35 research outputs found

    Debate as a Teaching Strategy for Language Learning

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    Abstract – The paper focuses on the potential of debate as a teaching strategy for language learning, as well as an innovative, student-centered technique, aimed at engaging the learner with interactive, collaborative and effective tasks. Literature on the role of debate as a teaching format for language learning will be discussed, highlighting its potential in enhancing the learners’ motivation, language skills and soft skills (critical thinking, cooperation, collaboration, creativity etc.). In order to show how debate can be perceived by teachers and students as a method for improving language learning, initiatives at international and national level will be described. In particular, data collected from a survey in Italy will be analyzed, highlighting the potential of this technique, as reported by teachers and students. The main provisional outcomes will be presented, analyzing some of the data gathered, using qualitative methods: the interviews with the teachers and a questionnaire delivered to a class of students. The results of the survey, even if limited, indicate that debate may be an effective strategy to foster both language skills and soft skills. These outcomes may be useful for further studies and investigations in this field

    Current Educational Policy in Italy : A Focus on Language Learning and CLIL

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    This contribution provides some snapshots of current educational policies in Italy, with particular reference to language learning and CLIL (Content and Language Integrated Learning), also considering the wider European scenario. Some of the latest reforms in Italy will be mentioned, in particular CLIL, which is considered by the European Commission to be a case study, as it is compulsory in all upper secondary schools. Some references will be made to teacher training needs and how the Ministry of Education is trying to meet them. Collaboration projects between INDIRE (National Institute for Documentation, Innovation and Educational Research) and MIUR (Italian Ministry of Education, University and Research) are highlighted

    Il Testing online: valutazione e certificazione delle competenze linguistiche presso il Centro Linguistico di Ateneo dell’Università “La Tuscia” di Viterbo

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    Il presente contributo muove dalla considerazione del valore e dell'importanza di una corretta progettazione e realizzazione della verifica e valutazione delle competenze sviluppate all'interno di un percorso formativo, nello specifico, le competenze correlate all'apprendimento di una lingua straniera in contesto universitario. Dai principi di carattere generale si passa dunque, all'analisi dei vantaggi e delle potenzialità del testing online ed all'esame di un caso: il progetto sperimentato presso il Centro Linguistico di Ateneo dell'Università "La Tuscia" di Viterbo, presieduto dalla prof.ssa Alba Graziano. La sperimentazione, alla quale hanno collaborato con la prof.ssa Graziano, la dott.ssa Cinganotto, la dott.ssa Mattioli, la dott.ssa Spadafora, la dott.ssa Paris ed il dottor Gallo, si è avvalsa delle funzionalità offerte dalla piattaforma Moodle, per la costruzione del testing automatizzato, dapprima riferito unicamente alla lingua inglese e ad un solo livello di competenza linguistica e successivamente, a tutte le altre lingue straniere e a tutti i livelli previsti dal Quadro di Riferimento Europeo. Partito all'interno del corso di laurea interfacoltà in Scienze Organizzative e Gestionali (SOGE) promosso dall'Università "La Tuscia" di Viterbo, in convenzione con la Marina, l'Esercito, l'Aeronautica, il progetto si è poi esteso a tutte le Facoltà correlate al Centro Linguistico di Ateneo, riscuotendo un enorme successo tra i corsisti. La sperimentazione è attualmente in fieri e si sta lavorando alla progettazione ed implementazione di corsi e-learning, nonché all'utilizzo delle più recenti funzionalità come la "Conference Room e "Second Life"

    Lingue e linguaggi in un percorso di formazione internazionale su CLIL e tecnologie

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    Abstract – The focus of the paper is the link between CLIL (Content and Language Integrated Learning) and technologies for learning and communicating, considered as an added value to enhance teaching practices, as recommended by the European Commission, also with reference to communication and interaction in the foreign language. Starting from a brief description of the main aims of CLIL and the benefits that technologies and multimedia can bring to a CLIL environment, the paper will describe a recent online training initiative on CLIL and ICT (Information and Communication Technologies) carried out within a global community of peers, registering 5000 participants. The outline of the syllabus, together with the objectives and the main outcomes of the course will be mentioned, also referring to some examples of materials, lesson plans and Learning Diaries produced by the attendees. Particular attention will be devoted to the wide range of communication and interaction strategies and modalities used by the participants (infographic, visual, narrative, etc.) to accomplish the different tasks assigned during the training pathway and to interact with the moderators and with other colleagues in the different formal and informal spaces devoted to the initiative (Moodle platform; Facebook group, etc.). A final look at the end-of-the-session survey will try to point out the main reasons for the success of the training initiative, highlighting strengths and weaknesses, with reference to some of the participants’ comments. Therefore the paper will describe an example of a good teaching practice, whose outcomes will be analyzed and commented in terms of possible relevant research developments.Abstract - Il contributo focalizza l’attenzione sulla correlazione tra CLIL (Content and Language Integrated Learning) e ICT, mettendone in luce il valore aggiunto, come peraltro evidenziato dalla Commissione Europea nei più recenti Rapporti e Raccomandazioni. Dopo una breve descrizione dei principi fondanti della metodologia CLIL e dei benefici apportati dall’uso delle tecnologie e della rete, la trattazione si concentra su una recente iniziativa di formazione online in lingua inglese in contesto internazionale, rivolta a docenti, formatori e educatori di tutto il mondo, appassionati di didattica della lingua inglese, CLIL e tecnologie multimediali e multimodali. Obiettivo del percorso formativo, che ha visto la partecipazione di circa 5000 docenti: stimolare e guidare i partecipanti nella scoperta e sperimentazione di strumenti e risorse digitali per una didattica CLIL di efficacia e attualità, in grado di accogliere le sfide del ventunesimo secolo. Il contributo esaminerà alcuni aspetti del percorso formativo, nonché alcune peculiarità degli ambienti online dedicati all’iniziativa (piattaforma Moodle, gruppo Facebook ecc.), mettendo in luce le variegate forme e modalità di comunicazione e interazione dei partecipanti con le moderatrici e con gli altri colleghi. Verranno infine presi in esame alcuni esempi di materiali, lesson plan e Learning Diary prodotti dai corsisti nell’ambito dell’iniziativa, analizzandone le diverse modalità espressive (infografiche, visive, narrative ecc.). Un rapido sguardo al questionario finale cercherà di analizzare in modo critico le ragioni del successo dell’iniziativa, anche attraverso le “voci” dei partecipanti stessi

