88 research outputs found

    The long Italian crisis: Socio-economic reforms and trade union conflict

    Get PDF
    O artigo apresenta um quadro das principais reformas econômicas e sociais promovidas pelos governos italianos antes e depois da crise de 2008 e as tendências neoliberais que permeiam os governos de centro-direita e centro-esquerda no país. Nesse sentido, analisamos a difícil relação entre a principal central sindical italiana com o principal partido reformista de esquerda, também à luz da crise do modelo neocorporativista de relações industriais. A central ainda mantém um alto nível de adesão que nem sempre corresponde a uma capacidade igual de mobilização. As greves nas grandes empresas mostram redução clara e são constantes nos serviços públicos. A ausência de pesquisas sistemáticas, no entanto, dificulta a avaliação precisa dessa forma de conflito. Por fim, observamos que as ferramentas utilizadas pelo sindicato diferem cada vez mais daquelas do passado em relação à oposição às reformas econômicas e sociais.The article presents a picture of the main economic and social reforms promoted by Italian governments before and after the 2008 crisis and the neoliberal tendencies that have pervaded both the centre-right and centre-left governments. In this regard we have analysed the difficult relationship of the main Italian trade union with the main reformist left party, also in light of crisis of neo-corporatism model of industrial relations. The union still confirms a high level of adherence which does not always correspond to an equal capacity for mobilization. The strikes in large companies show a net reduction and are constant in the public utilities. The absence of systematic surveys, however, makes it difficult to accurately assess of this form of conflict. Finally, we observe that the tools used by the union have increasingly differed at least with reference to the contrast of economic and social reforms

    A longa crise italiana

    Get PDF
    O artigo apresenta um quadro das principais reformas econômicas e sociais promovidas pelos governos italianos antes e depois da crise de 2008 e as tendências neoliberais que permeiam os governos de centro-direita e centro-esquerda no país. Nesse sentido, analisamos a difícil relação entre a principal central sindical italiana com o principal partido reformista de esquerda, também à luz da crise do modelo neocorporativista de relações industriais. A central ainda mantém um alto nível de adesão que nem sempre corresponde a uma capacidade igual de mobilização. As greves nas grandes empresas mostram redução clara e são constantes nos serviços públicos. A ausência de pesquisas sistemáticas, no entanto, dificulta a avaliação precisa dessa forma de conflito. Por fim, observamos que as ferramentas utilizadas pelo sindicato diferem cada vez mais daquelas do passado em relação à oposição às reformas econômicas e sociais

    Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2017

    Get PDF
    La filiera automotive italiana vive un momento di crescita e sviluppo, che conferma il trend positivo avviato negli ultimi anni. Tuttavia, l’industria automotive globale è al centro di profondi cambiamenti che potrebbero portare all’affermarsi di scenari futuri dominati da veicoli a motorizzazioni alternative, auto a guida autonoma, o città riorganizzate sulla base di nuovi paradigmi di mobilità. Le imprese italiane della componentistica potrebbero rappresentare il futuro dell’industria della mobilità in Italia, ma le sfide da vincere sono numerose. Il volume Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2017 è stato realizzato con il duplice obiettivo di approfondire punti di forza e debolezza delle imprese italiane, e di collocarli nel quadro complessivo di opportunità e minacce che emergono dagli sviluppi dell’industria a livello internazionale

    Primi risultati dell’indagine sulle condizioni di lavoro negli stabilimenti italiani di FCA e CNH

