In trincea con gli antichi. Ricordi dei classici nei diari e nelle testimonianze della Grande Guerra

Abstrac

INVESTIGATION OF THE OPPOSING EFFECTS OF ENVIRONMENTAL FACTORS ON THE PREDISPOSITION TO ARTERIAL THROMBOSIS IN A MOUSE MODEL CARRYING THE HUMAN BDFNVAL66MET POLYMORPHISM

Background: Nonostante il progresso nella comprensione dei meccanismi cellulari e molecolari e gli avanzamenti nel campo della prevenzione e dei trattamenti delle malattie cardiovascolari, queste rimangono ancora la principale causa di mortalit\ue0 e morbidit\ue0 a livello mondiale. \uc8 interessante notare come fattori di rischio ambientale, quali stress, depressione e ansia, siano stati recentemente inclusi accanto ai classici fattori di rischio tradizionali data la loro capacit\ue0 di modulare l\u2019insorgere e la progressione delle malattie cardiovascolari ed influenzare la risposta alle terapie. In questo contesto si inserisce il nuovo settore della cardiologia comportamentale il cui obiettivo \ue8 quello di arrivare a comprendere e approfondire la conoscenza della patofisiologia alla base delle malattie cardiovascolari legate alla sfera comportamentale nonch\ue9 sviluppare strategie di intervento efficaci al fine di modificare gli stili di vita e i comportamenti ad alto rischio, riducendone cos\uec l\u2019impatto sui pazienti. La letteratura degli ultimi anni ha dimostrato come l\u2019esercizio fisico risulti una valida strategia di trattamento a livello clinico risultando efficace sia per il trattamento delle patologie psicosociali che di quelle cardiovascolari. In particolare, \ue8 stato osservato come la famiglia di proteine dette neurotrofine sia coinvolta nei processi patofisiologici a carico sia del sistema nervoso che di quello cardiocircolatorio. Tra le neurotrofine, il brain-derived neurotrophic factor (BDNF), ed in particolare il polimorfismo a singolo nucleotide denominato BDNFVal66Met, si sa essere associato a malattie neuropsichiatriche, ansia, maggiore suscettibilit\ue0 allo stress e recentemente ad una maggior predisposizione alla trombosi arteriosa associata a infarto acuto del miocardio, nonch\ue9 con disturbi del comportamento alimentare e obesit\ue0. Obiettivo dello studio: L\u2019obiettivo del presente studio \ue8 stato quello di mettere in evidenza l\u2019impatto che l\u2019interazione tra la presenza dell\u2019allele Met e fattori ambientali positivi, come l\u2019esercizio fisico, o negativi, come lo stress cronico, pu\uf2 avere rispetto al rischio di sviluppare trombosi arteriosa. Risultati: Il modello murino knock-in per il polimorfismo umano BDNFVal66Met rappresenta un buon modello per lo studio delle patologie che questa mutazione genera nell\u2019uomo. Topi omozigoti per l\u2019allele Met (BDNFMet/Met) sono stati da noi utilizzato per mostrare come l\u2019esercizio fisico spontaneo sia in grado di indurre cambiamenti positivi nella morfologia del tessuto adiposo e ridurre l\u2019infiammazione locale. Questi effetti positivi potrebbero essere alla base della riduzione del fenotipo pro-trombotico osservato in questo modello murino. Inoltre, dati in vitro sostengono il ruolo del Pro-BDNFMet nella capacit\ue0 di modulare l\u2019adipogenesi in linea con quanto osservato nel tessuto adiposo epididimale dei topi BDNFMet/Met. In topi eterozigoti per l\u2019allele Met (BDNFVal/Met), lo stress sub-cronico \ue8 risultato sufficiente per smascherare il fenotipo pro-trombotico portando all\u2019innalzamento del numero e della funzionalit\ue0 delle cellule del sangue e dell\u2019espressione di fattori chiave per il processo trombotico a livello arterioso. Conclusioni: Questo studio dimostra un\u2019importante interazione tra fattori ambientali positivi o negativi e l\u2019allele Met del BDNF in relazione alla modulazione della trombosi arteriosa. Studi sull\u2019uomo saranno necessari al fine di confermare questa interazione gene-ambiente e comprovare la possibilit\ue0 di prendere in considerazione l\u2019interazione al fine di mettere in atto migliori strategie di trattamento clinico del rischio trombotico in pazienti recanti il polimorfismo in oggetto.Background: Despite the growing knowledge and the advances in the prevention and treatment of cardiovascular disease (CVD), this pathology is still the leading cause of morbidity and mortality worldwide. Of note, environmental factors such as stress, depression, and anxiety, were recently included in the category of risk factors alongside the canonical ones since their ability to modulate the onset and progression of CVD and to influence the response to therapies. In this context, the new field of behavioral cardiology aims to reach a deeper understanding of the pathophysiology of behavior-related CVDs and the development of effective interventions both to modify high-risk lifestyles and behaviors and to reduce psychosocial risk factors for patients. Among the non-pharmacological treatments, growing amount of literature shows that physical exercise (PE) takes hold as a clinical management strategy for its positive effect on both psychological pathologies and CVD. Interestingly, the family of proteins named neurotrophins was found to be involved in the patho-physiology of both cardiovascular and nervous system. Among them, the human BDNF Val66Met polymorphism is known to be associated to neuro-psychiatric disorders, anxiety and to higher susceptibility to stress, and recently to the individual predisposition to arterial thrombosis related to acute myocardial infarction (AMI) and to eating disorders and obesity. Aim of the study: The aim of this study was to highlight the impact of the interplay between BDNF Met allele and positive (physical exercise) and negative (chronic stress) environmental factors on the risk of arterial thrombosis. Results: Taking advantage of a knock-in mouse carrying the human BDNF Val66Met polymorphism that represents a good model of the pathologies observed in human, we showed that spontaneous physical exercise is able to induce positive morphological changes and reduce the inflammatory profile of the adipose tissue in homozygous BDNF Met/Met mice. These beneficial effects might be at the bases of the observed reduction in the pro-thrombotic phenotype detected in this animal model. In addition, our in vitro data well support the role of Pro-BDNFMet in modulating adipogenesis in line with what observed in the epididymal white adipose tissue of BDNF Met/Met mice. In addition, sub-chronic stress is sufficient to unveil the pro-thrombotic phenotype in heterozygous BDNF Val/Met mice affecting the number and functionality of blood circulating cells, and the expression of key thrombotic molecules in arterial tissue. Conclusions: This study supports the important interaction between both positive and negative environmental factors and Met allele of the BDNF gene in relation to the modulation of arterial thrombosis. Human studies will be crucial to confirm this possible gene-environment interaction and to assess the necessity of taking this interaction into account to deploy better strategies of clinical management of the arterial thrombosis risk in patients carrying this polymorphism

