81 research outputs found

    European Archaeological Research Projects. Un database sulle opportunitĂ  di scavo

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    Si illustrano le motivazioni e gli obbiettivi che hanno spinto alla creazione di un servizio di opportunitĂ  di scavo in rete per gli studenti in archeologia europe

    Accurate detection of Neisseria gonorrhoeae ciprofloxacin susceptibility directly from genital and extragenital clinical samples: towards genotype-guided antimicrobial therapy.

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    INTRODUCTION: Increasing use of nucleic acid amplification tests (NAATs) as the primary means of diagnosing gonococcal infection has resulted in diminished availability of Neisseria gonorrhoeae antimicrobial susceptibility data. We conducted a prospective diagnostic assessment of a real-time PCR assay (NGSNP) enabling direct detection of gonococcal ciprofloxacin susceptibility from a range of clinical sample types. METHODS: NGSNP, designed to discriminate an SNP associated with ciprofloxacin resistance within the N. gonorrhoeae genome, was validated using a characterized panel of geographically diverse isolates (n = 90) and evaluated to predict ciprofloxacin susceptibility directly on N. gonorrhoeae-positive NAAT lysates derived from genital (n = 174) and non-genital (n = 116) samples (n = 290), from 222 culture-confirmed clinical episodes of gonococcal infection. RESULTS: NGSNP correctly genotyped all phenotypically susceptible (n = 49) and resistant (n = 41) panel isolates. Ciprofloxacin-resistant N. gonorrhoeae was responsible for infection in 29.7% (n = 66) of clinical episodes evaluated. Compared with phenotypic susceptibility testing, NGSNP demonstrated sensitivity and specificity of 95.8% (95% CI 91.5%-98.3%) and 100% (95% CI 94.7%-100%), respectively, for detecting ciprofloxacin-susceptible N. gonorrhoeae, with a positive predictive value of 100% (95% CI 97.7%-100%). Applied to urogenital (n = 164), rectal (n = 40) and pharyngeal samples alone (n = 30), positive predictive values were 100% (95% CI 96.8%-100%), 100% (95% CI 87.2%-100%) and 100% (95% CI 82.4%-100%), respectively. CONCLUSIONS: Genotypic prediction of N. gonorrhoeae ciprofloxacin susceptibility directly from clinical samples was highly accurate and, in the absence of culture, will facilitate use of tailored therapy for gonococcal infection, sparing use of current empirical treatment regimens and enhancing acquisition of susceptibility data for surveillance

    Via Ordiere (Solarolo, Prov. di Ravenna)

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    Si illustrano nel notiziario di scavi e scoperte le attivit\ue0 di ricerca nell'abitato dell'et\ue0 del Bronzo di Solarolo, via Ordiere con la definizione cronologica e tipologica dei materiali rinvenut

