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    Geomorphological hazard and tourist vulnerability along Portofino Park trails (Italy)

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    International audienceThe many trails existing in the coastal area of Portofino Promontory are used by tourists for trekking or as pathways to small villages and beaches. The aim of this paper is to define geomorphological hazard and tourist vulnerability in this area, within the framework of the management and planning of hiking activities in Portofino Natural Park. In particular, processes triggered by gravity, running waters and wave motion, affecting the slopes and the cliff, are considered. The typology of the trails and trail maintenance are also taken into account in relation to weather conditions that can make the excursion routes dangerous for tourists. In conclusion, an operative model is applied for the definition of possible risk scenarios. This model is founded on an inventory and the quantification of geomorphological hazards and tourist vulnerability, in comparison with trail rescue data. The model can be applied to other environments and tourist areas

    RAPPRESENTAZIONE IN CARTA DELLE CARATTERISTICHE DEI SENTIERI AI FINI DELLA MITIGAZIONE DEL RISCHIO GEOMORFOLOGICO

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    L’ambiente naturale di alcuni particolari ambiti geografici è in rapida evoluzione non solo per quanto riguarda le sue variabili, legate alle tendenze climatiche in atto, ma anche in relazione all’aumentata frequentazione turistica. La maggiore diffusione dei mezzi di risalita in montagna e di navigazione lungo le coste, rende possibile l’accesso anche a siti altrimenti difficilmente raggiungibili: ciò porta ad un contatto rapido e diretto con ambienti talvolta mutevoli in tempi brevi. La crescente richiesta di una maggiore conoscenza dell’ambiente naturale, che si esplica per lo più attraverso la frequentazione della rete sentieristica, implica la necessità di abbinare alle proposte di percorsi ed itinerari, note illustrative e carte tematiche di immediata lettura, che evidenzino sia i siti di interesse naturalistico - culturale sia le possibili situazioni di rischio e di difficoltà di percorrenza degli itinerari stessi. Esistono infatti alcuni elementi morfologici del territorio che di per sé non costituiscono una pericolosità in senso stretto ma che, a seconda delle capacità del fruitore, possono essere fonte indiretta di danno, in quanto rendono difficile l’attraversamento di alcuni punti specifici o la percorrenza di particolari tratti di sentiero. Contemporaneamente la stagionalità in alcune regioni climatiche e la variabilità meteorologica possono incrementare sia la pericolosità sia la vulnerabilità e di conseguenza il rischio per il frequentatore. Obiettivo del presente lavoro è quello di proporre una simbologia adeguata da inserire sulle carte dei sentieri, e più specificatamente su quelle geoturistiche, per una rapida e facile identificazione di specifiche situazioni riscontrabili lungo itinerari: questi simboli, che dovranno riferirsi solo alla percorribilità dell’itinerario e non alla valorizzazione naturalistica dello stesso, andranno rappresentati su base topografica separata, al fine di non appesantire la lettura dell’elaborato cartografico principale e dovranno fornire solo informazioni oggettive che saranno poi interpretate dal fruitore dell’itinerario. La simbologia e le note terranno conto sia delle caratteristiche costanti dei sentieri che degli elementi variabili, in funzione anche delle condizioni climatiche o stagionali, a seconda dei diversi ambienti interessati

    Imaging studies of crystalline arthritides

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    Gout, calcium pyrophosphate dihydrate (CPPD) deposition disease, and calcium hydroxyapatite deposition disease (HADD) are the three most common crystal-induced arthropathies. Multimodality imaging may help in their diagnosis, and is useful for a precise and comprehensive assessment and grading of the related osteoarticular damage. Plain film radiography, due to its low cost and wide availability, is the first imaging technique to be used in crystal deposition diseases, providing well-known and specific findings for CPPD deposition disease and HADD, while it may undergrade the early osteoarticular lesions in gouty patients. Ultrasonography (US) is a radiation-free approach that accurately depicts crystal deposits in cartilage, peri- and intra-articular soft tissues, but it does not give a panoramic view of the affected joints. Cross-sectional imaging techniques can examine crystal deposits in the spine and axial joints. CT has the potential to distinguish monosodium urate (MSU) crystals from calcium containing crystals, due to their different attenuation values. MRI may demonstrate synovitis, erosions and bone marrow edema in gouty patients and it may differentiate tophi from other soft tissue nodules due to its high contrast resolution and power of tissue characterization

    Integrated Environmental Study for Beach Management: A Methodological Approach

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    Sedimentary Basins of Liguria Sea.

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