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    Energetics and Dynamics Across the Bcl-2-Regulated Apoptotic Pathway Reveal Distinct Evolutionary Determinants of Specificity and Affinity

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    Critical regulatory pathways are replete with instances of intra- and interfamily protein-protein interactions due to the pervasiveness of gene duplication throughout evolution. Discerning the specificity determinants within these systems has proven a challenging task. Here, we present an energetic analysis of the specificity determinants within the Bcl-2 family of proteins (key regulators of the intrinsic apoptotic pathway) via a total of ∼20 μs of simulation of 60 distinct protein-protein complexes. We demonstrate where affinity and specificity of protein-protein interactions arise across the family, and corroborate our conclusions with extensive experimental evidence. We identify energy and specificity hotspots that may offer valuable guidance in the design of targeted therapeutics for manipulating the protein-protein interactions within the apoptosis-regulating pathway. Moreover, we propose a conceptual framework that allows us to quantify the relationship between sequence, structure, and binding energetics. This approach may represent a general methodology for investigating other paralogous protein-protein interaction sites.</p

    Alterazioni dei parametri vitali indotte dalle cure igieniche nel paziente critico: uno studio esplorativo

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    Le cure igieniche effettuate nel paziente critico possono indurre modificazioni dei parametri vitali. Obiettivo. Rilevare le variazioni dei parametri vitali nel paziente critico durante le cure igieniche e le variazioni a manovre concluse, rispetto al valore basale. Metodo. Sono stati osservati i parametri vitali di 6 pazienti in 10 giorni di degenza pre-cure igieniche (ore 06.00), durante le cure igieniche (ore 08.00) e a 90 minuti dal termine (ore 10.00). Risultati. Sia durante le cure igieniche, sia a due ore dalla fine vi è una modificazione dei parametri del paziente: Frequenza cardiaca +11.20%/+1.48 (aumento medio/differenza media a 2 ore rispetto ai valori basali), Pressione arteriosa sistolica +22.68/+1.56, Saturimetria capillare arteriosa -4.31/+0,27, Frequenza respiratoria +8.10/+2.66, Volume corrente +4.04/-7.51, Volume di CO2 prodotta al minuto +5,34/-22.33, Temperatura Vescicale -0,85/-0,60. Conclusioni. Le cure igieniche nel paziente critico inducono modificazioni rilevanti dei parametri vitali. In questa fase è fondamentale mantenere il monitoraggio emodinamico e respiratorio e applicare protocolli per la gestione della sedazione e del supporto farmacologico vasoattivo

    Fabbisogno assistenziale e insorgenza di eventi avversi in terapia intensiva: i risultati di un’indagine

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    Gli eventi avversi possono dipendere dal carico di lavoro e dal numero di infermieri presenti in turno rispetto al fabbisogno assistenziale dei pazienti. Obiettivo. Verificare l’associazione tra incidenza di eventi avversi e dotazione organica inferiore rispetto al fabbisogno, stimato utilizzando il sistema di rilevazione NAS (nursing activities score). Metodo. Sono stati selezionati 240 pazienti, ricoverati dal 15 dicembre 2009 al 9 maggio 2010 in una terapia intensiva polivalente. È stato rilevato il peso assistenziale/ die per paziente utilizzando il NAS. Il dato è stato poi correlato con la reale presenza di infermieri/die, il tasso di occupazione letti ed il numero di eventi avversi registrati. Risultati. Su una popolazione di 240 pazienti, per un periodo di osservazione di 145 giorni, si sono verificati 45 eventi avversi. Nei giorni con eventi, la differenza tra fabbisogno ideale determinato dal NAS e reale si è attestato a -7.68% (±8.84); nei giorni senza eventi la differenza è stata di 0.44% (±7.96) (p 0.0001). Nei giorni con eventi si è verificato un deficit di 110.66 (±127) minuti di assistenza per paziente; nei giorni senza eventi un eccesso di minuti di assistenza pari a 6.40 (±115) minuti/paziente. Il NAS medio dei pazienti con eventi è risultato 81.88 (±10.00), per quelli senza eventi: 73.54 (±13.83) (p=0.001). Conclusioni. Gli eventi avversi si sono verificati prevalentemente quando la differenza tra assistenza necessaria secondo il NAS e assistenza erogata dagli infermieri presenti era maggior
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