46 research outputs found

    Laboratory response : on the front lines of America's health

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    In the event of an outbreak, bioterrorist attack, or chemical or radiological release, we need laboratory capacity to quickly detect, diagnose, and treat those who are impacted.Trained laboratory experts think ahead to future risks and stay on the cutting edge of science to address an ever-evolving set of dangers. When an illness arises, laboratories help confirm or rule out the cause and inform next steps for action.Laboratories figure out what tests are needed, develop them when necessary, and get them to those who need to use them. They can discover and address everyday threats like foodborne illnesses or flu, and extraordinary incidents like anthrax or chemical or radiological events.CS272950Gissue_brief_lab.pd

    L'aziendalitĂ  del volontariato. Il non profit nella Provincia di Benevento

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    Il volume rappresenta il frutto di un’analisi riguardante le attività di volontariato e, più in generale, il Terzo Settore nella provincia di Benevento. In tale prospettiva, il Ce.S.Vo.B. – Cantieri di Gratuità – nella sua funzione istituzionale di sostegno e promozione dell’attività di volontariato, ha promosso una ricerca che non si esaurisce nella raccolta di dati statistici inerenti le associazioni del Terzo Settore operanti nel territorio sannita ma cerca di mettere in luce la scarsa considerazione, per il non profit, di criteri e strumenti di tipo manageriale. La gestione delle aziende non profit è stata da sempre fortemente influenzata dalle finalità sociali che, in sostanza, hanno portato a ipotizzare che il sano e corretto governo di esse potesse prescindere da una necessaria managerializzazione. L’evidenziazione di questi e di altri elementi di criticità rappresenta, dunque, il punto di partenza per una riflessione compiuta e completa sull’intero Terzo Settore, dalla quale diventa possibile tracciare le probabili linee di evoluzione, sviluppo e miglioramento futuri

    Public Private Partnerships: A General Overview in Italy

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    The aim of this paper is to analyze the application of Public Private Partnership (PPP) in Italy. The paper would like to study weakness and strength of these partnerships. This is a descriptive paper based on secondary data. The research defines and describes the importance of PPPs in a period of financial difficulties for national and local governments, with a special focus on Italy experiences. Partnership between public and private haven’t a large diffusion in Italy and don’t concern big or national structure but local structure like cemeteries, local stadium for swimming competition, and little harbor for private ships. PPPs in Italy context require important reflections because there isn’t a high level of collaboration between private and public actors, for many reasons. For example, one of the main causes is represented by a very low level of preparation of local offices and the consequent difficulties of public local actor to manage the partnership

    Intellectual capital in non-profit organizations: a focus on social capital as a marketing enabler

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    Design/methodology/approach: After a literature review about the intellectual capital (IC) and the social capital (SC) in the non-profit sector (NPS), at either national or international level, the study presents a bibliometric-systematic literature review (B-SLR) of the field in question. Purpose: The research has the aim of exploring whether and how relevant studies about nonprofit organizations (NPOs) have so far investigated the fruitful effects that can be generated by proactive governance, management and marketing of their IC – particularly when considering its extension to SC – with relation to the promotion of corporate reputation. Findings: According to a quantitative (more bibliometric) perspective, the scientific interest on this specific issue has not always been constant and methodical, while three themes (institutional scope, human resources and operational functioning) have so far mostly been analyzed according to a qualitative (and therefore more systematic) perspective. Originality/value: Despite some recent trends aimed at re-evaluating the effect of intangible assets in any organization, there is still some reticence within the NPS to consider the importance of these resources. This orientation also extends to IC, and more specifically to SC, which should now be considered as relevant factors in the creation of value for any socioeconomic organization, both nationally and internationally

    Management in the non-profit sector: A necessary balance between values, responsibility and accountability

