The Paris Principles 60 years later. Conversation with Diego Maltese

Intervista a Diego Maltese, membro della delegazione italiana che partecipò alla Conferenza internazionale sui principi di catalogazione (ICCP)Interview with Diego Maltese, member of the Italian delegation that attended the International Conference on Cataloging Principles (ICCP

Albano Sorbelli in Florence. Bibliology and Historical method at the Istituto di Studi Superiori

Starting from the dissertation submitted in 1899 by Albano Sorbelli to the Istituto di Studi Superiori in Florence (later transformed in the University of Florence, 1924), the text examines his historic and bibliological training, the relationship between History and Bibliology and the role of the Philology and Philosophy Section of the Institute, founded in 1859 under the direction of Gino Capponi. The historical courses held by Pasquale Villari and Achille Coen, also Director of the Library, toghether with the archival and bibliographic classes and exercices held at the Paleography and Diplomatics School directed by Cesare Paoli, gave him the opportunity to better understand and strenghten the link between History and Bibliography, defining and starting his professional career. A final short overview of the manuscript confirms the skill of Albano Sorbelli in managing historical sources and classifying them, and foretells his attitude to historical bibliography and Library Science.Il testo prende spunto dalla tesi di perfezionamento di Albano Sorbelli, discussa a Firenze nel 1899, per raccordare agli anni della formazione fiorentina i due poli della sua attività professionale e scientifica (l’interesse per la Storia e l’interesse per la Bibliologia), indagando il peculiare nesso tra Bibliologia, discipline storico-letterarie e metodo storico istituito nella Sezione di Filosofia e Filologia dell’Istituto di Studi Superiori, fondato nel 1859 sotto la presidenza di Gino Capponi e trasformato in Università nel 1924. Il rapporto di Sorbelli con gli storici Pasquale Villari e Achille Coen, che fu anche direttore della Biblioteca, e Cesare Paoli, docente presso la Scuola di Paleografia e Diplomatica, influì sullo sviluppo dei suoi futuri interessi bibliografici e biblioteconomici, La breve analisi del manoscritto evidenzia l’attitudine all’ordinamento e classificazione delle fonti, l’inclinazione alla bibliografia repertoriale e storica e l’attenzione alla nascente scuola storico-giuridica

Beyond the subscriptions. What are transformative agreements

This essay intends to provide the definition and an initial analysis of the transformative agreements, a modern type of deals between scientific publishers and one or more institutions (universities, library systems, etc.). These agreements, which are joining the traditional subscriptions to the scientific journals are not only as a recent phase of the contractual relationship between publishers and research world, but must be considered as one of the phenomena that most characterize the current period of the open access (OA). A phase in which open access records an increase in consensus (even among publishers) but also in criticism as it would be turning into one of the paid publishing options.Il contributo intende fornire la definizione e una prima analisi dei contratti trasformativi (transformative agreements), un nuovo tipo di accordo tra gli editori scientifici e una o più istituzioni (università, sistemi bibliotecari, ecc.) Questi contratti, che si stanno affiancando ai tradizionali abbonamenti alle riviste scientifiche, non devono essere considerati solo come una nuova fase del rapporto contrattuale tra editori e mondo della ricerca, ma vanno considerati come uno dei fenomeni che più caratterizzano l'attuale momento dell'Open Access (OA). Una fase in cui l'accesso aperto registra un aumento dei consensi (anche da parte degli editori) ma anche delle critiche in quanto si starebbe trasformando in una delle opzioni editoriali a pagamento

Trading in books in time of plague (1522)

Attraverso l’analisi di alcune lettere spedite nel 1522 dall’agente Bernardo d’Asola allo stampatore e libraio veneziano Giovanni Bartolomeo Gabiano, questo articolo riscostruisce le modalità di distribuzione dei libri alle fiere di Recanati e Lanciano. Come si evince dalla lettura di queste missive, tali fiere furono particolarmente sfortunate a causa dei focolai di peste presenti in diverse zone d’Italia nel 1522. In appendice è fornita l’edizione di una lettera particolarmente significativa, spedita da Bernardo d’Asola il 17 ottobre 1522.By analysing some letters sent in 1522 by the agent Bernardo d’Asola to the Venetian publisher and bookseller Giovanni Bartolomeo Gabiano, the article aims to reconstruct ways of organising book distribution at the Recanati and Lanciano fairs.The trade fairs, as evidenced by the letters, are particularly unfortunate because of the plague that affected various areas of Italy in 1522. An edition of Bernardo’s significant letter of 17 October 1522 sent from Recanati follows the text

The application of RDA to archives: criticalities and advantages of using the universal metadata standard. The case of Galileo Chini Archive.

