41 research outputs found

    Geopolitica e geoeconomia dell’integrazione. L’America Latina nel sistema mondiale all’inizio del XXI secolo

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    L’America Latina, all’inizio del XXI secolo, vive processi di trasformazione politica, economica e di conflitto sociale relativamente intensi in uno scenario globale in cui gli equilibri geopolitici e le dinamiche dell’accumulazione capitalista stanno mutando profondamente. L’Autore propone alcuni spunti di riflessione sui principali attori, le alternative contraddittorie in campo e i conflitti innescati in relazione ai processi di integrazione regionale. A principios del siglo XXI América Latina experimenta procesos relativamente intensos de conflicto político, económico y social dentro de un escenario global en el cual los equilibrios geopolíticos y las dinámicas de la acumulación capitalista están cambiando profunda y aceleradamente. El Autor presenta un panorama general y algunas reflexiones sobre los principales actores, las opciones contradictorias en marcha y los conflictos en acto en relación con los procesos de integración regional. At the beginning of the XXI century, Latin America experiences relatively intense political, economic and social conflicts in a global scenario characterized by deep and rapid changes in the geopolitical balances and in the dynamics of capitalist accumulation. The Author provides a general overview on the main actors, the contradictory alternatives put in place and the resultant conflicts in relation to the regional integration processes

    América Latina: ¿Un territorio en disputa?

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    Dopo tre decenni segnati dal neoliberismo, l’America Latina si è affacciata al nuovo millennio con un fiorire di governi progressisti e una ripresa dell’economia sostenuta dal boom delle commodities. Gli Stati Uniti cercano ora di contenere il proprio declino egemonico nella regione, mentre si rafforza l’influenza della Cina e, al tempo stesso, il Brasile si propone di capitalizzare la sua forza economica in leadership politica. L’articolo affronta questi temi ed il loro riflesso sui processi di integrazione regionale.Tras tres décadas de distintas etapas marcadas por el neoliberalismo, América Latina se ha asomado al nuevo milenio con un florecer de gobiernos progresistas y un repunte en la economía sostenido por el boom de las commodities. Los Estados Unidos tratan ahora de contener su declive hegemónico en la región, mientras se afianza la influencia de China y, al mismo tiempo, Brasil busca capitalizar su poderío económico en liderazgo político. El presente artículo aborda estos temas y su reflejo en los procesos de integración regional.After three decades of neo-liberalism, Latin America enters the next millennum with a flourishing of progressive governments and an economic recovery, supported by the commodities boom. The U.S.A. is trying to contrast the decline of its leadership in the region. In the meantime China increases its influence, and Brazil aims at making its economical strength into a political leadership. This paper deals with such matters and their role in regional integration process

    ¿En la hora de las definiciones? Una aproximación al Alba al atardecer del neoliberalismo

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    Petrolio e petrodollari nella politica internazionale del Venezuela. Una breve rassegna storica (1958-2012)

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    Daniele Benzi, Ximena Zapata Mafla "Petrolio e petrodollari nella politica internazionale del Venezuela. Una breve rassegna storica (1958-2012)", in: Visioni LatinoAmericane, 11 (2014), pp. 63-80Gli autori disegnano una breve rassegna storica delle politiche d’integrazione regionale e di cooperazione internazionale attuate dal Venezuela nel periodo che va dalla restaurazione della democrazia rappresentativa, nel 1958, fino ad oggi. Sebbene venga individuato un chiaro spartiacque tra le varie tappe del regime del Pacto de Punto Fijo (1958-1998) e l’inizio del processo bolivariano, viene sostenuta la tesi che l’agire venezuelano nello spazio della politica internazionale, come nei progetti d’integrazione regionale e di cooperazione internazionale, sia fortemente condizionato dal fatto che il Paese è strutturalmente dipendente dal petrolio e dalla rendita petrolifera. Ciò comporta la persistenza di modelli, vincoli e peculiarità che sembrano incidere in modo ambiguo nel perseguire le mete emancipatorie del progetto bolivariano. Los autores ofrecen una breve resena histórica de las politicas de integración regional y cooperación internacional puestas en practica por Venezuela desde la restauración de la democracia representativa, en 1958, hasta la fecha. Si bien se identifica un nitido parte aguas entre las varias etapas del régimen del Pacto de Punto Fijo (1958-1998) y el inicio del proceso bolivariano, en este anàlisis se insiste en que el desenvolvimiento de la politica internacional venezolana y de sus proyectos de integración regional y cooperación internacional lleva marcadamente el sello que define estructuralmente a Venezuela como un Pais rentista petrolero, implicando la continuidad de ciertos patrones, condicionamientos y peculiaridades que parecerian incidir de manera ambigua en la consecución de los objetivos emancipadores del proyecto bolivariano. The authors provide a brief historical review of the regional integration and international cooperation policies implemented by Venezuela since the restoration of representative democracy in 1958 to date. Even though a clear breakup between the various stages of Punto Fijo Regime (1958-1998) and the beginning of the Bolivarian process is identified, this analysis emphasizes that the Venezuelan foreign policy and the regional integration and international cooperation projects it promotes, markedly bear the imprint that structurally defines the country as an oil-rentier state. This implies the continuity of certain patterns, constraints and peculiarities which seem to ambiguously affect the emancipatory purposes of the Bolivarian project when characterizing its actual function¬ing and assessing its impact

