47 research outputs found

    Bibliografia ragionata

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    Nella presente sezione bibliografica si propone una rassegna di pubblicazioni in edizione italiana in tema di didattica del diritto e formazione del giurista. La bibliografia è stata suddivisa in tre aree tematiche. La prima, intitolata ‘educazione giuridica’, comprende contributi relativi alla didattica e alla formazione giuridiche, intese come didattica del diritto e formazione al diritto, con precipuo riguardo all’ambiente universitario e alla formazione culturale del giurista; la seconda, intitolata ‘formazione professionale’, comprende contributi relativi alla didattica e alla formazione forensi, ossia alla didattica e formazione rivolte all’esercizio della professione; la terza, intitolata ‘scrittura forense’, vuole proporre un percorso bibliografico specifico, riguardante quella caratteristica attività del professionista avvocato che è la scrittura forense, e comprende contributi relativi alla didattica e alla formazione per gli scritti difensivi. Le indicazioni bibliografiche di seguito riportate sono il prodotto di una attività di ricerca bibliografica che si è mossa ‘dal particolare al generale’: per iniziare, ci si è avvalsi degli apparati di note che accompagnano i contributi del presente volume; si è proseguito attingendo alla produzione scientifica dei giuristi del CERMEG – Centro di Ricerche sulla Metodologia Giuridica; si è concluso, ad integrazione dei risultati, con una consultazione tematica dell’OPAC SBN, il catalogo collettivo delle biblioteche che partecipano al Servizio Bibliotecario Nazionale. Ben lungi dal ritenere completa la bibliografia che qui si presenta, si intende offrire nulla più che una raccolta ragionata di riferimenti che possano interessare professionisti, formatori e, perché no, anche aspiranti professionisti. A tale proposito va opportunamente segnalata una recente iniziativa della Scuola Superiore per l’Avvocatura, il ‘Progetto Libro’, nell’ambito del quale è stata elaborata una proposta di letture per aspiranti avvocati dall’eloquente titolo ‘Libri per ragionare. Libri per sopravvivere’ (a cura di Alarico Mariani Marini, Stefano Racheli e Adelino Cattani)

    L’uso di modelli simulativi per la costruzione del pensiero controfattuale in contesti formativi

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    In this paper we discuss the potential effectiveness of the use of simulation models for the construction of counterfactual thought in training contexts. Counterfactual mental experiments represent an epistemic practice which belongs to the scientist’s habitus. Therefore, it is important for students to acquire it. In the first part the role of counterfactual mental experiments is presented from an epistemological standpoint. Then counterfactual reasoning is described as an epistemological obstacle. Finally, we explore the didactic potentialities of simulation models in fostering the development of counterfactual thought.Nel contributo si discute la potenziale efficacia dell’impiego di modelli simulativi per la costruzione del pensiero controfattuale in contesti formativi. Gli esperimenti mentali controfattuali rappresentano una pratica epistemica che appartiene all’habitus dello scienziato ed è quindi importante che gli studenti la acquisiscano. Nella prima parte si chiarisce il ruolo degli esperimentimentali controfattuali da un punto di vista epistemologico. Successivamente si attribuisce al ragionamento controfattuale lo status di ostacolo epistemologico. Infine, si esplorano le potenzialità didattiche dei modelli simulativi nel promuovere lo sviluppo del pensiero controfattuale

    Per una filosofia forense. La formazione critica del giurista

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    La retorica si ripropone oggi come il metodo di sintesi tra cultura e tecnica nella didattica giuridica e pu\uf2 ripercorrere l\u2019antica riflessione filosofica sul valore dialettico dell\u2019argomentazione e della discussione con gli strumenti informatici della civilt\ue0 contemporanea. In questa visione, che unifica istruzione concettuale e formazione operativa, la didattica forense diventa un aspetto fondamentale nell\u2019educazione del retore, chiamato a rispondere alla vocazione che gli \ue8 pi\uf9 propria e congeniale e che consiste nella difesa della libert\ue0 e della dignit\ue0 umana: se obbedisce a questa finalit\ue0, la formazione del giurista diventa letteralmente una \uabeducazione\ubb, come attesta l\u2019etimologia del termine, che deriva dal latino e-ducere e che significa elevare, condurre fuori e, dunque, rendere liberi, in attuazione di un percorso culturale tramandato dai Greci con la nozione di paide\ueda e dai Latini con il concetto di humanitas

    La LIM per favorire l\u2019apprendimento: proposte di attivit\ue0 per futuri insegnanti primari sui fenomeni elettrostatici e magnetici,

