1,001 research outputs found

    The use of FLAC for the seismic evaluation of a concrete gravity dam including dam-water-sediments-foundation rock interaction

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    Seismic safety of 65m-high Licodia Eubea gravity dam located in Southeastern Sicily (Italy) has been assessed by means of advanced dynamic analyses of the tallest cross-section of the dam. The analyses were performed with two-dimensional, plane strain, finite difference FLAC code, taking into consideration simultaneously the dam-water-sediments-foundation interaction. The analyses have been carried out for an earthquake scenario corresponding to the Collapse Limit State (CLS), using a set of seven natural accelerograms for the simulations (both vertical and horizontal components). The physical and mechanical parameters of the concrete and foundation rock were obtained from in situ and laboratory tests campaigns. A validation of the dynamic model in terms of fundamental mode vibration periods of the dam was carried out first. Then, linear analyses allowed to understand whether nonlinear analyses were necessary. From nonlinear analyses results, Licodia Eubea dam has been found to have an acceptable margin of safety for CLS. The implementation of nonlinearity at the dam-foundation interface reduced the tensile stress within the structure. The dam might experience limited sliding along its base, but its structural integrity would be preserved

    Analisi del comportamento dinamico di piastre piroclastiche in presenza di cavità

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    La valutazione del rischio sismico deve essere frequentemente eseguita in contesti urbani complessi di antica origine. In questi casi alle difficoltà legate alla caratterizzazione del comportamento dinamico delle strutture, si affianca la necessità di considerare le particolarità del substrato sul quale si è sviluppato il tessuto urbano. Le molteplici necessità ed attività connesse allo sviluppo dei centri abitati hanno selezionato e modificato, nel corso dei secoli, condizioni geotecniche e morfologiche del tutto particolari, tra le quali assumono grande importanza l’irregolarità della superficie topografica e la presenza di cavità. In casi piuttosto diffusi nei distretti vulcanici dell’Italia centrale, tali fattori, grazie anche allo specifico contesto geomeccanico, sono compresenti con caratteri di particolare rilevanza: infatti i centri abitati si sono sviluppati, con propositi di difesa, in cima a colli, altopiani o ammassi litoidi dai margini sub-verticali, formati da materiali piroclastici di consistenza elevata ed interessati da estese reti di cavità di origine antropica, usate come cave o depositi. Se l’influenza della topografia sulla risposta sismica di sito è già da tempo oggetto di ricerche di carattere teorico ed applicativo, l’effetto delle cavità risulta meno indagato. Lo studio condotto per la redazione della presenti Tesi inizia pertanto con un richiamo delle leggi fisiche fondamentali che regolano la propagazione e l’interazione con la superficie di onde di volume elastiche. Dal momento che gli studi teorici sulla risposta sismica locale in presenza di anomalie morfologiche del semispazio, interne o superficiali, evidenziano l’importanza dell’incidenza inclinata del fronte d’onda, sono stati particolarmente approfonditi i fenomeni e le formulazioni matematiche associate a tale configurazione. Inoltre, dovendo utilizzare tecniche di analisi numerica per le valutazioni di risposta sismica in presenza di cavità, si è ritenuto opportuno mettere a punto un metodo, fondato dal punto di vista meccanico, anche se limitato da alcune ipotesi di base, che consenta la riproduzione di fronti d’onda inclinati incidenti sul contorno di un modello numerico. Per individuare i principali fenomeni dinamici legati alla presenza dei vuoti sotterranei, nonché i caratteri del moto ottenuto in superficie, è stata quindi eseguita una serie di analisi di tipo parametrico su un modello numerico bidimensionale semplificato, costituito da una cavità cilindrica a sezione circolare in un mezzo elastico lineare. La significatività e l’importanza dei risultati teorici e numerici ottenuti sono state quindi verificate mediante l’applicazione numerica ad un caso reale, quello del Colle di Orvieto. La condizione geotecnica del caso prescelto è, nonostante la sua peculiarità, dotata di una certa emblematicità, rappresentando, come già accennato, i numerosi casi di centri abitati disposti su piastre a consistenza litoide, di origine vulcanica ed interessati da cavità. Lo studio ha quindi previsto una caratterizzazione del materiale che, tra quelli che costituiscono la piastra piroclastica, più frequentemente ospita cavità: la Pozzolana debolmente cementata. Essa è stata caratterizzata mediante prove di laboratorio in campo ciclico (con prove di taglio semplice e di taglio torsionale) e dinamico (con prove di colonna risonante e misure della velocità di propagazione delle onde). Sono state svolte quindi analisi numeriche bidimensionali della risposta sismica del Colle di Orvieto sia in assenza di cavità, sia in loro presenza. Nelle analisi vengono tenuti in conto i principali fattori influenti sulla risposta sismica locale: la successione stratigrafica ed i rapporti di impedenza tra i vari materiali, la conformazione morfologica e la presenza di cavità in prossimità della superficie della piastra piroclastica. Le analisi, realizzate senza l’intento di determinare la pericolosità sismica locale del Colle, sono state condotte utilizzando un accelerogramma rappresentativo dei più grandi terremoti storicamente osservati in situ. L’intero impianto della Tesi è incentrato su un classico problema di risposta di sito: l’oggetto della ricerca è pertanto rappresentato dal moto ottenuto in superficie in occasione di un sisma, e dalle sue caratteristiche peculiari legate alla presenza di cavità, in associazione ad altre condizioni geotecniche e morfologiche. Ipotesi fondamentale assunta nel corso della ricerca è quello di mantenimento delle condizioni elastiche del terreno o della roccia al contorno delle cavità. Sono pertanto escluse dallo studio le problematiche relative allo sviluppo di intense plasticizzazioni, con alterazione delle condizioni di stabilità delle cavità durante il sisma, e le loro ripercussioni in superficie

