2,022 research outputs found

    Effective action approach to dynamical generation of fermion mixing

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    In this paper we discuss a mechanism for the dynamical generation of flavor mixing, in the framework of the Nambu--Jona Lasinio model. Our approach is illustrated both with the conventional operatorial formalism and with functional integral and ensuing one-loop effective action. The results obtained are briefly discussed.Comment: arXiv admin note: text overlap with arXiv:1312.492

    Sujetas en la otra orilla

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    Fil: Smaldone, Mariana. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina

    El legado beauvoiriano en el feminismo materialista de Christine Delphy : Las mujeres, el trabajo doméstico y el debate género, clase y etnia

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    Fil: Smaldone, Mariana. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina

    Una tesis innovadora en la Argentina de los sesenta: fenomenología de la maternidad. Diálogo con Lucía Piossek Prebisch

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    Lucía Piossek Prebisch es una filósofa argentina con una importante trayectoria en la docencia y en la investigación. Egresó de Filosofía de la Facultad de Filosofía y Letras de la Universidad Nacional de Tucumán [UNT], y es profesora emérita por la misma casa de estudios. Allí se desempeñó en los cargos máximos de la docencia en la asignatura Filosofía Contemporánea, y dictó también Filosofía en la Argentina y Filosofía de la Historia. Asimismo, fue fundadora y directora del Instituto de Historia y Pensamiento Argentinos, entre otras actividades académicas desarrolladas en esa misma institución. A principios de los años setenta, la revista Sur publica "La mujer y la filosofía", un ensayo donde Lucía Piossek Prebisch presenta su tesis fenomenológica acerca de la experiencia de la maternidad. La autora sostiene que la filosofía ha estado consustanciada de modo ancestral con lo masculino, dando un giro al tratamiento que el filósofo existencialista cristiano Gabriel Marcel realiza de la "experiencia de la paternidad". Indagó acerca de la "corporalidad", la "libertad" y la "situación" de las mujeres, más específicamente durante la gestación y la lactancia. En ese ensayo hallamos no solo una recepción del existencialismo, sobre todo en sus primeros contactos con el ámbito intelectual argentino, sino además los ecos de su perspectiva de análisis, ligada a la filósofa Simone de Beauvoir "de cuya posición sobre la maternidad se aleja" y su relación con las poetas Alfonsina Storni y Gabriela Mistral. Asimismo, en su obra se detecta la influencia de la escritora Virginia Woolf y de figuras poco transitadas en nuestro medios, como la filósofa religiosa Edith Stein (1891-1942) y la ensayista española María Zambrano (1904-1991), entre otras pensadoras. En ese ensayo, Lucía Piossek Prebisch realiza un tratamiento original en su época acerca de la experiencia de la maternidad: el cuerpo propio de la mujer es, al mismo tiempo, el cuerpo de "otro", el ser en gestación sobre cuyo desarrollo dentro de sí no tiene decisión ni competencia: "el cuerpo durante la gestación y la lactancia, se experimenta como donación de sí y no solo como medio para los fines de la especie" (Piossek Prebisch, 1973: 101).Fil: Smaldone, Mariana. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Centro Científico Tecnológico La Plata. Instituto de Investigaciones en Humanidades y Ciencias Sociales; Argentin

    Studio dell'internalizzazione da parte delle cellule epiteliali dell'intestino di ratto di nanoparticelle medicate con estratti del vino rosso.

