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Etica sessuale, indirizzi pedagogici e questione femminile in alcuni scritti del prof. Marella
il prof. Olinto Marella in piena epoca modernista attraverso le linee pedagogiche della Montessori contribuisce al dibattito politico e religiosi nel panorama culturale italian
Jean-Baptiste du Tertre: explorador y misionero de la corte de Richelieu
Desde el siglo XV hasta finales del XVII los debates religiosos entorno a la llamada “savane” ocupan un amplio espacio en las páginas de los textos de exploradores y misioneros, además de ser el centro de las conversaciones en los salones refinados de toda Europa. El asunto de estos debates aparece como uno de los grandes temas filosóficos, históricos y antropológicos del momento, importante no sólo para la identificación y la definición de regiones remotas, todavía desconocidas, sino también para la comprensión de la misma naturaleza humana y la revisión de las certezas tradicionales. El historiador Du Tertre, fiel a las obligaciones epistemológicas de un “research”, defiende desde su obra escrita la profesión de historiar marcada por “la veracidad y la sinceridad”. En su De la Religión des Sauvages, sigue la metodología del historien, atento a las relaciones con respecto a la flora, la fauna y los movimientos políticos de las Islas, las cuales describe con gran exhautividad en la primera parte de dicho texto. A él dedicamos nuestra atención en el presente estudio.Starting from the Fifteenth century, up to including, all of the Seventeenth century, the
discussion of the religion of the so-called “savane” occupies ample space throughout the pages of the texts of explores and missionaries and was at the heart of conversations at the refined
salons al lover Europe. It appears as one of the great philosophical, historical and anthropological
themes and is important not only for the identification and the definition of remote regions
that are still unknow but also for the comprehension of human nature itself and the revision of
traditional certainties. Faithful to the epistemological obligations of a dispassionate resaerch of
historical truth and constant in the profession of that “veracity and sincerity” which has been
difende since the creation of the work, in the tract, De la Religion des Sauvages, Du Tertre remains the methodological historien who is attentive to the relations regarding the flora, the fauna and the political movements of the Islands which he descrive with great assiduousness in the first part of his work
From France to Florence : Marriage Strategies, Political Education and Raison d’État in the Case of Marguerite-Louise d’Orléans
This essay examines the figure of the Grand Duchess Marguerite-Louise d’Orléans and her
unhappy marriage. Inserted within the rationale of raison d’état, her biographical narrative
reveals important aspects of this royal princess’s political education. The decisions she took
relate back to the peculiarities related to her education and upbringing during the events of the
Fronde. Further, the close bond with her mother, Marguerite of Lorraine, duchess of Orléans,
and her mother’s interventions during the Florentine period, help us to understand the political
dimensions of the actions Marguerite-Louise subsequently undertook. Several contemporary
sources, notably a lengthy letter from an anonymous former spiritual guide, provide a deeper
understanding of her rank and her cultural milieu, the product of a princess’s education in an
era of political turmoil and changing attitudes towards elite women’s behaviour
Alessandro Cont, \u201cGiovin Signori. Gli apprendisti del gran mondo nel Settecento italiano\u201d
Volume riguardante la formazione dei giovani aristocratic
la vera storia di dorian gray. una biografia di epoca vittoriana
nella londra letteraria di fine '800 quando lo scrittore irlandese incantava il suo pubblico con le pièces teatrali e i successi di lady Windermere's Fan e The Importance of being Earnest tutti parlavano della sua profonda amicizia con un giovane poeta che ispirò il grande scrittore irlandese a renderlo immortale nel suo romanzo con il nome di Dorian Gra
Christopher F. Black, \u201cStoria dell'Inquisizione in Italia: tribunali, eretici, censura\u201d
Paolo Mieli, nel recensire sul Corriere della Sera (22 gennaio 2013) l'edizione originale pubblicata per la Yale University Press nel 2009 con il titolo The Italian Inquisition, ricordava che l\u2019autore aveva dissentito con l\u2019editore proprio per la scelta del titolo. Il rischio di sacrificare il tema del variegato mondo dei tribunali con declinazioni territoriali, evidentemente per l\u2019autore, troppo stringenti, non avrebbe fatto giustizia a finalit\ue0 interpretative pi\uf9 articolate che lo storico si poneva. Ancor pi\uf9 duro era stato lo scontro con Diarmaid MacCulloch che su The London Review of Books imputava a Black la colpa di aver cavalcato una sorta di leggenda pink dell\u2019inquisizione romana con considerazioni morbide laddove la valutazione sulle \u201cnefandezze\u201d operate dal governo Carafa/Ghislieri non riceveva la giusta considerazione. Black si difendeva chiamando in aiuto la storiografia pi\uf9 affermata sul tema, quella di Prosperi e Ditchfield i quali affermavano a riguardo, come sempre Mieli ricorda nel citato articolo, che \u201cl\u2019inquisizione romana, nonostante il suo lato oscuro, \ue8 stata anche una forza creativa ed educativa, che ha contribuito a definire e influenzare la cultura italiana almeno fino al XIX secolo\u201d
Resta testa a testa colla serva al fuoco: figure marginali nelle Notificazioni del Lambertini
figure di marginali nelle Notificazioni al clero bolognese di papa Lambertin
Victorian days in the Queen Victoria time
durante il regno della regina Vittoria l'Inghilterra inaspr\uec le leggi contro la pratica dell'omosessualit\ue0 e gli scrittori vittoriani dovettero trovare modalit\ue0 clandestine di espressione dei propri sentiment
Dal Regno di Napoli alla Francia. Viaggi ed esilio tra Sette e Ottocento di Fabio D'Angelo, Napoli, Dante&Descartes, 2018
recensione a volum
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