Il paradosso del mentitore

The liar paradox is an ancient logical paradox (revisited by modern thinkers) which links truth with falsehood and falsehood with truth, and is based on a self-referential mechanism. It has been discussed by a variety of authors, from Aristotle to Bateson. The solution to that paradox, however, can be found by having recourse to Ludwig Wittgenstein’s philosophy, and by, so to speak, getting out of language (because true and false are words which belong to our language) to attain reality. This can be expressed through Wittgenstein’s idea that no proposition can say of itself whether it is true or false. However, experience is also expressible in words – and one can think of propositions which cannot be confirmed or disproved according to experience. Studying the paradox, therefore, leads one to Gödel’s theorem which offers a mathematical demonstration of the existence of undecidable propositions

Michel Foucault e l'attualità dell'Illuminismo

Riferito a tre scritti di Foucault, tutti collocati nell’ultima parte della sua vita, l’articolo vuol chiarire come il tema dell’Illuminismo non sia per l’autore occasione di ricostruzione storiografica ma impegno filosofico per l’attualità. In questo senso esso giustifica anche la stessa intrapresa filosofica di Foucault di cui rappresenta, certo in modo peculiare, l’ideale sigillo. In questo senso anche la critica alla Scuola di Francoforte non è materiale estraneo, ma rientra perfettamente nell’itinerario metodologico dell’archeologia e della genealogia di Foucault. Infatti Foucault intende l'Illuminismo come un segno rememorativum, demonstrativum, prognostikon (aggettivi usati da Kant per la Rivoluzione Francese). In questa maniera fa dell'Illuminismo un evento, ma un evento simile agli eventi genealogici di Foucault. La storia comunemente intesa riconosce il passato come fonte di insegnamento del futuro, anche se la storia spesso altera i percorsi e nei percorsi storici imposta già un'interpretazione. Ad essere rigorosi in questa storia eventi propriamente non ci sono perché i fatti storici in qualche maniera sono previsti o, vista la costante imprevedibilità del futuro, a posteriori spiegati. L'idea di una storia differente di come poteva essere andata e di come invece di fatto è andata non è prerogativa di molti storici. Ma è sicuramente prerogativa di Foucault (ecco perchè la chiama genealogia). Un esempio di questa è tracciato dalla nascita della prigione (p.226-227). La prigione come sistema penale generalizzato è un vero evento: non era stata prevista dall'istituzione eppure informa del suo carattere l'istituzione futura. Per capirla occorre collazionare molti fatti storici che gli storici ignorano (ad esempio l'idea di disciplina ricavata dalla geometria delle parate militari o del meccanismo di caricamento di un arma, da questa alla disciplina come autosorveglianza e infine al Panopticon ). Un evento imprevisto e imprevedibile informa il sistema penale ed educativo futuro: il carcere, il manicomio, l'ospedale. Ma per capirlo occorre vedere l'incrocio di altre singolarità: l'internamento, la esclusione della déraison, la presenza delle eterotopie (pag.227), Cosi' è l'Illuminismo per Foucault : un evento di questo genere non si dimentica perché è troppo importante per non essere rimesso nella memoria dell'umanità anche quando cada in oblio (quando sembra che non abbia futuro). In un certo senso la periodizzazione storica che è sempre interpretazione del futuro con gli occhi del passato, viene messa in scacco dalla logica dell'evento. L'evento è nel presente, soltanto il presente riesce a definire l'archeologia del sapere. L'Aufklärung è certo un periodo storico ma che non cerca aiuti né nel passato né nel futuro; ha i suoi precetti, sa situarsi con padronanza nei suoi compiti, tra il suo sapere e la sua ignoranza. Non si ha dunque diritto a disprezzare il presente (p.227) perché in esso si cela, nascosto all'occhio della periodizzazione storica il senso dell'evento. Una dialettica dell'Illuminismo, come è stata narrata dai Francofortesi è invece ancora una dialettica storica che seppelisce nel passato il presente (Hollywood come metafora dei film di Goebbels). E che in definitiva disprezza il presente. La serie di rimandi che l'articolo permette di delineare sono dunque molteplici. Innanzitutto spiega come mai la periodizzazione storica della modernità che abbonda in post- (post-moderno, post-democrazia, post-storia) adombra senza spiegarla questa fedeltà al presente enunciata da Foucault. Spiega come l'idea di progresso non deve essere trasfigurata e seppellita dalle magnifiche sorti progressive che possono essere lette esattamente al contrario se non si ha un'idea, riferita al presente, del segno che sa riconoscere il carattere del progresso, che sa dimostrare che quel carattere è l’oggi, che questo segno ci sarà anche nel futuro. Allontana infine il nichilismo diffuso che è naturalmente succedaneo alla lettura in contrario del progresso storico. Ma si allontana anche dall'idea metafisica di una verità perenne che bisogna riattualizzare, senza pensare che in questo modo si perdono di vista gli eventi, le singolarità del sapere e del potere. In questo senso l'illuminismo di Habermas che cerca di ritrovare questa verità perenne nell'agire comunicativo sembra a Foucault “utopica” perchè dimentica proprio le singolarità del potere e del sapere e dunque gli effetti degli ostacoli del, e al sapere, le costrizioni del potere, i suoi effetti coercitivi(p.230). Scopre il singolare, il contingente e quello che è dovuto a costrizioni arbitrarie. Rovescia dunque il limi- te necessario con una critica pratica e liberante. Di conseguenza la critica non ricerca strutture formali, che hanno valore universale, ma è un’inchiesta storica attraverso gli eventi che ci hanno costituito e riconosciuto come soggetti. L'éthos del moderno (non sapremmo meglio definire questa fedeltà al presente) impone all’uomo di reinventarsi, non lo libera nel suo essere proprio che è poi il suo passato, ma lo costringe al compito, duro, di reinventarsi. (p.221)