    Cooperación y desarrollo al atardecer del neoliberismo: una aproximación al Alba

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    Descargue el texto completo del repositorio institucional de la Università della Calabria: http://hdl.handle.net/10955/78A través de un análisis inspirado por los estudiosos del sistema-mundo capitalista, el trabajo ofrece una lectura política de la evolución de la cooperación para el desarrollo Norte-Sur y la cooperación Sur-Sur. Tratamos de mostrar cómo estos instrumentos de política internacional no son separables de la dinámica de desarrollo que subyace al capitalismo como sistema histórico. En consecuencia, cómo es posible leer el uso de la cooperación al desarrollo, o como un simple medio para “combatir la pobreza”, o como un instrumento de injerencia cuyos objetivos básicos pertenecen al ámbito de la geopolítica y de la economía. Un examen de las tendencias recientes de la cooperación Sur-Sur, por otro lado, indica que las relaciones entre los llamados países "en desarrollo" no están exentas de estos problemas. Posteriormente, en la segunda parte del trabajo, se toma como caso de estudio la experiencia alternativa de integración y cooperación Sur-Sur impulsada por el gobierno bolivariano de Venezuela conocida como ALBA-TCP. El caso del ALBA muestra que como cualquier otro proceso de cooperación e integración, también éste está fuertemente condicionado por los principios, proyectos e intereses dominantes en el ámbito económico, político y seguridad social interna de los países participantes.Questo lavoro muove dall’esigenza di capire come, nel mondo attuale, i concetti di “cooperazione” e “sviluppo” e la loro declinazione nella esperienza storica della cooperazione internazionale e della cooperazione allo sviluppo, hanno inciso e stanno incidendo nella riconfigurazione delle relazioni internazionali e della economia mondiale. Attraverso una analisi ispirata agli studiosi del sistema-mondo capitalista, ed in particolare incentrata sui concetti di “crisi egemonica” e di “mondo multipolare” che questi utilizzano, si propone una lettura politica dell’evoluzione della cooperazione allo sviluppo Nord-Sud e della cooperazione Sud-Sud. Si cerca di mostrare come questi modelli e strumenti di politica internazionale, per essere compresi a fondo, non sono separabili dalle dinamiche di sviluppo soggiacenti al capitalismo come sistema storico. Conseguentemente, di come è possibile leggere l’utilizzo della cooperazione allo sviluppo, come pare suggerire l’esperienza storica, o quale semplice mezzo di “lotta alla povertà” o come strumento di ingerenza i cui obiettivi di fondo appartengono alla sfera della geopolitica e della economia. L’esame delle recenti tendenze della cooperazione Sud-Sud, d’altra parte, indica che le relazioni fra i paesi cosiddetti “in via di sviluppo” non sono esenti da queste problematiche. Successivamente, nella seconda parte del lavoro, si prende come caso di studio l’esperienza alternativa di integrazione e cooperazione Sud-Sud promossa dal governo bolivariano del Venezuela nota come ALBATCP (Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America - Trattato di Commercio dei Popoli). I motivi di tale scelta sono legati agli sviluppi più recenti della politica in America Latina, dove, a fronte di una crisi di lungo periodo sperimentata dalla maggior parte dei paesi della regione e vissuta come conseguenza dell’imposizione da parte delle istituzioni finanziarie internazionali di un modello di sviluppo economico – in sintesi il neoliberismo – , si sono aperti nuovi processi di ripensamento critico sia sul concetto stesso di “sviluppo” che sui caratteri della democrazia e sulla partecipazione al sistema internazionale. Studiando l’ALBA si è cercato di mettere in luce differenze e analogie di questo progetto con i modelli di integrazione latinoamericana più consolidati e i nuovi che stanno sorgendo; ma anche con la tradizionale cooperazione allo sviluppo Nord-Sud e le nuove esperienze di cooperazione Sud-Sud. Il caso ALBA mostra che anche questo, come qualsiasi altro processo di cooperazione e integrazione, è fortemente condizionato dai principi, progetti e interessi dominanti nello scenario economico, politico e sociale interno dei paesi che vi partecipano. E che un progetto di integrazione è molto più difficile da realizzare rispetto a un modello, anche ampio, di cooperazione perché tocca necessariamente e in profondità gli “agenti economici”, siano essi pubblici o privati. Infine mostra che, oggi forse più che in passato, il concetto di “sviluppo” ancora dominante, basato sull’esperienza storica occidentale, è destinato a provocare aspri conflitti e resistenze, perfino nei casi in cui, come l’ALBA, si guarda a un orizzonte post-capitalista

    Via Crucis of International Cooperation: Terminal Crisis or Resurrection?

