13 research outputs found

    Tratamento das fraturas condilares e subcondilares

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    A traumatologia Ă© uma das patologias mais frequentes da ĂĄrea maxilo e crĂąnio facial. Este trabalho tem como objecto o estudo das fracturas condilares, a classificação delas e o tratamento conservador e mĂ©dico-cirurgico, atravĂ©s da utilização de vĂĄrios tipos de placas de fixação (rĂ©tas, trapezoidais, a lambda ou y, e a grelha). Para a realização desta revisĂŁo foram consultados vĂĄrios textos e artigos cientĂ­ficos sobre o argumento, utilizando as seguintes palavras-chave: “fraturas condilares”, “fraturas subcondilares”, “tratamento cirurgico das fraturas condilares”, “placas de titĂąnio”, “osteosĂ­ntese”, “placa lambda”, “placa trapezoidal”, “placas 3D”.Condyle’s trauma in the last few years has been the subject of numerous studies and clinical tries. This job has, as its goal, the study of condylar fractures, their classification and its medical and surgical treatment, through the most current techniques. To do this research many texts and scientific articles concerning this topic have been consulted, using these keywords: “condylar fractures”, “subcondylar fractures”, “surgical treatment of condylar fractures”, “titanium plates”, “bone synthesis”, “lambda plate”, “trapezoidal plate”, “3D plates”

    Tratamento das fraturas condilares e subcondilares

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    A traumatologia Ă© uma das patologias mais frequentes da ĂĄrea maxilo e crĂąnio facial. Este trabalho tem como objecto o estudo das fracturas condilares, a classificação delas e o tratamento conservador e mĂ©dico-cirurgico, atravĂ©s da utilização de vĂĄrios tipos de placas de fixação (rĂ©tas, trapezoidais, a lambda ou y, e a grelha). Para a realização desta revisĂŁo foram consultados vĂĄrios textos e artigos cientĂ­ficos sobre o argumento, utilizando as seguintes palavras-chave: “fraturas condilares”, “fraturas subcondilares”, “tratamento cirurgico das fraturas condilares”, “placas de titĂąnio”, “osteosĂ­ntese”, “placa lambda”, “placa trapezoidal”, “placas 3D”.Condyle’s trauma in the last few years has been the subject of numerous studies and clinical tries. This job has, as its goal, the study of condylar fractures, their classification and its medical and surgical treatment, through the most current techniques. To do this research many texts and scientific articles concerning this topic have been consulted, using these keywords: “condylar fractures”, “subcondylar fractures”, “surgical treatment of condylar fractures”, “titanium plates”, “bone synthesis”, “lambda plate”, “trapezoidal plate”, “3D plates”

    Diagnosis, treatment and prevention of pediatric obesity: consensus position statement of the Italian Society for Pediatric Endocrinology and Diabetology and the Italian Society of Pediatrics

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    The Italian Consensus Position Statement on Diagnosis, Treatment and Prevention of Obesity in Children and Adolescents integrates and updates the previous guidelines to deliver an evidence based approach to the disease. The following areas were reviewed: (1) obesity definition and causes of secondary obesity; (2) physical and psychosocial comorbidities; (3) treatment and care settings; (4) prevention.The main novelties deriving from the Italian experience lie in the definition, screening of the cardiometabolic and hepatic risk factors and the endorsement of a staged approach to treatment. The evidence based efficacy of behavioral intervention versus pharmacological or surgical treatments is reported. Lastly, the prevention by promoting healthful diet, physical activity, sleep pattern, and environment is strongly recommended since the intrauterine phase

    72nd Congress of the Italian Society of Pediatrics

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    Reducing the environmental impact of surgery on a global scale: systematic review and co-prioritization with healthcare workers in 132 countries

