fronte entrando in una condizione di crisi funzionale. Il paper che si propone, partendo dalla comparazione di due metodi (DPC-GNDT e SUM) finalizzati alla valutazione della vulnerabilità sismica attraverso l’applicazione ad un caso di studio emblematico, il comune di Bisaccia in provincia di Avellino, cercherà di evidenziarne potenzialità e limiti nonché il ruolo che può essere attribuito alla pianificazione fisica sia nell’analisi della vulnerabilità degli insediamenti che nella mitigazione del rischio sismico

    Un contributo alla riduzione dell’effetto Isola di Calore: il Water Sensitive Urban Design - WSUD

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    Il WSUD è un metodo interdisciplinare tra coloro che si interessano di gestione delle acque, progettazione urbana e pianificazione del paesaggio che considera tutti gli elementi del ciclo integrato delle acque, sviluppa strategie integrate per la sostenibilità ecologica, economica, sociale e culturale con l'obiettivo di combinare le esigenze di una gestione sostenibile delle acque piovane con le esigenze della pianificazione urbana al fine di riportare la gestione delle acque in ambiente urbano più vicina al suo ciclo naturale. Il contributo tenterà di delineare i tratti fondamentali del metodo WSUD e le sue possibili applicazioni in ambiente urbano, sia negli interventi di recupero/riqualificazione dell’esistente sia nella pianificazione/progettazione delle aree di nuovo impianto. Il caso-studio, scelto in un quartiere di espansione recente della città di Aversa, sarà utilizzato per testare l’applicazione di un primo elemento di intervento, ovvero la riduzione delle superfici impermeabilizzate, sia per individuare le percentuali minime che possano contribuire significativamente alla gestione ambientalmente più sostenibile delle acque di prima pioggia che per evidenziare le interrelazioni con l’infrastruttura idraulica, sia per identificare possibili miglioramenti della qualità ambientale del quartiere che, in particolare, possano contribuire alla riduzione del fenomeno dell’Isola di Calore
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