104 research outputs found

    Bastions of Irrational Conservatism? Shop-floor Accounts and the Co-evolution of Organizational and Institutional Change in Russia

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    On the whole, the co-evolutionary literature on state-business relationships in Russia conveys the idea that significant changes have occurred in property and corporate governance while less change is noticed in management structures, and workplaces are the places less touched by the systemic transformation. This paper critically assesses the idea that organizational changes only proceed from top to down and from the outside to the inside: those who interact in the workplace are not just the receiving end of change. Yet, the cognitive lenses through which this area of empirical reality is seen have often led to the superposition on shop-floor accounts of overarching frameworks such as that of surplus value extraction and the class antagonism it is bound to breed. I argue that better ways to bridge the micro-macro gap may be found within an institutional research that highlights the links between the microlevel of firm capacities for change and the meso level of organizational fields and local socioinstitutional environments. Therefore, the paper reviews some major contributions of the co-evolutionary framework with a focus on the bridging issue of emerging entrepreneurship. Then it addresses the methodological challenge of devising explanatory mechanisms that might improve our understanding of that issue. Two examples are proposed here for a comparative look at the Russian case: the attention for the “strategies of  independence” of working people in classic works of industrial sociology as well as for the “social construction of markets” as aggregate outcome of such strategies in the Italian  industrial districts. The paper concludes with some remarks on whether a rational model of purposive action is or is not compatible with thick descriptions and high-context explanations of the micro-meso link

    Estudi de les corbes de valoració àcid i base forts i àcid feble - base forta

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    Es determinen i estudien les corbes de valoració de l'àcid clorhídric amb hidròxid sòdic i de l'àcid acètic amb hidròxid sòdic. S'estudien i es determinen els punts d'equivalència i de neutralització de les corbes i l' adequació de l'indicador emprat

    Compresión del tronco de la arteria coronaria izquierda por la arteria pulmonar dilatada

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    Left main coronary artery compression by a dilated pulmonary artery is a poorly considered complication in patients with pulmonary hypertension. It can be linked to angina and sudden death. We describe the diagnosis in a woman that was treated with angiographic and intravascular ultrasound-guided coronary stenting.La compresión del tronco de la arteria coronaria izquierda por la arteria pulmonar dilatada es una complicación escasamente considerada en los pacientes con hipertensión pulmonar, que puede vincularse a angina de pecho e incluso a muerte súbita. Se describe su diagnóstico en una mujer sintomática por disnea, dolor precordial y síncope. El tratamiento endovascular controlado por IVUS logró la remisión de los síntomas

    The pH Dependent Interaction between Nicotine and Simulated Pulmonary Surfactant Monolayers with Associated Molecular Modelling

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    Pulmonary surfactant is an endogenous material that lines and stabilises the alveolar air-liquid interface. Respiratory mechanics can be compromised by exposure to environmental toxins such as cigarette vapour, which contains nicotine. This study aims to determine the influence of nicotine on the activity of simulated lung surfactant at pH 7 and pH 9. In all cases, the addition of nicotine to the test zone caused deviation in surfactant film performance. Importantly, the maximum surface pressure was reduced for each system. Computational modelling was applied to assess key interactions between each species, with the Gaussian 09 software platform used to calculate electrostatic potential surfaces. Modelling data confirmed either nicotine penetration into the two-dimensional structure or interfacial / electrostatic interactions across the underside. The results obtained from this study suggest that nicotine can impair the ability of pulmonary surfactant to reduce the surface tension term, which can increase the work of breathing. When extrapolated to gross lung function alveolar collapse and respiratory disease (e.g. chronic airway obstruction) may result. The delivery of nicotine to the (deep) lung can cause a deterioration in lung function and lead to reduced quality of life