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    La lavagna Interattiva Multimediale (LIM) sta diffondendosi nelle scuole e si hanno i primi risultati sul suo impiego in classe, che troppo spesso riguardano il trasferimento in ambiente LIM di attivit\ue0 proprie di altri strumenti multimediali. Serve sviluppare contributi propri della LIM per favorire il processo di apprendimento sia in merito ai metodi dell\u2019attivit\ue0 didattica sia in merito ai contenuti degli specifici campi disciplinari. Il processo di modellizzazione e costruzione del pensiero formale in fisica \ue8 uno di questi. Vengono proposti due esempi di attivit\ue0 su elettrostatica ed elettromagnetismo destinati alla scuola di base, che impiegano semplici strumenti della LIM per stimolare alla formalizzazione anche attraverso la discussione collaborativa delle problematiche. Esse sono state proposte per una prima validazione a futuri insegnanti di scuola primaria

    Innovative methods on territorial vulnerability study for the preparation of emergency plans

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    In recent years, we have witnessed natural events that have had impressive effects on the city and its inhabitants, highlighting a great vulnerability of the territories. In this context, the National Civil Protection has forced local administrations to adopt an Emergency Plan based on risk analysis. The proposed contribution illustrates the application of an innovative methodology that focuses, for the estimation of the vulnerability, on the urban / construction analysis and the operation of emergency health care facilities

    Aprender italiano con las series de televisión: L’AMICA GENIALE. Un ejemplo de Unidad Didáctica

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    Trabajo de Fin de Máster del Máster en Profesor de Educación Secundaria Obligatoria y Bachillerato, Formación Profesional y Enseñanza de Idiomas, curso 2021/2022[ES] Como futura docente de una lengua extranjera, una de las cuestiones que me planteo está relacionada con el siguiente hecho: ¿Cómo podemos producir un aprendizaje significativo de la lengua italiana en nuestros estudiantes de forma original y diferente?, es decir, cuáles son las metodologías y los recursos que tenemos a nuestra disposición? En el presente trabajo de Fin de Máster se desarrolla una propuesta de una Unidad Didáctica de la Programación General Anual de un curso de italiano nivel C1 de la Escuela Oficial de Idiomas de Salamanca. La enseñanza-aprendizaje de idiomas extranjeros es algo que cada año presenta más demanda en el sistema educativo español. Como es sabido, debido a este aumento de la demanda, cada vez son más las Universidades que incorporan la enseñanza de idiomas extranjeros en sus grados. En la actualidad el italiano es el cuarto idioma más estudiado en el mundo (Istituto Il David, 2019). Se encuentra en continua evolución y son muchos los estudiantes que muestran su interés en aprender esta lengua. Tras haber realizado el Grado en Lenguas Modernas y Sus Literaturas (Italiano, Francés y Portugués) en la Universidad de Oviedo e impartir clases de español durante un año en Italia como auxiliar de conversación, decidí hacer este Máster en Profesor de Educación Secundaria Obligatoria y Bachillerato, Formación Profesional y Enseñanzas de Idiomas, el cual termino con la exposición y defensa de este trabajo. Como futuros docentes de italiano, es imprescindible que sepamos organizarnos y diseñar las clases que impartiremos, y para ello tenemos La Programación General Anual (P.G.A). Desde un punto de vista reglamentario es un documento institucional de planificación académica. Se trata de un instrumento de organización y funcionamiento del centro, donde se incluyen las unidades didácticas y todos los planes de actuación establecidos para el curso. En ella se desarrolla y evalúa cada materia, ámbito, área o módulo del currículo, es decir, es una forma de organización docente, una estructura coherente de las características de la enseñanza y del estado en el que se desarrolla: centro, características del alumnado, niveles… También será nuestra labor como docentes adaptarnos a las diferentes situaciones y condiciones del centro y a las características y necesidades del alumnado. Mi propuesta de mejora de la Unidad Didáctica pertenece efectivamente a una PGA, compuesta por 15 unidades cuyo hilo conductor son series de televisión italianas. La Unidad desarrollada es la número 7/8, con la que los alumnos emprenderán un nuevo viaje para aprender y mejorar la lengua italiana a través de la serie L’amica Geniale. El trabajo estará dividido en diferentes apartados. El primer apartado dedicado a la justificación de la Unidad Didáctica, los objetivos del TFM y al Marco Teórico. Un segundo apartado que recogerá la propuesta de Unidad Didáctica y todos sus componentes, y un tercer y último apartado con las conclusiones obtenidas a lo largo de la realización del trabajo.[EN] As a future teacher of a foreign language, one of the questions I ask myself is related to the following question: How can we produce a significant learning of the Italian language in our students in an original and different way? To put it plainly, what are the most appropriate methodologies and what are the resources we have at our disposal? In this Master's thesis we develop a proposal for a Didactic Unit for a level C1 Italian course at the Official Language School of Salamanca. The teaching-learning process of foreign languages is something that is in increasing demand in the Spanish educational system. As it is well known, due to this increase in the demand, more and more Universities are incorporating the teaching of foreign languages in their degrees. Italian is currently the fourth most studied language in the world (Istituto Il David, 2019). It is in continuous evolution and many students are interested in learning this language. After completing a degree in Modern Languages and their Literatures (Italian, French and Portuguese) at the University of Oviedo and teaching Spanish for a year in Italy as a conversation assistant, I decided to do this Master's Degree in Compulsory Secondary Education and Baccalaureate, Vocational Training and Language Teaching, which I am finishing with the presentation and defence of this work. As future teachers of Italian, it is essential that we know how to organise and design the classes we will teach, and for this purpose we have the Annual General Programme(P.G.A). From a regulatory point of view, it is an institutional document for academic planning. It is an instrument of organisation and functioning of the centre, where the didactic units and all the action plans established for the course are included. In other words, it is a form of teaching organisation, a coherent structure of the characteristics of teaching and the level in which it takes place: centre, student characteristics, levels... As teachers, we will also have the responsibility of adapting to the different situations and conditions of the centre and to the characteristics and needs of the students. My proposal for a Didactic Unit actually belongs to a PGA, made up of 15 units whose common thread is Italian television series. The Unit developed is number 6, with which the students will embark on a new journey to learn and improve the Italian language through the series L'amica Geniale. The work will be divided into different sections. The first section will be dedicated to the justification of the Didactic Unit, the objectives of the TFM and the Theoretical Framework. The second section will include the proposal of the Didactic Unit and all its components, and the third and last section will contain the conclusions obtained during the course of the work

