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09/12/2000 - Media Advisory.pdf
Il Postmoderno non è stato un fenomeno passeggero; anzi, esso si ripresenta caparbio nei luoghi della crisi della contemporaneità. In un gioco di rimandi e rispecchiamenti questo volume tenta di utilizzare il pensiero postmoderno come strumento di indagine sul nostro presente e sulle sue contraddizioni. Ne emergono oggetti concreti ma continuamente modificati dall'uso in itinere dei cittadini postmoderni
Meditations on the Italian population of low interest to the vaccination campaign against the pandemic from H1N1v. The point of view of the region
In this article we developed a technical reflection on the organization of the National Pandemic Influenza A H1N1 variant plan, implemented in the Italian Region and in specific in the Local Health Agency Taranto. The audit has raised some critical issues that led to the limited success of the vaccination campaign. Among the critics it was really difficult to find quickly and easily those healthy individuals at risk for disease. Therefore it raises the need to prepare a special population register as an essential preliminary step necessary for the active call of the target population in anticipation of a possible pandemic wave. In this vein, the Prevention Department of Taranto has developed a recording database system that has been experienced during the influenza vaccination campaign for the 2010-2011 season
Indirizzi operativi per la sorveglianza clinica e ambientale della legionellosi nelle strutture sanitarie e assistenziali della Regione Puglia
La prima epidemia di legionellosi, verificatasi nel luglio del 1976 durante l'American Legion
Annua/ Convention a Philadelphia, fece registrare oltre 200 casi con 34 decessi. Solo un anno più tardi,
nei laboratori dei Centers far Disease Contrai and Prevention (CDC) dì Atlanta , fu isolato e identificato
il microrganismo che, in memoria della prima epidemia, fu chiamato Legionella pneumophila. la
sorgente dell' infezione fu individuata nell' impianto di aria condizionata presente nell'hotel.
La scoperta suscitò un grande interesse, tale da incoraggiare alcuni studiosi ad effettuare
indagini sierologiche retrospettive su campioni di siero provenienti da soggetti affetti da polmonite di
origine sconosciuta. Fu possibile in tal modo risalire ad altri episodi epidemici, quali gli eventi accaduti
nel 1965 tra i pazienti dell'Ospedale Psichiatrico St. Elisabeth di Washington e nel 1968 tra coloro che
lavoravano nel Servizio di Sanità Pubblica di Pontiac (in Michigan). In seguito, si verificarono altre
epidemie che hanno contribuito ad approfondire le conoscenze scientifiche non solo sull'etiologia,
patogenesi, diagnosi e terapia della legionellosi, ma anche sulle caratteristiche biochimiche,
morfologiche e immunologiche dell'agente patogeno, compreso il suo habitat natura le.
In Italia, il primo focolaio epidemico risale al 1978 sul Lago di Garda ed interessò 10 soggetti.
Da allora le segnalazioni di casi, sia sporadici sia epidemici , sono diventate sempre più frequ enti, anche
se è difficile stabilire se questo incremento sia dovuto ad un reale aumento dell' incidenza, al
perfezionam ento delle tecniche diagnostiche o ad una maggiore att enzione alla diagnosi e
segnalazione dei casi.
Nel Sud Italia, la Puglia è tra le regioni con il maggior numero di casi di legionellosi notificati
[Notiziar io ISS 2017]. I fattori che rendono diff icile il controllo e la gestione del probl ema sono la
disomogeneità nelle procedure di campionamento, le difformità negli intervent i di bonif ica, la scarsa
esperienza nella gestione del rischio associato alle diverse concentrazioni di Legionella rilevate nelle
reti idriche.
L'entità del problema, per la sua complessità, richiede sempre piu un'accurata attenzione a
causa delle pesanti conseguenze legali e di immagine che possono coinvolgere sia le strutture sanitarie
sia quelle turistico-ricettive, pertanto la Giunta regionale ha approvato nel 2012 il documento Indirizzi
per l'Adozione di un Sistema per la sorveglianza e il controllo delle infezioni da Legionella in Puglia, con
il quale ha istituito un sistema di rete regionale formato da due livelli organizzativi: uno centrale e
l'altro periferico [D.G.R. n. 2261/2012] .
Il livello organizzativo centrale è rappresentato da un apposito Nucleo di Riferimento Regionale
che definisce percorsi comun i e codificati nell'ambito delle attività di prevenzione e controllo della
malattia ed esercita funzioni chiave per la governance del sistema . Il mandato strategico è quello di
assumere l'impegno di "regolare" la rete, attraverso un ruolo di att ivazione, sviluppo e manutenzione
di procedure codificate tra i componenti della rete stessa.
Il livello organizzativo periferico , costituito dal Nucleo Operativo Territo riale presso ogni
Azienda Sanitaria Locale, è incaricato delle attività in materia di prevenzione e controllo della
legionellosi e rappresenta, a livello aziendale, il momento d'incontro e condivisione tra il Dipartimento
di Prevenzione, la Direzione Sanitaria, i reparti di ricovero, i laborato ri di analisi aziendali, oltre che di
coordinamento e collaborazione con l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione
dell'Ambiente (ARPA) provinciale.
