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    Focusing in Multiwell Potentials: Applications to Ion Channels

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    We investigate out of equilibrium stationary distributions induced by a stochastic dichotomous noise on double and multi-well models for ion channels. Ion-channel dynamics is analyzed both through over-damped Langevin equations and master equations. As a consequence of the external stochastic noise, we prove a non trivial focusing effect, namely the probability distribution is concentrated only on one state of the multi-well model. We also show that this focusing effect, which occurs at physiological conditions, cannot be predicted by a simple master equation approach.Comment: 8 pages, 7 figure

    LA STAZIONE GPS BLGN PER IL MONITORAGGIO DELLA SUBSIDENZA

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    Il sistema di posizionamento GPS (Global Positioning System) è nato negli Stati Uniti negli anni ’90 per scopi militari e negli ultimi decenni si è notevolmente diffuso anche in ambiente civile. Il GPS è un sistema basato sulla ricezione di segnali radio emessi da satelliti posizionati in orbite a circa 20000 km di altezza la cui configurazione attuale permette la visibilità di almeno 4 satelliti in ogni istante e luogo del pianeta. Si tratta di una tecnica di intersezione spaziale distanziometrica nel sistema di riferimento elissoidico geocentrico WGS84. La distanza geometrica (range) tra il centro di fase dell’antenna di stazione a terra ed i satelliti, viene calcolata misurando il ritardo temporale tra il segnale ricevuto ed un clone generato dal ricevitore fornendo, in prima approssimazione, il tempo di volo del tragitto satellitericevitore. Il segnale GPS è caratterizzato da una componente fondamentale, due onde sinusoidali chiamate L1 e L2 e da una componente impulsiva, i due codici pseudorandom C/A e P; viene inoltre inviato un messaggio di navigazione (codice D) nel quale sono presenti importanti informazioni quali lo stato di salute dei satelliti, le effemeridi (parametri per il calcolo delle orbite) e la deriva degli orologi di bordo. Un ricevitore GPS geodetico può effettuare due tipi di misure su entrambe le portanti L1 ed L2, cioè misure di codice e di fase. Il posizionamento GPS si può effettuare in varie modalità tra cui la modalità relativa che permette di raggiungere le massime precisioni (pochi millimetri) in quanto i sistemi di equazioni vengono risolti utilizzando le componenti dei vettori linea-di-base che, adeguatamente combinate, permettono di ridurre e/o eliminare una buona parte degli errori sistematici [Hofmann-Wellenhof, et al. 2008]. Inoltre, le misure possono essere ottenute da applicazioni statiche o cinematiche [Cina, 2001]. Il grande sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha reso possibile la realizzazione di strumenti di rilievo geodetico e topografico ad alta precisione, compatti e maneggevoli, caratterizzati da notevole facilità di utilizzo, versatili e spesso corredati da software ad elevate prestazioni per l’acquisizione, la gestione e l’elaborazione dei dati. I moderni ricevitori vengono implementati con la capacità di immagazzinare un numero sempre più elevato di dati generalmente in memorie Compact Flash (CF) sempre più veloci (oltre 30 MB/s di transfer rate) e della capienza che raggiunge e supera i 4Gb, il numero dei canali supera la ventina ed i firmware sono dotati di tecniche spettrali e di filtraggio in grado di distinguere la maggior parte del codice P (Precision o Protected) criptato poiché destinato ad applicazioni militari. Attualmente, non si parla più solo di sistemi GPS, ma di sistemi GNSS (Global Navigation Satellite Systems) in quanto esistono altre costellazioni di satelliti artificiali come il GLONASS ed il nascente sistema Galileo. I moderni ricevitori, dunque, sono in grado di captare in contemporanea almeno i segnali delle due principali costellazioni (GPS e GLONASS). Inoltre, è interessante notare che il numero attuale dei satelliti GPS è di 31 grazie alla vita media superiore alle aspettative dei satelliti di ormai vecchia generazione. In questi ultimi anni molti Enti o Università italiane e straniere impegnate in studi geofisici a carattere geodinamico e geodetico, hanno lavorato alla realizzazione di reti GPS di monitoraggio continuo con lo scopo di ottenere risultati affidabili ad alta precisione e di costruire una struttura adatta alla definizione di un sistema di riferimento stabile. I dati GPS acquisiti in continuo su reti appositamente realizzate, dotate di procedure automatiche di acquisizione, trasmissione e analisi dei dati, rappresentano un potente mezzo per studiare le deformazioni del suolo di origine tettonica e vulcanica, consentendo avanzamenti significativi nella ricerca geofisica e geodetica. I prodotti che derivano dalla realizzazione delle reti permanenti sono vari e generalmente si possono riassumere come segue: la produzione di soluzioni giornaliere e settimanali di coordinate delle stazioni della rete; la produzione di soluzioni di velocità e di deformazione; l’archivio di dati GPS; divulgazione dei prodotti e risultati delle reti GPS. Grazie alla presenza di una copertura di reti permanenti a scala regionale del territorio italiano è inoltre più semplice la pianificazione e realizzazione di sottoreti atte agli studi di fenomeni locali che necessitano una geometria a più stretta maglia, per esempio con linee di base di alcune decine di chilometri o inferiori. È infatti possibile contare su una ricca banca dati, e quindi utilizzare le soluzioni già disponibili per orientare i risultati in un corretto sistema di riferimento senza introdurre necessariamente nel data processing dati appartenenti a stazioni troppo distanti e quindi senza affrontare soluzioni troppo eterogenee in termini di linee-di-base. In questo lavoro vengono descritte le caratteristiche tecniche di materializzazione, messa in funzione e analisi dati di una stazione GPS su edificio atta al monitoraggio di precisione del fenomeno della subsidenza che affligge in particolar modo alcune zone della città di Bologna per effetto di fenomeni antropici come l’estrazione di idrocarburi e lo sfruttamento di falde acquifere. Uno dei progetti seguiti dalla Sezione INGV di Bologna, infatti, si propone di apportare un significativo miglioramento della conoscenza dei fenomeni locali di subsidenza tramite l’integrazione di informazioni già esistenti con nuove misure ottenute da 6 metodologie InSAR (Interferometric Syntetic Aperture Radar) e GPS. Per questo, è importante utilizzare una rete GPS che abbia le caratteristiche necessarie per fornire risultati affidabili e che sia oltretutto direttamente vincolabile al dato SAR perciò visibile nelle immagini radar. Da qui l’ulteriore necessità di monumentare le stazioni su edificio e di illustrare con precisione tutti i dettagli tecnici relativi alla stazione BLGN

