12 research outputs found

    DIABETE MELLITO TIPO 2 ED EVENTI ARITMICI NEL PAZIENTE ANZIANO. OSSERVAZIONI MEDIANTE MONITORAGGIO ECG HOLTER

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    Premessa: Il diabete, come noto, espone ad elevato rischio di malattie cardio e cerebro-vascolari. Secondo alcuni autori il diabete \ue8, di fatto, una \u201ccardiomiopatia\u201d. In un precedente studio, peraltro in armonia con la letteratura, abbiamo evidenziato un maggiore incidenza di aritmie nei pazienti con diabete mal controllato. Recenti studi, infine, hanno ipotizzato una correlazione non casuale tra diabete mellito e fibrillazione atriale (FA). Obiettivo: Scopo di questo lavoro \ue8 stato confrontare, mediante ECG Holter, il numero, il tipo e la complessit\ue0 degli eventi aritmici in una popolazione diabetica rispetto ad una non diabetica, in uno studio di coorte retrospettivo. Risultati: \uc8 stato revisionato il database di tutte le registrazioni ECG Holter del nostro Ambulatorio di Cardiologia dal 1\ub0 ottobre 2010 al 31 maggio 2014, per un totale di 2401 esami eseguiti in soggetti di et\ue0 compresa tra 5 e 98 anni. Dal totale sono stati estratti tutti i pazienti con diabete tipo 2 di et\ue0 >65 anni (totale 181, pari al 7,5% dell\u2019intera popolazione, et\ue0 media 78\ub113) e, per confronto, \ue8 stata randomizzata una popolazione di 181 soggetti non diabetici di pari et\ue0, valutando l\u2019incidenza di aritmie sopraventricolari e ventricolari. L\u2019analisi statistica \ue8 stata condotta mediante Test Chi-quadrato e Test T di Student. In accordo con i dati della letteratura, nella popolazione diabetica abbiamo osservato una maggiore prevalenza di fibrillazione atriale (37 vs 18, ovvero 20,4% vs 9,9%, p<0,001). La frequenza cardiaca (media, minima e massima) \ue8 apparsa tendenzialmente pi\uf9 elevata nel gruppo di diabetici rispetto a quella dei controlli con alta significativit\ue0 statistica per quanto concerne la FC massima sia nei soggetti fibrillanti che in quelli in ritmo sinusale (RS). (Vedi Tabella allegata) Nei diabetici in ritmo sinusale abbiamo osservato, inoltre, una frequenza di extrasistolia sopraventricolare significativamente pi\uf9 elevata rispetto ai controlli (93% vs 82,8%, p<0,01), mentre non ha raggiunto la significativit\ue0 il confronto per l\u2019extrasistolia sopraventricolare ripetitiva (coppie: 54,9% vs 52,5%; run: 47,2% vs 42,9). Da notare anche, come peraltro gi\ue0 segnalato in letteratura, che tra i pazienti in ritmo sinusale, i diabetici presentano una minore variabilit\ue0 della frequenza cardiaca. Nei diabetici fibrillanti, rispetto ai controlli, abbiamo osservato una maggior frequenza di extrasistoli ventricolari al limite della significativit\ue0 (94,6% vs 88,8%), ed una loro maggiore complessit\ue0 (BEV polifocali: 11 vs 5, 29,7% vs 27,8%; coppie: 13 vs 4, 35,1% vs 22,2%), anche se l\u2019esiguit\ue0 del campione non consente un adeguato confronto statistico. Nel gruppo di pazienti con FA, abbiamo infine osservato come la prevalenza di pause di durata 65 3 secondi sia significativamente pi\uf9 elevata nei diabetici rispetto ai controlli (20 vs 6, 54,1% vs 33,3% p<0.004). Conclusione: In questo studio abbiamo osservato, in accordo con i dati della letteratura, come i pazienti diabetici presentino una maggior prevalenza di aritmie, ed in particolare di fibrillazione atriale rispetto alla popolazione non diabetica. Le cause della maggiore vulnerabilit\ue0 del tessuto di eccito-conduzione hannouna genesi multifattoriale che include verosimilmente le anomalie strutturali conseguenti alla microangiopatia coronarica, la neuropatia autonomica e la cardiomiopatia diabetica. La disregolazione autonomica, poi, sembrerebbe essere responsabile della minore variabilit\ue0 della frequenza cardiaca riscontrata nei diabetici. Infine, le fasi di iper e soprattutto ipo-glicemia, con l\u2019iperattivazione del sistema catecolaminergico, sono a loro volta potenzialmente pro-aritmiche. Anche l\u2019insulino-resistenza sembrerebbe avere un ruolo importante, come testimoniato dalla maggior prevalenza delle aritmie nei soggetti con diabete di tipo 2 rispetto a pazienti con diabete di tipo 1.I risultati da noi ottenuti, in armonia con quanto riportato in letteratura, confermano la predisposizione dei diabetici alle manifestazioni aritmiche sia sopraventricolari, e segnatamente la FA, sia ventricolari con ulteriore aumento del rischio cardiologico. Data la ricchezza delle informazioni desumibili dalla registrazione Holter potrebbe essere auspicabile introdurre tale monitoraggio nello screening periodico del paziente diabetic

