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    MOOC_04 - Modellazione digitale 3D: output - Serie Modellazione Architettonica: elementi propedeutici alla modellistica digitale e fisica - Pubblicato su: https://www.pok.polimi.it/course/view.php?id=80#courseTabContent

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    (Pubblicato su https://www.pok.polimi.it/course/view.php?id=80#courseTabContent) - Il programma si propone di fornire indicazioni e consigli per la stampa di modelli digitali 3D su carta, e per la prototipazione mediante macchine da taglio CNC e macchine a deposizione FDM, ponendo particolare attenzione all'impaginazione delle viste da stampare su carta, alla scomposizione del modello da stampare in FabLab, alle scale di lavoro. Il corso è composto da 2 week: Week 1 – L’output per la stampa grafica Week 2 – L’output per la prototipazione fisica La prima Week è articola in quattro lezioni. Nella prima, dedicata alla “Generazione e gestione del layout di stampa”, richiamate le nozioni di dimensione, scala, e formato di stampa, e introdotti i concetti di spazio carta (2D) e spazio modello (3D) in ambiente CAD, vengono mostrate le procedure per la generazione di file per la stampa su carta e su file, e i procedimenti per la composizione e il controllo dei layout di stampa. Nella seconda lezione, dedicata all’“Inserimento e gestione qualitativa dei contenuti grafici o ‘dettagli’” ci occuperemo dell’inserimento e dell’editing delle viste, delle quote e di altri contenuti grafici e testuali del modello 3D, all’interno dei campi grafici 2D del layout di stampa, dell’editing grafico del layout di stampa, e della misurazione dello spazio carta e dello spazio modello a partire dal layout di stampa. Nella terza lezione, dal titolo “Il controllo della scala grafica nella stampa di file ‘vector’ e ‘raster’”, si affronta il tema del controllo della scala di stampa, il posizionamento controllato delle viste, e la scelta del formato e della risoluzione grafica in stampa; ricordata la distinzione fra immagini raster e vector, mostreremo anche come importare, scalare e orientare una mappa raster nello spazio grafico vettoriale del modello CAD 3D. L’ultima lezione, dal titolo “Il controllo dei parametri grafici: colore, spessore, tipo di linea”, è dedicata al controllo in stampa dei principali parametri grafici, in funzione delle modalità di visualizzazione del modello; vedremo anche la differenza fra proprietà di livello e proprietà dell’oggetto, e mostreremo le procedure per la generazione di viste 2D renderizzate stampabili e delle relative preview. La Week 2 “L’output per la prototipazione fisica”, si compone di due lezioni. Nella prima lezione, dal titolo “Generare file di stampa per il taglio CNC", ci occuperemo della prototipazione fisica mediante taglio a lama e laser, e in particolare della preliminare riduzione del modello 3D in elementi piani, e della ottimizzazione dei consumi di materiale. Nella seconda lezione vedremo come “Generare file di stampa 3D per deposizione FDM” in formato leggibile dalle stampanti 3D, e come preparare ed eventualmente scomporre il modello CAD, in funzione della dimensione di stampa

    MOOC_03 - Modellazione digitale 3D: input - Serie Modellazione Architettonica: elementi propedeutici alla modellistica digitale e fisica - Pubblicato su: https://www.pok.polimi.it/course/view.php?id=79#courseTabContent

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    (Pubblicato su https://www.pok.polimi.it/course/view.php?id=79#courseTabContent) - Il programma, di carattere prettamente operativo, si propone di fornire indicazioni pratiche per l’acquisizione e la gestione di cartografia da geoportale, per l’acquisizione e la gestione di dati metrico spaziali acquisiti tramite scansione 3D in ambiente reale, e per la georeferenziazione e integrazione delle informazioni in ambiente CAD. Il corso è composto da due week: Week 1 – L’input da basi cartografiche Week 2 – L’input da scansione 3D La week 1 è articolata in tre lezioni. Nella prima lezione vedremo come “Gestire e condividere basi cartografiche vettoriali geo-referenziate in ambiente GIS e CAD”, in particolare mostreremo come importare e integrare cartografia vettoriale GIS in ambiente CAD, e come esportare modelli CAD verso l’ambiente GIS; ci soffermeremo anche sull’organizzazione di mappe e informazioni nei database cartografici, con alcuni cenni sui sistemi di proiezione e di riferimento, e sulla georeferenziazione e gestione del formato dei file di interscambio. Nella seconda lezione mostreremo come “Importare e gestire file cartografici ‘raster’ in ambiente GIS”; vedremo in particolare come inserire in ambiente GIS mappe raster georeferenziate, e come georeferenziare mappe raster non georeferenziate; ci occuperemo anche del controllo dei parametri di conversione, della scalatura e dell’orientamento delle carte, nonché del collegamento e dell’archiviazione dei file importati. Nella terza lezione vedremo come “Importare e gestire file cartografici ‘vettoriali’ in ambiente CAD”, soffermandoci più in generale sul tema dell’interoperabilità fra ambienti software, e sull’implementazione di basi modellistiche integrate, con particolare riferimento al potenziale informativo e semantico derivante dalla convergenza delle tecnologie CAD, GIS e BIM, ulteriormente potenziabile con l’impiego di plugin parametrici e motori di gaming. La week 2 si compone di due lezioni. Nella prima, intitolata “Importare e visualizzare in ambiente CAD dati metrico spaziali provenienti da scansioni 3D”, si affronta il tema dell’importazione e gestione, in ambiente CAD, di nuvole di punti, mesh e texture generate mediante software fotogrammetrico a partire da riprese fotografiche o scansioni laser, con particolare riferimento al controllo dei formati di interscambio, alla corretta riduzione in scala dei database 3D, ai limiti e alle possibilità di editing dei file origine. La seconda lezione, dal titolo “Integrare in ambiente CAD e georeferenziare dati metrico spaziali provenienti da scansioni 3D” è dedicata al montaggio e alla georeferenziazione di database fotogrammetrici 3D in ambiente CAD, rispetto a selezionati punti di riferimento presenti su basi cartografiche georeferenziate precedentemente importate da ambiente GIS, con l’indicazione delle principali fasi e peculiarità interpretative che caratterizzano il processo di integrazione dei file in un modello coerente

