The management of diabetic ketoacidosis in children

The object of this review is to provide the definitions, frequency, risk factors, pathophysiology, diagnostic considerations, and management recommendations for diabetic ketoacidosis (DKA) in children and adolescents, and to convey current knowledge of the causes of permanent disability or mortality from complications of DKA or its management, particularly the most common complication, cerebral edema (CE). DKA frequency at the time of diagnosis of pediatric diabetes is 10%–70%, varying with the availability of healthcare and the incidence of type 1 diabetes (T1D) in the community. Recurrent DKA rates are also dependent on medical services and socioeconomic circumstances. Management should be in centers with experience and where vital signs, neurologic status, and biochemistry can be monitored with sufficient frequency to prevent complications or, in the case of CE, to intervene rapidly with mannitol or hypertonic saline infusion. Fluid infusion should precede insulin administration (0.1 U/kg/h) by 1–2 hours; an initial bolus of 10–20 mL/kg 0.9% saline is followed by 0.45% saline calculated to supply maintenance and replace 5%–10% dehydration. Potassium (K) must be replaced early and sufficiently. Bicarbonate administration is contraindicated. The prevention of DKA at onset of diabetes requires an informed community and high index of suspicion; prevention of recurrent DKA, which is almost always due to insulin omission, necessitates a committed team effort

Heterogeneous and opportunistic wireless networks

Recent years have witnessed the evolution of a large plethora of wireless technologies with different characteristics, as a response of the operators' and users' needs in terms of an efficient and ubiquitous delivery of advanced multimedia services. The wireless segment of network infrastructure has penetrated in our lives, and wireless connectivity has now reached a state where it is considered to be an indispensable service as electricity or water supply. Wireless data networks grow increasingly complex as a multiplicity of wireless information terminals with sophisticated capabilities get embedded in the infrastructure. © 2012 Springer Milan. All Right Reserved

Diabetic ketoacidosis

Diabetic ketoacidosis (DKA) is the most common acute hyperglycaemic emergency in people with diabetes mellitus. A diagnosis of DKA is confirmed when all of the three criteria are present — ‘D’, either elevated blood glucose levels or a family history of diabetes mellitus; ‘K’, the presence of high urinary or blood ketoacids; and ‘A’, a high anion gap metabolic acidosis. Early diagnosis and management are paramount to improve patient outcomes. The mainstays of treatment include restoration of circulating volume, insulin therapy, electrolyte replacement and treatment of any underlying precipitating event. Without optimal treatment, DKA remains a condition with appreciable, although largely preventable, morbidity and mortality. In this Primer, we discuss the epidemiology, pathogenesis, risk factors and diagnosis of DKA and provide practical recommendations for the management of DKA in adults and children

Italy’s Giocampus – an effective public-private alliance against childhood obesity

If a child with diabetes develops ketoacidosis, it is absolutely critical that his or her parents are able to contact a trained healthcare provider immediately, 24 hours a day. Many parents report particular difficulties finding an experienced paediatrician to manage this emergency at night, and during week-ends and holidays. It has been demonstrated that these difficult situations can be overcome effectively using widely available telephone technology. A pilot project in this field, the Telephone Hotline Service, has been implemented at the Regional Centre for Children and Adolescents with Diabetes of the University Hospital of Parma, Italy. Through this service, parents have free 24-hour access to an experienced physician or nurse who guides them through the process of managing an episode of acute ketoacidosis. As a result, ketoacidosis has been prevented in a number of children and large admittance costs avoided

Acqua, rifiuti e capitale sociale in Italia. Una geografia della qualit\ue0 dei servizi pubblici e del senso civico

Il volume contiene i risultati di una ricerca condotta sulla qualit\ue0 delle utilities locali nei 103 capoluoghi di provincia. In particolare viene analizzata la qualit\ue0 dei servizi relativi al ciclo dell\u2019acqua (dalla distribuzione dell\u2019acqua potabile all\u2019efficienza dei sistemi di depurazione delle acque reflue) e di quelli relativi allo smaltimento dei rifiuti. L\u2019interesse per tali ambiti dal punto di vista della scienza politica muove da due punti di vista differenti. Da un lato la distribuzione dell\u2019acqua e la raccolta dei rifiuti costituiscono aspetti quotidiani \u2013 ma tutt\u2019altro che secondari \u2013 del processo di penetrazione, mobilitazione e normazione del territorio da parte dello Stato. Dall\u2019altro lato la rilevanza di questi servizi nell\u2019orizzonte quotidiano dei cittadini li rende un canale importante della relazione tra cittadini e istituzioni locali, che storicamente hanno fornito tali servizi nella maggior parte del Paese. Il processo di profonda trasformazione cui \ue8 attualmente soggetto il settore delle utilities segna un ulteriore passo nella differeziazione inter-regionale di questo ambito, che incrocia uno degli esiti della ricerca, vale a dire il forte differenziale di efficienza tra le province del Nord (in particolare i capoluoghi medio-piccoli di Piemonte, Lombardia e Veneto) e quelle dell\u2019estremo Sud continentale e della Sicilia. Il volume si conclude con un\u2019analisi della relazione tra capitale sociale (inteso come civic-ness), reddito medio ed efficienza delle utilities locali, che mette in rilievo la forte correlazione positiva fra queste tre dimensioni. Tale relazione \ue8 da intendere come circolare, in considerazione del carattere irrealistico di modelli che prevedano relazioni causali unidirezionali fra le tre dimensioni considerate. Il caso italiano si caratterizza, dunque, per la compresenza sia di circoli virtuosi \u2013 prevalentemente nelle aree settentrionali - sia di circoli viziosi, concentrati nelle regioni meridionali

Atlante del capitale sociale

Dopo una ricognizione sul concetto di capitale sociale, l'articolo propone la costruzione di un indice di capitale sociale capace di rilevare il grado di capitale sociale diffuso a livello provinciale

Qualità dei servizi locali e capitale sociale nelle città italiane, in “Management delle utilities”, anno VI, n.1, pp. 10-17.

L’articolo mette a confronto la qualità dei servizi di distribuzione dell’acqua potabile e di raccolta dei rifiuti con la dotazione di capitale sociale dei 103 capoluoghi di provincia. L’analisi mette in evidenza una forte sovrapposizione tra qualità dei servizi pubblici e il livello di capitale sociale (civic-ness), rilevato mediante un indice costituito da quattro indicatori: diffusione dei quotidiani, livello i partecipazione elettorale, numero di società sportive e di relativi tesserati, ammontare delle donazioni di sangue. La frattura Nord-Sud, evidente sul piano del reddito pro capite, risulta quindi sovrapposta non solo ad un forte differenziale di efficienza dei servizi pubblici locali, ma anche allo stock di capitale sociale, inteso come senso di responsabilità collettiva. L’articolo si conclude con una discussione sulla relazione esistente tra qualità dei servizi e capitale sociale. Tale relazione è da intendere come circolare. Il caso italiano si caratterizza per la compresenza sia di circoli virtuosi – prevalentemente nelle aree settentrionali - sia di circoli viziosi, concentrati nelle regioni meridionali