103 research outputs found

    Spin polarization of carriers in InGaAs self-assembled quantum rings inserted in GaAs-AlGaAs resonant tunneling devices

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    In this work, we have investigated transport and polarization resolved photoluminescence (PL) of n-type GaAs-AlGaAs resonant tunneling diodes (RTDs) containing a layer of InGaAs self-assembled quantum rings (QRs) in the quantum well (QW). All measurements were performed under applied voltage, magnetic fields up to 15 T and using linearly polarized laser excitation. It was observed that the QRs’ PL intensity and the circular polarization degree (CPD) oscillate periodically with applied voltage under high magnetic fields at 2 K. Our results demonstrate an effective voltage control of the optical and spin properties of InGaAs QRs inserted into RTDs

    Campionamento biologico delle catture commerciali Sezione III.C - Variabili biologiche relative al mestiere e dei parametri biologici Sezione III.E - Variabili biologiche relative agli stock del Programma Nazionale

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    Il campionamento biologico delle catture/sbarcati commerciali, sezione C – Relative al mestiere ed E – Relative agli stock (Campbiol), nell’ambito del Programma Nazionale per la Raccolta Dati Alieutici (PNRDA) (Reg. Ce. N°199/2008; N°665/2008 e decisione della commissione N°949/2008) risulta di grande importanza per conoscere come agisce il prelievo dei diversi ”metiers” sulle diverse specie, in termini di variazioni dell’abbondanza e struttura demografica delle risorse da pesca. Il campionamento biologico risponde, quindi, principalmente alle seguenti esigenze: 1. Ricostruire la struttura demografica delle catture commerciali/sbarchi di ogni specie (in taglia/età), considerando tutti i ”métiers” che incidono significativamente sull’ammontare globale delle catture. 2. Ricostruire il pattern di sfruttamento dei diversi ”métiers” per le diverse specie. 3. Consentire lo studio dei fenomeni biologici rilevanti, quali la crescita ed il ciclo sessuale, che variano nel corso dell’anno. 4. Acquisire informazioni sulla struttura demografica con specifico riferimento allo stadio di maturazione gonadica (maturità/taglia-età) ed alla relazione fra lunghezza e peso corporeo (taglia-peso/età). Il Programma Nazionale prevede il rilievo dei parametri significativi ai fini della caratterizzazione biologica del prodotto della pesca, principalmente nell’ambito di due differenti moduli: Modulo di valutazione del settore della pesca Sezione C – “Variabili biologiche relative al mestiere” Sezione E – “Variabili biologiche relative agli stock

    Campionamento biologico delle catture commerciali Sezione III.C - Variabili biologiche relative al mestiere e dei parametri biologici Sezione III.E - Variabili biologiche relative agli stock del Programma Nazionale Sub-area Geografica (GSA16) – Stretto di Sicilia Anno 2015

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    Il campionamento biologico delle catture/sbarcati commerciali, sezione C – Relative al mestiere ed E – Relative agli stock, nell’ambito del Programma Nazionale per la Raccolta Dati Alieutici (PNRDA) (Reg. Ce. N°199/2008; N°665/2008 e decisione della commissione N°949/2008), ha l’obiettivo di valutare la composizione in taglia e/o età del pescato ed ottenere altre informazioni sulla biologia delle specie bersaglio, quali le chiavi età/lunghezza, la relazione lunghezza/peso, i parametri di crescita, la composizione in sesso e le condizioni di maturità sessuale. Il campionamento delle catture/sbarchi commerciali (campionamento biologico - CAMPBIOL) risulta di grande importanza per conoscere come agisce il prelievo dei diversi ”metiers” sulle diverse specie, in termini di variazioni dell’abbondanza e struttura demografica delle risorse da pesca. Il campionamento biologico risponde, quindi, principalmente alle seguenti esigenze: 1. Ricostruire il pattern di sfruttamento dei diversi ”métiers” per le diverse specie. 2. Ricostruire la struttura demografica delle catture commerciali/sbarchi di ogni specie (in taglia/età), considerando tutti i ”métiers” che incidono significativamente sull’ammontare globale delle catture. 3. Consentire lo studio dei fenomeni biologici rilevanti, quali la crescita ed il ciclo sessuale, che variano nel corso dell’anno. 4. Acquisire informazioni sulla struttura demografica con specifico riferimento allo stadio di maturazione gonadica (maturità/taglia-età) ed alla relazione fra lunghezza e peso corporeo (taglia-peso/età). Il Programma Nazionale prevede il rilievo dei parametri significativi ai fini della caratterizzazione biologica del prodotto della pesca, principalmente nell’ambito di due differenti moduli: Modulo di valutazione del settore della pesca Sezione C – “Variabili biologiche relative al mestiere” Sezione E – “Variabili biologiche relative agli stock

