34 research outputs found

    "Fra gli orrori d'una tomba mortifera". Le prigioni veneziane tra diritto e letteratura

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    La ricerca approfondisce le condizioni di vita patite dei detenuti nelle carceri di San Marco in età moderna. I componimenti poetici e le lettere scritte dai prigionieri veneziani descrivono le angustie della carcerazione e le angherie dei carcerieri: le testimonianze di chi fu costretto a trascorrere anche solo pochi mesi sepolto vivo in «tombe di cadaveri» svelano una realtà difficile che alcuni autori scelsero di raccontare con mal dissimulata ironia. Le similitudini ricorrenti e gli elementi autobiografici portano alla luce esperienze di vita vissuta nell’attesa dell’agognata libertà

    La procedura civile Veneziana tra istanze di giustizia ed esigenze di riforma

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    The administration of civil justice in Venice in the modern age is a field of research so far only superficially explored. The article aims to investigate this topic from a double point of view: on one side it defines the jurisdictional duties assigned to the main Venetian magistrates, highlighting the connections and the interactions existing between the different levels of jurisdiction; on the other side it proposes a case study in order to test the actual effectiveness of the trial in everyday reality. In this perspective the hereditary dispute between a noblewidow and the nephew of her late husband contributes to outline the features of a judicial system that in the second half of the Eighteenth century was still fit to intercept the demands for justice coming from society

    Fra gli “orrori d’una tomba mortifera”: le prigioni veneziane tra diritto e letteratura

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    La ricerca approfondisce le condizioni di vita patite dei detenuti nelle carceri di San Marco in età moderna. I componimenti poetici e le lettere scritte dai prigionieri veneziani descrivono le angustie della carcerazione e le angherie dei carcerieri: le testimonianze di chi fu costretto a trascorrere anche solo pochi mesi sepolto vivo in «tombe di cadaveri» svelano una realtà difficile che alcuni autori scelsero di raccontare con mal dissimulata ironia. Le similitudini ricorrenti e gli elementi autobiografici portano alla luce esperienze di vita vissuta nell’attesa dell’agognata libertà

    Palmitoylethanolamide dampens reactive astrogliosis and improves neuronal trophic support in a triple transgenic model of Alzheimer’s disease: in vitro and in vivo evidence

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    Alzheimer’s disease (AD) is a neurodegenerative disorder responsible for the majority of dementia cases in elderly people. It is widely accepted that the main hallmarks of AD are not only senile plaques and neurofibrillary tangles but also reactive astrogliosis, which often precedes detrimental deposits and neuronal atrophy. Such phenomenon facilitates the regeneration of neural networks; however, under some circumstances, like in AD, reactive astrogliosis is detrimental, depriving neurons of the homeostatic support, thus contributing to neuronal loss. We investigated the presence of reactive astrogliosis in 3×Tg-AD mice and the effects of palmitoylethanolamide (PEA), a well-documented anti-inflammatory molecule, by in vitro and in vivo studies. In vitro results revealed a basal reactive state in primary cortical 3×Tg-AD-derived astrocytes and the ability of PEA to counteract such phenomenon and improve viability of 3×Tg-AD-derived neurons. In vivo observations, performed using ultramicronized- (um-) PEA, a formulation endowed with best bioavailability, confirmed the efficacy of this compound. Moreover, the schedule of treatment, mimicking the clinic use (chronic daily administration), revealed its beneficial pharmacological properties in dampening reactive astrogliosis and promoting the glial neurosupportive function. Collectively, our results encourage further investigation on PEA effects, suggesting it as an alternative or adjunct treatment approach for innovative AD therapy

    The future of Cybersecurity in Italy: Strategic focus area

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    Common and rare variant association analyses in amyotrophic lateral sclerosis identify 15 risk loci with distinct genetic architectures and neuron-specific biology

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    A cross-ancestry genome-wide association meta-analysis of amyotrophic lateral sclerosis (ALS) including 29,612 patients with ALS and 122,656 controls identifies 15 risk loci with distinct genetic architectures and neuron-specific biology. Amyotrophic lateral sclerosis (ALS) is a fatal neurodegenerative disease with a lifetime risk of one in 350 people and an unmet need for disease-modifying therapies. We conducted a cross-ancestry genome-wide association study (GWAS) including 29,612 patients with ALS and 122,656 controls, which identified 15 risk loci. When combined with 8,953 individuals with whole-genome sequencing (6,538 patients, 2,415 controls) and a large cortex-derived expression quantitative trait locus (eQTL) dataset (MetaBrain), analyses revealed locus-specific genetic architectures in which we prioritized genes either through rare variants, short tandem repeats or regulatory effects. ALS-associated risk loci were shared with multiple traits within the neurodegenerative spectrum but with distinct enrichment patterns across brain regions and cell types. Of the environmental and lifestyle risk factors obtained from the literature, Mendelian randomization analyses indicated a causal role for high cholesterol levels. The combination of all ALS-associated signals reveals a role for perturbations in vesicle-mediated transport and autophagy and provides evidence for cell-autonomous disease initiation in glutamatergic neurons

    Il Futuro della Cybersecurity in Italia: Ambiti Progettuali Strategici

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    Il Futuro della Cybersecurity in Italia: Ambiti Progettuali Strategici

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    Il presente volume nasce come continuazione del precedente, con l’obiettivo di delineare un insieme di ambiti progettuali e di azioni che la comunità nazionale della ricerca ritiene essenziali a complemento e a supporto di quelli previsti nel DPCM Gentiloni in materia di sicurezza cibernetica, pubblicato nel febbraio del 2017. La lettura non richiede particolari conoscenze tecniche; il testo è fruibile da chiunque utilizzi strumenti informatici o navighi in rete. Nel volume vengono considerati molteplici aspetti della cybersecurity, che vanno dalla definizione di infrastrutture e centri necessari a organizzare la difesa alle azioni e alle tecnologie da sviluppare per essere protetti al meglio, dall’individuazione delle principali tecnologie da difendere alla proposta di un insieme di azioni orizzontali per la formazione, la sensibilizzazione e la gestione dei rischi. Gli ambiti progettuali e le azioni, che noi speriamo possano svilupparsi nei prossimi anni in Italia, sono poi accompagnate da una serie di raccomandazioni agli organi preposti per affrontare al meglio, e da Paese consapevole, la sfida della trasformazione digitale. Le raccomandazioni non intendono essere esaustive, ma vanno a toccare dei punti che riteniamo essenziali per una corretta implementazione di una politica di sicurezza cibernetica a livello nazionale. Politica che, per sua natura, dovrà necessariamente essere dinamica e in continua evoluzione in base ai cambiamenti tecnologici, normativi, sociali e geopolitici. All’interno del volume, sono riportati dei riquadri con sfondo violetto o grigio; i primi sono usati nel capitolo introduttivo e nelle conclusioni per mettere in evidenza alcuni concetti ritenuti importanti, i secondi sono usati negli altri capitoli per spiegare il significato di alcuni termini tecnici comunemente utilizzati dagli addetti ai lavori. In conclusione, ringraziamo tutti i colleghi che hanno contribuito a questo volume: un gruppo di oltre 120 ricercatori, provenienti da circa 40 tra Enti di Ricerca e Università, unico per numerosità ed eccellenza, che rappresenta il meglio della ricerca in Italia nel settore della cybersecurity. Un grazie speciale va a Gabriella Caramagno e ad Angela Miola che hanno contribuito a tutte le fasi di produzione del libro. Tra i ringraziamenti ci fa piacere aggiungere il supporto ottenuto dai partecipanti al progetto FILIERASICURA

    Guido da Suzzara

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