95 research outputs found

    LDL (Landscape Digital Library) : A Digital Photographic Database of a Case Study Area in the River Po Valley, Northern Italy

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    Landscapes are both a synthesis and an expression of national, regional and local cultural heritages. It is therefore very important to develop techniques aimed at cataloguing and archiving their forms. This paper discusses the LDL (Landscape Digital Library) project, a Web accessible database that can present the landscapes of a territory with documentary evidence in a new format and from a new perspective. The method was tested in a case study area of the river Po valley (Northern Italy). The LDL is based on a collection of photographs taken following a systematic grid of survey points identified through topographic cartography; the camera level is that of the human eye. This methodology leads to an innovative landscape archive that differs from surveys carried out through aerial photographs or campaigns aimed at selecting "relevant" points of interest. Further developments and possible uses of the LDL are also discussed

    Dal non realizzato al non esposto

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    Nell’ambito della digital art la fase di progettazione e di realizzazione presentano un continuum caratterizzato dal sostrato tecnologico che contraddistingue e accomuna queste forme di espressione artistica.In questa dimensione, come viene a perdersi la distinzione tra originale e copia, viene anche ad assottigliarsi, e forse ad annullarsi, la distinzione tra progetto e realizzazione.Quindi, nel mondo dell’arte digitale, il metro per misurare lo stato di realizzazione di un lavoro non è più quello del passaggio dalla bozza di progetto alla compiuta realizzazione dell’opera, bensì il suo gradiente di visibilità, di esposizione

    LDL (Landscape Digital Library) : A Digital Photographic Database of a Case Study Area in the River Po Valley, Northern Italy

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    Landscapes are both a synthesis and an expression of national, regional and local cultural heritages. It is therefore very important to develop techniques aimed at cataloguing and archiving their forms. This paper discusses the LDL (Landscape Digital Library) project, a Web accessible database that can present the landscapes of a territory with documentary evidence in a new format and from a new perspective. The method was tested in a case study area of the river Po valley (Northern Italy). The LDL is based on a collection of photographs taken following a systematic grid of survey points identified through topographic cartography; the camera level is that of the human eye. This methodology leads to an innovative landscape archive that differs from surveys carried out through aerial photographs or campaigns aimed at selecting "relevant" points of interest. Further developments and possible uses of the LDL are also discussed

    Mostre virtuali per biblioteche digitali: due casi a confronto.

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    I software per la realizzazione di mostre virtuali stanno riscuotendo un notevole successo fra coloro che si occupano di biblioteche digitali grazie alla possibilità di promuovere in modo efficace i contenuti delle biblioteche stesse. Durante l'intervento si metteranno a confronto caratteristiche e funzioni di ‘Omeka’ e ‘Movio’

    Tutte le passioni non spente di un bibliotecario: considerazioni attorno a La biblioteca che verrà di Luca Ferrieri

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    Il recente volume di Luca Ferrieri (La biblioteca che verrà: pubblica, aperta, sociale. Milano: Editrice bibliografica, 2020) interviene nel dibattito sul futuro della biblioteca pubblica – dibattito che anima la letteratura biblioteconomica ormai da decenni – con una trattazione ad ampio raggio delle tematiche più complesse relative agli aspetti organizzativi e all’impatto sociale che le biblioteche avranno negli anni a venire. L’assunto principale dell’autore è che il paradigma identitario della public library sia definitivamente imploso e che attorno ai valori evidenziati nel complemento del titolo di questo saggio – la biblioteca come bene pubblico, l’apertura come atteggiamento nei confronti delle esigenze dei singoli utenti e delle molteplici lingue e formati dei documenti, la socialità come valore in cui riconoscersi – sia da imbastire un’idea innovativa di biblioteca per le nuove esigenze di chi abita il nostro tempo. Un’idea di biblioteca che, necessariamente, per essere credibile ed efficace, deve fondarsi su una profonda ricerca teorica attorno al senso del proprio essere. L’articolo esamina il lavoro di Ferrieri cercando di evidenziare luci e ombre di un saggio complesso, estremamente documentato e, fuor di dubbio, animato da una sincera passione nei confronti del mondo delle biblioteche e dei bibliotecari

    Introductory Note to the Article “Aspetti e problemi della ricerca biblioteconomica di Luigi Balsamo”

