Measuring movement fluency during the sit-to-walk task

Restoring movement fluency is a key focus for physical rehabilitation; it's measurement, however, lacks objectivity. The purpose of this study was to find whether measurable movement fluency variables differed between groups of adults with different movement abilities whilst performing the sit-to-walk (STW) movement. The movement fluency variables were: (1) hesitation during movement (reduction in forward velocity of the centre of mass; CoM), (2) coordination (percentage of temporal overlap of joint rotations) and (3) smoothness (number of inflections in the CoM jerk signal)

Immunology of the canine eye in health and disease: A concise review

The canine eye is an immune-privileged organ that is provided with systems to prevent and control the local immune response, which could have a detrimental impact. The entry of blood-derived antigens is hindered by the blood-ocular barriers and potential invading pathogens are tackled by local antimicrobial molecules. Despite the existence of numerous immune-competent cells, the anterior chamber of the eye is characterised by low responsiveness. This review is focused on the innate and adaptive immunity employed to control health and disease in the canine eye

Parvovirosi felina : la bufala viaggia su internet

A met\ue0 gennaio \ue8 cominciata a girare tra gli allevatori di gatti la voce di una pericolosa epidemia di panleucopenia felina in Francia e in Belgio, con moria di gatti di qualsiasi et\ue0: si \ue8 parlato di vaccinazione inefficace, di ceppo mutato, di virus canini... Ma era tutto un falso. Nella relazione si spiega cosa \ue8 realmente successo e perch\ue9 non bisogna fidarsi delle notizie che girano libere in internet, insistendo sulla necessit\ue0 di un controllo accurato utilizzando fonti ufficiali

Vaccinazioni e interpretazione del libretto sanitario del gatto

In questo articolo si fa il punto sulle vaccinazioni consigliate per il gatto e sulla vaccinazione antirabbica, obbligatoria per l'espatrio, dando ad allevatori e controllori gli strumenti per interpretare correttamente quanto riportato dal veterinario sul libretto vaccinale

Protocolli vaccinali : quale scegliere in base alle necessità

La domanda forse pi\uf9 ricorrente e pi\uf9 difficile che spesso si sentono porre gli operatori del settore \ue8 quella se sia pi\uf9 corretto utilizzare sempre lo stesso protocollo vaccinale per qualsiasi tipologia di animale, oppure se sia meglio adattare i diversi protocolli alle necessit\ue0 dei singoli. Il mondo veterinario ormai \ue8 concorde sulla risposta: \ue8 assolutamente necessario diversificare gli approcci vaccinali in base allo stile e alle abitudini di vita di ogni singolo soggetto. Non esiste infatti un protocollo vaccinale unico seguito da tutti i veterinari e applicabile a tutte le possibili situazioni. Si consiglia di prevedere un programma di vaccinazioni \u201cdi base\u201d (core vaccines) per la maggior parte degli animali in base alle aree geografiche e un programma di vaccinazioni \u201caccessorie\u201d (non-core vaccines) proposte per un numero inferiore di animali nelle medesime aree geografiche. Il veterinario \ue8 pienamente responsabile della corretta vaccinazione dei suoi pazienti e deve agire secondo scienza e coscienza, prendendo di volta in volta la decisione che meglio si adatta a quel determinato pet, e abbandonando per sempre la purtroppo diffusa pratica di vaccinare per abitudine tutti gli animali nello stesso modo e con lo stesso vaccino, perch\ue9 ogni paziente \ue8 diverso da un altro sotto tante sfaccettatur

Vaccinazioni : quando e come?

La vaccinazione rappresenta sicuramente la misura sanitaria di maggior successo nella pratica medica e veterinaria: grazie al suo impiego, infatti, \ue8 stato possibile eradicare dalla faccia della terra malattie temibilissime, e sforzi analoghi si stanno compiendo per arrivare allo stesso risultato con altre patologie, di interesse sia umano sia veterinario. Dal momento per\uf2 che la vaccinazione \ue8 una procedura medica, la decisione di vaccinare deve essere presa in base alle reali necessit\ue0 e alla valutazione del rapporto rischio/beneficio per ogni animale e per ogni vaccino, tenendo anche presente che la vaccinazione \ue8 benefica ma non sempre innocua. Il medico veterinario gioca quindi un ruolo chiave nella scelta del protocollo vaccinale pi\uf9 adatto a ogni singolo paziente: spetta a lui la decisione finale da prendere secondo scienza e coscienza valutando ogni singolo caso e conoscendo tutti i vantaggi e gli eventuali svantaggi legati alla vaccinazione

Nuove linee guida per le vaccinazioni del cane e del gatto : un dilemma professionale

In Italia sono disponibili vaccini per molte malattie del cane e del gatto. Dal momento per\uf2 che la vaccinazione \ue8 una procedura medica, la decisione di vaccinare deve essere presa dal medico veterinario in base alle reali necessit\ue0 e alla valutazione del rapporto rischio/beneficio per ogni animale e per ogni vaccino, tenendo anche presente che la vaccinazione \ue8 benefica ma non sempre innocua. Il medico veterinario gioca quindi un ruolo chiave nella scelta del protocollo vaccinale pi\uf9 adatto a ogni singolo paziente: spetta a lui la decisione finale da prendere secondo scienza e coscienza valutando ogni singolo caso e conoscendo tutti i vantaggi e gli eventuali svantaggi legati alla vaccinazione

Integrating evolution into ecological modelling: accommodating phenotypic changes in agent based models.

PMCID: PMC3733718This is an open-access article distributed under the terms of the Creative Commons Attribution License, which permits unrestricted use, distribution, and reproduction in any medium, provided the original author and source are credited.Evolutionary change is a characteristic of living organisms and forms one of the ways in which species adapt to changed conditions. However, most ecological models do not incorporate this ubiquitous phenomenon. We have developed a model that takes a 'phenotypic gambit' approach and focuses on changes in the frequency of phenotypes (which differ in timing of breeding and fecundity) within a population, using, as an example, seasonal breeding. Fitness per phenotype calculated as the individual's contribution to population growth on an annual basis coincide with the population dynamics per phenotype. Simplified model variants were explored to examine whether the complexity included in the model is justified. Outputs from the spatially implicit model underestimated the number of individuals across all phenotypes. When no phenotype transitions are included (i.e. offspring always inherit their parent's phenotype) numbers of all individuals are always underestimated. We conclude that by using a phenotypic gambit approach evolutionary dynamics can be incorporated into individual based models, and that all that is required is an understanding of the probability of offspring inheriting the parental phenotype

Honey bee genotypes and the environment

Although knowledge about honey bee geographic and genetic diversity has increased tremendously in recent decades (Meixner et al., 2013), the adaptation of honey bees to their local environment has not been well studied. The current demand for high economic performance of bee colonies with desirable behavioural characteristics contributes to changing the natural diversity via mass importations and an increasing practice of queen trade and colony movement. At the same time, there is also a growing movement in opposition to this trend, aimed at conserving the natural heritage of local populations, with on-going projects in several countries (Strange et al., 2008; Dall’Olio et al., 2008, De la Rúa et al., 2009)