44 research outputs found

    Rete di reti: un progetto per accrescere l’efficienza e l’efficacia delle biblioteche e delle reti bibliotecarie italiane (Seconda parte)

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    The paper – divided in two parts – describes a one year project during which a simple idea gradually took shape, and is now waiting to come true. Many professionals who work in the library field agree that nowadays the Italian library system is experiencing a state of discomfort. There's a lack of resources essential to manage the everyday activities – and perhaps if there were plentiful resources libraries wouldn't really know how to use them in order to improve their services. Assuming that cooperation is the right solution for enhancing the efficiency and cost-effectiveness of library services, a path was conceived to overcome this situation.This second part describes the services that the Network of networks may offer to Italian libraries, dwelling on three specific areas of interest: innovation, support and integration. For each area it specifies individual priorities and activation time, pointing out the more suitable management solutions for Italian public libraries – to which this project is specifically addressed.Questo articolo (suddiviso in due parti) è il risultato di un percorso progettuale durato circa un anno, durante il quale quella che era soltanto un’intuizione ha progressivamente preso forma ed ora attende di divenire realtà.Molti di coloro che lavorano in ambito bibliotecario condividono l’opinione che il sistema delle biblioteche italiane stia attraversando oggi un momento di malessere: spesso mancano le risorse per la gestione del lavoro quotidiano, e quand’anche queste risorse ci fossero non è detto che sapremmo impegnarle al meglio per ridare slancio al settore. Si è quindi tentato di immaginare un percorso utile a superare questo malessere, partendo dal presupposto che la cooperazione è la leva in grado di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi bibliotecari.In questa seconda parte vengono illustrati con precisione i servizi che la Rete di Reti potrebbe attivare per porsi al servizio delle biblioteche italiane, e in particolare vengono identificate e sviluppate tre aree di intervento: innovazione, affiancamento ed integrazione. Per ciascuna area vengono poi indicate le priorità e i possibili tempi di attivazione. Vengono infine individuate le soluzioni gestionali più adatte per la tipologia di servizi e per il settore a cui il progetto è rivolto: le biblioteche di pubblica lettura italiane

    Network of networks: a project for enhancing the efficiency and cost-effectiveness of Italian libraries and library networks (Part One)

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    Many professionals who work in the library field agree that nowadays the Italian library system is experiencing a state of discomfort. There's a lack of resources essential to manage the everyday activities – and perhaps if there were plentiful resources libraries wouldn't really know how to use them, in order to improve their services. Assuming that cooperation is the right solution for enhancing the efficiency and cost-effectiveness of library services, a path was conceived to overcome this situation.The project was structured in three steps: first there was a consultation with the researchers who – in 2001 – published the study Le professionalità operanti nel settore dei Servizi culturali: le Biblioteche lombarde (“Professionals operating in cultural services: the libraries of Lombardia”), then international benchmarking was carried out, and finally some library specialists were interviewed. The project pointed out the opportunity of creating a new system that may serve as well library networks as single libraries.This paper presents the first part of the research, i.e. a summary of the activities carried out by libraries and library networks, and the project to achieve their further integration in a “network of networks”, exploring also unconventional resources as time banking. The five library areas that were identified as the more suitable for this integration are: digital services, funding, planning of cultural events/activities, monitoring, evaluation and development, editorial support.Molti di coloro che lavorano in ambito bibliotecario condividono l’opinione che il sistema delle biblioteche italiane stia attraversando oggi un momento di malessere: spesso mancano le risorse per la gestione del lavoro quotidiano, e quand’anche queste risorse ci fossero non è detto che sapremmo impegnarle al meglio per ridare slancio al settore. Si è quindi tentato di immaginare un percorso utile a superare questo malessere, partendo dal presupposto che la cooperazione è la leva in grado di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi bibliotecari.Il percorso progettuale si è articolato in tre fasi. Per prima cosa si è avviato un confronto con gli ideatori della ricerca Le professionalità operanti nel settore dei servizi culturali: le biblioteche lombarde, commissionata nel 2001 dalla Regione Lombardia; a questo è seguito un benchmarking internazionale (attraverso l'esame di strutture di servizio simili a quella oggetto dell'analisi, la rete di reti); per finire sono stati intervistati alcuni direttori di reti bibliotecarie ed esperti nel funzionamento delle biblioteche di pubblica lettura come Antonella Agnoli, Alessandro Agustoni, Sergio Dogliani, Ester Dominici e Stefano Parise. Alla fine del percorso ci si è trovati di fronte alla possibilità di creare una struttura di servizio che lavori non solo per conto e in favore delle reti bibliotecarie, ma anche delle singole biblioteche.In questa prima parte viene presentata la sintesi dello studio sulle attività svolte dalle biblioteche e dalle reti di biblioteche, nell’ottica di approdare a un’ulteriore integrazione di queste attività in una “rete delle reti” che operi anche attraverso lo strumento della banca del tempo. I cinque ambiti in cui tentare questa integrazione, così come sono stati individuati dal progetto, sono: i servizi digitali, la progettazione di eventi e attività culturali, il funding, il monitoraggio, la valutazione e lo sviluppo, il supporto editoriale