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    Abstract Background Healthcare cannot achieve net-zero carbon without addressing operating theatres. The aim of this study was to prioritize feasible interventions to reduce the environmental impact of operating theatres. Methods This study adopted a four-phase Delphi consensus co-prioritization methodology. In phase 1, a systematic review of published interventions and global consultation of perioperative healthcare professionals were used to longlist interventions. In phase 2, iterative thematic analysis consolidated comparable interventions into a shortlist. In phase 3, the shortlist was co-prioritized based on patient and clinician views on acceptability, feasibility, and safety. In phase 4, ranked lists of interventions were presented by their relevance to high-income countries and low–middle-income countries. Results In phase 1, 43 interventions were identified, which had low uptake in practice according to 3042 professionals globally. In phase 2, a shortlist of 15 intervention domains was generated. In phase 3, interventions were deemed acceptable for more than 90 per cent of patients except for reducing general anaesthesia (84 per cent) and re-sterilization of ‘single-use’ consumables (86 per cent). In phase 4, the top three shortlisted interventions for high-income countries were: introducing recycling; reducing use of anaesthetic gases; and appropriate clinical waste processing. In phase 4, the top three shortlisted interventions for low–middle-income countries were: introducing reusable surgical devices; reducing use of consumables; and reducing the use of general anaesthesia. Conclusion This is a step toward environmentally sustainable operating environments with actionable interventions applicable to both high– and low–middle–income countries

    La gestione delle fratture perisprotesiche d'anca nell'anziano: outcomes, tasso di sopravvivenza ed efficacia della classificazione di Vancouver.

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    Introduzione: L\u2019incidenza delle fratture periprotesiche d\u2019anca \ue8 in aumento per l\u2019invecchiamento della popolazione e l\u2019aumento del numero di impianti protesici. L\u2019adeguatezza del trattamento e della gestione sono fondamentali per migliorare i risultati. L\u2019obiettivo di questo studio \ue8 di valutare gli out-comes, la sopravvivenza e l\u2019accuratezza della classificazione di Vancouver. Materiali e Metodi: Sono stati rivalutati 58 pazienti trattati tra il 2010 e il 2016. Le fratture sono state suddivise secondo la classificazione di Vancouver. Il tempo d\u2019attesa, il tasso di sopravvivenza, le complicanze e score funzionali sono stati registrati. L\u2019analisi statistica dei dati \ue8 stata eseguita mediante software dedicato con livello di significativit\ue0 per p < 0,05. Risultati: La sopravvivenza \ue8 stata del 78,8% e del 66,7% ad uno e due anni. Un\u2019attesa all\u2019intervento maggiore di due giorni \ue8 associate ad un aumento del rischio di decesso. In dieci pazienti si \ue8 verificata una complicanza. I pazienti con osteosintesi hanno avuto risultati funzionali peggiori. La regressione lineare ha evidenziato un peggioramento dei risultati all\u2019aumentare dell\u2019et\ue0 e delle classi di Vancouver. Discussione: La classificazione di Vancouver \ue8 la pi\uf9 utilizzata nel processo decisionale terapeutico, ove la stabilit\ue0 dell\u2019impianto \ue8 discriminante. In alcune fratture B2, l\u2019osteosintesi \ue8 tuttavia possibile ove per caratteristiche dello stelo si possa ottenere una nuova stabilit\ue0 primaria. La revisione dello stelo negli anziani garantisce risultati funzionali migliori con limitato allettamento a discapito di un maggior rischio di complicanze. Le fratture periprotesiche possono esser equiparate alle fratture di femore prossimale, in cui un aumento dei giorni d\u2019attesa \ue8 gravato da una riduzione della sopravvivenza. Pertanto fondamentale al fine di migliorare l\u2019out-come sar\ue0 la corretta gestione perioperatoria. Conclusioni: L\u2019appropriatezza del trattamento e la corretta gestione perioperatoria dei pazienti con fratture periprotesiche \ue8 fondamentale al fine di migliorare l\u2019out-come clinico e ridurre il rischio di complicanze. Nei pazienti anziani il tasso di sopravvivenza \ue8 correlato ai giorni d\u2019attesa all\u2019intervento

    Riduzione e sintesi con placca volare versus fissatore e sterno e fili di Kirshner nel trattamento delle fratture di polso: valutazione comparativa a 4 anni di follow-up.