    Hierarchical hybrid cognitive cards methodology in the decision support system development for scientific and medical centers

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    In this article, the authors of the ongoing study appeal to the problem of IT products development and implementation for improving the effectiveness of health institutions and organizations, namely decision support systems and expert systems. The article provides a brief description of existing approaches and justifies a methodology based on the concept of hierarchical hybrid cognitive maps, developed by the authors at the moment

    Analisi del comportamento dinamico di piastre piroclastiche in presenza di cavità

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    La valutazione del rischio sismico deve essere frequentemente eseguita in contesti urbani complessi di antica origine. In questi casi alle difficoltà legate alla caratterizzazione del comportamento dinamico delle strutture, si affianca la necessità di considerare le particolarità del substrato sul quale si è sviluppato il tessuto urbano. Le molteplici necessità ed attività connesse allo sviluppo dei centri abitati hanno selezionato e modificato, nel corso dei secoli, condizioni geotecniche e morfologiche del tutto particolari, tra le quali assumono grande importanza l’irregolarità della superficie topografica e la presenza di cavità. In casi piuttosto diffusi nei distretti vulcanici dell’Italia centrale, tali fattori, grazie anche allo specifico contesto geomeccanico, sono compresenti con caratteri di particolare rilevanza: infatti i centri abitati si sono sviluppati, con propositi di difesa, in cima a colli, altopiani o ammassi litoidi dai margini sub-verticali, formati da materiali piroclastici di consistenza elevata ed interessati da estese reti di cavità di origine antropica, usate come cave o depositi. Se l’influenza della topografia sulla risposta sismica di sito è già da tempo oggetto di ricerche di carattere teorico ed applicativo, l’effetto delle cavità risulta meno indagato. Lo studio condotto per la redazione della presenti Tesi inizia pertanto con un richiamo delle leggi fisiche fondamentali che regolano la propagazione e l’interazione con la superficie di onde di volume elastiche. Dal momento che gli studi teorici sulla risposta sismica locale in presenza di anomalie morfologiche del semispazio, interne o superficiali, evidenziano l’importanza dell’incidenza inclinata del fronte d’onda, sono stati particolarmente approfonditi i fenomeni e le formulazioni matematiche associate a tale configurazione. Inoltre, dovendo utilizzare tecniche di analisi numerica per le valutazioni di risposta sismica in presenza di cavità, si è ritenuto opportuno mettere a punto un metodo, fondato dal punto di vista meccanico, anche se limitato da alcune ipotesi di base, che consenta la riproduzione di fronti d’onda inclinati incidenti sul contorno di un modello numerico. Per individuare i principali fenomeni dinamici legati alla presenza dei vuoti sotterranei, nonché i caratteri del moto ottenuto in superficie, è stata quindi eseguita una serie di analisi di tipo parametrico su un modello numerico bidimensionale semplificato, costituito da una cavità cilindrica a sezione circolare in un mezzo elastico lineare. La significatività e l’importanza dei risultati teorici e numerici ottenuti sono state quindi verificate mediante l’applicazione numerica ad un caso reale, quello del Colle di Orvieto. La condizione geotecnica del caso prescelto è, nonostante la sua peculiarità, dotata di una certa emblematicità, rappresentando, come già accennato, i numerosi casi di centri abitati disposti su piastre a consistenza litoide, di origine vulcanica ed interessati da cavità. Lo studio ha quindi previsto una caratterizzazione del materiale che, tra quelli che costituiscono la piastra piroclastica, più frequentemente ospita cavità: la Pozzolana debolmente cementata. Essa è stata caratterizzata mediante prove di laboratorio in campo ciclico (con prove di taglio semplice e di taglio torsionale) e dinamico (con prove di colonna risonante e misure della velocità di propagazione delle onde). Sono state svolte quindi analisi numeriche bidimensionali della risposta sismica del Colle di Orvieto sia in assenza di cavità, sia in loro presenza. Nelle analisi vengono tenuti in conto i principali fattori influenti sulla risposta sismica locale: la successione stratigrafica ed i rapporti di impedenza tra i vari materiali, la conformazione morfologica e la presenza di cavità in prossimità della superficie della piastra piroclastica. Le analisi, realizzate senza l’intento di determinare la pericolosità sismica locale del Colle, sono state condotte utilizzando un accelerogramma rappresentativo dei più grandi terremoti storicamente osservati in situ. L’intero impianto della Tesi è incentrato su un classico problema di risposta di sito: l’oggetto della ricerca è pertanto rappresentato dal moto ottenuto in superficie in occasione di un sisma, e dalle sue caratteristiche peculiari legate alla presenza di cavità, in associazione ad altre condizioni geotecniche e morfologiche. Ipotesi fondamentale assunta nel corso della ricerca è quello di mantenimento delle condizioni elastiche del terreno o della roccia al contorno delle cavità. Sono pertanto escluse dallo studio le problematiche relative allo sviluppo di intense plasticizzazioni, con alterazione delle condizioni di stabilità delle cavità durante il sisma, e le loro ripercussioni in superficie

