23 research outputs found

    Biblioteche ed editoria periodica elettronica ad accesso aperto: servizi a valore aggiunto

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    L’articolo illustra i servizi di editoria periodica elettronica Open Access delle Università di Bologna e di Torino. Le tecnologie digitali e delle reti hanno modificato il modo in cui gli studiosi accedono alle informazioni e le condividono. L’editoria scientifica tradizionale non sempre riesce a soddisfare in modo efficace i nuovi bisogni e le aspettative dei ricercatori. Iniziative come AlmaDL Journals e SIRIO@Unito basate sulle conoscenze professionali dei bibliotecari cercano di fornire dei modelli alternativi mediante la realizzazione di piattaforme editoriali di qualità e l’erogazione di servizi a valore aggiunto utili a tutte le funzioni fondamentali della comunicazione scientifica e in particolare alla disseminazione dei contenuti e alla valutazione della ricerca.The article illustrates the Open Access e-publishing services supporting scientific peer reviewed journals set up at the Universities of Bologna and Turin. Digital technologies and the Internet have deeply changed the way researchers and scholars access and share information. Traditional scientific publishers do not always succeed in meeting researchers’ needs and expectations. Initiatives such as AlmaDL Journals and SIRIO@Unito seek to provide alternative models based on high quality publishing platforms and added-value services, ensuring the traditional functions of scholarly communication and in particular dissemination and research quality certification

    New trends in scholarly communication: how do Authors of different research communities consider OA?

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    At the time of the Budapest Manifesto, self-archiving supporters looked like a revolutionary, "anti-commercial publishers" movement. Today, after some years debate (and technological innovation in research and scientific e-publishing), antagonist positions are able to compromise and consider the tradeoffs. What is really changing in the Authors' attitude towards institutional or disciplinary repositories, and peer reviewed open access journals? Many recent papers have investigated these topics. From these sources we can note that Biomedical Authors behave differently from Physicists, Astronomers and Mathematicians, who have been using open archives for such a long time. Therefore we intend to analyze these different trends in the diverse communities. Several aspects also deserve a careful attention: the role of new OA journals in evaluation processes (i.e. their impact and citations), implementation and maintenance costs of institutional repositories, the evolution of bibliometric indicators. We intend also to discuss the role of libraries in service innovation and e-publishing promotion. The main areas where a key role may be played are: institutional repository management and users' training, the promotion of OA journals and information about evaluation methods (both qualitative and quantitative). We think that the transition towards new communication models may be a great opportunity that libraries have to be ready to support

    Politiche, azioni e strumenti: la sperimentazione del servizio "Garanzia di originalitĂ " dell'UniversitĂ  di Bologna

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    Nel 2010 l’Università di Bologna ha avviato una sperimentazione per testare l’utilizzo di strumenti automatici a supporto della rilevazione del plagio negli elaborati finali dei suoi studenti. Nell’intervento verranno illustrate le finalità del progetto, le modalità di realizzazione e i risultati della sperimentazione che ha coinvolto i docenti e gli studenti di 27 Corsi di Studio e 3 dottorati di ricerca. Verranno sottolineati, inoltre, gli aspetti giuridici relativi alla corretta gestione dei profili del diritto d’autore, affrontati preliminarmente all’avvio della sperimentazione

    Open Science @ UNIBO: il servizio di supporto a rete per le comunitĂ  di ricerca

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    Le forti spinte globali a favore dell’Open Access (OA) e dell’Open Science (OS) hanno sollecitato i sistemi bibliotecari delle università a rivedere servizi e competenze in funzione dei nuovi bisogni delle loro comunità di riferimento. Il Sistema Bibliotecario dell’Università di Bologna ha risposto a questi stimoli definendo un modello a rete a supporto dell’Open Access avviato sperimentalmente nella seconda metà del 2018. L’obiettivo strategico condiviso e co-gestito dall’intera comunità accademica è la promozione di prassi che consentano il libero accesso e il riuso delle pubblicazioni e dei dati della ricerca scientifica. Il servizio si struttura come una rete decentrata di punti di supporto collocati nelle biblioteche con il coordinamento centrale a cura della Biblioteca Digitale di Ateneo, AlmaDL. AlmaDL si occupa della formazione dei bibliotecari del servizio di supporto, fornisce loro assistenza specialistica anche in materia di diritto d’autore, coordina, monitora e sostiene il servizio con personale dedicato, oltre a offrire assistenza per la gestione FAIR dei dati di ricerca nel data repository di Ateneo e a garantire il raccordo istituzionale partecipando al Gruppo di lavoro Open Science di Ateneo. I punti di servizio offrono alle loro comunità scientifiche consulenza e orientamento, validano le pubblicazioni scientifiche depositate nel repository istituzionale, organizzano campagne di sensibilizzazione e rispondono alle esigenze specifiche delle comunità scientifiche. Ad oggi i bibliotecari coinvolti nel servizio sono 61; quasi 24.000 le pubblicazioni in OA e oltre 200 i dataset depositati nei repository istituzionali; 4830 le consulenze e 178 ore di formazione a cui hanno partecipato 1307 utenti. Il modello adottato ha presentato numerosi vantaggi rivelandosi sostenibile e attento alle specificità dei diversi ambiti disciplinari. Inoltre il continuo scambio di informazioni tra i nodi della rete permette lo sviluppo delle competenze e delle conoscenze in una continua ridefinizione del modello organizzativo e dei contenuti del servizio

