18 research outputs found

    Analysis of talpid3 and wild-type chicken embryos reveals roles for Hedgehog signalling in development of the limb bud vasculature

    Get PDF
    Chicken talpid mutant embryos have a wide range of Hedgehog-signalling related defects and it is now known that the talpid gene product encodes a novel protein essential for Hedgehog signalling which is required for both activator and repressor functions of Gli transcription factors (Davey, M.G., Paton, I.R., Yin, Y., Schmidt, M., Bangs, F.K., Morrice, D.R., Gordon-Smith, T., Buxton, P., Stamataki, D., Tanaka, M., Münsterberg, A.E., Briscoe, J., Tickle, C., Burt, D.W. (2006). The chicken talpid gene encodes a novel protein essential for Hedgehog signalling. Genes Dev 20 1365-77). Haemorrhaging, oedema and other severe vascular defects are a central aspect of the talpid phenotype (Ede, D.A. and Kelly, W.A (1964a). Developmental abnormalities in the head region of the talpid mutant fowl. J. Embryol. exp. Morp. 12:161-182) and, as Hedgehog (Hh) signalling has been implicated in every stage of development of the vascular system, the vascular defects seen in talpid are also likely to be attributable to abnormal Hedgehog signalling. Gene expression of members of the VEGF and Angiopoietin families of angiogenic growth factors has been linked to haemorrhaging and oedema and we find widespread expression of VEGF-D, rigf and Ang2a in the talpid limb. Furthermore, ectopic expression of these genes in talpid limbs points to regulation via Gli repression rather than activation. We monitored specification of vessel identity in talpid limb vasculature by examining expression of artery-specific genes, Np1 and EphrinB2, and the vein-specific genes, Np2a and Tie2. We show that there are supernumerary subclavian arteries in talpid limb buds and abnormal expression of an artery-specific gene in the venous submarginal sinus, despite the direction of blood flow being normal. Furthermore, we show that Shh can induce Np1 expression but has no effect on Np2a. Finally, we demonstrate that induction of VEGF and Ang2a expression by Shh in normal limb buds is accompanied by vascular remodelling. Thus Hedgehog signalling has a pivotal role in the cascade of angiogenic events in a growing embryonic organ which is similar to that proposed in tumours

    Measurement of CNGS muon neutrino speed with Borexino

    Get PDF
    We have measured the speed of muon neutrinos with the Borexino detector using short-bunch CNGS beams. The final result for the difference in time-of-flight between a =17 GeV muon neutrino and a particle moving at the speed of light in vacuum is {\delta}t = 0.8 \pm 0.7stat \pm 2.9sys ns, well consistent with zero.Comment: 6 pages, 5 figure

    Team dynamics in emergency surgery teams: results from a first international survey

    Get PDF
    Background: Emergency surgery represents a unique context. Trauma teams are often multidisciplinary and need to operate under extreme stress and time constraints, sometimes with no awareness of the trauma\u2019s causes or the patient\u2019s personal and clinical information. In this perspective, the dynamics of how trauma teams function is fundamental to ensuring the best performance and outcomes. Methods: An online survey was conducted among the World Society of Emergency Surgery members in early 2021. 402 fully filled questionnaires on the topics of knowledge translation dynamics and tools, non-technical skills, and difficulties in teamwork were collected. Data were analyzed using the software R, and reported following the Checklist for Reporting Results of Internet E-Surveys (CHERRIES). Results: Findings highlight how several surgeons are still unsure about the meaning and potential of knowledge translation and its mechanisms. Tools like training, clinical guidelines, and non-technical skills are recognized and used in clinical practice. Others, like patients\u2019 and stakeholders\u2019 engagement, are hardly implemented, despite their increasing importance in the modern healthcare scenario. Several difficulties in working as a team are described, including the lack of time, communication, training, trust, and ego. Discussion: Scientific societies should take the lead in offering training and support about the abovementioned topics. Dedicated educational initiatives, practical cases and experiences, workshops and symposia may allow mitigating the difficulties highlighted by the survey\u2019s participants, boosting the performance of emergency teams. Additional investigation of the survey results and its characteristics may lead to more further specific suggestions and potential solutions