    FIBRILLAZIONE ATRIALE: OSSERVAZIONI SULL\u2019APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA ED EFFETTI DEL TRATTAMENTO DI \u201cRATE CONTROL\u201d MEDIANTE ECG HOLTER NELL\u2019ANZIANO

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    Premessa: La fibrillazione atriale (FA) \ue8 l\u2019aritmia pi\uf9 frequente nella popolazione, con una prevalenza che aumenta con l\u2019avanzare dell\u2019et\ue0, passando da <0.5% nella fascia di et\ue0 compresa tra 40 e 50 anni al 5-15% e oltre, a seconda delle stime epidemiologiche, nei soggetti di et\ue0 avanzata ( 65 80 anni), interessando pi\uf9 frequentemente gli uomini rispetto alle donne. Nella popolazione anziana, inoltre, secondo alcuni autori, la FA \ue8 predittore indipendente di tutte le cause di mortalit\ue0. Come noto, peraltro, tale aritmia \ue8 gravata da elevata morbilit\ue0 e mortalit\ue0 per complicanze trombo-emboliche ed emodinamiche. Da qui la pubblicazione di linee guida, continuamente aggiornate, per il corretto trattamento. Obiettivo: Verifica in fibrillanti anziani di: 1. Adeguatezza della profilassi anti-trombembolica e del \u201crate control\u201d 2. Correlazione fra terapia di \u201crate control\u201d e presenza di pause patologiche e/o aritmie ventricolari Risultati: \uc8 stato revisionato il database di tutte le registrazioni ECG-holter del nostro Ambulatorio di Cardiologia dal 1\ub0ottobre 2010 al 31 maggio 2014, per un totale di 2401 registrazioni di pazienti con et\ue0 compresa tra 5 e 98 anni (55% donne, 45% uomini). L\u2019analisi statistica \ue8 stata condotta mediante Test Chi-quadrato. I soggetti in studio sono stati suddivisi per sesso ed et\ue0 (Gruppo A:< 65 anni, Gruppo B: 65-79 anni, Gruppo C: >79 anni); di questi, 379 sono risultati affetti da fibrillazione atriale (15,8%), con un\u2019incidenza che aumenta con l\u2019avanzare dell\u2019et\ue0 (negli uomini, rispettivamente 9,3% nel gruppo A, 13,3% nel gruppo B e 30,8% nel gruppo C; nelle donne 3,7% nel gruppo A, 13,2% nel gruppo B e 25,5% nel gruppo C). In tutti i gruppi, in accordo con i dati della letteratura, la fibrillazione atriale \ue8 risultata pi\uf9 frequente nei soggetti di sesso maschile. In merito alla profilassi anti-tromboembolica, abbiamo osservato una minor percentuale di soggetti trattati nella popolazione femminile (84% delle donne in profilassi, di cui solo il 65,2% in terapia anticoagulante orale-TAO-; 100% degli uomini in profilassi, di cui solo il 66,1% in TAO).avanzata (70,8% nel gruppo C vs 55,6% nel gruppo A e 55,1% nel gruppo B) e negli uomini di et\ue0 intermedia (82,4% nel gruppo B vs 43,8% nel gruppo A e 65,1% nel gruppo C). Il trattamento con antiaggregante (ASA) appare pi\uf9 frequente nella popolazione giovane, sia per gli uomini (46,9% nel gruppo A vs 27,5% nel gruppo B e 36,7% nel gruppo C) che per le donne (22,2% nel gruppo A vs 18,4% nel gruppo B e 18,3% nel gruppo C), probabilmente per un minore punteggio minore ottenuto al CHA2DS2VASC. Anche in tal caso, il sesso femminile appare sotto-trattato rispetto al maschile. In merito al \u201crate control\u201dabbiamo puntato l\u2019attenzione esclusivamente sui pazienti di et\ue0 pi\uf9 avanzata (ovvero: gruppi B e C). I risultati hanno mostrato come i beta-bloccanti siano i farmaci pi\uf9 utilizzati (nel 53,5% delle donne e nel 55,2% degli uomini) seguiti da calcio-antagonisti non di-idropiridinici (42,2% delle donne e 35,9% degli uomini) e dalla digitale (11,2 % delle donne e 23,5% degli uomini). Da notare che con l\u2019avanzare dell\u2019et\ue0 \ue8 pi\uf9 frequente il ricorso all\u2019associazione dei farmaci delle tre classi citate per ottenere un adeguato \u201crate control\u201d. In particolare, nella fascia di et\ue0 intermedia, ci\uf2 avviene nel 24,5% delle donne e nel 23,5% degli uomini, con una prevalenza analoga nei due sessi, nei soggetti anziani la terapia di associazione \ue8 invece significativamente pi\uf9 elevata (p<0,001) negli uomini (45%) rispetto alle donne (12,5%). L\u2019analisi statistica ha poi mostrato come l\u2019associazione di almeno due dei farmaci prima citati in qualsiasi combinazione sia correlato in modo significativo (p 3 secondi, per entrambi sessi e per tutte le fasce di et\ue0. E la significativit\ue0 aumenta nei pazienti in triplice terapia (p<0,001). Infine, le aritmie ventricolari sono presenti in tutti i soggetti fibrillanti di et\ue0 avanzata, con un grado di severit\ue0 statisticamente evidente negli uomini rispetto alle donne; in particolare, battiti ectopici ventricolari (BEV) polifocali si manifestano nel 64,2% degli uomini vs 31,7% delle donne (p<0,01) e run ventricolari nel 18,3% degli uomini vs 7,5% delle donne (p<0,02). Conclusione: I risultati ottenuti hanno mostrato come, a dispetto delle linee guida per la FA, ancora un\u2019elevata percentuale di pazienti non sia adeguatamente profilassata con TAO. Se ci\uf2 pu\uf2 essere comprensibile nella fascia d\u2019et\ue0 pi\uf9 giovane ed in particolare nel sesso maschile, ove il punteggio del CHA2DS2VASC \ue8 minore, appare invece meno spiegabile nel gruppo di donne di et\ue0 intermedia e negli uomini di et\ue0 avanzata. Un\u2019altra osservazione di rilievo \ue8 quella relativa al rischio di indurre bradiaritmie severe con pause 653 sec e/o favorire l\u2019innesco di aritmie ventricolari, potenzialmente maligne, ogni qual volta per ottenere un apparente buon \u201crate control\u201d si ricorra all\u2019associazione di pi\uf9 farmaci. E ci\uf2 \ue8 tanto pi\uf9 vero quanto pi\uf9 \ue8 avanzata l\u2019et\ue0 del paziente. In tal senso si conferma l\u2019utilit\ue0 della registrazione Holter non solo per il riconoscimento di aritmie clinicamente silenti, ma anche per un adeguato monitoraggio della terapia e ci\uf2 particolarmente nel paziente anziano notoriamente pi\uf9 vulnerabil