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    STUDIO DELL’INTERNALIZZAZIONE DA PARTE DELLE CELLULE EPITELIALI DELL’INTESTINO DI RATTO DI NANOPARTICELLE MEDICATE CON ESTRATTI DEL VINO ROSSO Le malattie cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte nel mondo occidentale, nella maggior parte dei casi sono caratterizzate da una disfunzione endoteliale. Questo fenomeno, causato da livelli elevati di LDL ossidate, da radicali liberi, dall’avanzamento dell’età, comporta la proliferazione di cellule della muscolatura liscia vascolare, l’aggregazione piastrinica, la formazione di placche aterosclerotiche e la diminuzione della biodisponibilità di NO. A partire dal paradosso francese, secondo cui il vino rosso avrebbe effetti benefici sul sistema cardio-circolatorio, i polifenoli sono stati oggetto di numerosi studi riguardo ai meccanismi mediante i quali non solo esplicano un’attività antiossidante, ma contrastano anche la disfunzione endoteliale. Poichè l’assunzione di vino rosso non consente di assorbire quantità significative di polifenoli, senza che si assumano anche eccessive quantità di alcol, si è focalizzata l’attenzione sull’utlizzo di estratti di polifenoli. Per garantirne un adeguato assorbimento, si è pensato di incapsulare tali estratti all’interno di nanoparticelle di chitosano, materiale biocompatibile, biodegradabile e non tossico. Questi sistemi di rilascio promettono la protezione dell’estratto dall’azione enzimatica, consentendone la somministrazione orale; promettono inoltre, grazie alle capacità di mucoadesione e apertura delle giunzioni strette delle cellule epiteliali, un adeguato assorbimento. Il chitosano depolimerizzato aveva un peso molecolare viscosimetrico di 200 kDa. Sono stati sintetizzati derivati del chitosano, funzionalizzati con piccole catene laterali, costituite da gruppi ammonici quaternari adiacenti, partendo dal chitosano da noi depolimerizzato (sigla, N+-rCh); la reazione è stata condotta a 60°. Successivamente sui derivati N+-rCh, sono stati introdotti gruppi tiolici attraverso la formazione di legami ammidici con acido tioglicolico, ottenendo N+-rCh-SH. I polimeri sono stati resi fluorescenti con fluoresceina isotiocianato. Con i derivati N+-rCh e N+-rCh-SH, sono state preparate nanoparticelle per reticolazione ionotropica con acido ialuronico da noi depolimerizzato. Le nanoparticelle contenenti estratto, sono state caratterizzate per dimensioni, efficienza di incapsulamento dell’estratto, dimensioni dopo ridispersione del liofilizzato, stabilità dopo un mese di conservazione del liofilizzato. Le nanoparticelle fluoresceinate sono state caratterizzate per dimensione e sono state utilizzate per seguire la loro internalizzazione da parte delle cellule epiteliali dell’intestino isolato di ratto. Gli estratti sono stati caratterizzati mediante HPLC massa. Sono stati identificati i picchi dei componenti più abbondanti, tra cui quello della catechina che è stato scelto per seguire l’andamento della concentrazione degli estratti nel sangue, nelle programmate prove farmacocinetiche nel ratto. Al fine di valutare la progressione del fenomeno dell’internalizzazione delle nanoparticelle da parte delle cellule dell’intestino isolato di ratto, l’epitelio è stato isolato e montato in celle di tipo Franz ed esposto dal lato mucosale ad una sospensione di nanoparticelle medicate e fluoresceinate. L’esposizione è stata condotta per 1, 2 o 3 ore, dopodiché ciascun segmento di epitelio è stato fissato in formalina, inserito in calchi di cera e osservato al microscopio a fluorescenza. Risultati: le dimensioni medie delle nanoparticelle determinate immediatamente dopo la loro preparazione, e dopo ridispersione dei loro liofilizzati erano sempre comprese tra 290 e 560 nm. L’efficienza di incapsulamento era sempre maggiore di 80% e non significativamente diversa tra i due tipi di nanoparticelle. Le nanoparticelle sono state preparate anche utilizzando un tampone fosfato ipoosmotico (pH 7.4, 0.026 M) con l’obiettivo di ottenere liofilizzati che potevano essere ripresi in un volume 5 volte minore rispetto a quello iniziale ottenendo una sospensione isoosmotica. In questo modo era possibile concentrare la quantità di estratti nella sospensione da testare nelle successive prove ex vivo. Le dimensioni delle nanoparticelle ottenute per ridispersione del liofilizzato non erano sigificativamente diverse da quelle di partenza. Le nanoparticelle sono risultate stabili per 24 ore come tali e dopo un mese dalla loro liofilizzazione. Dalle foto si evince che già dopo un’ora di contatto delle nanoparticelle N+rCh-SH con l’epitelio dell’intestino isolato di ratto, esse erano state internalizzate ed avevano raggiunto integre gli strati muscolari più profondi. Conclusioni: il liofilizzato delle nanoparticelle è risultato stabile almeno per un mese dalla preparazione e facilmente rigenerabile per aggiunta di un appropriato volume di acqua e blanda agitazione. Le nanoparticelle venivano internalizzate dalle cellule dell’intestino isolato del ratto e si ritrovavano integre negli strati vascolarizzati del tessuto intestinale. Ciò incoraggia a proseguire nello studio della farmacocinetica degli estratti intrappolati in nanoparticelle e nella ottimizzazione di un sistema farmaceutico efficace nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Relatore: Dott.ssa Ylenia Zambito SSD: CHIM 0