I punti deboli di ogni strategia di controllo della legionellosi sono riportabili alla mancanza di
una chiara correlazione dose-effetto e di una soglia limi te ben definita , ancora oggi associate
all'impossibilità di bonificare il sistema idrico in maniera definitiva.
Per ridurre il rischio e il numero dei casi di malattia , il presente documento si propone di
pianificare un iter omogeneo di procedure da applicare per il controllo e la prevenzione della
legionellosi, ponendosi nella linea della prevenzione primaria piuttosto che in quella dell'intervento al verificarsi dei casi. - Il presente documento è rivolto a tutte le strutture sanitarie e assistenziali della Regione Puglia
e fornisce indicazioni su:
1. metodi più appropriati per lo screening e la diagnosi della legionellosi;
2. modalità di campionamento per la ricerca di Legionella negli impianti idrici e aeraulici;
3. sistemi efficaci per la sorveglianza e il controllo delle reti idriche;
4. procedure e mezzi per la bonifica e la ridu zione del rischio;
5. attività di comunicaz ione e formazione degli operatori sanitari e degli addetti al controllo;
6. responsabilità medico-legali connesse al verificarsi di casi di malattia associati alle strutture coinvolte
The health determinants in young children: Testing a new surveillance system in Italy
In recent years, the scientific community has stressed the need to invest in the first 1,000 days of life - the time spanning between conception and the 2nd birthday - because it is during this period that the foundations of health are laid and whose effects will be present throughout the life and may influence the next generation. Taking this into account, in 2013 the National Centre for Disease Prevention and Control (CCM) of the Italian Ministry of Health promoted and financed a project to test a surveillance system of the main determinants of health concerning the child between the conception period and the 2nd years of life which are included in the National Programme “GenitoriPiù”: folic acid before and during pregnancy, abstention from tobacco and alcohol during pregnancy and lactation, breastfeeding, infant sleep position, vaccination attitude, and early reading. The Project, started in January 2014 and ended in August 2016, has piloted the design, testing, and evaluation of the surveillance system with the view to national extension and the repeatability over time. The surveillance system has been designed to collect data through a questionnaire compiled by mothers in vaccination centres, in order to produce indicators which will enable territorial and intertempo-ral comparisons to be made. The project has shown the feasibility of this system, identifying favourable conditions and possible difficulties, and its ability to collect important information on children's health
The PRIAMO study: age- and sex-related relationship between prodromal constipation and disease phenotype in early Parkinson's disease.
OBJECTIVES: To explore the impact of sex and age on relationship between prodromal constipation and disease phenotype in Parkinson's disease at early stages. METHODS: A total of 385 Parkinson's disease patients from the PRIAMO study were classified according to the presence of prodromal constipation and followed for 24 months. Multivariable mixed-effect models were applied. All analyses were performed separately for sex (64.1% men) and median age (different by sex: 67 years-old in men and 68 years-old in women). RESULTS: As for sex, prodromal constipation was associated with greater odds of attention/memory complaints and apathy symptoms in women only. As for age, prodromal constipation was associated with lower cognitive and higher apathy scores in older patients only. CONCLUSIONS: Prodromal constipation anticipates lower cognitive performances and more severe apathy since the earliest stages in women and older patients. Sex- and age-related heterogeneity of prodromal markers of Parkinson's disease may impact disease phenotype
Costruire esistenze. Soggettivazione e tecnologie formative del sé
none2noneG. Annacontini, M. PesareAnnacontini, G.; Pesare, M
A two-dimensional electrothermal model for GaAs MESFETs
A new physical-based electrothermal model for GaAs MESFET is presented. The 2-D electrical model based on the accurate velocity-electric field Chang-Fetterman expression is coupled to a thermal simulator which is able to take into account the thermal dependence of GaAs thermal conductivity and the multilayer structure of a typical chip. The simulator has been compared with the results of a 3-D FDM simulator and measurements. The accuracy is to be considered satisfactory and the CAD tool can easily perform the simulation on a common PC
Language Mediation for Victims of Human Trafficking at Detention Centres for Undocumented Migrants. The Case of the CIE, in Bologna, Italy
This article examines the role of the language mediator in a detention centre in Bologna, Ital
Convergence results for an averaged LQR problem with applications to reinforcement learning
In this paper, we will deal with a linear quadratic optimal control problem with unknown dynamics. As a modeling assumption, we will suppose that the knowledge that an agent has on the current system is represented by a probability distribution π on the space of matrices. Furthermore, we will assume that such a probability measure is opportunely updated to take into account the increased experience that the agent obtains while exploring the environment, approximating with increasing accuracy the underlying dynamics. Under these assumptions, we will show that the optimal control obtained by solving the “average” linear quadratic optimal control problem with respect to a certain π converges to the optimal control driven related to the linear quadratic optimal control problem governed by the actual, underlying dynamics. This approach is closely related to model-based reinforcement learning algorithms where prior and posterior probability distributions describing the knowledge on the uncertain system are recursively updated. In the last section, we will show a numerical test that confirms the theoretical results