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    INTERAZIONI INSETTO-PIANTA: APHIS GOSSYPII GLOVER E CUCURBITA PEPO L.

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    Lo studio dei meccanismi che regolano le interazioni tra piante e insetti fitofagi rappresenta un interessante campo di ricerca, relativamente nuovo rispetto allo studio delle interazioni tra piante e patogeni. L’alimentazione degli insetti fitofagi causa la produzione endogena di elicitori di risposte della pianta, così come il rilascio di secrezioni da parte dell’insetto, anch’esse coinvolte nell’induzione di risposte della pianta. La presente tesi di dottorato rappresenta un contributo alla conoscenza del ruolo della saliva degli afidi nell’induzione della risposta delle pianta di zucchino (Cucurbita pepo L.) all’attacco dell’afide del cotone, Aphis gossypii Glover (Homoptera: Aphididae). Questa specie è stata raccolta in campo su alcune piante ospiti e la popolazione con il più elevato tasso di riproduzione su zucchino è stata utilizzata per costituire un allevamento di laboratorio. Come pianta ospite è stata utilizzata la varietà San Pasquale, un ecotipo di zucchino considerato una produzione tipica di pregio della Regione Campania. L’identità della specie A. gossypii è stata confermata con l’osservazione della morfologia e con l’uso del DNA barcoding, mediante sequenziamento di una regione del gene citocromo ossidasi subunità 1. Allo scopo di identificare le proteine secrete nella frazione acquosa della saliva di A. gossypii, è stato utilizzato un approccio combinato di analisi trascrittomica e proteomica. La saliva è stata raccolta costringendo afidi adulti ad alimentarsi con una dieta liquida artificiale contenuta in sacchetti di parafilm. L’RNA estratto dalle ghiandole salivari, ottenute dalla dissezione di 500 afidi adulti, è stato utilizzato per ottenere il trascrittoma delle ghiandole. Le sequenze di cDNA ottenute sono state confrontate con i componenti proteici identificati nella saliva di A. gossypii mediante analisi proteomica. Quest’ultima condotta con elettroforesi SDS-PAGE e analisi LC/MS-MS (liquid chromatography-tandem mass spectrometry). Con questo approccio è stato possibile identificare potenziali effettori, tra cui glucosio deidrogenasi, perossidasi, apolipoforine, aminopeptidasi N-like. La risposta della pianta di zucchino all’infestazione di A. gossypii è stata studiata con l’esecuzione di biosaggi, consistenti in trattamenti alle piante di zucchino con infestazioni controllate di afidi oppure applicazioni fogliari di saliva, valutandone l’impatto sulla fitness degli afidi. I risultati ottenuti non hanno evidenziato alcuna influenza sui principali parametri biologici dell’afide (fertilità, durata dello sviluppo e longevità) non differenziandosi statisticamente tra piante trattate e piante controllo. E’ emerso invece un significativo cambiamento del comportameto di fissaggio degli afidi nati sulle piante trattate. Sulle piante controllo le neanidi neo-deposte rimanevano prevalentemente sulla stessa foglia dove erano nate, mentre sulle piante trattate la maggior parte delle neanidi si allontanava dalla foglia precedentemente infestata o infiltrata con saliva, sulla quale erano nate, per disperdersi sull’intera pianta. Lo stesso comportamento di dispersione delle neanidi neonate è stato osservato su piante trattate con infestazione di afidi o applicazione di saliva sulla foglia basale e riproduzione della femmina adulta sulla foglia apicale non trattata, dalla quale le neanidi neonate si disperdevano verso gli altri organi della pianta. Ciò suggerendo una risposta della pianta di tipo sistemico. Una possibile spiegazione di questo comportamento di dispersione è l’attivazione della risposta della pianta attraverso il ciclo metabolico del salicilato, con produzione del composto volatile metil-salicilato, già noto indurre il comportamento di dispersione in altre specie di afidi. La risposta della pianta all’infestazione di A. gossypii è stata studiata con analisi dell’espressione genica mediante RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction). I geni coinvolti nella sintesi del salicilato, quali isochorismate synthase 1 e 4-coumarate-CoA ligase 2, oltre a diversi geni responsivi al salicilato, sono risultati essere sovraespressi. L’analisi complessiva dei dati ha reso possibile ipotizzare un ruolo del metil-salicilato come causa del comportamento di dispersione di A. gossypii su piante precedentemente infestate o infiltrate con saliva, evidenziando l’attività di componenti di quest’ultima come induttori di risposta di tipo sistemico