Legal Terminology. Some Aspects for a New Methodology

No abstract

Afyare Abdi Elmi. Understanding the Somalia Conflagration: Identity, Islam and Peacebuilding

This book is worth reading for at least two main reasons. First it offers an insider’s point of view since Professor Afyare Abdi Elmi, though educated in Western universities, shares and conveys Somali culture and values, in other words Somali identity. Second, because the author not only deals with the features of the Somali war, but he also discusses its possible solutions. By adopting a social constructivist approach, Elmi underlines that Somali identity is defined by two key characteristi..

STUDY OF STRATEGIES FOR AN OPTIMAL ENERGY MANAGEMENT ON ELECTRIC AND HYBRID VEHICLES

Questa tesi di dottorato è focalizzata sull’identificazione di strategie di gestione dell’energia a bordo di veicoli elettrici e ibridi, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dell’energia e, quindi, consentire un risparmio di risorse. Infatti, l’ottimizzazione della fase d’uso del veicolo, attraverso una più efficiente gestione dell’energia, consente di dimensionare in modo ridotto i principali componenti, come il pacco batterie. Innanzitutto, viene presentato un tool di simulazione denominato TEST (Target-speed EV Simulation Tool). Questo strumento consente di effettuare simulazioni di dinamica longitudinale per veicoli completamente elettrici o ibridi e, quindi, di monitorare tutti i dati rilevanti necessari per effettuare un corretto dimensionamento del gruppo propulsore, inclusi il/i motore/i elettrico/i ed il pacco batterie. Inoltre, è possibile testare anche diversi layout di propulsori, compresi quelli che utilizzano celle a combustibile, le cosiddette “fuel cell”. Viene poi presentata una strategia di frenata rigenerativa, adatta per veicoli FWD, RWD e AWD. L’obiettivo principale è quello di recuperare la massima energia frenante possibile, mantenendo il veicolo stabile, con buone prestazioni in frenata. La strategia è stata testata sia attraverso un consolidato software di simulazione della dinamica del veicolo (VI-CarRealTime), sia attraverso simulazioni “driver-in-the-loop” utilizzando un simulatore di guida. Inoltre, la strategia proposta è stata integrata nel tool TEST per valutarne l’influenza sull’autonomia e sui consumi del veicolo. Gli strumenti sopra menzionati sono stati utilizzati per studiare uno scenario di casi reali, per valutare la fattibilità dell’utilizzo di una flotta alimentata a fuel cell a metano per svolgere attività di raccolta rifiuti porta a porta. I risultati mostrano un’elevata fattibilità in termini di autonomia del veicolo rispetto alle missioni standard di raccolta dei rifiuti, a condizione che i componenti siano adeguatamente dimensionati. Il dimensionamento dei componenti è stato effettuato attraverso iterazioni, utilizzando diversi componenti nelle stesse missioni. Infine, è stata riportata un’analisi approfondita degli studi LCA (Life Cycle Assessment) relativi ai veicoli elettrici, con particolare attenzione al pacco batterie, evidenziando alcune criticità ambientali. Questo studio sull’LCA sottolinea quindi l’importanza di una corretta gestione dell’energia per ridurre al minimo l’impatto ambientale associato al consumo stesso di energia.This PhD thesis is focused on identifying energy management strategies on board electric and hybrid vehicles, to optimize energy management and thus allow for resource savings. In fact, vehicle’s operational phase optimisation through a more efficient energy management allows main components downsizing, such as battery pack. First of all, a simulation tool called TEST (Target-speed EV Simulation Tool), is presented. This tool allows to carry out longitudinal dynamics simulations on pure electric or hybrid-electric vehicles, and therefore monitoring all the relevant data needed to carry out a proper powertrain sizing, including the electric motor(s) and the battery pack. Furthermore, several powertrain layouts can be also tested, including those using fuel cells. Then a regenerative