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    Despite the significant importance of the non-profit Sector, there is a relative limitation of possible modelling related to the management of the Non-Profit Institutions (NPIs). The studies and the research are concentrated in the analysis of the characteristics and the limitations related to the NPIs, rather than to the identification of possible models that can guarantee virtuous paths to these organizations. This book provides hypothetical trajectories for the construction of a theoretical model of reference for the management of NPIs-it accounts for the difficulties and the peculiarities of the non-profit sector, without however renouncing the concrete necessity and the great importance of approaches that try to avoid, or limit, the search for hybrid approaches constituted by the simple "transplant" of tools and techniques taken from the market or from the public administration context. Ultimately, it asserts that the non-profit sector is increasingly becoming the "pillar" on which modern civil society stands, to move towards a better future. The main aims of this book are to identify a link between accountability, responsibility and public trust in NPIs through a potential multidimensional managerial model in which these conceptual elements can be represented in a coordinated and systemic way. It will be of interest to researchers, academics, policymakers, and students in the fields of public and non-profit management, business management and administration, and public administration

    Il dissesto finanziario degli enti locali. Profili economico-aziendali

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    Il dissesto finanziario degli enti locali rappresenta un tema che ha da sempre acceso ampi e controversi dibattiti sia all'interno della comunità scientifica nazionale e internazionale, sia tra gli amministratori locali, sia nel mondo politico. Le possibili spiegazioni di una simile risonanza sono apparentemente ovvie e riflettono le conseguenze derivanti dalle situazioni di dissesto, contraddistinte da una cruciale rilevanza (economica e politica) e da una profonda complessità (tecnica e applicativa). Per gran parte del passato le questioni legate alla condizione finanziaria delle articolazioni territoriali dello Stato sono state relativamente limitate, anche per conseguenza di una duplice spinta. Da un lato, un sistema di finanza derivata che ha indotto comportamenti antieconomici oltre a una quasi totale deresponsabilizzazione nell'attuazione delle scelte di spesa e di investimento e che, oggi, si sta sempre più evolvendo verso forme di forte autonomia e autosufficienza. D'altra parte, la constatazione di una rivoluzione del concetto stesso di Stato, rapidamente trasformatosi da mero fornitore di posti di lavoro e di beni e servizi tipicamente imprenditoriali a soggetto responsabile dello sviluppo economico ma, soprattutto, del progresso e del benessere delle comunità. Alla luce di quanto accennato il volume si sviluppa in un percorso idealmente distinto in alcune "tappe" concettuali utili a fornire al lettore un inquadramento generale del dissesto finanziario degli enti locali, e non una semplice disamina tecnico-normativa della questione. Lo scopo è di contribuire ad arricchire il confronto teorico e concettuale su un tema particolarmente delicato proponendo anche una possibile comparazione internazionale utile ad assistere potenziali futuri tentativi di innovazione legislativa

    L'impresa sociale: valutazioni errate o errate valutazioni?

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    La funzione dell’impresa e dell’imprenditore è stata ed è tuttora al centro di intensi dibattiti che, molto spesso, travalicano i tradizionali confini se!oriali, per coinvolgere ambiti assai diversi. All’impostazione concettuale di studiosi quali Friedman, che vedeva l’impresa quale organizzazione economica per il conseguimento del profilo, oggi si contrappone una visione più ampia che, alle tradizionali e immancabili finalità di ordine economico, attribuisce all’impresa una spiccata funzione di tipo sociale, peraltro quest’ultima associata a una conseguente e importante responsabilità. Il passaggio di paradigma è emblematico di questioni e riflessioni che, evidentemente, sono ben più ampie di quelle tipiche delle discipline economico-aziendali e, soprattutto, investono il vissuto complessivo dei moderni sistemi sociali, non limitandosi alle sole componenti economiche. Alla luce di ciò, è evidente come il dibattito sulle finalità aziendali si sia ulteriormente acceso con la diffusione dell’impresa sociale, proprio a ragione del peculiare, delicato, intricato e complesso rapporto che sussiste in queste particolari organizzazioni aziendali tra cara!eristiche specifiche e finalismi perseguiti. Partendo da ciò, questo lavoro è inteso a chiarire la figura conce!uale dell’impresa sociale che, nella prospettiva degli studi aziendali, è contraddistinta dal potenziale ruolo di superamento della tradizionale concezione della funzione imprenditoriale quale sterile mezzo di produzione di ricchezza economico-finanziaria. Per addivenire a tale scopo, dopo un necessario richiamo all’inquadramento conce!uale delle finalità dell’impresa, utile per la definizione delle possibili combinazioni imprenditoriali, lo scritto affronta il delicato rapporto tra impresa e socialità allo scopo di alimentare, nella parte finale, il dibattito sul tema valutativo dell’impresa sociale con alcune riflessioni e considerazioni che non hanno alcuna intenzione di essere conclusive, ma solo di stimolo agli studi e alle ricerche sull’impresa sociale, anche in considerazione della oggettiva complessità di tale tematica