    Response dynamics of metal oxide gas sensors working with temperature profile protocols

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    Abstract In this work we present the analysis of gas sensors working in modulated temperature mode with temperature varying according to exponential law. We integrate conductometric gas sensor based on semiconducting metal oxide layers and an ad-hoc developed electronics to present a sensing system based on a single sensor featuring a degree of selectivity arising from the exploitation of response dynamics features. In particular, a set of parameters is used to summarize the deviation of the response shape from the single exponential law

    Graphene-zinc oxide based nanomaterials for gas sensing devices

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    Herein, we report the preparation of a hybrid material by combination of modified graphene and ZnO. The morphological and compositional analyses of the obtained material have been performed by means of scanning electron microscopy and energy dispersive X-ray analysis. The functional properties of the prepared structures have been investigated for their application in gas sensor devices. The gas sensing performance of the hybrid material show that the structure can be used for fabrication of chemical sensors, as well as in electronic nose technology. (C) 2016 The Authors. Published by Elsevier Ltd

    Ultrafast dynamics in unaligned MWCNTs decorated with metal nanoparticles

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    The relaxation dynamics of unaligned multi-walled carbon nanotubes decorated with metallic nanoparticles have been studied by using transient optical measurements. The fast dynamics due to the short-lived free-charge carriers excited by the pump are not affected by the presence of nanoparticles. Conversely, a second long dynamics, absent in bare carbon nanotubes, appears only in the decorated samples. A combination of experiment and theory allows us to ascribe this long dynamics to relaxation channels involving electronic states localized at the tube-nanoparticle interface

    Investigation of dopant profiles in nanosized materials by scanning transmission electron microscopy

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    Scanning electron microscopy is capable to provide chemical information on specimens interesting for the field of materials science and nanotechnology. The spatial resolution and the chemical information provided by incoherent imaging and detection of transmitted, forward-scattered electrons can reveal useful information about the specimen composition and microstructure. This paper discusses the capability and potential of low-voltage Scanning Transmission Electron Microscopy (STEM) for the characterization of multilayered structures and dopant profiles in crystalline materials

    Modest forest and welfare gains from initiatives for reduced emissions from deforestation and forest degradation

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    Reduced emissions from deforestation and forest degradation (REDD+) projects and programmes promise to deliver performance-based, cost-effective climate change mitigation. Fifteen years after its conception, we analysed the rigorous counterfactual-based evidence for environmental and welfare effects from such national and subnational initiatives, along with a Theory of Change. Using machine-learning tools for literature review, we compared 32 quantitative studies including 26 primary forest-related and 12 socioeconomic effect sizes. Average environmental impacts were positively significant yet moderately sized, comparable to impacts from other conservation tools, and mostly impermanent over time. Socioeconomic impacts were welfare-neutral to slightly positive. Moderator analysis showed that environmental additionality was likely restricted by project proponents’ adverse spatial targeting of low-threat areas. Scarce funding flows from carbon markets and ill-enforced conditionality probably also limited impacts. Hence, important policy and implementation lessons emerge for boosting effectiveness in the current global transition towards larger-scale, jurisdictional action
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