    No full text
    L’inchiesta si basa su un campione statistico non rappresentativo il cui universo di riferimento è costituito dai dipendenti con mansioni dirette o indirette di produzione (operai) presenti negli stabilimenti di FCA e CNH nell’ottobre del 2017. Nel complesso sono stati raccolti 9.668 questionari che rappresentano circa il 20% della sola componente operaia dei 54 stabilimenti di FCA, Magneti Marelli e CNH interessati dall’inchiesta, su un universo complessivo di poco più di 50 mila addetti. L’organico complessivo di questi stabilimenti, sommando i quadri e gli impiegati, risultava alla fine del 2017, poco superiore ai 62 mila addetti. Questo dato non comprende quello dei dipendenti degli Enti Centrali, delle altre società commerciali o comunque non dedite specificatamente ad attività manifatturiere o di logistica di FCA e CNH e il personale della Ferrari per effetto dello spin off realizzato nel 2016 (circa 2.600 dipendenti alla fine del 2017). In altri termini i 15 mila dipendenti esclusi dal nostro universo costituito da 62 mila dipendenti (tra operai e impiegati) sono quelli che fanno riferimento agli Enti Centrali, ai Centri di Ricerca Fiat e alle altre società richiamate in precedenza. I questionari complessivamente raccolti sono stati circa 10 mila (tab. 3). Se consideriamo questo dato per gruppo societario si tratta di 6.977 questionari raccolti tra i 37 stabilimenti di FCA (un dato che include i 15 stabilimenti di Magneti Marelli e quelli TEKSID di Carmagnola e COMAU di Torino) e di 2.691 tra i 17 di CNH, pari rispettivamente al 72% e al 18% dei questionari complessivi, un dato quasi in linea con il peso percentuale dei due organici di FCA e CNH in Italia rispetto al totale della loro occupazione, rispettivamente 78% e 22% alla fine del 2017

    RAPPORTO SUI SETTORI ECONOMICI DEI TRASPORTI, DELLA LOGISTICA E DELL’ENERGIA IN CAMPANIA E BASILICATA. Parte Regione Basilicata.

    No full text
    Il Progetto Eraclito intende individuare una metodologia di lavoro per la realizzazione di una attività di orientamento rivolto a giovani che intendano perseguire obiettivi di formazione (a livello universitario - con percorsi di studio di I livello e/o completi secondo gli ordinamenti attuali - e a livello di formazione professionale). La realizzazione di questo obiettivo è collegata alla individuazione di settori dello sviluppo sostenibile definibili strategici nei quali sperimentare la metodologia propria del Progetto. In particolare, Eraclito, specifica trattarsi di «discipline giovani ed in rapida evoluzione che vedono il contributo contemporaneo di studiosi di vari orientamenti disciplinari», dunque i settori sui quali sperimentare la metodologia dell’orientamento dovranno tener conto delle specificità di indirizzo formativo offerte dalla Università Parthenope e dall’Università della Basilicata

    Le disuguaglianze di accesso alla protezione sociale nel mondo del lavoro: innovazioni e persistenze nel sistema di welfare italiano

    No full text
    Inequalities between standard and atypical workers are traditionally observed in labor relations, in the wage and in the working time. Over the last three decades, however, the change in the contractual regimes in Italy led to a further inequality in access to social protection for the atypical workers inclusive for their future retirement benefits. This last aspect is particularly problematic for the prevalence of low wages in the non-standard employment, for intermittent work and more general, such as for those who entered the labor market after the first half of the 90s, for passing from a pay system to an entirely contributory and for the difficulties of access to supplementary pension schemes. The aim of the article is to analyse the evolution of these inequalities to understand if it is in progress their reduction or their consolidation

    L’industria agro-alimentare e delle acque minerali in Basilicata tra grande industria e piccole filiere

    No full text
    The food industry is one of the most important sectors of national industry. The big food industry is present in part also in southern Italy, but this not always has resulted in the formation of a industrial supply chain. In those regions the agro-industrial sector is therefore now made a greater extent of small firms in various branches of food industry. In recent years, in order to reinforce the small business structures were included in the Rural Development Plans some projects to support activities of partnership between firms and local institutions. The case of Basilicata is one example. The region hosts several large Italian food companies and foreign, but more extensively a fabric of small food businesses with impact on employment in part analogous to those of larger companies. The development of the food industry is affected, however, from some constraints related to the absence of industrial suppliers and to the general difficulty to construct of a supply chain capable to increase the local agricultural production value. At the same time small firms continue to discount a problem of associative character and promotion of their products with the evident limits on national and international markets
    • …
    corecore