    Dal GPS alla tomografia troposferica per la correzione di immagini SAR nel monitoraggio temporale delle deformazioni

    No full text
    Il vapor d’acqua è un elemento fondamentale dell’atmosfera ed è il principale responsabile dei fenomeni meteorologici. Sia il segnale GPS che il segnale SAR vengono ritardati dalla presenza di vapor d’acqua nella troposfera nella stessa misura. A differenza del SAR, in cui tale effetto non è separabile dalle deformazioni, opportune compensazioni di reti GPS permettono di effettuare una stima separata del ritardo troposferico, che dunque può essere sfruttata per la correzione delle osservazioni SAR. In particolare, l’elaborazione delle osservazioni GPS di una rete di stazioni permanenti permette di stimare il cosiddetto Zenith Total Delay (ZTD), ovvero una media generalmente oraria del ritardo troposferico che insiste sulle osservazioni relative a ogni singola stazione della rete stessa. Tale stima, a seconda della distanza che intercorre tra i vertici della rete in esame, può essere effettuata in maniera assoluta per ogni punto della rete o in maniera relativa , ovvero rispetto ad una stazione di riferimento. A partire dai valori stimati è in teoria possibile effettuare una predizione del ritardo troposferico nelle posizioni e nelle direzioni utili al SAR (tomografia stocastica). Il presente lavoro si focalizza su due tematiche di ricerca, distinte ma intrinsecamente correlate. Innanzitutto viene analizzata la consistenza delle stime di ZTD fornite dalla compensazione della rete di stazioni permanenti della regione Lombardia (GPSLombardia).Un secondo passo è consistito nella messa a punto di una prima metodologia di predizione stocastica dello ZTD, a partire dalle stime ottenute dalla compensazione sopraccitata

    GPS per il monitoraggio di deformazioni: calibrazione della matrice di covarianza delle basi stimate

    No full text
    Nel monitoraggio delle deformazioni l’entità del fenomeno che si vuole rilevare è spesso confrontabile con gli errori di osservazione. Nel caso del GPS, come è noto, le covarianze associate alle basi sono sottostimate non essendo note le correlazioni presenti tra gli errori di osservazione, che spesso vengono assunte pari a zero. Si pone dunque il problema di ricavare covarianze realistiche a valle della compensazione dei dati GPS, a partire cioè dalle stime ottenute. Ciò richiede l’applicazione di schemi di misura opportuni che permettano di calibrare le matrici di covarianza supponendo che la loro forma sia prevalentemente determinata dalla geometria mentre la scala, ovvero il , sia eccessivamente ottimistico. Si tratta allora di usare una forma ridondante delle osservazioni per una ristima del esterna al metodo dei minimi quadrati. Tale tecnica è stata applicata nelle campagne di misura GPS condotte dal nostro gruppo per il controllo di deformazioni della frana di Assisi nell’ambito del progetto MORFEO

    Cytoxicity Test Features of CoCr Alloy Alternative to Titanium

    No full text
    Abstrac

    L'esperimento MisT: i dati e le stime degli effetti troposferici in una rete permanente GPS multiscala

    No full text
    MisT è un esperimento condotto dal Politecnico di Milano, nell’ambito del progetto ESA-Metawave e del progetto ASI-Morfeo, con il supporto strumentale e logistico di Leica Geosystem. Lo scopo dell’esperimento è lo studio della stimabilità dei ritardi troposferici in reti a scala local

    Il posizionamento NRTK in alta quota: applicazioni e risultati nell'ambito del progetto Helidem

    No full text
    Il presente lavoro si colloca nel progetto INTERREG Italia-Svizzera 2007-2013 HELIDEM. In tale ambito era prevista ed è stata istituita una rete di stazioni permanenti a copertura delle aree alpine di Piemonte, Lombardia e parte della Svizzera. Tale rete costituisce un prototipo, seppur limitato a una piccola area, di servizio di posizionamento transnazionale ottenuto mediante unificazione di reti regionali già installate: inoltre, nell'ambito del progetto, fornirà il sistema di riferimento per rilievi (in tempo reale e post-elaborati) finalizzati all'unificazione dei Modelli Digitali dei Terreno e del modello delle altezze (geoide) per le aree di progetto. Nel presente lavoro viene descritta la rete e le modalità con cui è stata inquadrata nel sistema di riferimento ETRF2000. Vengono inoltre discussi i primi test di posizionamento cinematico, sia in tempo reale sia post-elaborato, appoggiato alla rete. Particolarmente interessanti sono i confronti fra risultati in bassa e alta quota, che permettono considerazioni non intuitiv