    Delirium and Clusters of Older Patients Affected by Multimorbidity in Acute Hospitals.

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    Objectives: Delirium is commonly seen in older adults with multimorbidity, during a hospitalization, resulting from the interplay between predisposing factors such as advanced age, frailty, and dementia, and a series of precipitating factors. The association between delirium and specific multimorbidity is largely unexplored so far although of potential key relevance for targeted interventions. The aim of the study was to check for a potential association of multimorbidity with delirium in a large cohort of older patients hospitalized for an acute medical or surgical condition. Design: This is a cross-sectional study nested in the 2017 Delirium Day project. Setting and participants: The study includes 1829 hospitalized patients (age: 81.8, SD: 5.5). Of them, 419 (22.9%) had delirium. Methods: Sociodemographic and medical history were collected. The 4AT was used to assess the presence of delirium. The Charlson Comorbidity index was used to assess multimorbidity. Results: The results identified neurosensorial multimorbidity as the most prevalent, including patients with dementia, cerebrovascular diseases, and sensory impairments. In light of the highest co-occurrence of 3 neurosensorial chronic conditions, we could hypothesize that a baseline altered brain functional and neural connectivity might determine the vulnerability signature for incipient overall system disruption in presence of acute insults. Conclusions and implications: Eventually, our findings moved a step forward in supporting the key importance of routine screening for sensory impairments and cognitive status of older patients for the highest risk of in-hospital delirium. In fact, preventive interventions could be particularly relevant and effective in preventing delirium in such vulnerable populations and might help refining this early diagnosis

    Visual and Hearing Impairment Are Associated With Delirium in Hospitalized Patients: Results of a Multisite Prevalence Study

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    Sensory deficits are important risk factors for delirium but have been investigated in single-center studies and single clinical settings. This multicenter study aims to evaluate the association between hearing&nbsp;and visual impairment or bi-sensory impairment (visual and hearing impairment) and delirium

    Prevalence and features of delirium in older patients admitted to rehabilitation facilities: a multicenter study

    No full text
    Background: Delirium is thought to be common across various settings of care; however, still little research has been conducted in rehabilitation. Aim: We investigated the prevalence of delirium, its features and motor subtypes in older patients admitted to rehabilitation facilities during the three editions of the "Delirium Day project". Methods: We conducted a cross-sectional study in which 1237 older patients (age ≥ 65 years old) admitted to 50 Italian rehabilitation wards during the three editions of the "Delirium Day project" (2015 to 2017) were included. Delirium was evaluated through the 4AT and its motor subtype with the Delirium Motor Subtype Scale. Results: Delirium was detected in 226 patients (18%), and the most recurrent motor subtype was mixed (37%), followed by hypoactive (26%), hyperactive (21%) and non-motor one (16%). In a multivariate Poisson regression model with robust variance, factors associated with delirium were: disability in basic (PR 1.48, 95%CI: 1.17-1.9, p value 0.001) and instrumental activities of daily living (PR 1.58, 95%CI: 1.08-2.32, p value 0.018), dementia (PR 2.10, 95%CI: 1.62-2.73, p value &lt; 0.0001), typical antipsychotics (PR 1.47, 95%CI: 1.10-1.95, p value 0.008), antidepressants other than selective serotonin reuptake inhibitors (PR 1.3, 95%CI: 1.02-1.66, p value 0.035), and physical restraints (PR 2.37, 95%CI: 1.68-3.36, p value &lt; 0.0001). Conclusion: This multicenter study reports that 2 out 10 patients admitted to rehabilitations had delirium on the index day. Mixed delirium was the most prevalent subtype. Delirium was associated with unmodifiable (dementia, disability) and modifiable (physical restraints, medications) factors. Identification of these factors should prompt specific interventions aimed to prevent or mitigate delirium

