23 research outputs found

    Contagio e contatto: distanziamento sociale, isolamento e criminalitĂ  in Ticino ai tempi del Covid-19

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    L’articolo considera i termini contagio e contatto in alcune prospettive del diritto penale e della criminologia. Se nel primo ambito, di regola si utilizza e interpreta il contagio principalmente in relazione all’infiltrazione della criminalità organizzata negli apparati economici e statali, nel secondo, si studiano gli effetti del contatto tra vittime e autori di reato sulla probabilità che un crimine si verifichi, e del contagio comportamentale sulla propensione a delinquere. Data questa premessa, l’articolo si focalizza sugli effetti della mancanza di contagio e contatto, che si sono verificati a seguito delle restrizioni per contenere la pandemia di Covid-19, sulla criminalità. L’analisi della letteratura internazionale identifica le principali ipotesi interpretative che vengono poi testate analizzando i dati sulla criminalità in Canton Ticino. In generale, le dinamiche internazionali si confermano nel cantone svizzero: tra marzo e giugno 2020, la criminalità è diminuita del 43,1% rispetto alla media 2018-2019. Questa differenza viene spiegata principalmente dalla mancanza di contatto tra vittime e autori di reato che porta a meno opportunità criminali. Emerge però anche l’importanza del “time-shift”, cioè della necessità di distinguere tra gli effetti di breve e di lungo periodo sulla criminalità, e del “crime specificity” ovverosia dell’importanza di approfondire le specificità legate a singole fattispecie di reato.This paper aims to discuss, mainly in a descriptive way, the topic of contagion and contact from the perspectives of criminal law and criminology. First, the research offers an overview of the use of contagion and contact in the two disciplines. Whereas criminal law uses and interprets the term contagion primarily in relation to the infiltration of organized crime into economic and state apparatuses, criminology studies the effects of contact between victims and perpetrators on the likelihood of a crime occurring, and of behavioural contagion on the propensity to commit crime. Secondly, the article focuses on how lack of contagion and contact, which occurred because of restrictions to contain the Covid-19 pandemic, affected crime. The analysis of the international literature identifies the main interpretative hypotheses, which are then tested by analyzing crime data in Canton Ticino. In general, the international dynamics are confirmed in the Swiss Canton: between March and June 2020 crime decreased by 43.1 percent compared to the 2018-2019 average. This is mainly explained by the lack of contact between victims and offenders leading to fewer criminal opportunities. Also emerging is the importance of "time-shift" – the need to distinguish between short- and long-term effects on crime – and of "crime specificity" – the importance of delving into specifics related to crime types

    Dilemmi etici ed empatia ai tempi del Covid-19

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    Con la recente diffusione del virus Covid-19 molte domande sono disponibili, sia da un punto di vista sanitario ed economico, sia da un punto di vista umano. La rapida diffusione del virus e il tasso di contagio hanno costretto gli operatori sanitari a compiere scelte etiche e morali. Abbiamo cercato di vedere quali scelte farebbe un campione rappresentativo della popolazione italiana, inclusi gli operatori sanitari , se confrontato con un dilemma etico riguardo a questa crisi e quali conseguenze emotive potrebbero derivarne. Dai risultati oltre l'80% del campione ha scelto per scelte utilitaristiche e impersonali, mosso quindi dalla razionalità per risolvere il problema. Nonostante l'apparente distacco nella scelta, queste decisioni hanno comunque avuto un impatto emotivo, indicando che anche le scelte più razionali non sono esenti dall'empatia.Con la recente diffusione del virus Covid-19 molte domande sono sorte, sia di carattere sanitario ed economico, sia da unpunto di vista più umano. La rapida diffusione del virus e l’alto tasso di contagio ha costretto gli operatori sanitari a dovercompiere delle scelte etiche e morali. Ci si è dunque domandati quali scelte un campione rappresentativo della popolazioneitaliana, tra cui anche operatori sanitari, avrebbe compiuto se messo di fronte a dilemmi etici riguardanti questa crisi e qualiconseguenze emotive ne sarebbero scaturite. Dai risultati emerge come più dell’80% del campione abbia optato per scelteutilitaristiche e impersonali, quindi mossi da razionalità per la risoluzione del problema. Nonostante l’apparente distacconella scelta, tali decisioni hanno comunque avuto un impatto emotivo, indice del fatto che anche le scelte più razionali nonsono esenti da empatia