    La Romagna tra antica e recente et\ue0 del Bronzo

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    La Romagna si caratterizza nelle fasi dell\u2019et\ue0 del Bronzo per proprie peculiarit\ue0 connesse fondamentalmente all\u2019interazione con la costa adriatica. L\u2019antica et\ue0 del Bronzo \ue8 distinta in una fase iniziale permeata di elementi di tradizione campaniforme definiti in Romagna \u201cstile della Tanaccia\u201d, cui segue, dopo una fase intermedia, una fase piena/evoluta del Bronzo antico evidenziata dalla presenza di anse a gomito talora con prolungamento pseudoasciforme, di anse con espansione a bottone e di grandi prese circolari pertinenti a vasi contenitori. Per le fasi iniziali del Bronzo medio, caratterizzate nella ceramica dalle sopraelevazioni del tipo ad ascia di anse e di manici, l\u2019attribuzione dei siti alla facies di Grotta Nuova pu\uf2 essere rivista e sostituita piuttosto da una maggiore peculiarit\ue0 del gruppo Farneto-Monte Castellaccio come emergente aspetto autonomo gi\ue0 nel BM1 avanzato, ma soprattutto nel BM2, caratterizzato da una vera e propria fusione nella produzione ceramica con gli indicatori terramaricoli. La successiva fase di BM3 \ue8 riconoscibile per la presenza di ceramica con decorazione appenninica, che proseguir\ue0 anche nelle fasi iniziali del BR, ma continuano in parte le presenze di elementi terramaricoli con i modelli di sopraelevazione a corna pi\uf9 sviluppate e diversificate rispetto alla fase precedente. La parte orientale della regione sembra non aderire alla moda delle anse falcate, con dischi frontali o a corna sviluppate della facies terramaricola e piuttosto prevalgono le maniglie. Elemento di fusione con i modelli terramaricoli sono proprio nelle maniglie le estremit\ue0 espanse e terminazioni a corna. Nel BR la Romagna partecipa alla formazione e sviluppo del subappenninico e sembra rivestire un ruolo significativo nella elaborazione e diffusione di alcune tipologie caratteristiche di questa fase. Nelle fasi avanzate non sono attivati nuovi insediamenti, indicando l\u2019inizio di una contrazione demografica che caratterizza tutto l\u2019ambito regionale e che porter\ue0 allo spopolamento registrato nelle fasi finali dell\u2019et\ue0 del Bronzo, tuttavia per la Romagna, sembra delinearsi una maggiore continuit\ue0 insediativa corrispondente probabilmente alla ricerca di strategie diverse che porteranno alla costituzione di un polo demografico alternativo nelle fasi successive.In the Bronze Age the Romagna was characterized as a region rich in peculiarities linked with the Adriatic coast. The beginning of the Early Bronze Age (EBA) was marked by elements of the tradition of the late Bell Beaker culture, locally known as \u201cTanaccia\u201d style, followed by an intermediate and a mature phase marked by elbow handles, sometimes with axeshaped extension and by handles with button extension and by large circular grips related to jars. In the Middle Bronze Age (MBA) the earliest phase was characterized by handles and hafts with axe ending followed by the Grotta Nuova facies. That said, this attribution can be revised and replaced by giving more importance to the Farneto-Monte Castellaccio group as an emerging local aspect in Romagna and eastern Emilia in MBA 1, and particularly in MBA 2, when many types merge ceramic elements of Terramare and Grotta Nuova. The following phase of MBA 3 is widely recognizable by ceramics with Apennine decoration that continued into the early Recent Bronze Age (RBA), although some Terramare elements persist, such as the horned handles. The eastern part of the region does not appear to have produced the horned handles, whereas lugs are more frequent, frequently with tips shaped like those of the horned handles. In the RBA the Romagna region contributed to the development of the Subappennine culture and it appears to play a significant role in the manufacture and diffusion of typical elements of this phase. In the latest phase no more new settlements were founded, confirming the demographic contraction of a large part of Northern Italy, marked by a total abandonment in the Final Bronze Age, especially in Emilia. Nevertheless in some parts of Romagna a greater continuity in the settlement pattern can be noted, corresponding presumably to different strategies that led to the establishment of an alternative demographic pole in the following phases

    Solarolo (RA) via Ordiere. EtĂ  del bronzo

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    Scheda di aggiornamento degli scavi nell'abitato dell'etĂ  del Bronzo di Solarolo (RA

    Materiali dal sito tardo antico della Piana di San Martino, Pianello Val Tidone, Piacenza

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    Il contributo si propone di analizzare i reperti ceramici della fase tardoantica e altomedievale della Piana di San Martino, proponendone un significativo parallelo con i reperti del medesimo periodo provenienti da altri siti della Val Tidone (Pianello V.T—Lotto Scrocchi e Trevozzo—Insaudo). Tale confronto permette di individuare per il comprensorio l’appartenenza a circuiti culturali e commerciali volti alla Pianura Padana e non all’Appennino, mostrando come i commerci a vasto raggio subiscano una chiusura progressiva verso l’ambito locale in quei secoli di grave instabilità politica e sociale
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