1,074 research outputs found

    Effects of pilot injection parameters on low temperature combustion diesel engines equipped with solenoid injectors featuring conventional and rate-shaped main injection

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    The potential of pilot injection has been assessed on a low-temperature combustion diesel engine for automotive applications, which was characterized by a reduced compression-ratio, high EGR rates and postponed main injection timings. Dwell time sweeps have been carried out for pilot injections with distinct energizing times under different representative steady-state working conditions of the medium load and speed area of the New European Driving Cycle. The results of in-cylinder analyses of the pressure, heat-release rate, temperature and emissions are presented. Combustion noise has been shown to decrease significantly when the pilot injected mass increases, while it is scarcely affected by the dwell time between the pilot and main injections. The HC, CO and fuel consumption trends, with respect to both the pilot injection dwell time and mass, are in line with those of conventional combustion systems, and in particular decreasing trends occur as the pilot injection energizing time is increased. Furthermore, a reduced sensitivity of NOx emissions to both dwell time and pilot injected mass has been found, compared to conventional combustion systems. Finally, it has been observed that soot emissions diminish as the energizing time is shortened, and their dependence on dwell time is influenced to a great extent by the presence of local zones with reduced air-to-fuel ratios within the cylinder. A combined analysis of the results of swirl sweeps and dwell time sweeps is here proposed as a methodology for the detection of any possible interference between pilot combustion burned gases and the main injected fuel. The effect of pilot injection on engine performance and emissions has also been assessed in the presence of rate-shaped main injections. These main injection profiles have been implemented with solenoid injectors by designing the injection fusion between a pre injection shot, which is added after the pilot injection, and the main injection. This innovative strategy shows benefits, with respect to combustion noise, although it still results in a reduced impact on NOx emissions. Furthermore, the brake specific fuel consumption and soot levels generally become worse than in the case of the simple pilot–main injection schedules. The injection fusion strategy has a significant impact on the soot versus dwell time dependence, which is influenced by the interference between the main injection and pilot combustion

    Il romanzo storico italiano del XXI secolo. Indagine tipologica e risvolti ideologici