    Clima organizacional y desempeño docente en instituciones educativas publicas de primaria y secundaria del distrito de Mala - 2011

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    El presente trabajo de investigación es importante, no solo dentro del aspecto educativo, sino dentro de la formación integral de cada profesor y de la sociedad también. Por lo tanto la investigación planteó como objetivo determinar la relación que existe entre el clima organizacional y el desempeño de los docentes de las Instituciones Educativas Publicas de Primaria y Secundaria del distrito de Mala. El diseño aplicado fue el no experimental y el método de investigación es el cuantitativo, utilizándose para la recolección de información la técnica de la encuesta y su instrumento el cuestionario tipo escala Lickert, conformada por 31 ítems para cada variable. Se eligió una muestra de 187 docentes de 8 instituciones Educativas Públicas entre el nivel Primaria y Secundaria, cuyos resultados fueron tabulados y analizados estadísticamente, pudiéndose comprobar que el valor de significancia es p menor que 0.05 y debido a que las variables en estudio no tienen una distribución normal, se utilizó la prueba no paramétrica de coeficiente de correlación de Spearman. Se llegó a la siguiente conclusión: El clima organizacional se relaciona significativamente y directamente con el desempeño docente en la Instituciones Educativas Publicas de Primaria y Secundaria de menores del Distrito de Mala

    Análisis discriminante no métrico y regresión logística en el problema de clasificación

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    RESUMEN: Este artículo muestra los resultados de un proyecto de investigación donde se realizó un estudio de comparación entre análisis discriminante no métrico y regresión logística para el caso en el que se clasifican más de dos grupos que provienen de distribuciones normales y no normales, bajo diferentes tamaños muestrales. Este proceso se llevó a cabo por medio de un estudio de simulación, evaluando los dos procedimientos por medio de la tasa de clasificación errónea. El estudio permitió concluir que bajo distribuciones simétricas los dos procedimientos son similares en cuanto a la tasa de clasificación errónea y bajo distribuciones no simétricas la regresión logística se comporta mejor que el análisis discriminante no métrico. Palabras clave: Análisis discriminante, análisis discriminante no métrico, regresión logística, clasificació

    Restoration of Adiponectin Pulsatility in Severely Obese Subjects After Weight Loss

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    Diurnal variations of adiponectin levels have been studied in normal-weight men and in diabetic and nondiabetic obese subjects, but no data have been reported in obese subjects after weight loss. We collected blood samples at 1-h intervals over 24 h from seven severely obese subjects before and after massive weight loss consequent to surgical operation (bilio-pancreatic diversion [BPD]) to measure adiponectin, insulin, glucose, and cortisol levels. Insulin sensitivity was assessed by euglycemic-hyperinsulinemic clamp (M value). Studies of diurnal variations and pulsatility of adiponectin, insulin, and cortisol were performed. The pulsatility index (PI) of adiponectin increased after BPD from 0.04 to 0.11 μg/min (P = 0.01). Insulin PI significantly increased after the operation (1.50 vs. 1.08 pmol · l–1 · min–1, P = 0.01), while cortisol PI did not significantly change. The adiponectin clearance rate changed from 0.001 ± 10−4 · min−1 before BPD to 0.004 ± 8 · 10−4 · min−1 after BPD (P = 0.03). Insulin clearance increased from 0.006 ± 6 · 10−4 · min−1 before BPD to 0.009 ± 4 · 10−4 · min−1 after BPD (P = 0.02). The M value doubled after surgery (27.08 ± 8.5 vs. 53.34 ± 9.3 μmol · kgFFM−1 · min−1; P < 0.001) becoming similar to the values currently reported for normal-weight subjects. In conclusion, in formerly severely obese subjects, weight loss paired with the reversibility of insulin resistance restores homeostatic control of the adiponectin secretion, contributing to the reduction of cardiovascular risk already described in these patients