    The association between low skeletal muscle mass and delirium: results from the nationwide multi-centre Italian Delirium Day 2017.

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    Introduction: Delirium and sarcopenia are common, although underdiagnosed, geriatric syndromes. Several pathological mechanisms can link delirium and low skeletal muscle mass, but few studies have investigated their association. We aimed to investigate (1) the association between delirium and low skeletal muscle mass and (2) the possible role of calf circumference mass in finding cases with delirium. Methods: The analyses were conducted employing the cross-sectional "Delirium Day" initiative, on patient 65 years and older admitted to acute hospital medical wards, emergency departments, rehabilitation wards, nursing homes and hospices in Italy in 2017. Delirium was diagnosed as a 4 + score at the 4-AT scale. Low skeletal muscle mass was operationally defined as calf circumference ≤ 34 cm in males and ≤ 33 cm in females. Logistic regression models were used to investigate the association between low skeletal muscle mass and delirium. The discriminative ability of calf circumference was evaluated using non-parametric ROC analyses. Results: A sample of 1675 patients was analyzed. In total, 73.6% of participants had low skeletal muscle mass and 24.1% exhibited delirium. Low skeletal muscle mass and delirium showed an independent association (OR: 1.50; 95% CI 1.09-2.08). In the subsample of patients without a diagnosis of dementia, the inclusion of calf circumference in a model based on age and sex significantly improved its discriminative accuracy [area under the curve (AUC) 0.69 vs 0.57, p &lt; 0.001]. Discussion and conclusion: Low muscle mass is independently associated with delirium. In patients without a previous diagnosis of dementia, calf circumference may help to better identify those who develop delirium

    Prevalence and features of delirium in older patients admitted to rehabilitation facilities: a multicenter study

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    Background: Delirium is thought to be common across various settings of care; however, still little research has been conducted in rehabilitation. Aim: We investigated the prevalence of delirium, its features and motor subtypes in older patients admitted to rehabilitation facilities during the three editions of the "Delirium Day project". Methods: We conducted a cross-sectional study in which 1237 older patients (age ≥ 65&nbsp;years old) admitted to 50 Italian rehabilitation wards during the three editions of the "Delirium Day project" (2015 to 2017) were included. Delirium was evaluated through the 4AT and its motor subtype with the Delirium Motor Subtype Scale. Results: Delirium was detected in 226 patients (18%), and the most recurrent motor subtype was mixed (37%), followed by hypoactive (26%), hyperactive (21%) and non-motor one (16%). In a multivariate Poisson regression model with robust variance, factors associated with delirium were: disability in basic (PR 1.48, 95%CI: 1.17-1.9, p value 0.001) and instrumental activities of daily living (PR 1.58, 95%CI: 1.08-2.32, p value 0.018), dementia (PR 2.10, 95%CI: 1.62-2.73, p value &lt; 0.0001), typical antipsychotics (PR 1.47, 95%CI: 1.10-1.95, p value 0.008), antidepressants other than selective serotonin reuptake inhibitors (PR 1.3, 95%CI: 1.02-1.66, p value 0.035), and physical restraints (PR 2.37, 95%CI: 1.68-3.36, p value &lt; 0.0001). Conclusion: This multicenter study reports that 2 out 10 patients admitted to rehabilitations had delirium on the index day. Mixed delirium was the most prevalent subtype. Delirium was associated with unmodifiable (dementia, disability) and modifiable (physical restraints, medications) factors. Identification of these factors should prompt specific interventions aimed to prevent or mitigate delirium

    The association between low skeletal muscle mass and delirium: results from the nationwide multi-centre Italian Delirium Day 2017