    Il posizionamento NRTK in alta quota: applicazioni e risultati nell'ambito del progetto HELI-DEM

    No full text
    Il presente lavoro si colloca nel progetto INTERREG Italia-Svizzera 2007-2013 HELIDEM. In tale ambito era prevista ed è stata istituita una rete di stazioni permanenti a copertura delle aree alpine di Piemonte, Lombardia e parte della Svizzera. Tale rete costituisce un prototipo, seppur limitato a una piccola area, di servizio di posizionamento transnazionale ottenuto mediante unificazione di reti regionali già installate: inoltre, nell'ambito del progetto, fornirà il sistema di riferimento per rilievi (in tempo reale e post-elaborati) finalizzati all'unificazione dei Modelli Digitali dei Terreno e del modello delle altezze (geoide) per le aree di progetto. Nel presente lavoro viene descritta la rete e le modalità con cui è stata inquadrata nel sistema di riferimento ETRF2000. Vengono inoltre discussi i primi test di posizionamento cinematico, sia in tempo reale sia post-elaborato, appoggiato alla rete. Particolarmente interessanti sono i confronti fra risultati in bassa e alta quota, che permettono considerazioni non intuitiv

    La sperimentazione di una rete GNSS transfrontaliera per il posizionamento NRTK

    No full text
    Il presente lavoro si inquadra all'interno del progetto INTERREG Italia-Svizzera denominato HELIDEM (Helvetia-Italy DEM), e costituisce la sintesi delle ricerche svolte nel Work Package 4 (ID 3476) -"Reti GPS transfrontalieri" dal Politecnico di Torino. L'attività del WP4 aveva come obiettivo la creazione di una rete di stazioni permanenti GNSS per il posizionamento in tempo reale, considerando le stazioni permanenti esistenti (sia italiane che svizzere) presenti nella fascia transfrontaliera facente parte del Progetto. Inoltre si chiedeva di progettare ed eseguire campagne GNSS e di sperimentare l'integrazione dei servizi di posizionamento in tempo reale per applicazioni di tipo professionale e per navigazione terrestre. Una delle peculiarità di tale lavoro è data dalla sperimentazione di un servizio di posizionamento GNSS per il tempo reale formato da stazioni permanenti presentanti una forte variabilità delle quote ortometriche passando da circa 300 m s.l.m. ad oltre 4000 m s.l.m. Una variabilità di questo tipo ha ripercussioni "interessanti" sulla modellazione degli errori atmosferici (soprattutto sui ritardi troposferici) sia lato rete (modellazione) che lato rover (applicazione delle correzioni). Sono perciò stati effettuati alcuni test di posizionamento NRTK (Network Real Time Kinematic) a differenti quote (dai 300 m s.l.m ai 3260 m s.l.m) per validare tale servizio, utilizzando i principali prodotti disponibili (MAC - Master Auxiliary Concept, VRS - Virtual Reference Station, NRT - Nearest) ed effettuando un posizionamento cinematico di circa 40' su un punto libero da ostacoli e con ottima visibilità satellitare. I valori ottenuti da tale rilievo sono stati confrontati con una soluzione multibase compensata in post-processamento tramite software commerciale, assunta come riferimento. I risultati di tale lavoro hanno messo in evidenza la possibilità di utilizzo di un servizio come quello descritto in precedenza, anche se restano da valutare alcune problematiche inerenti la modellazione dei bias atmosferici da parte del software di calcolo della rete e la loro gestione da parte del ricevitore. La descrizione dettagliata dell'esperimento e dei risultati sarà oggetto di una pubblicazione futur
    corecore