    Chapter L’ipermodello BIM per gli allestimenti museali: programmazione visuale delle librerie parametriche

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    The 43rd UID conference, held in Genova, takes up the theme of ‘Dialogues’ as practice and debate on many fundamental topics in our social life, especially in these complex and not yet resolved times. The city of Genova offers the opportunity to ponder on the value of comparison and on the possibilities for the community, naturally focused on the aspects that concern us, as professors, researchers, disseminators of knowledge, or on all the possibile meanings of the discipline of representation and its dialogue with ‘others’, which we have broadly catalogued in three macro areas: History, Semiotics, Science / Technology. Therefore, “dialogue” as a profitable exchange based on a common language, without which it is impossible to comprehend and understand one another; and the graphic sign that connotes the conference is the precise transcription of this concept: the title ‘translated’ into signs, derived from the visual alphabet designed for the visual identity of the UID since 2017. There are many topics which refer to three macro sessions: - Witnessing (signs and history) - Communicating (signs and semiotics) - Experimenting (signs and sciences) Thanks to the different points of view, an exceptional resource of our disciplinary area, we want to try to outline the prevailing theoretical-operational synergies, the collaborative lines of an instrumental nature, the recent updates of the repertoires of images that attest and nourish the relations among representation, history, semiotics, sciences

    Costruzione di una banca di item per la stima dell'abilità in matematica con prove adattative multilivello

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    The article describes the process of constructing an item bank aimed at implementing a computer-based MultiStage adaptive Test (MST) for the estimation of the mathematical ability of second-grade secondary school students. The multilevel adaptive tests are briefly introduced and the main steps of the bank construction process are described: the definition of the object of the test, the selection of the items downstream of the pretest operations, assuming that the data are adapted to a IRT model with one parameter, and the verification of the uni-dimensionality of the bank as a whole. The article also highlights some of the difficulties that can be encountered, such as being able to obtain adequate coverage of the test's object or the range of the ability. The process described was overall successful and sufficiently general to be able to adapt to different needs, such as the construction of parallel linear tests or traditional adaptive tests (CAT – Computer-based Adaptive Test), aimed not only at summative or system assessment, but also, if the dimensions of the bank allow it, to formative evaluation

    Da Città studi campus sostenibile a Città studi sostenibile: le università per il rinnovamento della città

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    L’articolo presenta il progetto di “Città studi campus sostenibile”, avviato nel 2011 dal Politecnico di Milano e dall’Università degli Studi di Milano con l’obiettivo di rinnovare il quartiere in chiave sostenibile. L’iniziativa parte dal presupposto che le università possano giocare un ruolo decisivo per supportare politiche di sostenibilità e innovazione sul territorio. Il progetto promuove un processo basato sul coinvolgimento allargato di tutta la comunità universitaria e cittadina, per condividere esperienze e co-creare l’innovazione verso la sostenibilità del quartiere. Per gestire la complessità di un’iniziativa che vede la partecipazione di oltre un centinaio di persone, sono stati messi in campo diversi strumenti di lavoro: una piattaforma web di ascolto delle istanze della comunità e la costituzione di tavoli di discussione. È stato quindi necessario avviare una riflessione sul metodo idoneo per gestire la redazione di un masterplan urbano partecipato e costituito da azioni anche minute e diffuse sul territorio. A tre anni dall’avvio, è stata affinata la macchina gestionale del processo e sono stati realizzati diversi progetti. In particolare, a seguito di una proficua collaborazione con gli attori pubblici, il progetto ha ottenuto riconoscibilità e risultati concreti, primo fra tutti la riappropriazione a uso pubblico della piazza d’ingresso al campus, che da area parcheggio è tornata a essere spazio pedonale, rivitalizzato attraverso numerose iniziative pubbliche
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