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    Introduction Delirium and sarcopenia are common, although underdiagnosed, geriatric syndromes. Several pathological mechanisms can link delirium and low skeletal muscle mass, but few studies have investigated their association. We aimed to investigate (1) the association between delirium and low skeletal muscle mass and (2) the possible role of calf circumference mass in finding cases with delirium. Methods The analyses were conducted employing the cross-sectional "Delirium Day" initiative, on patient 65 years and older admitted to acute hospital medical wards, emergency departments, rehabilitation wards, nursing homes and hospices in Italy in 2017. Delirium was diagnosed as a 4 + score at the 4-AT scale. Low skeletal muscle mass was operationally defined as calf circumference &lt;= 34 cm in males and &lt;= 33 cm in females. Logistic regression models were used to investigate the association between low skeletal muscle mass and delirium. The discriminative ability of calf circumference was evaluated using non-parametric ROC analyses. Results A sample of 1675 patients was analyzed. In total, 73.6% of participants had low skeletal muscle mass and 24.1% exhibited delirium. Low skeletal muscle mass and delirium showed an independent association (OR: 1.50; 95% CI 1.09-2.08). In the subsample of patients without a diagnosis of dementia, the inclusion of calf circumference in a model based on age and sex significantly improved its discriminative accuracy [area under the curve (AUC) 0.69 vs 0.57, p &lt; 0.001]. Discussion and conclusion Low muscle mass is independently associated with delirium. In patients without a previous diagnosis of dementia, calf circumference may help to better identify those who develop delirium

    Visual and Hearing Impairment Are Associated With Delirium in Hospitalized Patients: Results of a Multisite Prevalence Study