    Injurias traumáticas dentales en niños y adolescentes de un Centro Dental Docente de la Universidad Peruana Cayetano Heredia

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    Objectives: To determine the frequency of traumatic dental injuries according to Andreasen classification in children from 1 to 15 years old, treated in the Pediatric Dentistry Service of the Peruvian University Cayetano Heredia Teaching Dental Center, from January 2012 through October 2017. Material and methods: This study was descriptive and retrospective. Samples were composed of clinical records from patients with traumatic dental injuries who accomplished the inclusion and exclusion criteria. The evaluated variables were: types of traumatic dental injuries, sex, age of the patient, place, cause of the trauma and type of teeth affects. Results: A total of 9880 medical records were found, of which 1.18% (n = 117) represent patients who presented traumatic dental injuries. From these, 73 were from boys and 31 from girls, who had an average age of 4.36 ± 3.42 years old. Conclusions: Injuries to the periodontal tissue and injures to gingiva and/or mucosa were the most common injuries on both dentitions. Games were the most frequent cause for traumatic dental injuries, home was the most frequent place for primary dentition and school for the permanent dentition. Two year-old patients were the most affected in primary dentition and seven year-old patients in permament dentition.Objetivo: Determinar la frecuencia de injurias traumáticas dentales según la clasificación de Andreasen en niños de 1 a 15 años de edad, atendidos en el Servicio de Odontopediatría del Centro Dental Docente de la Universidad Peruana Cayetano Heredia, en el periodo enero 2012 a octubre 2017. Material y métodos: El estudio fue de tipo descriptivo retrospectivo y transversal. La muestra estuvo conformada por historias clínicas de pacientes con injurias traumáticas dentales que cumplieron con los criterios de inclusión y exclusión. Las variables evaluadas fueron: tipos de injurias traumáticas dentales, sexo, edad del paciente, lugar, causa del trauma y tipo de pieza dental afectada. Los resultados fueron presentados en frecuencias absolutas y relativas mediante tablas descriptivas de doble entrada. Resultados: se encontró un total de 9880 historias clínicas, de las cuales el 1,18% (n=117) fueron de pacientes que presentaron injurias traumáticas dentales, con una edad media de 4,36 ± 3,42 años. Conclusiones: Las injurias traumáticas dentales más frecuentes fueron las lesiones periodontales seguidas de las lesiones de la encía y/o mucosa. Los niños fueron los más afectados en la dentición primaria y las niñas en la dentición permanente. La mayoría de las lesiones traumáticas dentales se produjeron durante los juegos. La casa y el colegio fueron los lugares donde se produjo la mayor parte de los traumatismos en la dentición primaria y permanente, respectivamente. Los incisivos centrales superiores fueron las piezas dentales más afectadas en este grupo de niños

    ADHE: A Tool to Characterize Higher Education Dropout Phenomenon

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    The field of academic analytics emerged in higher education institutions (HEI) because of developments in database technologies and the generalization of data-mining practices and business intelligence tools. We have designed and implemented a dashboard called ADHE (Academic Analytical Dashboard in Higher Education) for a Colombian higher education institution. The purpose of ADHE is to help administrators of academic programs in their decision-making process regarding the analysis of the phenomenon of student dropout. We used the pipeline methodology for processing large volumes of data was used, which is based on five phases: data acquisition, integration, cleaning, transformation, and visualization. All phases were carried out in the R programming language using academic information sources from the Faculty of Engineering of the Universidad de Antioquia and the Colombian Institute for the Evaluation of Education. The dashboard ADHE is open for free and can be consulted at:  https://fhernanb.shinyapps.io/AppPermanencia/. The main findings were that social stratum, gender, and type of high school are associated with the student dropout phenomenon. Furthermore, in social stratum 1, male students and public high schools tend to have a higher student dropout proportion. Additionally, we conclude that admission to engineering programs requires a balance of qualitative and quantitative abilities. The dashboard ADHE should be used to help students, parents, teachers, and administrators understand student dropout dynamics