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    2012/2013La tesi si apre con un paragrafo introduttivo, dedicato a delineare per cenni lo scenario della produzione narrativa italiana dell’ultimo decennio sulla base di alcuni studi quantitativi che propongono una classificazione delle opere pubblicate in Italia entro una griglia articolata in cinque classi, fondate su categorie dell’immaginario narrativo. A partire dal quadro che questi studi lasciano intravedere, si prendono le mosse per introdurre la questione del romanzo storico, rendendo ragione di una produzione vasta, stratificata su più livelli, molto differenziata al proprio interno e capace di riscuotere interesse ed apprezzamento da parte del pubblico. Si accenna poi al discrimine cronologico che segna la rinascita del romanzo storico in età contemporanea: esso è dai più collocato sul finire degli anni Settanta e all’inizio degli anni Ottanta. Dopo aver passato in rassegna i titoli più significativi dei due decenni successivi, si prende posizione a favore della tesi della continuità tra il romanzo storico classico e la produzione più recente. Essa andrà dunque intesa non come vera e propria rifondazione del romanzo storico, bensì come momento di ritorno in auge dopo un periodo relativamente lungo di minor visibilità e di calo quantitativo. Dopo aver fatto il punto sulle più rilevanti proposte elaborate dalla critica negli ultimi trent’anni, si argomenta a favore di una definizione quanto più possibile ampia ed inclusiva, perché maggiormente funzionale a storicizzare in modo nuovo. Si sottolineano gli svantaggi dell’utilizzo dell’etichetta di ‘romanzo storico’ come categoria applicabile esclusivamente alla produzione ottocentesca e dell’introduzione di nuove etichette volte ad enfatizzare la natura irriducibile della produzione più recente alla formula e all’ideologia del romanzo storico classico. Si esplicita infine il significato che all’interno della ricerca si attribuirà all’etichetta di ‘romanzo storico’, specificando che esso è in larga misura fondato sulla definizione proposta da Vittorio Spinazzola. L’adozione di una definizione ampia ed inclusiva comporta la necessità di individuare all’interno del genere ‘romanzo storico’ alcune subcategorie dotate di una propria specifica coerenza. Per questa ragione si affronta sommariamente il nodo teorico del genere. Ci si sofferma in particolare sulle teorie elaborate in ambito semiotico ed ermeneutico, che costituiscono la cornice teorica di riferimento della ricerca. La finalità della ricerca è duplice: da un lato analizzare la fisionomia assunta dal romanzo storico contemporaneo, individuando morfologie ricorrenti, il loro rapporto con la produzione del recente passato e con la struttura del romanzo storico classico; dall’altro sondarne i risvolti ideologici per verificare se la produzione contemporanea possa essere considerata espressione di ‘impegno’. Si prende in considerazione una campionatura significativa di romanzi storici italiani editi nel decennio 2001-2010. Essi vengono organizzati in quattro subcategorie che presentano caratteristiche strutturali omogenee. In un primo filone i personaggi storici – tutti di primo piano – occupano il centro della scena narrativa e il vertice della gerarchia sociale; essi detengono il potere, da soli o in concorrenza con altri. L’epoca rappresentata coincide sempre con un potenziale bivio della storia. La rappresentazione dei fattori economici, sociali, culturali che concorrono a determinare i processi storici è del tutto marginale: la storia appare il frutto di decisioni personali, assunte nel chiuso dei palazzi e calate dall’alto sul popolo, il quale ne è il destinatario passivo. La narrazione è condotta attraverso il punto di vista di un personaggio di invenzione, che entra in contatto con i potenti influenzandone il comportamento. Egli non appartiene al mondo del potere: per questo può raccontarlo con uno sguardo affidabile e distanziato. Dalla sua prospettiva la storia gli appare un gioco di potere, l’esito di un complotto permanente che rimane celato alle masse perché la verità è sistematicamente censurata e falsificata. Romanzi analizzati: Nella variante morfologica di romanzi storici ‘al femminile’ il livello della grande storia, intesa come insieme degli eventi rilevanti sul piano politico-militare, rimane sullo sfondo o è del tutto ignorato; oggetto di interesse è, al contrario, la rappresentazione, in un tempo e in un luogo qualunque, di un assetto sociale ingiusto e discriminatorio nei confronti delle donne, che condanna il genere femminile in quanto tale ad una condizione di marginalità ed irrilevanza universalmente condivisa e accettata, in quanto ritenuta naturale ed immutabile. Questo filone si incarica di rintracciare nel passato esempi di eroine precorritrici dei tempi, portatrici di una moderna energia e sensibilità, capaci di sfidare le convenzioni sociali, la sensibilità e la cultura della loro epoca. Si tratta dunque di una tipologia finalizzata a gratificare un pubblico incline a rappresentare se stesso quale esponente o sostenitore di un modello di femminilità dinamico e moderno, che consapevolmente persegue, con un atteggiamento percepito come una forma di militanza, un modello sociale in cui la piena parità di diritti ed opportunità sia effettivamente compiuta. L’aggregato morfologico del romanzo storico-esistenziale sceglie di concentrare