Quantify resilience enhancement of UTS through exploiting connect community and internet of everything emerging technologies

This work aims at investigating and quantifying the Urban Transport System (UTS) resilience enhancement enabled by the adoption of emerging technology such as Internet of Everything (IoE) and the new trend of the Connected Community (CC). A conceptual extension of Functional Resonance Analysis Method (FRAM) and its formalization have been proposed and used to model UTS complexity. The scope is to identify the system functions and their interdependencies with a particular focus on those that have a relation and impact on people and communities. Network analysis techniques have been applied to the FRAM model to identify and estimate the most critical community-related functions. The notion of Variability Rate (VR) has been defined as the amount of output variability generated by an upstream function that can be tolerated/absorbed by a downstream function, without significantly increasing of its subsequent output variability. A fuzzy based quantification of the VR on expert judgment has been developed when quantitative data are not available. Our approach has been applied to a critical scenario (water bomb/flash flooding) considering two cases: when UTS has CC and IoE implemented or not. The results show a remarkable VR enhancement if CC and IoE are deploye

Instantaneous identification of Bouc-Wen-type hysteretic systems from seismic response data

This paper presents a technique for identification of non-linear hysteretic systems subjected to non-stationary loading. In the numerical simulations, a Bouc-Wen model was chosen for its ability to represent the properties of a wide class of real hysteretic systems. The parameters of the model are computed instantaneously by approximating the internal restoring force surface through an "ad hoc" polynomial basis. Instantaneous estimates result from time-varying spectra of the response signals. A numerical application of interest to earthquake engineering is finally reported

Toward Semantics-aware Representation of Digital Business Processes

An extended enterprise (EE) can be described by a set of models each representing a specific aspect of the EE. Aspects can for example be the process flow or the value description. However, different models are done by different people, which may use different terminology, which prevents relating the models. Therefore, we propose a framework consisting of process flow and value aspects and in addition a static domain model with structural and relational components. Further, we outline the usage of the static domain model to enable relating the different aspects

La retorica in Vico come matrice della sua filosofia

Questo lavoro si propone di analizzare il ruolo della retorica in Vico, il quale, fin dalle prime fasi del suo pensiero, la intende come ciò che, essendo al di là delle singole discipline, rende possibile la connessione fra le stesse e, dunque, può rappresentare un efficace antidoto contro la frammentazione del sapere. Muovendosi all'interno di questo orizzonte, la tesi dedica un primo capitolo al particolare rapporto che Vico instaura con la tradizione della retorica antica e, in particolare, con quella latino-ciceroniana, attraverso la quale avviene il contatto anche con quella greca. Questo primo capitolo non si propone solo di chiarire i rapporti storico-filosofici esistenti fra Vico e i filosofi e retori antichi, ma anche di mettere in luce la particolare impostazione metodologica attuata da Vico nei confronti dei suoi modelli, consistente in un recupero che si articola in un complesso processo di profonda accettazione e vigorosa distorsione. Tale processo raggiunge il culmine nella polemica con Cartesio, contro cui il filosofo napoletano fa valere la tradizione umanistica (rifiutata con decisione dal francese). Per far capire come ciò avvenga, la tesi dedica particolare attenzione alla valorizzazione del verosimile e di memoria, fantasia e ingegno e del senso comune, contro le pretese di assolutezza del vero e della ragione tipiche della filosofia cartesiana. Il paragrafo che conclude il secondo capitolo si propone di analizzare il ruolo del “verum-factum” e ciò consente di approcciarsi, a partire dal terzo capitolo alla fase matura del pensiero vichiano, in cui molti dei temi giovanili vengono ripensati ed elaborati nell’ambito della complessa filosofia che trova spazio fra le pagine della Scienza Nuova. Questo passaggio avviene sempre nell’ambito dell’impostazione retorica di fondo, garantita dalla convinzione (presente a partire dai primissimi scritti) che il sapere abbia natura linguistica e che il linguaggio sia dotato di principi, appunto, retorici. Proprio al fine di insistere su questa continuità, nel terzo paragrafo vengono ripresi alcuni dei temi già discussi nella parte precedente della tesi: il “verum-factum” (che, nella Scienza Nuova è quasi interamente sostituito dal “verum-certum”); il ruolo di memoria, fantasia e ingegno e del senso comune. L’analisi tiene conto di un importante principio ermeneutico vichiano, che è quello che consiste nel parallelismo fra ontogenesi e filogenesi e, quindi, nell’idea secondo cui, attraverso lo studio della psicologia infantile sia possibile accedere alle fasi primordiali dell’umanità, di cui i primitivi rappresentano i fanciulli. A questo punto la tesi si sofferma sulle modalità in cui, a partire da basi retoriche, viene innalzata la nuova filosofia. Per comprendere ciò è necessario analizzare il ruolo delle Institutiones oratoriae nell’ambito del pensiero filosofico vichiano e, quindi, il rapporto esistente fra il Vico insegnante e il Vico filosofo. Nel farlo, l’attenzione si concentra, in particolar modo, sul problema dei tropi e, fra questi, ampio spazio viene dedicato alla metafora che, dando alle cose insensate “senso e passione” (secondo una famosa espressione vichiana, riferita, tra l’altro, anche alla poesia) diviene strumento “conoscitivo” (nella particolare accezione in cui Vico intende la conoscenza) del mondo umano. Tenendo conto di tutto ciò e, in particolare, della valorizzazione della sensibilità, da un lato, e dell’aspetto costruttivo e “topico” della conoscenza, da un altro, il quarto paragrafo si pone l’obiettivo di provare ad ampliare la ricerca verso i possibili risvolti estetici ed ermeneutici della retorica vichiana

Structural and seismic monitoring of historical and contemporary buildings: general principles and applications

Structural Health Monitoring (SHM) indicates the continuous or periodic assessment of the conditions of a structure or a set of structures using information from sensor systems, integrated or autonomous, and from any further operation that is aimed at preserving structural integrity. SHM is a broad and multidisciplinary field, both for the spectrum of sciences and technologies involved and for the variety of applications. The technological developments that have made the advancement of this discipline possible come from many fields, including physics, chemistry, materials science, biology, but above all aerospace, civil, electronic and mechanical engineering. The first applications, at the turn of the sixties and seventies, concerned the integrity control of remote structural elements, such as foundation piles and submerged parts of off-shore platforms, but nowadays this type of monitoring is practiced on airplanes, vehicles spacecraft, ships, helicopters, automobiles, bridges, buildings, civil infrastructure, power plants, pipelines, electronic systems, manufacturing and processing facilities, and biological systems. This paper carries out an extensive examination of the theoretical and applicative foundations of structural and seismic monitoring, focusing in particular on methods that exploit natural vibrations and their use both in the diagnosis and in the prediction of the seismic response of civil structures, infrastructure networks, and traditional and modern architectural heritage

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