Questo testo riporta l’applicazione delle linee guida RDA (Resource  Description and Access) ad un archivio. Il fondo preso in analisi è l’Archivio Chini, appartenente all'artista toscano Galileo Chini. La sperimentazione ha messo in risalto alcune criticità nell’allineamento di RDA alle necessità della descrizione archivistica. Tuttavia, nonostante queste difficoltà riscontrate, RDA si dimostra un valido punto di partenza per la descrizione delle risorse e, nel futuro, in seguito al dialogo e alla cooperazione fra le varie parti interessate, potrebbe veramente diventare lo standard unico per la descrizione delle risorse.  This article shows the application of RDA (Resource Description and Access) guidelines to archives. The archive used belongs to the Tuscan artist Galileo Chini. This experimentation highlighted some critical issues in the alignment of RDA with the needs of the archival description. However, despite these difficulties, RDA proves to be a valid starting point for the description of resources and, in the future, following the dialogue and cooperation between the various stakeholders, it could become the only standard for the description of resources

The Origins of Bibliographic Control of cartographic resources

The librarian interest in the preservation and cataloguing of cartographic resources is an old topic, but the widespread awareness within the library profession belongs to the post-World War II period. For a very long time, in fact, these resources were not subjected to adequate bibliographic control. The reasons for this delay are many: the lack of awareness of these resources by the library community, the tendency to consider them an "inferior" category compared to traditional library resources and the difficulty in defining a common description model both at national and international level. It is only since the middle of the 20th century that the urgency of dealing with this heritage of extraordinary documentary value has been felt. Since then, much has been done both in terms of the census of these resources and the definition of guidelines within international standards, but much remains to be done.L’interesse biblioteconomico nei confronti della conservazione e della catalogazione delle risorse cartografiche è un tema antico, ma la diffusa consapevolezza all’interno della professione bibliotecaria è un fenomeno che appartiene al secondo dopoguerra. Per moltissimo tempo, infatti, tali risorse non sono state sottoposte a un adeguato controllo bibliografico. Le ragioni di tale ritardo sono molteplici, dalla scarsa conoscenza di tali risorse da parte della comunità bibliotecaria, alla tendenza a considerarle una categoria “inferiore” rispetto alle risorse librarie tradizionali, alla difficoltà nel definire un modello di descrizione comune sia a livello nazionale che internazionale. È solo a partire dalla metà del Novecento che si è avvertita l’urgenza di occuparsi di questo patrimonio di straordinario valore documentario. Da allora molto è stato fatto sia per quanto riguarda il censimento di tali risorse sia per la definizione di apposite linee guida all’interno degli standard internazionali, ma molto resta ancora da fare

The early history of the Book and Archival Heritage Institute Library of the Tuscany Region, Italy (SBL): (1972-1984)

Il saggio presenta la biblioteca del Servizio per i beni librari e archivistici della Regione Toscana (SBL) dal 1972 al 1984, anno di fondazione e anno d’uscita dai ruoli di Luigi Crocetti. La ricerca, purtroppo, non ha potuto utilizzare tutte le fonti a causa dell’indisponibilità dell’Archivio della Regione Toscana. Il contributo si muove sul doppio binario della ricerca storica e della memoria personale di alcuni protagonisti. La biblioteca si caratterizza per essere un caso unico in Italia: punto di riferimento per i bibliotecari toscani e italiani per la loro formazione; costituzione di un catalogo informatizzato, unico esempio di progetto informatico nato all’interno dell’amministrazione: partecipato dai bibliotecari, realizzato in tempi brevi e a basso costo.The essay presents the history of the library of the Service for Book and Archival Heritage of the Region of Tuscany (SBL) from 1972, the year of its foundation, to 1984, the year of Luigi Crocetti’s retirement. The contribution moves on the double track of historical research and the personal memories of some protagonists. The library is characterized by being a unique case in Italy: a reference point for Tuscan and Italian librarians