l’ottica narrativa sulla microstoria, incaricandosi di raccontare piccole vicende private, personali o familiari, che si sviluppano sullo sfondo di una Storia incombente e minacciosa. Si tratta di un modo di affrontare la rappresentazione del passato che sembra perseguire programmaticamente la scomparsa della dialettica tra macro e microstoria. Il filone storico-esistenziale non si preoccupa di spiegare la Storia: i romanzi ad esso riconducibili sono accomunati dalla scelta di dare della storia una rappresentazione emotiva, in base alla quale essa appare una manifestazione sensibile del male. Il lettore di questi romanzi vede nella storia un’unica insensata carneficina: non distingue, non contestualizza, perché ha già un’idea precostituita della storia. La storia è l’attualizzazione del male che è inscritto nell’animo umano, è l’esito manifesto di un peccato originale. I romanzi storici postmoderni – quarta variante tipologica – non intendono divulgare conoscenza storica, né utilizzare il passato come metafora del presente, ma indagare la possibilità stessa di fare storia. Il rapporto diretto, aproblematico tra fatto storico e discorso storiografico viene incrinato. I quesiti posti da questi romanzi sono di natura epistemologica: vengono indagate le relazioni che si instaurano tra documento storico e narrazione su di esso fondata, viene esplicitata la natura equivoca delle fonti ed instillato il dubbio sulla loro neutralità, viene smascherato il quoziente di arbitrarietà di qualsiasi narrazione storiografica, è denunciata l’inevitabile compromissione con il potere di ogni discorso sul passato. Questi romanzi non appaiono focalizzati sulla ricostruzione di un determinato periodo storico, né sulla comprensione del passato sulla base di una logica di antecedenza/conseguenza, bensì su questioni che travalicano i limiti di un orizzonte temporale limitato per porsi in termini astorici e metastorici: più che condurre una riflessione sulla storia, riguardo alla quale postulano l’impossibilità di una conoscenza oggettiva di qualunque tipo, conducono una riflessione sulla storiografia, erodendo il confine che la separa dall’invenzione letteraria, confine percepito come infondato e artificiale. In una cornice narrativa di secondo grado, che funge da metanarrazione, viene inscenato il processo di elaborazione del discorso storiografico: si fornisce qui una rappresentazione drammatizzata del lavoro dello storico, servendosi di un personaggio che, per ragioni narrative, cerca di ricostruire il passato e di riappropriarsene, ma si trova paralizzato in una congerie di dati e di testimonianze, autentiche o fasulle, fra loro non armonizzabili, che conducono ad altrettanti vicoli ciechi Il quinto filone, dedicandosi alla ricostruzione della cultura, dell’immaginario, della sensibilità e della percezione della realtà proprie di un’epoca trascorsa, coniuga un’estrema fedeltà al dato storico con la produzione di un effetto di straniamento, che va nella direzione opposta rispetto all’esito mimetico tipico del romanzo storico. In questo aggregato testuale la narrazione è condotta attraverso il punto di vista di un narratore che condivide i parametri di una cultura estinta, totalmente estranea all’orizzonte culturale del presente, oppure di una cultura che, pur prossima alla nostra, presenti modelli cognitivi così lontani da quelli attivi nel presente, da produrre una sistematica infrazione dei parametri di verosimiglianza comunemente accettati. Il tentativo di riportare in vita il passato per mezzo della più fedele adesione ad una visione del mondo ormai tramontata sfocia paradossalmente in un effetto di irrealtà, che spalanca le porte del romance e conduce in territori affini a quelli della fiaba e del mito. Di fronte a questo modo di rappresentare la realtà e narrare la storia, assolutamente realistico dal punto di vista del narratore, ma totalmente spiazzante per il lettore radicato in un tempo e in una cultura diversi, si produce quell’esitazione di cui parla Todorov riguardo al fantastico, la cui radice consiste nella scoperta e nell’esplicitazione dell’irriducibile alterità del passato rispetto alla fisionomia del presente. L’obiettivo di questi romanzi non è però trasportare il lettore in una dimensione fantastica, bensì di spingerlo ad assumere consapevolezza degli schemi mentali che guidavano popoli lontani nello spazio e nel tempo: cioè dare una spiegazione razionale (la relatività storica delle civiltà umane) ad un iniziale effetto di esitazione o spaesamento. I risultati a cui si è pervenuti restituiscono un’immagine complessa dello scenario letterario di inizio millennio, che conferma solo parzialmente le due ipotesi sulle quali si era aperta e per le quali si rinvia al capitolo terzo. Per quanto riguarda la morfologia assunta dal romanzo storico nel periodo considerato, non trova riscontro l’assunto dell’affermazione di una struttura radicalmente nuova: accanto ad alcuni tratti di originalità, la maggior parte dei romanzi storici analizzati ripropone e contamina paradigmi consolidati. Riguardo al tema dell’impegno, l’analisi dei testi non pare evidenziare una linea di tendenza statisticamente rilevante: si può parlare di un impiego del passato con finalità di battaglia politica in un numero non significativo di casi; si tratta inoltre di un impegno non di rado viziato da un atteggiamento narcisistico e populistico.XXV Ciclo197