    No full text
    426noreservedObjective: Sensory deficits are important risk factors for delirium but have been investigated in single-center studies and single clinical settings. This multicenter study aims to evaluate the association between hearing and visual impairment or bi-sensory impairment (visual and hearing impairment) and delirium. Design: Cross-sectional study nested in the 2017 “Delirium Day” project. Setting and Participants: Patients 65 years and older admitted to acute hospital medical wards, emergency departments, rehabilitation wards, nursing homes, and hospices in Italy. Methods: Delirium was assessed with the 4AT (a short tool for delirium assessment) and sensory deficits with a clinical evaluation. We assessed the association between delirium, hearing and visual impairment in multivariable logistic regression models, adjusting for: Model 1, we included predisposing factors for delirium (ie, dementia, weight loss and autonomy in the activities of daily living); Model 2, we added to Model 1 variables, which could be considered precipitating factors for delirium (ie, psychoactive drugs and urinary catheters). Results: A total of 3038 patients were included; delirium prevalence was 25%. Patients with delirium had a higher prevalence of hearing impairment (30.5% vs 18%; P &lt;.001), visual impairment (24.2% vs 15.7%; P &lt;.01) and bi-sensory impairment (16.2% vs 7.5%) compared with those without delirium. In the multivariable logistic regression analysis, the presence of bi-sensory impairment was associated with delirium in Model 1 [odds ratio (OR) 1.5, confidence interval (CI) 1.2–2.1; P =.00] and in Model 2 (OR 1.4; CI 1.1–1.9; P =.02), whereas the presence of visual and hearing impairment alone was not associated with delirium either in Model 1 (OR 0.8; CI 0.6–1.2, P =.36; OR 1.1; CI 0.8–1.4; P =.42) or in Model 2 (OR 0.8, CI 0.6–1.2, P =.27; OR 1.1, CI 0.8–1.4, P =.63). Conclusions and implications: Our findings support the importance of routine screening and specific interventions by a multidisciplinary team to implement optimal management of sensory impairments and hence prevention and the management of the patients with delirium.mixedMorandi A.; Inzitari M.; Udina C.; Gual N.; Mota M.; Tassistro E.; Andreano A.; Cherubini A.; Gentile S.; Mossello E.; Marengoni A.; Olive A.; Riba F.; Ruiz D.; de Jaime E.; Bellelli G.; Tarasconi A.; Sella M.; Auriemma S.; Paterno G.; Faggian G.; Lucarelli C.; De Grazia N.; Alberto C.; Margola A.; Porcella L.; Nardiello I.; Chimenti E.; Zeni M.; Giani A.; Famularo S.; Romairone E.; Minaglia C.; Ceccotti C.; Guerra G.; Mantovani G.; Monacelli F.; Candiani T.; Ballestrero A.; Santolini F.; Rosso M.; Bono V.; Sibilla S.; Dal Santo P.; Ceci M.; Barone P.; Schirinzi T.; Formenti A.; Nastasi G.; Isaia G.; Gonella D.; Battuello A.; Casson S.; Calvani D.; Boni F.; Ciaccio A.; Rosa R.; Sanna G.; Manfredini S.; Cortese L.; Rizzo M.; Prestano R.; Greco A.; Lauriola M.; Gelosa G.; Piras V.; Arena M.; Cosenza D.; Bellomo A.; LaMontagna M.; Gabbani L.; Lambertucci L.; Perego S.; Parati G.; Basile G.; Gallina V.; Pilone G.; Giudice C.; De F.; Pietrogrande L.; De B.; Mosca M.; Corazzin I.; Rossi P.; Nunziata V.; D'Amico F.; Grippa A.; Giardini S.; Barucci R.; Cossu A.; Fiorin L.; Distefano M.; Lunardelli M.; Brunori M.; Ruffini I.; Abraham E.; Varutti A.; Fabbro E.; Catalano A.; Martino G.; Leotta D.; Marchet A.; Dell'Aquila G.; Scrimieri A.; Davoli M.; Casella M.; Cartei A.; Polidori G.; Brischetto D.; Motta S.; Saponara R.; Perrone P.; Russo G.; Del D.; Car C.; Pirina T.; Franzoni S.; Cotroneo A.; Ghiggia F.; Volpi G.; Menichetti C.; Bo M.; Panico A.; Calogero P.; Corvalli G.; Mauri M.; Lupia E.; Manfredini R.; Fabbian F.; March A.; Pedrotti M.; Veronesi M.; Strocchi E.; Borghi C.; Bianchetti A.; Crucitti A.; DiFrancesco V.; Fontana G.; Bonanni L.; Barbone F.; Serrati C.; Ballardini G.; Simoncelli M.; Ceschia G.; Scarpa C.; Brugiolo R.; Fusco S.; Ciarambino T.; Biagini C.; Tonon E.; Porta M.; Venuti D.; DelSette M.; Poeta M.; Barbagallo G.; Trovato G.; Delitala A.; Arosio P.; Reggiani F.; Zuliani G.; Ortolani B.; Mussio E.; Girardi A.; Coin A.; Ruotolo G.; Castagna A.; Masina M.; Cimino R.; Pinciaroli A.; Tripodi G.; Cannistra U.; Cassadonte F.; Vatrano M.; Scaglione L.; Fogliacco