Down regulation of early sea urchin histone H2A gene relies on cis regulative sequences located in the 5’ and 3’ regions and including the enhancer blocker sns

The tandem repeated sea urchin α-histone genes are developmentally regulated by gene-specific promoter elements. Coordinate transcription of the five genes begins after meiotic maturation of the oocyte, continues through cleavage, and reaches its maximum at morula stage, after which these genes are shut off and maintained in a silenced state for the life cycle of the animal. Although cis regulative sequences affecting the timing and the level of expression of these genes have been characterized, much less is known about the mechanism of their repression. Here we report the results of a functional analysis that allowed the identification of the sequence elements needed for the silencing of the α-H2A gene at gastrula stage. We found that important negative regulative sequences are located in the 462 bp sns 5 fragment located in the 3′ region. Remarkably, sns 5 contains the sns enhancer blocking element and the most 3′ H2A codons. In addition, we made the striking observation that inhibition of the anti-enhancer activity of sns, by titration of the binding proteins in microinjected embryos, also affected the capability of sns 5 to down-regulate transgene expression at gastrula stage. A further sequence element essential for repression of the H2A gene was identified upstream of the enhancer, in the 5′ region, and contains four GAGA repeats. Altogether these findings suggest that down-regulation of the α-H2A gene occurs by the functional interaction of the 5′ and 3′ cis sequence elements. These results demonstrate the involvement of a genomic insulator in the silencing of gene expression

The transition to online psychotherapy during the pandemic: a qualitative study on patients' perspectives

The coronavirus disease 2019 (COVID-19) pandemic has substantially increased online psychotherapies due to the impossibility of participating in vis-a-vis settings. In the last years, research about online therapy has been quickly growing. However, until now, few studies investigated patients' perspective about the transition to online psychotherapy and, specifically, no qualitative research in group therapy has been done on this topic. This study aimed to explore the experience of 51 patients (39 group patients and 12 from individual psychotherapies) who continued psychotherapy in the online setting during the COVID-19 outbreak. A structured online questionnaire with open answers investigated the following topics: setting online, effectiveness, psychotherapy relationship, specific dynamics of online psychotherapy. Patients' answers were analysed by means of Consensual Qualitative Research, modified version (CQRM), an inductive method that allows analysing a large sample and relatively brief written answers. The results show the impact of shift to online platforms on patients and explore how easy or difficult it is for them to adapt to therapeutic processes are in online therapy (vs in-person therapy), by highlighting potential barriers and resources to practice implementation. Participants' responses have been arranged into three main domains: setting online, content/effectiveness of online therapy and therapeutic relationship. A fourth domain, specific for online group therapy, collected responses referred to the changes perceived regarding the group dynamics. From the patient's perspective, online therapy is effective and satisfying. Patients perceived a positive quality of therapeutic relationship in online setting, whereas produced more controversial judgments concerned the changes due to the online setting. Finally, patients in group therapy gave more attention and importance in showing and seeing private personal spaces than the ones in individual therapy