    One of Beauvoir’s Legacies: Domestic Work in the Perspective of Christine Delphy’s Materialist Feminism

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    En la década del 70, Christine Delphy presenta la perspectiva del feminismo materialista focalizándose en el trabajo doméstico no remunerado. El análisis de Delphy pone de manifiesto el legado del pensamiento de Beauvoir, puesto que retoma las críticas al marxismo clásico, en tanto que dicha teoría no explicita las condiciones de opresión y de explotación de las mujeres. Estos temas y su tratamiento desde el feminismo materialista los situamos en algunos estudios latinoamericanos. Nos referimos a la ocupación en el “servicio” y las tareas domésticas, y a la segregación que se produce entre las mujeres. Por último, ampliamos el marco de la recepción del pensamiento de Beauvoir, en particular la cuestión de las mujeres trabajadoras, a partir del análisis de Marcela Nari.In the 70’s Christine Delphy introduces a perspective of materialist feminism focusing on unpaid housekeeping work. Delphy’s analysis shows the legacy of Beauvoir’s thought, since it takes up her critiques of classical marxism inasmuch as it doesn´t specify clearly the oppression and exploitation of women. We locate these issues and their treatment in some Latin-American studies. We refer to the activity of “domestic help” and household chores and the segregation which occurs among women. Finally, we expand the range of the reception of Beauvoir thinking, particularly the issues of working women from the viewpoint of Marcela Nari’s analysis.Fil: Smaldone, Mariana. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Centro Científico Tecnológico Conicet - La Plata. Instituto de Investigaciones en Humanidades y Ciencias Sociales. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación. Instituto de Investigaciones en Humanidades y Ciencias Sociales; Argentin

    Glaucoma and cigarette smoking: a review of narrative reviews

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    Background: Glaucoma is an optic neuropathy associated with visual field changes for which high intra-ocular pressure is a major risk factor. Emerging research indicates that modifiable factors, among which the cigarette smoke, besides IOP may be associated with the presence of glaucoma. Objective: The objective of the study was to perform a review of narrative reviews to examine on the relationship between cigarette smoking and glaucoma. Methods: The results of all narrative reviews in the scientific literature about glaucoma and tobacco smoking were analyzed. A quality assessment was performed according to an easy and convenient tool for the quality assessment of narrative reviews for systematic reviews (International Narrative Systematic assessment) the INSA tool. Literature searches were performed using PubMed. Results: 20 studies about relation between glaucoma and smoke were collected, no restriction language was applied. 15 of these studies have been excluded. We selected among them 5 reviews. With the INSA tool we measured the quality of the 5 selected narrative reviews. Studies that had a highest score with the INSA tool were two: A. Coleman et al. “Risk Factors for Glaucoma Needing More Attention” and R. Salowe et al. “Primary Open-Angle Glaucoma in Individuals of African Descent: A Review of Risk Factors”. Conclusion: The narrative reviews analyzed underline that there is no definitive association between cigarette smoking

    Linear Analysis of Selected Posttonal Works of Arnold Schoenberg: Toward an Application of Schenkerian Concepts to Music of the Posttonal Era (and) String Quartet, No. 2 (Original Composition)

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    The analysis of posttonal music is approached through a method (which originated with Henry Weinberg) utilizing Schenker\u27s approach to tonal music as a conceptual model. This method differs from all other methods of analysis in that voice leading is combined with a unique approach to nontonal harmony. The presentation of the analytical method is given a historical perspective through the analysis of Jimbo\u27s Lullaby, by Debussy. There follows detailed analyses of Op. 15 no. 1 (The Book of the Hanging Gardens) and Six Little Piano Pieces, Op. 19 by Arnold Schoenberg. Part II of the dissertation is an original composition, String Quartet, No. 2. Three movements (Vibrant, Exalted, Recitative: Scherzo) for two violins, viola, and \u27cello

    Sculptural containers

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    Weapons Don\u27t Make War: Policy, Strategy, and Military Technology

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