Primi risultati dell’indagine sulle condizioni di lavoro negli stabilimenti italiani di FCA e CNH

Abstract

L’inchiesta si basa su un campione statistico non rappresentativo il cui universo di riferimento è costituito dai dipendenti con mansioni dirette o indirette di produzione (operai) presenti negli stabilimenti di FCA e CNH nell’ottobre del 2017. Nel complesso sono stati raccolti 9.668 questionari che rappresentano circa il 20% della sola componente operaia dei 54 stabilimenti di FCA, Magneti Marelli e CNH interessati dall’inchiesta, su un universo complessivo di poco più di 50 mila addetti. L’organico complessivo di questi stabilimenti, sommando i quadri e gli impiegati, risultava alla fine del 2017, poco superiore ai 62 mila addetti. Questo dato non comprende quello dei dipendenti degli Enti Centrali, delle altre società commerciali o comunque non dedite specificatamente ad attività manifatturiere o di logistica di FCA e CNH e il personale della Ferrari per effetto dello spin off realizzato nel 2016 (circa 2.600 dipendenti alla fine del 2017). In altri termini i 15 mila dipendenti esclusi dal nostro universo costituito da 62 mila dipendenti (tra operai e impiegati) sono quelli che fanno riferimento agli Enti Centrali, ai Centri di Ricerca Fiat e alle altre società richiamate in precedenza. I questionari complessivamente raccolti sono stati circa 10 mila (tab. 3). Se consideriamo questo dato per gruppo societario si tratta di 6.977 questionari raccolti tra i 37 stabilimenti di FCA (un dato che include i 15 stabilimenti di Magneti Marelli e quelli TEKSID di Carmagnola e COMAU di Torino) e di 2.691 tra i 17 di CNH, pari rispettivamente al 72% e al 18% dei questionari complessivi, un dato quasi in linea con il peso percentuale dei due organici di FCA e CNH in Italia rispetto al totale della loro occupazione, rispettivamente 78% e 22% alla fine del 2017

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