    Tecniche di preparazione istologica di tessuti gonadici e analisi microscopica per la determinazione dello stato di maturitĂ  di Engraulis encrasicolus

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    L’ecologia riproduttiva dei pesci, in particolare il potenziale riproduttivo, è determinante per capire la dinamica di popolazione e ai fini dello stock assessment. La politica per la pesca dell’Unione Europea richiede di assicurare uno sfruttamento delle risorse acquatiche viventi realizzato in modo tale da garantire condizioni di sostenibilità dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Il monitoraggio delle risorse marine (ex L.41/82, Regolamento 2008/199/CE, L.R. n.66/05) prosegue da più di 30 anni ed è di supporto alla formulazione dei piani gestionali della pesca e dell’acquacoltura, in un’ottica di riduzione degli impatti ambientali e di sostenibilità delle risorse. L’uso congiunto di informazioni provenienti da statistiche di cattura e da campagne scientifiche in mare permette di analizzare lo stato di sfruttamento, ovvero di stimare i tassi di sfruttamento, i livelli di biomassa dei riproduttori e la risposta delle popolazioni in funzione delle scelte gestionali alternative. L’analisi temporale del rapporto fra cattura e biomassa in mare consente, infatti, di quantificare tassi di sforzo sostenibili e di monitorare l'impatto della pesca per ciascuna specie. La somma di tutte queste attività, insieme al monitoraggio ambientale della fascia marino - costiera, ha permesso di acquisire una notevole mole di dati utili al monitoraggio e alla valutazione della biodiversità marina, attività che sempre più sta assumendo importanza nell’ambito della salvaguardia e valorizzazione della natura. Il Report parlerà delle tecnihe istologiche di tessuti gonadici e la loro importanza, (a livello microscopico) sul riconoscimento dello stadio di maturità che determinerà con più dettaglio e precisione la frazione deponente della specie target

    European anchovy (Engraulis encrasicolus) age structure and growth rate in two contrasted areas of the Mediterranean Sea: the paradox of faster growth in oligotrophic seas

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    Fishery production is highly dependent on fish growth and environmental factors; primary production and temperature are the two most important variables affecting almost all biological rates, especially individual growth or population production rate. The growth of European anchovy, Engraulis encrasicolus, was compared between two populations inhabiting different ecosystems: the Tyrrhenian Sea, characterized by riverine inputs and the Strait of Sicily, an oligotrophic area. The effects of habitat conditions on growth was also evaluated using literature data on other of European anchovy populations. Water temperature was confirmed to be a determinant factor for anchovy growth at the species level positively affecting the length at age-1. On the contrary, a negative relationship was found between chlorophyll-a and the length at age-1. These findings suggested that size at age-1 is strongly dependent on habitat conditions. The age structure differed significantly between the two populations, with the Tyrrhenian stock dominated by age-1 fish

    The Birth Weight Lowering C-Allele of rs900400 Near LEKR1 and CCNL1 Associates with Elevated Insulin Release following an Oral Glucose Challenge