    La lettura emozionale in Bernardo di ClairvauxNon verba sed affectus

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    L'articolo si propone di mostrare come il sermo esegetico bernardiano sia volto all'amplificazione della dimensione emotiva, amplificazione che determina un'emergenza di senso rispetto al normale livello di comunicazione: la parola, nell'ermeneutica di Bernardo, non è segno linguistico il cui significato sia univocamente coglibile dall'intelletto, ma, caricandosi della sua materialità, dilata e moltiplica retoricamente gli echi emotivi che può produrre, dischiudendo nella dimensione affettiva la sua verità.Lo stile retorico di Bernardo viene quindi analizzato attraverso l'elaborazione di una metodologia di lettura che, riproducendo graficamente la struttura sintattica di alcuni passi dei Sermones super Cantica Canticorum e ispirandosi al principio guida della priorità degli affetti (affermato da Bernardo stesso), consente di sottoporre a verifica l'ipotesi iniziale

    Case studies on data-rich and data-poor countries

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    The aim of Work Package 5 is to assess the needs of decision-makers and end-users involved in the process of post-disaster recovery and to provide useful guidance, tools and recommendations for extracting information from the affected area to help with their decisions. This report follows from Deliverables D5.1 “Comparison of outcomes with end-user needs” and D5.2 “Semi-automated data extraction” where the team had set out to explore the needs of decision-makers and suggested protocols for tools to address their information requirements. This report begins with a summary of findings from the scenario planning game and a review of end-user priorities; it will then describe the methods of detecting post-disaster recovery evaluation and monitoring attributes to aid decision making. The proposed methods in the deliverables D2.6 “Supervised/Unsupervised change detection” and D5.2 “Semi-automated data extraction” for use in post-disaster recovery evaluation and monitoring are tested in detail for data-poor and data-rich scenarios. Semi-automated and automated methods of finding the recovery indicators pertaining to early recovery and monitoring are discussed. Step-by-step guidance for an analyst to follow in order to prepare the images and GIS data layers necessary to execute the semi-automated and automated methods are discussed in section 2. The outputs are presented in detail using case studies in section 3. In order to develop and assess the proposed detection methods, images from two case studies, namely Van in Turkey and Muzaffarabad in Pakistan, both recovering from recent earthquakes, have been used to highlight the differences between data-rich and data-poor countries and hence the constraints on outputs on the proposed methods

    Use of probiotics in medical devices applied to some common pathologies.

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    Probiotics, defined as “living microorganisms that, whether ingested in useful amount, may have beneficial effects on human body”, are widely used in various products for human use, such as dietary supplements, medical devices and pharmaceutical products. The European Directive on medical devices (MDs) (DDM 93/42), also includes those MDs containing live microorganisms, particularly probiotics, that may have various destinations of use, including that of assisting the therapy of several human pathologies. In this brief note we analyzed the use of probiotics in MDs and how probiotics administration could represent one of the new frontiers of scientific research on the prevention and treatment of various diseases. We’ll analyze the literature on probiotics based MDs, to review their major targets in the therapy of some of the most common human pathologies: bacterial vaginosis and vaginitis, atopic dermatitis, infant colic, obesity, type 2 diabetes, and pharyngotonsillitis

    Effect of electron-beam treatment on the properties of high speed steel

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    Results of research influence of the modes of electron beam processing on structure and properties of P6M5 high-speed cutting steel are presented in article. On the basis of pilot studies, the optimum mode of electron beam processing of high-speed cutting steel is chosen. It is experimentally defined that after electron beam processing the microhardness of P6M5 high-speed cutting steel increases to 950 MPa and wear resistance increases to 1,3 times in comparison with initial material. It is established that electron beam processing allows receiving the modified layer with a high hardness and high resistance to abrasive wear. Substantial increase of microhardness and wear resistance of high-speed cutting steels after electron beam processing shows prospects of application of this way of processing for increase of operability of the cutting tools from high-speed cutting steels
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