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    Introduzione: Le fratture del radio distale rappresentano circa un sesto delle fratture trattate chirurgicamente. Negli ultimi anni il trattamento pi\uf9 frequentemente utilizzato \ue8 stato la riduzione aperta e fissazione interna mediante placche e viti (ORIF), ottenendo cos\uec un rapido recupero funzionale. L\u2019utilizzo dei fili di Kirschner e fissatore esterno (CREF) \ue8 un trattamento meno cruento, rapido ed economico, che la letteratura ha comunque dimostrato come efficace. Scopo dello studio \ue8 stato verificare i risultati a medio termine dei trattamenti proposti. Materiali e Metodi: 35 pazienti con frattura di radio distale sono stati trattati nell\u2019arco di un anno: 16 mediante CREF e 19 mediante ORIF. I pazienti sono stati valutati clinicamente e con questionari dedicati. I parametri radiografici analizzati sono stati: tilt volare, tilt ulnare, altezza del radio, varianza ulnare e segni di degenerazione artrosica. Eventuali complicazioni sono state documentate. L\u2019analisi dei dati \ue8 stata eseguita con software dedicato. Risultati: Al follow-up a medio termine, 4 anni in media, dal confronto tra i trattamenti proposti non sono state evidenziate differenze significative dei valori di forza di presa della mano, dell\u2019articolarit\ue0 residua e dei parametri radiografici. Una corrispondenza significativa, invece, \ue8 emersa tra i valori DASH e PRWE; DASH e VAS; PRWE e VAS. Un\u2019incidenza maggiore di complicanze \ue8 emersa nel gruppo dei pazienti con CREF, seppur non statisticamente significativa. Discussione: Nel trattamento delle fratture di polso negli ultimi anni la prevalenza di ORIF \ue8 aumentata. Le indicazioni all\u2019utilizzo di CREF sono l\u2019esposizione della frattura e la comminuzione articolare. La superiorit\ue0 del trattamento con ORIF a breve termine, dimostrata in diversi studi, si riduce nel tempo. A medio termine non si evidenziano differenze significative cliniche e radiografiche. Il tasso di complicazioni \ue8 maggiore nel gruppo CREF, probabilmente correlato ad un\u2019eccessiva distrazione del fissatore esterno e al passaggio per cutaneo dei mezzi di sintesi. Conclusioni: Il trattamento delle fratture di radio distale con ORIF o CREF garantisce in entrambi i casi, ottimi risultati clinici e radiografici. Nei primi mesi dalla procedura, i risultati clinici del trattamento ORIF sembrano migliori, ma a lungo termine non vi sono differenze significative tra i due trattamenti

    Consensus sulla lotta allo stigma nell\u2019obesit\ue0

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    People with obesity daily face a pervasive and ubiquitous form of stigma on weight that damages health and reduces the likelihood of receiving adequate care. The stigma is reinforced by outdated ideas on body weight regulation and lack of up-to-date scientific knowledge. The prevailing opinion that obesity is a choice that can be avoided misleads public health policies, confuses messages in the media, undermines access to treatments and compromises research. The stigma is a serious obstacle, therefore tackling it is not only a matter of human rights and social justice, but a way to promote prevention and treatment. A large group of international experts examined the evidence on the causes and consequences of the stigma and developed a Consensus to end it, raising awareness among health workers, politicians and public opinion, encouraging training and facilitating a new narrative on obesity. Successful therapies for all people with obesity can arise from the shared struggle against the stigma

    Additional file 1: of Diagnosis, treatment and prevention of pediatric obesity: consensus position statement of the Italian Society for Pediatric Endocrinology and Diabetology and the Italian Society of Pediatrics

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    Level of evidence and grade of recommendations according to the National Guidelines System [4]. (DOCX 15 kb
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