    Measuring crime against business in the EU: the Problem of Comparability

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    L'obiettivo della tesi è quello di discutere i problemi di comparabilità relativi alla misurazione della criminalità contro le imprese in Europa. Per raggiungere tale obiettivo la tesi analizzerà le principali ricerche che hanno misurato la criminalità contro le imprese, nei paesi dell'Unione Europea, evidenziando le loro principali problematiche. Successivamente identificherà e analizzerà i principali fattori economico-culturali che possono maggiormente influenzare la misurazione e la comparabilità dei dati sulla criminalità contro le imprese.The aim of this thesis is to discuss the problem of comparability related to the measurement of crime against business at European level. The research objective will be achieved by firstly analysing and discussing the properties of existing experiences which were developed to measure crime against business in the EU. Secondly, the thesis will examine the most important cultural and economic features of European countries that may affect cross-national measurement and comparability of data on crime against businesses

    The evolving nature of evidence as used within the international anti-corruption community

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    International audienceSince the 1990s, many international institutions have gotten involved in the “fight against cor- ruption” and sought to harmonise national legislations. While a number of international con- ventions against corruption have been adopted they rely on governments’ political will to com- ply, especially in the Global North. In the absence of coercive power, international institutions have used knowledge production and the rhetoric of evidence-based policy-making to influence domestic policy-making. This paper is interested in international institutions’ use of knowledge and evidence to set the anti-corruption agenda. It questions and deconstruct what they present as evidence, showing that the meaning of the term has evolved overtime. Based on document analysis and interviews with international civil servants and NGO employees, this paper firstly comes back on the value attributed to knowledge in this policy field. It then presents what in- ternational institutions meant by evidence since the emergence of the anti-corruption agenda in the 1990s. Lastly, it critically discusses the use of knowledge and evidence, the function it plays and its effects on anti-corruption policy-making

    Evoluzione del fenomeno criminalit\ue0: italiani e stranieri a confronto

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    Il saggio descrive l'evoluzione del fenomeno criminalit\ue0 in Lombardia, confrontando la popolazione italiana e straniera

    Le persone

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    Il contributo analizza la condizione della sicurezza per i reati contro le persone in Europa, Italia e Trentino

    La criminalit\ue0 in Europa, Italia e Trentino dal 1995 ad oggi

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    Il rapporto affronta ed analizza il trend della criminalit\ue0 a livello europeo e nazionale con mappe e grafici sugli andamenti della criminalit\ue0 dal 1995 ad oggi

    Suicide Risk and the Economic Crisis: An Exploratory Analysis of the Case of Milan

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    <div><p>In the past five years, several scientific articles have claimed that the increase some countries have registered in suicide rates since 2008 is somehow related to the economic crisis. Other research has suggested that the impact of specific economic problems on the probability of suicidal behavior is often mediated by other individual-level factors, mainly psychological and physical, whose negative influence is exacerbated by reductions in the availability of health and social care during an economic crisis. On the basis of almost 1,000 cases of suicide collected by the Institute of Forensic Medicine in the province of Milan, this article aims at testing whether suicidal probability during an economic crisis is influenced by the interaction between an individual’s employment status and the presence of psychological or physical disease. Using a binary logistic regression model, this article demonstrates that the likelihood of suicide during an economic crisis is three times higher for persons affected by a severe disease, either physical or psychological, than for people who are not affected (OR = 3.156; 95% CI = 1.066–9.339; p = 0.38). Neither employment status nor the interaction between employment status and health status contributed to the difference between the suicide rate before and during the economic crisis.</p></div

    Le cose

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    Il contributo descrive lo stato della sicurezza in Europa, Italia e Trentino dei reati contro la propriet
    corecore