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    The purpose of this contribution is to introduce Luigi Balsamo’s article “Aspetti e problemi della ricerca biblioteconomica” originally published in «Bollettino d’informazioni. Associazione Italiana Biblioteche» (vol. 14, n. 1, 1974). Taking into consideration the situation in Italy of that time, Balsamo’s article highlights the limitations of the research in the LIS field, especially in comparison with foreign experiences in the same disciplinary area, as well as a substantial lack of government policy for libraries. Balsamo’s article also outlines a future development perspective for librarianship based on the close relationship that must exist between university and profession: the relationship between these two areas can act as a stimulus for the implementation and improvement of public library services, also in relation to the development of regional autonomies in the field of cultural heritage which, precisely in those years, began to take shape.Lo scopo di questo contributo consiste nell'introdurre l'articolo di Luigi Balsamo "Aspetti e problemi della ricerca biblioteconomica" originariamente pubblicato nel 1974 sul «Bollettino d'informazioni. Associazione Italiana Biblioteche».Nell'articolo di Balsamo si evidenziano i limiti della ricerca biblioteconomica italiana di quel tempo, soprattutto in confronto con le esperienze estere in questo stesso ambito disciplinare, oltre che una sostanziale mancanza di una politica governativa per le biblioteche.L'intervento di Balsamo delinea inoltre una prospettiva futura di sviluppo per la biblioteconomia basata sul rapporto stretto che deve intercorrere tra il mondo dell'università e quello della professione: il dialogo efficace tra questi due ambiti può fungere da stimolo per l'implementazione e il miglioramento dei servizi bibliotecari sul territorio, anche in relazione allo sviluppo delle autonomie regionali nell'ambito dei beni culturali che, proprio in quegli anni, iniziava a prendere forma

    Why we can't give up the concept of document in the era of Linked Data

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    Linked Data represent one of the most interesting and effective uses of open data, allowing the connection of data hosted by multiple digital archives and thus producing innovative information systems. On the other hand, they involve a few problems such as data sources and coarse data: that's why the more the deconstructive logic implied by Linked Data moves the concept of document to the background, the more we can't give it up, because only by preserving the concept of document we can contain the information “liquidity” into stable structures that are essential for our lives and society.I Linked Data rappresentano una delle forme di utilizzo più interessanti e proficue dei dati aperti, dal momento che offrono la possibilità di correlare i contenuti di differenti archivi digitali realizzando strumenti informativi estremamente innovativi. Tuttavia comportano anche alcuni problemi, fra i quali spiccano la provenienza dei dati e la loro granularità. Per far fronte a questi problemi è importante non abbandonare il concetto di documento, tanto più cruciale proprio nel momento in cui la logica della decostruzione sottesa ai Linked Data sembra porlo in secondo piano. Solo mantenendo in vita il concetto di documento, infatti, è possibile contenere la “liquidità” dell’informazione in strutture che possiedano quegli elementi di stabilità caratteristici (anche se non esclusivi) della tradizione bibliografica e che sono di fondamentale importanza per la costruzione della realtà sociale

    Biblioteche digitali e utenti accademici: osservazioni strabiche e inattuali considerazioni

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    Digital libraries perception is different from the developers view and the user. This paper focuses on that differences

    On Boredom, Information Systems, and the Practice of Good Reading

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    Boredom is one of most characteristic features of modern humans. In fact, the large amount of time available, due to the development of information systems, has made it possible to delegate various types of tasks to automatic machines. Traditionally, by boredom we mean a sort of defence mechanism used by humans against an excessive lack of stimuli which can lead to a progressive reduction in cerebral activity. Today, after the build up of systems which allow one to obtain great quantities of information from all parts of the world immediately, boredom seems to manifest itself as a symptom of “information overload”. In any case, boredom sets in when our brain undergoes an imbalance in information intake; that is, when the level of information we are confronted with and that which we can make sense out of at the same time is unequal. What can be done to counter-attack? What strategies can one use to convert moments of boredom into a time of creation and spiritual recreation? According to George Steiner, one of the solutions is the practice of “good reading”, even though environmental and psychological difficulties make life difficult for “the good reader”. The article ends with some ideas about the role that libraries can play to encourage the habit of “good reading”
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