361 research outputs found

    Poly(amidoamine)s synthesis, characterisation and interaction with BSA

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    Cationic poly(amidoamine)s (PAAs) were synthesised and characterised by NMR and gel permeation chromatography. Their thermal properties were investigated using thermogravimetric analysis and differential scanning calorimetry. Although poly(amidoamine)s have been used as endosomolytic polymers for protein intracellular delivery, the interaction of the polymers with the proteins still need to be investigated. BSA was used as a model protein and complexation with the different poly(amidoamine) s was investigated using gel retardation assays, fluorescence spectroscopy and high sensitivity differential scanning calorimetry. Our results indicate that the thermal stability of BSA was affected upon interaction and complexation with the poly(amidoamine)s, however these interactions did not seem to modify the structure of the protein. Polymer flexibility seemed to favour polymer/protein complexation and promoted thermal stability

    Volume Effects on the Glass Transition Dynamics

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    The role of jamming (steric constraints) and its relationship to the available volume is addressed by examining the effect that certain modifications of a glass-former have on the ratio of its isochoric and isobaric activation enthalpies. This ratio reflects the relative contribution of volume (density) and temperature (thermal energy) to the temperature-dependence of the relaxation times of liquids and polymers. We find that an increase in the available volume confers a stronger volume-dependence to the relaxation dynamics, a result at odds with free volume interpretations of the glass transition.Comment: 9 pages 5 figure

    Filippo Vassalli e l'epurazione dal fascismo

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    Il saggio, ambientato nel tormentato e confuso periodo successivo alla caduta del fascismo, si articola in due parti: nella prima si ricostruisce il coinvolgimento di Filippo Vassalli, eminente professore e stimatissimo avvocato, nelle vicende epurative dell’Università di Roma. Dopo aver rifiutato l’incarico di membro del Comitato di risanamento dell’Ateneo, Vassalli fu inserito nella lista degli epurandi e deferito dall’Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo alla Commissione di epurazione del personale universitario. Con un’accurata e puntuale memoria, egli dimostrò l’infondatezza delle accuse che gli venivano rivolte e venne prosciolto. Nella seconda parte del saggio si esamina, invece, il lungo percorso attraverso il quale Vassalli, inizialmente da solo, difese i senatori dichiarati decaduti dall’Alta Corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo, e cercò di riabilitare persone che considerava degne di stima e di rispetto, in nessun modo paragonabili ai gerarchi fascisti. Dichiarando apertamente di voler evitare ogni polemica di tipo politico, si tenne strettamente aderente alle categorie giuridiche e, sul presupposto che la sanzione imposta ai senatori avesse carattere penale, imperniò i primi sei ricorsi sull’art. 528 cpp che ammetteva «in ogni tempo» il ricorso straordinario alla Cassazione a Sezioni Unite contro le sentenze di condanna dei giudici speciali. Le Sezioni Unite penali, con ordinanza 15 gennaio 1946, li dichiararono inammissibili, senza però chiudere del tutto la possibilità di controllo giudiziario in sede diversa. I nuovi scenari, aperti dall’eccezionale vicenda giudiziale, attrassero l’attenzione di parecchi giuristi di spicco e nacque un vivacissimo dibattito. Nel periodo successivo, non pochi furono i mutamenti del contesto politico e giuridico: al dominio della sinistra radicale si era andato gradualmente sostituendo quello del centro democratico e, dopo gli eccessi dell’«epurazione selvaggia», si era imboccata la strada della pacificazione civile. Vassalli riprese l’iniziativa in difesa di un buon numero di senatori. Questa volta anche altri avvocati si attivarono e presentarono ricorsi alle Sezioni Unite civili. Tutti fecero perno sull’art. 362 cpc, che ammetteva il ricorso per cassazione «in ogni tempo» contro le sentenze di un giudice speciale per motivi attinenti alla sua giurisdizione. Con un solo voto di maggioranza, nella sentenza 9 giugno – 9 luglio 1946, gli alti magistrati accolsero il motivo di ricorso basato sull’eccesso di potere compiuto dall’Alta Corte. Tutte le ordinanze impugnate furono pertanto cassate senza rinvio per difetto assoluto di giurisdizione del giudice speciale che le aveva emanate. La sentenza suscitò la reazione di colui che aveva presieduto l’Alta Corte, il giudice Lorenzo Maroni, che, in un articolo su “La Giustizia Penale”, affermò di aver agito nel solo interesse della Nazione, «per superiori esigenze di politica interna ed estera» e sostenne che le ordinanze di decadenza emesse dall’Alta Corte, costituendo «esercizio di una potestà esplicata nella sfera costituzionale per fini decisamente politici», erano sottratte a qualsiasi sindacato dell’autorità giudiziaria. La prospettiva in cui il magistrato si poneva, di opportunità politica, era molto lontana da quella rigorosamente giuridica di Vassalli. Dopo la sentenza delle Sezioni Unite civili, vennero presentati altri ricorsi, con esiti non sempre favorevoli: i magistrati, infatti, ritennero che le ordinanze di decadenza motivate dall’adesione alla Repubblica di Salò, cioè «al governo di tradimento nazionale e di guerra civile», fossero pienamente valide, in quanto contenenti un addebito specifico e di rilevante gravità, e rigettarono i ricorsi. Nonostante quest’ultima parziale sconfitta, Vassalli aveva dimostrato che anche in circostanze eccezionali e nel generale disorientamento in cui versava l’Italia postfascista, le ragioni della politica dovevano rimanere incardinate ai solidi punti di riferimento che solo il diritto poteva fornire, perché la riedificazione delle istituzioni democratiche non poteva prescindere dai basilari principi della convivenza civile

    Methylcellulose enhances resolution in gravitational field-flow fractionation: Going beyond viscosity

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    : Gravitational Field-Flow Fractionation (GrFFF) is an elution-based method designed for the separation of particles ranging from a few micrometers up to approximately 100 μm in diameter. Separation occurs over time, with particles being fractionated based on size and other physico-chemical properties. GrFFF takes advantage of gravitational forces acting perpendicularly to a laminar flow in a thin channel. The fluid exhibits a parabolic velocity profile, with the maximum velocity at the center of the channel and zero velocity at the walls. The exit time of particles depends on their equilibrium position relative to the bottom wall. In hyperlayer mode, larger particles elute faster than smaller ones due to their higher velocities within the channel. This study investigated the effect of adding methylcellulose (MC) to the carrier fluid on the elution behavior - specifically, peak time (tpeak) and resolution (R) - of polystyrene-based (PS) microparticles with sizes of 7, 8, and 10 μm. The results demonstrated that MC not only increases the viscosity of the carrier fluid but also exerts a secondary, predominant effect that improves resolution (R), thereby enhancing the separation of particle populations. This was confirmed by comparing the use of water as the carrier fluid at two different temperatures: 14 °C (high viscosity) and 28 °C (low viscosity). While increasing viscosity by lowering temperature only led to modest reduction in elution time of the fractograms, the addition of MC had a size-dependent effect on the microparticles, significantly improving R without changing other experimental parameters. This suggests the presence of additional phenomena contributing to the improved separation. In conclusion, the addition of MC to the carrier fluid increases the resolving power of GrFFF, enabling the separation of PS microbeads with a size difference of up to 2 μm. This advancement pushes the boundaries of GrFFF and opens up potential new applications. These studies, conducted on PS microbeads, provide a preliminary basis for future work on cells, which have similar density and size. This could pave the way for improved cell separation in diagnostic applications

    Gli orfani della grande guerra e le soluzioni italiane

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    Italian structures and regulations concerning the orphans of the First World Wa
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