    Impact assessment of an intelligent central tire inflation system for passenger cars

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    Tire inflation pressure affects vehicle energetic balance, as well as road safety. These issues are particularly critical due to the low attention paid by the drivers to tire maintenance. Tire pressure monitoring systems are used to alert the drivers in case of low pressure, but higher benefits could be obtained through a completely autonomous on-board system capable of setting the optimal tire pressure according to current working conditions and of automatically inflate or deflate tires. Basing on computer simulations on fuel economy of a reference mid-size diesel passenger car, and referring to statistical data on vehicle use, the potentialities of such a device is evaluated on an annual mission. The results are then extended to the whole European fleet to provide an estimation of the potential benefits that could be obtained through massive adoption of this solution. The impact is evaluated through an economical evaluation of: fuel savings, reduction of social cost of carbon emissions, increase of tire life and reduction of costs related to crashes produced by improper tire pressure

    Model-Based Calibration and Control of Tailpipe Nitrogen Oxide Emissions in a Light-Duty Diesel Engine and Its Assessment through Model-In-The-Loop

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    The present paper investigates two different strategies for model-based calibration and control of tailpipe nitrogen oxide emissions in a light-duty 3.0 L diesel engine equipped with an aftertreatment system (ATS). The latter includes a diesel oxidation catalyst (DOC), a diesel particulate filter (DPF), and an underfloor selective catalytic reduction (SCR) device, in which the injection of diesel exhaust fluid (DEF), marketed as ‘AdBlue’, is also taken into account. The engine was modeled in the GT-SUITE environment, and a previously developed model-based combustion controller was integrated in the model, which is capable of adjusting the start of injection of the main pulse and the total injected fuel mass, in order to achieve desired targets of engine-out nitrogen oxide emissions (NOx) and brake mean effective pressure (BMEP). First, a model-based calibration strategy consisting of the minimization of an objective function that takes into account fuel consumption and AdBlue injection was developed and assessed by exploring different weight factors. Then, a direct model-based controller of tailpipe nitrogen oxide emissions was designed, which exploits the real-time value of the SCR efficiency to define engine-out NOx emission targets for the combustion controller. Both strategies exploit the model-based combustion controller and were tested through a Model-in-the-Loop (MiL) under steady-state and transient conditions. The advantages in terms of tailpipe NOx emissions, fuel consumption, and AdBlue injection were finally discussed

    Insegnare in carcere : riflessioni per una formazione mirata ai docenti

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    La scuola in carcere costituisce un’opportunità di crescita umana e professionale, presentando caratteristi- che di intervento educativo peculiari. Ai docenti che vi lavorano non è richiesta alcuna formazione specifica, sebbene l’approfondimento del contesto e dei processi in atto al suo interno agevolerebbero la lettura di una complessità che richiederebbe l’opportuno adattamento delle pratiche didattiche. In questo articolo gli autori presentano un’esperienza di formazione finalizzata a questo scopo, strutturata secondo il modello dei Massive Open Online Courses (MOOC). Vengono considerate le fasi della pianificazione e dello sviluppo del corso, nonché le percezioni raccolte dagli studenti e dalle studentesse, al termine del percorso formativo. Tali feedback sono stati analizzati, per strutturare una riflessione che contribuisca a delineare i contenuti necessari a una formazione specifica per la professione docente svolta in contesto di privazione della libertà.School in prison is an opportunity for human and professional growth. Teachers working there are not requi- red to have any specific training, although in-depth study of the context and processes at work within it would facilitate the reading of a complexity that would require the appropriate adaptation of teaching practices. The authors present a continuous training course structured as a Massive Open Online Course (MOOC). The paper illustrates the characteristic of the didactical proposals and the participant’s perception of the quality of the course. Quanti-qualitative data are analysed, in order to structure a reflection that would help outline the content needed for specific training for the teaching profession in prison