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    BACKGROUND AND AIM:The first genome-wide association study on birth weight was recently published and the most significant associated birth weight lowering variant was the rs900400 C-allele located near LEKR1 and CCNL1. We aimed to replicate the association with birth weight in the Danish Inter99 study and furthermore to evaluate associations between rs900400 and indices of insulin secretion and insulin sensitivity obtained by oral glucose tolerance tests in adults from the Danish Inter99 study and the Finnish, Metabolic Syndrome in Men (METSIM) sample. METHODS:For 4,744 of 6,784 Inter99 participants, midwife journals were traced through the Danish State Archives and association of rs900400 with birth weight was examined. Associations between rs900400 and fasting serum insulin, fasting plasma glucose, insulinogenic index, homeostasis model assessment of insulin resistance (HOMA-IR) and disposition index were studied in 5,484 Danish and 6,915 Finnish non-diabetic individuals and combined in meta-analyses. RESULTS:The C-allele of rs900400 was associated with a 22.1 g lower birth weight ([-41.3;-3.0], P = 0.024) per allele. Moreover, in combined analyses of the Danish Inter99 study and the Finnish METSIM study we found that the birth weight lowering allele was associated with increased insulin release measured by the insulinogenic index (β = 2.25% [0.59; 3.91], P = 0.008) and with an increased disposition index (β = 1.76% [0.04; 3.49], P = 0.05). CONCLUSION:The birth weight lowering effect of the C-allele of rs900400 located near LEKR1 and CCNL1 was replicated in the Danish population. Furthermore the C-allele was associated with increased insulin response following oral glucose stimulation in a meta-analysis based on Danish and Finnish non-diabetic individuals

    Obesity and diabetes genes are associated with being born small for gestational age: Results from the Auckland Birthweight Collaborative study

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    Background: Individuals born small for gestational age (SGA) are at increased risk of rapid postnatal weight gain, later obesity and diseases in adulthood such as type 2 diabetes, hypertension and cardiovascular diseases. Environmental risk factors for SGA are well established and include smoking, low pregnancy weight, maternal short stature, maternal diet, ethnic origin of mother and hypertension. However, in a large proportion of SGA, no underlying cause is evident, and these individuals may have a larger genetic contribution. Methods: In this study we tested the association between SGA and polymorphisms in genes that have previously been associated with obesity and/or diabetes. We undertook analysis of 54 single nucleotide polymorphisms (SNPs) in 546 samples from the Auckland Birthweight Collaborative (ABC) study. 227 children were born small for gestational age (SGA) and 319 were appropriate for gestational age (AGA). Results and Conclusion: The results demonstrated that genetic variation in KCNJ11, BDNF, PFKP, PTER and SEC16B were associated with SGA and support the concept that genetic factors associated with obesity and/or type 2 diabetes are more prevalent in those born SGA compared to those born AGA. We have previously determined that environmental factors are associated with differences in birthweight in the ABC study and now we have demonstrated a significant genetic contribution, suggesting that the interaction between genetics and the environment are important

    Social media marketing strategy: definition, conceptualization, taxonomy, validation, and future agenda

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    Although social media use is gaining increasing importance as a component of firms’ portfolio of strategies, scant research has systematically consolidated and extended knowledge on social media marketing strategies (SMMSs). To fill this research gap, we first define SMMS, using social media and marketing strategy dimensions. This is followed by a conceptualization of the developmental process of SMMSs, which comprises four major components, namely drivers, inputs, throughputs, and outputs. Next, we propose a taxonomy that classifies SMMSs into four types according to their strategic maturity level: social commerce strategy, social content strategy, social monitoring strategy, and social CRM strategy. We subsequently validate this taxonomy of SMMSs using information derived from prior empirical studies, as well with data collected from in-depth interviews and a quantitive survey among social media marketing managers. Finally, we suggest fruitful directions for future research based on input received from scholars specializing in the field
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