    Ecosistemi per la ricerca Atti Convegno ACNP/NILDE Trieste, 22-23 maggio 2014

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    Il secondo convegno congiunto ACNP / NILDE: ecosistemi per la ricerca è stato ospitato dal 22 al 23 maggio 2014 dall’Università di Trieste. Sotto gli auspici della stessa Università di Trieste e degli altri enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia1 sono stati affrontati in un’ottica internazionale i temi del rapporto tra cataloghi collettivi e servizi interbibliotecari, e il più generale ambito dei servizi bibliografici per la ricerca scientifica. ACNP e NILDE possono essere considerati un vero e proprio ecosistema. Le biblioteche e i bibliotecari collaborano tra di loro in maniera reciproca e secondo modalità interconnesse, offrendo agli utenti servizi sempre più evoluti e dinamici. Questo ecosistema, essendo aperto, mette i propri servizi a disposizione della ricerca scientifica in senso generale. Il convegno di Trieste ha offerto l’occasione di investigare e proporre soluzioni innovative, interconnessioni e relazioni nuove e più proficue. Il convegno ha presentato alcune rilevanti esperienze internazionali in tema di servizi interbibliotecari e cataloghi collettivi e la prosecuzione di attività che erano state proposte come spunti di ispirazione nel convegno precedente2 inoltre si sono condotte delle riflessioni sulle nuove esigenze dell’utenza. Una ultima parte è dedicata alla illustrazione degli sviluppi tecnici e le prospettive future di ACNP e di NILDE. Hanno partecipato all’evento oltre 200 colleghi italiani e stranieri ed i relatori dei 18 contributi provenivano da Italia, Germania, Austria, Grecia, Slovenia e Stati Uniti. Il carattere di confronto e di condivisione delle esperienze tipico della realtà partecipativa di ACNP e NILDE, è emerso anche in questa occasione nella tavola rotonda - di cui viene riportato un resoconto dettagliato - che ha affrontato il tema della valutazione della ricerca dal punto di vista delle biblioteche. Inoltre, la molto partecipata sessione poster ha ospitato 13 lavori- anch’essi riportati nel volume - incentrati oltre che su ACNP e NILDE anche sul tema ricerca e sistema biblioteca, dando ottimi spunti di partecipazione, dialogo e confronto sulle diverse realtà in cui operiamo

    Competence Centre ICDI per Open Science, FAIR, ed EOSC - Mission, Strategia e piano d'azione

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    This document presents the mission and strategy of the Italian Competence Centre on Open Science, FAIR, and EOSC. The Competence Centre is an initiative born within the Italian Computing and Data Infrastructure (ICDI), a forum created by representatives of major Italian Research Infrastructures and e-Infrastructures, with the aim of promoting sinergies at the national level, and optimising the Italian participation to European and global challenges in this field, including the European Open Science Cloud (EOSC), the European Data Infrastructure (EDI) and HPC. This working paper depicts the mission and objectives of the ICDI Competence Centre, a network of experts with various skills and competences that are supporting the national stakeholders on topics related to Open Science, FAIR principles application and participation to the EOSC. The different actors and roles are described in the document as well as the activities and services offered, and the added value each stakeholder can find the in Competence Centre. The tools and services provided, in particular the concept for the portal, though which the Centre will connect to the national landscape and users, are also presented

    Time for a change: the Italian CRUI-Open Access Working Group’s action for a national e-theses provision service

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    The paper intends to present the status of e-theses collections in Italy, focusing on the major drivers for change that can contribute to create the basis of a national e-theses provision service able to collaborate with other international services. Finally, it illustrates the e-theses project of Bologna University as a case study of a viable integrated system offering added-value services

    Scholarly communication and open access : research communities and their publishing patterns [New Trends in Scholarly Communication : how do Authors of different research communities consider OA?]

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    At the time of the Budapest Declaration, self-archiving supporters looked like a revolutionary, "anti-commercial publishers" movement. Today, after some years debate (and technological innovation in research and scientific e-publishing), antagonist positions are able to compromise and consider the tradeoffs. What is really changing in the Authors' attitude towards institutional or disciplinary repositories, and peer reviewed open access journals? Many recent papers have investigated these topics. From these sources we can note that Biomedical Authors behave differently from Physicists, Astronomers and Mathematicians, who have been using open archives for such a long time. Therefore we intend to analyze these different trends in the diverse communities. Several aspects also deserve a careful attention: the role of new OA journals in evaluation processes (i.e. their impact and citations), implementation and maintenance costs of institutional repositories, the evolution of bibliometric indicators. We intend also to discuss the role of libraries in service innovation and e-publishing promotion. The main areas where a key role may be played are: institutional repository management and users' training, the promotion of OA journals and information about evaluation methods (both qualitative and quantitative). We think that the transition towards new communication models may be a great opportunity that libraries have to be ready to support

    Open Access: trends and strategies after Berlin 5

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    Report ot the conference Berlin 5: from practice to impact. Consequences of knowledge dissemination (Padua, 19-21 September 2007
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