Promoter activity of the sea urchin (Paracentrotus lividus) nucleosomal H3 and H2A and linker H1 α-histone genes is modulated by enhancer and chromatin insulator

Core promoters and chromatin insulators are key regulatory elements that may direct a transcriptional enhancer to prefer a specific promoter in complex genetic loci. Enhancer and insulator flank the sea urchin (Paracentrotus lividus) α-histone H2A transcription unit in a tandem repeated cluster containing the five histone genes. This article deals with the specificity of interaction between the H2A enhancer-bound MBF-1 activator and histone gene promoters, and with the mechanism that leads the H1 transcripts to peak at about one-third of the value for nucleosomal H3 and H2A mRNAs. To this end, in vivo competition assays of enhancer and insulator functions were performed. Our evidence suggests that the MBF-1 transcription factor participates also in the expression of the H3 gene and that the sns5 insulator buffers the downstream H1 promoter from the H2A enhancer. Altogether, these results provide a clear demonstration of the enhancer-blocking function of a chromatin insulator in a natural gene context. In addition, they suggest that both the H2A enhancer and the sns5 insulator may account for the diverse accumulation of the linker H1 versus the core nucleosomal histones during early development of the sea urchin embryo

Transgenic chloroplasts are efficient sites for high-yield production of the vaccinia virus envelope protein A27L in plant cells.

Orthopoxviruses (OPVs) have recently received increasing attention because of their potential use in bioterrorism and the occurrence of zoonotic OPV outbreaks, highlighting the need for the development of safe and cost-effective vaccines against smallpox and related viruses. In this respect, the production of subunit protein-based vaccines in transgenic plants is an attractive approach. For this purpose, the A27L immunogenic protein of vaccinia virus was expressed in tobacco using stable transformation of the nuclear or plastid genome. The vaccinia virus protein was expressed in the stroma of transplastomic plants in soluble form and accumulated to about 18% of total soluble protein (equivalent to approximately 1.7 mg/g fresh weight). This level of A27L accumulation was 500-fold higher than that in nuclear transformed plants, and did not decline during leaf development. Transplastomic plants showed a partial reduction in growth and were chlorotic, but reached maturity and set fertile seeds. Analysis by immunofluorescence microscopy indicated altered chlorophyll distribution. Chloroplast-synthesized A27L formed oligomers, suggesting correct folding and quaternary structure, and was recognized by serum from a patient recently infected by a zoonotic OPV. Taken together, these results demonstrate that chloroplasts are an attractive production vehicle for the expression of OPV subunit vaccines

INFN What Next: Ultra-relativistic Heavy-Ion Collisions

This document was prepared by the community that is active in Italy, within INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), in the field of ultra-relativistic heavy-ion collisions. The experimental study of the phase diagram of strongly-interacting matter and of the Quark-Gluon Plasma (QGP) deconfined state will proceed, in the next 10-15 years, along two directions: the high-energy regime at RHIC and at the LHC, and the low-energy regime at FAIR, NICA, SPS and RHIC. The Italian community is strongly involved in the present and future programme of the ALICE experiment, the upgrade of which will open, in the 2020s, a new phase of high-precision characterisation of the QGP properties at the LHC. As a complement of this main activity, there is a growing interest in a possible future experiment at the SPS, which would target the search for the onset of deconfinement using dimuon measurements. On a longer timescale, the community looks with interest at the ongoing studies and discussions on a possible fixed-target programme using the LHC ion beams and on the Future Circular Collider.Comment: 99 pages, 56 figure