braking strategy, suitable for FWD, RWD and AWD vehicles, is presented. Its main target is to recover the maximum possible braking energy, while keeping the vehicle stable with good braking performance. The strategy has been tested both through a state-of-art vehicle dynamics simulation software (VI-CarRealTime) and through driver-in-the-loop simulations using a driving simulator. Furthermore, the proposed strategy has been integrated into TEST to evaluate its influence on vehicle range and consumptions. The above-mentioned tools have been used to evaluate a real-world case scenario to assess the feasibility of using a methane fuel cell powered fleet to carry out door to door waste collection activities. Results show high feasibility in terms of vehicle range compared to standard waste collection missions, provided that components are properly sized. Components sizing has been done through iterations using different components on the same missions. Finally, an in-depth analysis of the LCA (Life Cycle Assessment) studies related to electric vehicles has been reported, with particular focus to the battery pack, highlighting some environmental critical issues. This LCA study therefore emphasizes the importance of a correct energy management to minimize the environmental impact associated with energy consumption

Avaliação da qualidade de vida dos pacientes com derivação urinária por cistectomia radical.

Trabalho de Conclusão de Curso - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Ciências da Saúde, Departamento de Clínica Cirúrgica, Curso de Medicina, Florianópolis, 200

Determinação do intervalo pr em 50 recém-nascidos normais de zero a 72 horas de vida.

Trabalho de Conclusão de Curso - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Ciências da Saúde, Departamento de Pediatria, Curso de Medicina, Florianópolis, 198

Tendencias de mortalidade por câncer de estômago no Brasil entre 1996 e 2006

Trabalho de Conclusão de Curso - Universidade Federal de Santa Catarina. Curso de Medicina. Departamento de Saúde Pública

Impacto do exercício físico de alta intensidade sobre a função endotelial em pacientes após infarto agudo do miocárdio.

Trabalho de Conclusão de Curso - Universidade Federal de Santa Catarina. Curso de Medicina. Departamento de Clínica Médica

Childhood Adrenocortical Tumours: a Review

Childhood adrenocortical tumour (ACT) is not a common disease, but in southern Brazil the prevalence is 15 times higher than in other parts of the world. One hundred and thirty-seven patients have been identified and followed by our group over the past four decades. Affected children are predominantly girls, with a female-to-male ratio of 3.5:1 in patients below 4 years of age. Virilization alone (51.6%) or mixed with Cushing's syndrome (42.0%) was the predominant clinical picture observed in these patients. Tumours are unilateral, affecting both glands equally. TP53 R337H germline mutations underlie most childhood ACTs in southern Brazil. Epidemiological data from our casuistic studies revealed that this mutation has ~10% penetrance for ACT. Surgery is the definitive treatment, and a complete resection should always be attempted. Although adjuvant chemotherapy has shown some encouraging results, its influence on overall outcome is small. The survival rate is directly correlated to tumour size; patients with small, completely excised tumours have survival rates close to 90%, whereas in those patients with inoperable tumours and/or metastatic disease it is less than 10%. In the group of patients with large, excisable tumours, half of them have an intermediate outcome. Recent molecular biology techniques and genomic approaches may help us to better understand the pathogenesis of ACT, the risk of developing a tumour when TP53 R337H is present, and to predict its outcome. An ongoing pilot study consisting of close monitoring of healthy carriers of the TP53 R337H mutation - siblings and first-degree relatives of known affected cases - aims at the early detection of ACTs and an improvement of the cure rate