    La imagen y la narrativa como herramientas para el abordaje psicosocial en escenarios de violencia. Departamentos del Cesar y Magdalena

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    En el siguiente trabajo se evidencia la identificación y apropiación de los emergentes psicosociales bajo las premisas de estudio de los casos expuestos, donde se puede identificar variedad de poblaciones afectadas que han sobrevivido al flagelo del conflicto armado en Colombia, de las cuales se logran formular diferentes preguntas como lo son preguntas circulares, reflexivas y estratégicas de cada contexto especifico evidenciado, además la formulación de estrategias donde se evidencia e manejo del acompañamiento psicosocial con el objetivo de resarcir o mitigar las consecuencias o secuelas físicas y psicológicas a las poblaciones víctimas de la violencia desde el contexto narrativo. El conflicto armado en Colombia, nos motiva a investigar y buscar un poco más allá de lo político y económico, nos conduce a revisar los daños ocasionados en la salud mental de las víctimas y los victimarios, por medio de los relatos propuestos, nos adentramos a conocer experiencias de vida traumáticas que afectan al individuo y a su comunidad; entendiendo las reacciones y emociones de cada uno de sus protagonistas y las consecuencias que cada una trae después de situaciones estresantes o de riesgo, considerando que existe una historia después del conflicto y que merece atención e intervención para sanar heridas que se mantienen guardadas en el alma y el corazón y que en algunas circunstancias se ven reflejadas en las acciones y pensamientos presentes que impiden el dialogo, el perdón y la reintegración social. La narrativa como herramienta para el abordaje psicosocial en escenarios de violencia es un mecanismo que nos ayuda a evidenciar el contexto de muchas familias y comunidades involucradas en este proceso, personas resilientes, forjadoras de un renacer cargado de sueños y esperanzas, pero en algunas ocasiones, acompañados de recuerdos tristes y dolorosos evidenciados en muchos casos que aún están esperando acompañamiento para ser aceptados y reintegrados como miembros activos de la sociedad. Palabras claves: Conflicto, flagelo, victimas, victimarios, comunidad, historia, riesgo, reintegración social, resiliencia.The following work shows the identification and appropriation of psychosocial emergencies under the premises of the study of the cases presented, where it is possible to identify a variety of affected populations that have survived the scourge of the armed conflict in Colombia, of which it is possible to formulate different Questions such as circular, reflective and strategic questions of each specific context evidenced, in addition to the formulation of strategies where the management of psychosocial support is evidenced in order to compensate or mitigate the consequences or physical and psychological consequences of the populations victims of violence from the narrative context. The armed conflict in Colombia, motivates us to investigate and look a little beyond the political and economic, leads us to review the damage caused to the mental health of the victims and perpetrators, through the stories proposed, we enter know traumatic life experiences that affect the individual and their community; understanding the reactions and emotions of each of its protagonists and the consequences that each one brings after stressful or risky situations, considering that there is a history after the conflict and that it deserves attention and intervention to heal wounds that are kept in the soul and the heart and that in some circumstances are reflected in the actions and thoughts present that prevent dialogue, forgiveness and social reintegration. The narrative as a tool for the psychosocial approach in violence scenarios is a mechanism that helps us to show the context of many families and communities involved in this process, resilient people, forgers of a rebirth loaded with dreams and hopes, but on some occasions, accompanied by sad and painful memories evidenced in many cases that are still awaiting accompaniment to be accepted and reintegrated as active members of society. Keywords: Conflict, scourge, victims, perpetrators, community, history, risk, social reintegration, resilience
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