    Module-based multiscale simulation of angiogenesis in skeletal muscle

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    <p>Abstract</p> <p>Background</p> <p>Mathematical modeling of angiogenesis has been gaining momentum as a means to shed new light on the biological complexity underlying blood vessel growth. A variety of computational models have been developed, each focusing on different aspects of the angiogenesis process and occurring at different biological scales, ranging from the molecular to the tissue levels. Integration of models at different scales is a challenging and currently unsolved problem.</p> <p>Results</p> <p>We present an object-oriented module-based computational integration strategy to build a multiscale model of angiogenesis that links currently available models. As an example case, we use this approach to integrate modules representing microvascular blood flow, oxygen transport, vascular endothelial growth factor transport and endothelial cell behavior (sensing, migration and proliferation). Modeling methodologies in these modules include algebraic equations, partial differential equations and agent-based models with complex logical rules. We apply this integrated model to simulate exercise-induced angiogenesis in skeletal muscle. The simulation results compare capillary growth patterns between different exercise conditions for a single bout of exercise. Results demonstrate how the computational infrastructure can effectively integrate multiple modules by coordinating their connectivity and data exchange. Model parameterization offers simulation flexibility and a platform for performing sensitivity analysis.</p> <p>Conclusions</p> <p>This systems biology strategy can be applied to larger scale integration of computational models of angiogenesis in skeletal muscle, or other complex processes in other tissues under physiological and pathological conditions.</p

    CMS physics technical design report : Addendum on high density QCD with heavy ions

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    Peer reviewe

    Trattamento del carcinoma renale recidivo: Il ruolo della chirurgia.

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    In Italia il tumore del rene e delle vie urinarie si colloca al decimo posto in termini di frequenza. Le recidive locali e a distanza da carcinoma renale si verificano nei due terzi dei casi entro il primo anno dalla diagnosi. Lo scopo di questo studio è di valutare il ruolo della chirurgia nel trattamento del carcinoma renale recidivo, mediante l’analisi dei risultati a medio e lungo termini di un’esperienza ventennale monocentrica. Tra il Gennaio 1998 e il Marzo 2019, 44 pazienti sono stati sottoposti a intervento di asportazione radicale di recidiva da carcinoma renale presso il Nostro centro. Di ogni paziente sono stati raccolti numerose informazioni, successivamente analizzate retrospettivamente. 15 pazienti avevano sviluppato recidiva locale (Gruppo A) e 29 recidiva a distanza (Gruppo B). Il 53% del gruppo A aveva effettuato terapia adiuvante, contro il 27,58% del Gruppo B, senza impatto sulla sopravvivenza. Nessuna tra positività linfonodale, dimensioni della recidiva, età all’intervento, tipo intervento sul primitivo, chemioterapia adiuvante e ASA è risultata significativamente impattare sulla sopravvivenza. Il trattamento chirurgico con intento radicale delle recidive locali o a distanza nella nostra casistica si è dimostrato sicuro, fattibile ed associato a lunghe sopravvivenze. La terapia chirurgica al momento sembra essere, laddove possibile l’exeresi completa della malattia, l’unica opzione in grado di offrire al paziente un vantaggio in termini di sopravvivenza
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