P.; Muzzuilini C.; Romano F.; Padovani A.; Rozzini L.; Cagnin A.; Fragiacomo F.; Desideri G.; Liberatore E.; Bruni A.; Orsitto G.; Franco M.; Bonfrate L.; Bonetto M.; Pizio N.; Magnani G.; Cecchetti G.; Longo A.; Bubba V.; Marinan L.; Cotelli M.; Turla M.; Sessa M.; Abruzzi L.; Castoldi G.; LoVetere D.; Musacchio C.; Novello M.; Cavarape A.; Bini A.; Leonardi A.; Seneci F.; Grimaldi W.; Fimognari F.; Bambara V.; Saitta A.; Corica F.; Braga M.; Ettorre E.; Camellini C.; Bellelli G.; Annoni G.; Crescenzo A.; Noro G.; Turco R.; Ponzetto M.; Giuseppe L.; Mazzei B.; Maiuri G.; Costaggiu D.; Damato R.; Formilan M.; Patrizia G.; Gallucci M.; Paragona M.; Bini P.; Modica D.; Abati C.; Clerici M.; Barbera I.; NigroImperiale F.; Manni A.; Votino C.; Castiglioni C.; Di M.; Degl'Innocenti M.; Moscatelli G.; Guerini S.; Casini C.; Dini D.; D'Imporzano E.; DeNotariis S.; Bonometti F.; Paolillo C.; Riccardi A.; Tiozzo A.; DiBari M.; Vanni S.; Scarpa A.; Zara D.; Ranieri P.; Alessandro M.; Di F.; Pezzoni D.; Platto C.; D'Ambrosio V.; Ivaldi C.; Milia P.; DeSalvo F.; Solaro C.; Strazzacappa M.; Cazzadori M.; Confente S.; Grasso M.; Troisi E.; Guerini V.; Bernardini B.; Corsini C.; Boffelli S.; Filippi A.; Delpin K.; Faraci B.; Bertoletti E.; Vannucci M.; Tesi F.; Crippa P.; Malighetti A.; Bettini D.; Maltese F.; Abruzzese G.; Cosimo D.; Azzini M.; Colombo M.; Procino G.; Fascendini S.; Barocco F.; Del P.; Mazzone A.; Riva E.; Dell'Acqua D.; Cottino M.; Vezzadini G.; Avanzi S.; Brambilla C.; Orini S.; Sgrilli F.; Mello A.; Lombardi L.; Muti E.; Dijk B.; Fenu S.; Pes C.; Gareri P.; Passamonte M.; Rigo R.; Locusta L.; Caser L.; Rosso G.; Cesarini S.; Cozzi R.; Santini C.; Carbone P.; Cazzaniga I.; Lovati R.; Cantoni A.; Ranzani P.; Barra D.; Pompilio G.; Dimori S.; Cernesi S.; Ricco C.; Piazzolla F.; Capittini E.; Rota C.; Gottardi F.; Merla L.; Barelli A.; Millul A.; De G.; Morrone G.; Bigolari M.; Macchi M.; Zambon F.; Pizzorni C.; DiCasaleto G.; Menculini G.; Marcacci M.; Catanese G.; Sprini D.; DiCasalet T.; Bocci M.; Borga S.; Caironi P.; Cat C.; Cingolani E.; Avalli L.; Greco G.; Citerio G.; Gandini L.; Cornara G.; Lerda R.; Brazzi L.; Simeone F.; Caciorgna M.; Alampi D.; Francesconi S.; Beck E.; Antonini B.; Vettoretto K.; Meggiolaro M.; Garofalo E.; Notaro S.; Varutti R.; Bassi F.; Mistraletti G.; Marino A.; Rona R.; Rondelli E.; Riva I.; Scapigliati A.; Cortegiani A.; Vitale F.; Pistidda L.; D'Andrea R.; Querci L.; Gnesin P.; Todeschini M.; Lugano M.; Castelli G.; Ortolani M.; Cotoia A.; Maggiore S.; DiTizio L.; Graziani R.; Testa I.; Ferretti E.; Castioni C.; Lombardi F.; Caserta R.; Pasqua M.; Simoncini S.; Baccarini F.; Rispoli M.; Grossi F.; Cancelliere L.; Carnelli M.; Puccini F.; Biancofiore G.; Siniscalchi A.; Laici C.; Mossello E.; Torrini M.; Pasetti G.; Palmese S.; Oggioni R.; Mangani V.; Pini S.; Martelli M.; Rigo E.; Zuccala F.; Cherri A.; Spina R.; Calamai I.; Petrucci N.; Caicedo A.; Ferri F.; Gritti P.; Brienza N.; Fonnesu R.; Dessena M.; Fullin G.; Saggioro D.Morandi, A.; Inzitari, M.; Udina, C.; Gual, N.; Mota, M.; Tassistro, E.; Andreano, A.; Cherubini, A.; Gentile, S.; Mossello, E.; Marengoni, A.; Olive, A.; Riba, F.; Ruiz, D.; de Jaime, E.; Bellelli, G.; Tarasconi, A.; Sella, M.; Auriemma, S.; Paterno, G.; Faggian, G.; Lucarelli, C.; De Grazia, N.; Alberto, C.; Margola, A.; Porcella, L.; Nardiello, I.; Chimenti, E.; Zeni, M.; Giani, A.; Famularo, S.; Romairone, E.; Minaglia, C.; Ceccotti, C.; Guerra, G.; Mantovani, G.; Monacelli, F.; Candiani, T.; Ballestrero, A.; Santolini, F.; Rosso, M.; Bono, V.; Sibilla, S.; Dal Santo, P.; Ceci, M.; Barone, P.; Schirinzi, T.; Formenti, A.; Nastasi, G.; Isaia, G.; Gonella, D.; Battuello, A.; Casson, S.; Calvani, D.; Boni, F.; Ciaccio, A.; Rosa, R.; Sanna, G.; Manfredini, S.; Cortese, L.; Rizzo, M.; Prestano, R.; Greco, A.; Lauriola, M.; Gelosa, G.; Piras, V.; Arena, M.; Cosenza, D.; Bellomo, A.; Lamontagna, M.; Gabbani, L.; Lambertucci, L.; Perego, S.; Parati, G.; Basile, G.; Gallina, V.; Pilone, G.; Giudice, C.; De, F.; Pietrogrande, L.; De, B.; Mosca, M.; Corazzin, I.; Rossi, P.; Nunziata, V.; D'Amico, F.; Grippa, A.; Giardini, S.; Barucci, R.; Cossu, A.; Fiorin, L.; Distefano, M.; Lunardelli, M.; Brunori, M.; Ruffini, I.; Abraham, E.; Varutti, A.; Fabbro, E.; Catalano, A.; Martino, G.; Leotta, D.; Marchet, A.; Dell'Aquila, G.; Scrimieri, A.; Davoli, M.; Casella, M.; Cartei, A.; Polidori, G.; Brischetto, D.; Motta, S.; Saponara, R.; Perrone, P.; Russo, G.; Del, D.; Car, C.; Pirina, T.; Franzoni, S.; Cotroneo, A.; Ghiggia, F.; Volpi, G.; Menichetti, C.; Bo, M.; Panico, A.; Calogero, P.; Corvalli, G.; Mauri, M.; Lupia, E.; Manfredini, R.; Fabbian, F.; March, A.; Pedrotti, M.; Veronesi, M.; Strocchi, E.; Borghi, C.; Bianchetti, A.; Crucitti, A.; Difrancesco, V.; Fontana, G.; Bonanni, L.; Barbone, F.; Serrati, C.; Ballardini, G.; Simoncelli, M.; Ceschia, G.; Scarpa, C.; Brugiolo, R.; Fusco, S.; Ciarambino, T.; Biagini, C.; Tonon, E.; Porta, M.; Venuti, D.; Delsette, M.; Poeta, M.; Barbagallo, G.; Trovato, G.; Delitala, A.; Arosio, P.; Reggiani, F.; Zuliani, G.; Ortolani, B.; Mussio, E.; Girardi, A.; Coin, A.; Ruotolo, G.; Castagna, A.; Masina, M.; Cimino, R.; Pinciaroli, A.; Tripodi, G.; Cannistra, U.; Cassadonte, F.; Vatrano, M.; Scaglione, L.; Fogliacco, P.; Muzzuilini, C.; Romano, F.; Padovani, A.; Rozzini, L.; Cagnin, A.; Fragiacomo, F.; Desideri, G.; Liberatore, E.; Bruni, A.; Orsitto, G.; Franco, M.; Bonfrate, L.; Bonetto, M.; Pizio, N.; Magnani, G.; Cecchetti, G.; Longo, A.; Bubba, V.; Marinan, L.; Cotelli, M.; Turla, M.; Sessa, M.; Abruzzi, L.; Castoldi, G.; Lovetere, D.; Musacchio, C.; Novello, M.; Cavarape, A.; Bini, A.; Leonardi, A.; Seneci, F.; Grimaldi, W.; Fimognari, F.; Bambara, V.; Saitta, A.; Corica, F.; Braga, M.; Ettorre, E.; Camellini, C.; Bellelli, G.; Annoni, G.; Crescenzo, A.; Noro, G.; Turco, R.; Ponzetto, M.; Giuseppe, L.; Mazzei, B.; Maiuri, G.; Costaggiu, D.; Damato, R.; Formilan, M.; Patrizia, G.; Gallucci, M.; Paragona, M.; Bini, P.; Modica, D.; Abati, C.; Clerici, M.; Barbera, I.; Nigroimperiale, F.; Manni, A.; Votino, C.; Castiglioni, C.; Di, M.; Degl'Innocenti, M.; Moscatelli, G.; Guerini, S.; Casini, C.; Dini, D.; D'Imporzano, E.; Denotariis, S.; Bonometti, F.; Paolillo, C.; Riccardi, A.; Tiozzo, A.; Dibari, M.; Vanni, S.; Scarpa, A.; Zara, D.; Ranieri, P.; Alessandro, M.; Di, F.; Pezzoni, D.; Platto, C.; D'Ambrosio, V.; Ivaldi, C.; Milia, P.; Desalvo, F.; Solaro, C.; Strazzacappa, M.; Cazzadori, M.; Confente, S.; Grasso, M.; Troisi, E.; Guerini, V.; Bernardini, B.; Corsini, C.; Boffelli, S.; Filippi, A.; Delpin, K.; Faraci, B.; Bertoletti, E.; Vannucci, M.; Tesi, F.; Crippa, P.; Malighetti, A.; Bettini, D.; Maltese, F.; Abruzzese, G.; Cosimo, D.; Azzini, M.; Colombo, M.; Procino, G.; Fascendini, S.; Barocco, F.; Del, P.; Mazzone, A.; Riva, E.; Dell'Acqua, D.; Cottino, M.; Vezzadini, G.; Avanzi, S.; Brambilla, C.; Orini, S.; Sgrilli, F.; Mello, A.; Lombardi, L.; Muti, E.; Dijk, B.; Fenu, S.; Pes, C.; Gareri, P.; Passamonte, M.; Rigo, R.; Locusta, L.; Caser, L.; Rosso, G.; Cesarini, S.; Cozzi, R.; Santini, C.; Carbone, P.; Cazzaniga, I.; Lovati, R.; Cantoni, A.; Ranzani, P.; Barra, D.; Pompilio, G.; Dimori, S.; Cernesi, S.; Ricco, C.; Piazzolla, F.; Capittini, E.; Rota, C.; Gottardi, F.; Merla, L.; Barelli, A.; Millul, A.; De, G.; Morrone, G.; Bigolari, M.; Macchi, M.; Zambon, F.; Pizzorni, C.; Dicasaleto, G.; Menculini, G.; Marcacci, M.; Catanese, G.; Sprini, D.; Dicasalet, T.; Bocci, M.; Borga, S.; Caironi, P.; Cat, C.; Cingolani, E.; Avalli, L.; Greco, G.; Citerio, G.; Gandini, L.; Cornara, G.; Lerda, R.; Brazzi, L.; Simeone, F.; Caciorgna, M.; Alampi, D.; Francesconi, S.; Beck, E.; Antonini, B.; Vettoretto, K.; Meggiolaro, M.; Garofalo, E.; Notaro, S.; Varutti, R.; Bassi, F.; Mistraletti, G.; Marino, A.; Rona, R.; Rondelli, E.; Riva, I.; Scapigliati, A.; Cortegiani, A.; Vitale, F.; Pistidda, L.; D'Andrea, R.; Querci, L.; Gnesin, P.; Todeschini, M.; Lugano, M.; Castelli, G.; Ortolani, M.; Cotoia, A.; Maggiore, S.; Ditizio, L.; Graziani, R.; Testa, I.; Ferretti, E.; Castioni, C.; Lombardi, F.; Caserta, R.; Pasqua, M.; Simoncini, S.; Baccarini, F.; Rispoli, M.; Grossi, F.; Cancelliere, L.; Carnelli, M.; Puccini, F.; Biancofiore, G.; Siniscalchi, A.; Laici, C.; Mossello, E.; Torrini, M.; Pasetti, G.; Palmese, S.; Oggioni, R.; Mangani, V.; Pini, S.; Martelli, M.; Rigo, E.; Zuccala, F.; Cherri, A.; Spina, R.; Calamai, I.; Petrucci, N.; Caicedo, A.; Ferri, F.; Gritti, P.; Brienza, N.; Fonnesu, R.; Dessena, M.; Fullin, G.; Saggioro, D
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