    Toward an analytic perturbative solution for the ABJM quantum spectral curve

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    Erratum: “First Search for Gravitational Waves from Known Pulsars with Advanced LIGO” (2017, ApJ, 839, 12)

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    International audienc

    GWTC-2.1: Deep extended catalog of compact binary coalescences observed by LIGO and Virgo during the first half of the third observing run

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    International audienceThe second Gravitational-Wave Transient Catalog, GWTC-2, reported on 39 compact binary coalescences observed by the Advanced LIGO and Advanced Virgo detectors between 1 April 2019 15∶00 UTC and 1 October 2019 15∶00 UTC. Here, we present GWTC-2.1, which reports on a deeper list of candidate events observed over the same period. We analyze the final version of the strain data over this period with improved calibration and better subtraction of excess noise, which has been publicly released. We employ three matched-filter search pipelines for candidate identification, and estimate the probability of astrophysical origin for each candidate event. While GWTC-2 used a false alarm rate threshold of 2 per year, we include in GWTC-2.1, 1201 candidates that pass a false alarm rate threshold of 2 per day. We calculate the source properties of a subset of 44 high-significance candidates that have a probability of astrophysical origin greater than 0.5. Of these candidates, 36 have been reported in GWTC-2. We also calculate updated source properties for all binary black hole events previously reported in GWTC-1. If the eight additional high-significance candidates presented here are astrophysical, the mass range of events that are unambiguously identified as binary black holes (both objects ≥3M⊙) is increased compared to GWTC-2, with total masses from ∼14M⊙ for GW190924_021846 to ∼182M⊙ for GW190426_190642. Source properties calculated using our default prior suggest that the primary components of two new candidate events (GW190403_051519 and GW190426_190642) fall in the mass gap predicted by pair-instability supernova theory. We also expand the population of binaries with significantly asymmetric mass ratios reported in GWTC-2 by an additional two events (the mass ratio is less than 0.65 and 0.44 at 90% probability for GW190403_051519 and GW190917_114630 respectively), and find that two of the eight new events have effective inspiral spins χeff>0 (at 90% credibility), while no binary is consistent with χeff<0 at the same significance. We provide updated estimates for rates of binary black hole and binary neutron star coalescence in the local Universe

    All-sky search for gravitational wave emission from scalar boson clouds around spinning black holes in LIGO O3 data

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    This paper describes the first all-sky search for long-duration, quasimonochromatic gravitational-wave signals emitted by ultralight scalar boson clouds around spinning black holes using data from the third observing run of Advanced LIGO. We analyze the frequency range from 20 to 610 Hz, over a small frequency derivative range around zero, and use multiple frequency resolutions to be robust towards possible signal frequency wanderings. Outliers from this search are followed up using two different methods, one more suitable for nearly monochromatic signals, and the other more robust towards frequency fluctuations. We do not find any evidence for such signals and set upper limits on the signal strain amplitude, the most stringent being ≈10−25 at around 130 Hz. We interpret these upper limits as both an “exclusion region” in the boson mass/black hole mass plane and the maximum detectable distance for a given boson mass, based on an assumption of the age of the black hole/boson cloud system

    GWTC-3: Compact Binary Coalescences Observed by LIGO and Virgo during the Second Part of the Third Observing Run

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    The third Gravitational-Wave Transient Catalog (GWTC-3) describes signals detected with Advanced LIGO and Advanced Virgo up to the end of their third observing run. Updating the previous GWTC-2.1, we present candidate gravitational waves from compact binary coalescences during the second half of the third observing run (O3b) between 1 November 2019, 15∶00 Coordinated Universal Time (UTC) and 27 March 2020, 17∶00 UTC. There are 35 compact binary coalescence candidates identified by at least one of our search algorithms with a probability of astrophysical origin p_{astro}>0.5. Of these, 18 were previously reported as low-latency public alerts, and 17 are reported here for the first time. Based upon estimates for the component masses, our O3b candidates with p_{astro}>0.5 are consistent with gravitational-wave signals from binary black holes or neutron-star–black-hole binaries, and we identify none from binary neutron stars. However, from the gravitational-wave data alone, we are not able to measure matter effects that distinguish whether the binary components are neutron stars or black holes. The range of inferred component masses is similar to that found with previous catalogs, but the O3b candidates include the first confident observations of neutron-star–black-hole binaries. Including the 35 candidates from O3b in addition to those from GWTC-2.1, GWTC-3 contains 90 candidates found by our analysis with p_{astro}>0.5 across the first three observing runs. These observations of compact binary coalescences present an unprecedented view of the properties of black holes and neutron stars
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