    Model-Based Control of Torque and Nitrogen Oxide Emissions in a Euro {VI} 3.0 L Diesel Engine through Rapid Prototyping

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    In the present paper, a model-based controller of engine torque and engine-out Nitrogen oxide (NOx) emissions, which was previously developed and tested by means of offline simulations, has been validated on a FPT F1C 3.0 L diesel engine by means of rapid prototyping. With reference to the previous version, a new NOx model has been implemented to improve robustness in terms of NOx prediction. The experimental tests have confirmed the basic functionality of the controller in transient conditions, over different load ramps at fixed engine speeds, over which the average RMSE (Root Mean Square Error) values for the control of NOx emissions were of the order of 55-90 ppm, while the average RMSE values for the control of brake mean effective pressure (BMEP) were of the order of 0.25-0.39 bar. However, the test results also highlighted the need for further improvements, especially concerning the effect of the engine thermal state on the NOx emissions in transient operation. Moreover, several aspects, such as the check of the computational time, the impact of the controller on other pollutant emissions, or on the long-term engine operations, will have to be evaluated in future studies in view of the controller implementation on the engine control unit

    On-board centralized system tor regulating the pressure of the tyres of a motor-vehicle

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    An on-board centralized system for regulating the pressure of the tyres of a motor-vehicle. Tue system comprises a source of pressurized air (lOl), two toroidal pneumatic rotary joints (T) each associated to a driving wheel (W) ofthe motor-vehicle, and a circuit that sets in communication the source of pressurized air (I O l) with an inlet fitting of each pneumatic rotary joint (T). Tue output member of the constant-velocity joint (J) and the wheel spindle (7) have an internal duct (65) for passage of air, connected on one side to the respective pneumatic rotary joint (T) and on the other side to a plenum (P) of the respective driving wheel (W). Each non-driving wheel (WR) has its wheel spindle ( 46) traversed by an axial bare for the passage of air, connected on one side to the air-supply circuit via a pneumatic rotary joint (TR) and on the other side to a plenum (PR) of the non-driving wheel (WR), which is in turn connected to the inner chamber (C) of the tyre. Each driving wheel or non-driving wheel has its plenum (P, PR) connected to the inner chamber (C) of the tyre via two parallel lines (L2, L3), for deflating and inflating, respectively, the tyre interposed in which are respective one-way valves (28, 32). Tue one-way valve (28) on the deflation line is provided with a return spring (30), which guarantees a pre-set minimum value of he pressure of the inner chamber (C) of the tyre

    Soft Leptogenesis in Higgs Triplet Model

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    We consider the minimal supersymmetric triplet seesaw model as the origin of neutrino masses and mixing as well as of the baryon asymmetry of the Universe, which is generated through soft leptogenesis employing a CP violating phase and a resonant behavior in the supersymmetry breaking sector. We calculate the full gauge--annihilation cross section for the Higgs triplets, including all relevant supersymmetric intermediate and final states, as well as coannihilations with the fermionic superpartners of the triplets. We find that these gauge annihilation processes strongly suppress the resulting lepton asymmetry. As a consequence of this, successful leptogenesis can occur only for a triplet mass at the TeV scale, where the contribution of soft supersymmetry breaking terms enhances the CP and lepton asymmetry. This opens up an interesting opportunity for testing the model in future colliders.Comment: 17 pages, 5 figures; version accepted for publicatio
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