Gli archivi in un grafo. L’ontologia Records in Contexts nel quadro degli standard e della pratica della descrizione archivistica

Description is one of the key activities of archival profession, a guarantee for correct management, access and conservation of archives. The cornerstones of the tradition, formalized in the last decade of the twentieth century in the standards of the International Council on Archives, are the respect of fonds and their contexts. The ICA standardization renewal process started in 2012 has produced two versions, both in draft, of the Reference Model of the brand new standard RiC-Records in Contexts, on which the very recent RiC-Ontology has been based. The descriptive hierarchy and the concept of the finding aid – even electronic – as a document isolated from the Linked Open Data available in the infosphere are overcome. This contribution aims to present RiC-CM and RiC-O, their criticalities and perspectives, contextualizing them within the debate and practices of archival description.La descrizione è uno dei perni della professione archivistica, garanzia di corretta gestione, accesso e conservazione degli archivi. I capisaldi della tradizione, formalizzata nell’ultimo decennio del Novecento anche negli standard dell’International Council on Archives,  sono il rispetto dell’integrità dei fondi e dei loro contesti di produzione. Il processo di rinnovamento degli standard avviato dal 2012 dall’ICA ha prodotto due versioni, ambedue in bozza, del Reference Model di Records in Contexts, su cui si è basata la recentissima RiC-Ontology. Si supera la gerarchia descrittiva e la concezione dello strumento di ricerca – anche digitale – come opera isolata rispetto ai Linked Open Data disponibili nell’infosfera. Questo contributo intende presentare contenuti, criticità e prospettive di RiC-CM e RiC-O, contestualizzandoli rispetto al dibattito e alla pratica della descrizione archivistica.

Open to whom. The Open science in the quest for readers

Public debate and divulgation are essential components of publisher’s work: making academic reflection contribute to the cultural discussion and to the formation of citizens means going well beyond mere access to arrive at full accessibility of content. But in order to achieve a science truly open to all, it is necessary to start from the great absent in the current discussion, that is the reader.Il confronto con l’opinione pubblica e la divulgazione sono componenti essenziali del lavoro editoriale: fare in modo che la riflessione accademica contribuisca alla discussione culturale e alla formazione dei cittadini significa andare ben oltre il mero accesso per arrivare alla piena accessibilità dei contenuti. Ma per riuscire a realizzare una scienza realmente aperta a tutti, è necessario ripartire dal grande assente nella discussione corrente, cioè dal lettore

Re-reading the dossier about the Venetian prototypographers Johann and Wendelin from Spira

The known documentation about the brothers John and Windelin from Spira is reread here. This is above all informations obtained from the editions themselves, in addition to the famous privilege for the exclusive exercise of the printing in Venice. The occasion is gluttonous to highlight some respectable female figures in the family entourage of the from Spira, as well as the rich plot of German merchants underlying the landing of the typography in the lagoon (John from Köln, the Dinslakens, Peter Ugelheimer). In addition, it is thus possible to identify the proprium that characterized the production of Vindelino, whose slightly elusive figure usually seems to disappear in the face of his brother’s pre-eminence.Il testo offre una rilettura della documentazione esistente sui fratelli Giovanni e Vindelino da Spira. Si tratta di informazioni desunte dalle edizioni stesse, in aggiunta al famoso privilegio per l’esercizio esclusivo della stampa a Venezia. Un’occasione ghiotta per portare alla luce alcune notevoli figure femminili nell’entourage familiare dei da Spira, così’ come la ricca trama di mercanti tedeschi che sottende l’approdo della tipografia nella laguna (Giovanni da Colonia, i Dinslaken, Peter Ugelheimer). É possibile dunque identificare, in aggiunta, le caratteristiche tipiche della produzione di Vindelino, la cui figura un po’ elusiva  è solitamente oscurata dalla preminenza del fratello