    I metodi della comparazione : alcuni area studies e una rilettura del dibattito

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    La significativa ripresa dell’indagine comparativa che si registra a partire dagli anni Settanta, che segna il superamento della ‘fase nazionalista’, è anche il risultato di una serie di sviluppi nelle tecniche di ricerca avvenuti nei decenni precedenti. E’ in questo periodo che appaiono lavori, come quello di Przeworki e Teune (1970) sul versante quantitativo o di Theda Skocpol (1979) su quello qualitativo, che susciteranno un ampio dibattito sul come e il perché della comparazione. Negli ultimi due decenni si è così sviluppato un confronto sia fra i due tipi di approccio (Allardt 1990; Sartori e Morlino 1991; Goldthorpe 1996, 1997, 2000; Griffin 1992; Ragin e Becker 1991; Amenta e Poulsen 1994; Bryant 1994; Scheuch 1989; Kiser e Hechter 1991; Dogan e Kazancigil 1994), sia all’interno dello stesso approccio come, ad esempio, quello sul ruolo della teoria generale nella ricerca storico-comparativa ( Skocpol e Somers 1980; Ragin e Zaret 1983; Skocpol 1984; Bendix 1980; Abbot 1992; Quadagno e Knapp 1992; Stryker 1996; Kiser 1996; Tilly 1997). Nella prima parte di questo scritto vengono considerati alcuni aspetti del confronto fra approcci alla comparazione del tipo variable oriented (VOA) e case oriented (COA). Le due linee di approfondimento che emergono dal dibattito riguardano tanto il legame dati-teoria, quanto la validità di VOA e COA rispetto alle esigenze di generalizzazione e verifica delle teorie. In particolare, verranno evidenziati i principali aspetti dell’approccio di John Goldthorpe a “numeri, narrative e integrazione fra ricerca e teoria ”e ai passi avanti che questo autore ha fatto fare al dibattito. Secondo Goldhtorpe, la Rational Action Theory (RAT), come referente teorico della Quantitative Data Analysis (QAD) permetterebbe di produrre inferenze causali utili alla comprensione del legame micro-macro. La ragione di tale capacità starebbe nel fatto che le sue narrative d’azione sono costituite di passaggi fra loro connessi non temporalmente, ma da ‘sillogismi pratici ’. L’approccio razionalistico e orientato alle variabili dovrebbe essere in grado di ricostruire ciò che, in una versione popperiana della RAT, potrebbe chiamarsi la ‘logica’ di un certo tipo di situazione (Goldthorpe 1996: 114). E i sillogismi pratici dovrebbero consentire, almeno in via di principio, tale ricostruzione senza dover collegare l’analisi a specifici attori, contesti e periodi. In sostanza, le suddette caratteristiche della RAT dovrebbero evitare ai comparativisti la fatica, per cosi dire, di raccogliere molte informazioni differenziate per ricerche più intensive in ambiti specifici. La seconda parte contiene alcune considerazioni sul perché tale ‘fatica’ debba essere invece fatta e sui passi avanti che ne potrebbero conseguire per il dibattito metodologico. Qui l’idea centrale è che ciò che dovrebbe essere aggiunto a variabili e casi sono area studies di carattere sia teorico, sia empirico condotti nei diversi ambiti disciplinari delle scienze sociali. Più precisamente, studi su aspetti della Post-communist trasformation (PCT), solo marginalmente toccati nel dibattito, possono rivelarsi utili per riflettere sui modi migliori per ricomporre il gap micro-macro in quanto focalizzano l’attenzione su imprese, istituzioni, regioni e sugli attori che esercitano una leadership trasformativa in questi contesti. Una comparazione che includa questo tipo di area studies può fornire materiali empirici e teorici per una riflessione su quella specie di anello mancante fra micro e macro che è l’azione di attori chiave in specifici contesti. La tesi qui espressa è dunque che la comparazione, (a) vada estesa e portata anche al livello in cui l’azione personale si trasforma in azione organizzativa e, (b) una più precisa ricostruzione del legame micro-meso può costituire una precondizione per l’individuazione dei meccanismi da cui traggono origine gli effetti, attesi e inattesi, del cambiamento. Questo può essere il modo di evitare il rischio di cortocircuiti micro-macro che si corre quando si mettono tra parentesi le specificità degli ambienti istituzionali e organizzativi affidando alla RAT solo il compito di spiegare una serie di regolarità probabilistiche

    Il passaggio al mercato dopo la caduta di un regime collettivistico: qualche riflessione ulteriore sui meccanismi del mutamento sociale

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    1. Introduzione In questo scritto vengono proposte alcune riflessioni sulle microfondazioni dei fenomeni macrosociali a partire da un caso che sembrerebbe suggerire una impostazione contraria a causa della forza preponderante dei grandi attori collettivi. Il caso in questione è il regime collettivista sovietico, la cui durata è stata così lunga da mostrare una serie di mutamenti inattesi nel legame micro-macro nel corso del tempo. L’ambito nel quale vengono analizzati i meccanismi generativi ..
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