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    Presentación del DossierIntroduction to the Dossie

    UNASUR health: experiences and debates at the end of a cycle

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    La creación del Consejo de Salud Suramericano (CSS o UNASUR Salud) abrió un espacio político e institucional innovador para el debate regional en esta materia. Bajo el impulso del gobierno de Brasil, UNASUR Salud y el Instituto Suramericano de Gobierno en Salud (ISAGS) promovieron la discusión sobre un pensamiento sanitario regional y el establecimiento de políticas comunes. No obstante, pese al vigor inicial y a algunos logros parciales, el CSS ya mostraba señales de estancamiento cuando la llegada al poder de gobiernos antitéticos al tipo de regionalismo promovido por la UNASUR terminaría exacerbando los problemas internos, quedándose desarmado a mediados de 2019. Así, cuando la Organización Mundial de la Salud (OMS) declaró al Covid-19 como pandemia en marzo de 2020, UNASUR Salud ya no tenía capacidad de respuesta. El artículo propone un recuento de la trayectoria del Consejo de Salud apoyado en la revisión de documentación oficial y literatura especializada; busca destacar críticamente logros y limitaciones del CSS haciendo hincapié en el rol de Brasil y; finalmente, abre el debate sobre la falta de respuestas comunes entre los gobiernos suramericanos frente a la pandemia del Covid-19.The South American Health Council (CSS, by its acronym in Spanish, or UNASUR Health) opened an innovative political and institutional space on health issues at a regional scale. Driven by the Brazilian government, UNASUR Health and the South American Institute of Government on Health (ISAGS, by its acronym in Spanish) promoted debates about a regional thinking and common policies on this subject. Nevertheless, despite some initial dynamism and achievements, the CSS had already been showing a slowdown when the coming to power of governments antithetical to UNASUR exacerbated its internal problems. UNASUR Health finally came to a virtual end by mid-2019. Consequently, when the World Health Organization (WHO) declared Covid-19 as a pandemic in March 2020, UNASUR Health had no capacity to take action. Drawing on official documents and specialized literature, this paper offers an analysis of the CSS. It highlights the achievements and deficiencies of UNASUR Health, stressing the role of the Brazilian government. Lastly, it opens the discussion regarding the lack of a common response to the Covid-19 pandemic among the South American governments.Instituto de Integración Latinoamerican

    Chitosan and its char as fillers in cement-base composites: A case study

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    Abstract The continuous research of new functional materials combining both advanced properties and increased sustainability has dramatically risen up in the last decades. Instead of searching for new solutions, composites (formed by a combination of already present materials) are subject of different studies due to their capability of merging the advantages of components. Hence, chitosan, a biowaste-derived biopolymer, has been thermally-converted into chars by pyrolysis treatment. Subsequently, both chitosan and its char are introduced into cementitious matrix forming cement-based composites. The analysis of the mechanical properties of these materials evidenced that char-containing composites show an incipient fracture toughness capability, very appealing for possible structural applications

    Continuous EEG monitoring by a new simplified wireless headset in intensive care unit

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    Background: In critically ill patients continuous EEG (cEEG) is recommended in several conditions. Recently, a new wireless EEG headset (CerebAir®,Nihon-Kohden) is available. It has 8 electrodes, and its positioning seems to be easier than conventional systems. Aim of this study was to evaluate the feasibility of this device for cEEG monitoring, if positioned by ICU physician. Methods: Neurological patients were divided in two groups according with the admission to Neuro-ICU (Study-group:20 patients) or General-ICU (Control-group:20 patients). In Study group, cEEG was recorded by CerebAir® assembled by an ICU physician, while in Control group a simplified 8-electrodes-EEG recording positioned by an EEG technician was performed. Results: Time for electrodes applying was shorter in Study-group than in Control-group: 6.2 ± 1.1' vs 10.4 ± 2.3'; p < 0.0001. Thirty five interventions were necessary to correct artifacts in Study-group and 11 in Control-group. EEG abnormalities with or without epileptic meaning were respectively 7(35%) and 7(35%) in Study-group, and 5(25%) and 9(45%) in Control-group;p > 0.05. In Study-group, cEEG was interrupted for risk of skin lesions in 4 cases after 52 ± 4 h. cEEG was obtained without EEG technician in all cases in Study-group; quality of EEG was similar. Conclusions: Although several limitations should be considered, this simplified EEG system could be feasible even if EEG technician was not present. It was faster to position if compared with standard techniques, and can be used for continuous EEG monitoring. It could be very useful as part of diagnostic process in an emergency setting
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