    Non-profit institutions: professionalism, accountability and civic-engagement

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    Purpose – Non-profit sector management represent a research topic particularly discussed. This work tries to introduce a potential reaction to the need of managerial techniques and instruments to enhance the comprehension of the phenomenon and to accomplish a more powerful management of Non-profit institutions (NPIs). Design/methodology/approach – The complexity of non-profit sector can be useful for identifying the ideal trajectories of a theoretical model of reference for the management of NPIs. Findings – The main purpose is to outline a probable path for the evolution of the non-profit sector management (at the macroeconomic level) and of NPIs that are part of it (at the microeconomic level) and whose main dimensions are: professionalization, civic-engagement and accountability/corporate social responsibility. Originality/value – This research tries to fill the gap existing in the international literature and the relative absence of systemic approaches to the management of NPIs, often focused only on some specific aspects of an extremely complex and multifaceted phenomenon

    I caratteri di “aziendalità” delle organizzazioni non profit

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    Il fenomeno non profit rappresenta un tema concettualmente molto dibattuto dagli studiosi, sia in ambito nazionale, sia nel contesto internazionale (Bronzetti, 2007; Bruni e Zamagni, 2015). Il cosiddetto “terzo settore” è l’espressione generalmente utilizzata per descrivere una fattispecie concettuale assai pluriforme per quanto concerne l’identificazione dei soggetti coinvolti ma, soprattutto, per descrivere in modo compiuto il perimetro delle finalità perseguite dalle organizzazioni che ne fanno parte. D’altra parte, la pluralità di sfaccettature contemplate determina, quasi inevitabilmente, la genesi e la rilevanza di una vasta gamma di criticità (Civitillo, 2020): concettuali, normative, applicative, ecc. Tale ultimo aspetto, sebbene tendenzialmente comune agli studi economico-aziendali, riveste particolare significatività per le organizzazioni non profit, a ragione della peculiare gamma di attività e connesse finalità da loro istituzionalmente perseguite: la tutela degli interessi pubblici generali. Il problema centrale che si vuole affrontare in questa sede è rappresentato dall’intricato e complesso rapporto sussistente tra le organizzazioni non profit e le potenziali esigenze di professionalizzazione o managerializzazione. In altri termini, l’assenza dello scopo di lucro, insieme alla scarsa disponibilità di risorse finanziarie delle “aziende non profit”, possono determinare problematiche cruciali e di difficile superamento

    La crisi di Comuni e Province

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    Con il trascorrere del tempo, la letteratura economico-aziendale è stata arricchita di numerosi contributi sulle crisi aziendali e sui relativi processi di risanamento o di liquidazione. Sono stati così presi in esame i sintomi e le cause che determinano la crisi, sono state offerte una serie di classificazioni delle diverse tipologie di crisi, così come sono stati studiati gli sviluppi possibili del fenomeno “crisi”. Tali attività di studio, tuttavia, si sono sempre soffermate con prevalente riferimento all’impresa appartenente al settore privato. Ciò nonostante, situazioni di crisi possono presentarsi, così come la stessa dottrina ha evidenziato, in qualsiasi tipo di azienda. In effetti: “il concetto di crisi è connaturato all’essere dell’azienda che, in quanto sistema dinamico ed aperto, è in continuo cambiamento ed è perciò passibile di situazioni critiche determinate da una non tempestiva o adeguata risposta alle mutate condizioni ambientali o alle richieste del mercato e quindi della perdita dell’equilibrio economico-finanziario, che ne assicura la sopravvivenza nel tempo”
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