    L' apprendimento precoce delle lingue: quadri teorici, riflessioni e esperienze

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    A partire da alcuni cenni al quadro normativo internazionale e nazionale, tra cui la Raccomandazione del Consiglio per un approccio globale all’apprendimento e insegnamento delle lingue (2019) e le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, il contributo farà riferimento ad alcuni studi e ricerche nel campo dell’apprendimento precoce delle lingue, che ne hanno dimostrato gli enormi benefici in termini di sviluppo linguistico, interculturale, sociale, cognitivo e personale. Tra le varie esperienze in questo ambito, si farà riferimento al progetto Healthy Linguistic Diet (HLD) promosso da Indire su un campione di scuole italiane del primo ciclo, compresa la scuola dell’infanzia e ad altre esperienze significative realizzate da alcuni insegnanti della scuola dell’infanzia nell’ambito del corso di perfezionamento sulla metodologia CLIL promosso dall’Università Telematica degli Studi IUL

    Debating at school in Italy

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    This chapter will focus on debating as a teaching strategy adopted by Italian schools, using Italian or English as a vehicular language within a CLIL (Content and Language Integrated Learning) methodology.Starting from a brief literature review, the paper will describe some initiatives carried out by Italian schools to promote debates. In particular the “Educational Avant-garde” movement promoted by INDIRE (National Institute for Documentation, Innovation, Educational Research) in cooperation with 22 schools will be described, focusing on debate as one of the “Ideas” of the Movement which can help innovate and reshape the traditional lecture-based bottom-up means of delivering lessons

    CLIL en Italia: una perspectiva general

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    CLIL (Content and Language Integrated Learning) was introduced in the Italian school system in 2003 through a Reform Law, which made it mandatory for upper secondary schools. This paper is aimed at describing the most important steps of this innovation, with the relevant implications for policymakers, teachers and students. Italy’s CLIL mandate is conceptualized as a national language education policy within the larger European plurilingualism discourse, which represents the background of this paper. After a brief overview of the main conceptual frameworks and of CLIL provision in Europe, the paper will try to describe the current status of CLIL in Italy considering the Italian educational system according to the latest legislation. Reference to the national CLIL teacher profile and to the national teacher training action will be taken. Some pilot projects involving school networks will be also mentioned. Particular attention will be devoted to CLIL implementation in “licei linguistici”, the Italian upper secondary school that is most oriented to foreign languages. Finally, some future challenges will be highlighted.doi: 10.5294/laclil.2016.9.2.6El enfoque AICLE se introdujo en el sistema escolar italiano en 2003 a través de una reforma que estableció su aplicación obligatoria en las escuelas de enseñanza secundaria superior. Este documento tiene por objeto describir las etapas más importantes de esta innovación, resaltando las implicaciones más relevantes para docentes, alumnos y aquellos agentes responsables de la formulación de políticas. La misión del enfoque AICLE en Italia se puede conceptualizar como una políticalingüística nacional dentro del ámbito del discurso del plurilingüismo europeo, lo que representa el trasfondo de este estudio. Después de una breve introducción a los principales marcos conceptuales y a la provisión de AICLE en Europa, el documento intenta describir el estado actual del enfoque en Italia, teniendo en cuenta el sistema educativo italiano según la legislación más reciente. Se hace referencia al perfil docente nacional del AICLE y a las acciones de formación docente a nivel nacional. Además, se mencionan algunos proyectos piloto que han involucradoredes de escuelas. Luego, se da especial atención a la implementación del enfoque AICLE en los “Licei Linguistici”, las escuelas secundarias superiores italianas con orientación más amplia a las lenguas extranjeras. Finalmente, se destacan algunos desafíos para el futuro

    PLE & PLN for language learning and teaching: a case study

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    Recent developments in learning technologies are creating a significant shift in the educational experience. The paper aims at exploring the potential of PLEs (Personal Learning Environments) and PLNs (Personal Learning Networks) through the description of a case study relating to an online training initiative: an innovative answer to the “lifelong competency” management approach to language teaching. The case study refers to an online international initiative promoted in 2012 addressed to teachers, trainers and educators from all over the world, passionate about language learning with the use of technologies. The authors of this contribution planned and moderated a five-week training session within “EVO 2012” (Electronic Village Online), offering a free opportunity to discuss and share ideas, practices, experience through a Moodle platform, in synchronous meetings with international experts and asynchronous working tools. The main aim was to promote greater awareness of this topic, guiding teachers and trainers to the effective exploitation of the potential of PLE and PLN in EFL (English as a Foreign Language) classes.Los recientes desarrollos de las tecnologías de aprendizaje están facilitando un cambio significativo en la experiencia formativa. El objetivo de este trabajo es explorar el potencial de los PLE (Personal Learning Environments) y de los PLN (Personal Learning Networks) a través de la descripción de un caso de estudio sobre una iniciativa de formación online: una respuesta innovadora a la gestión integrada de la "formación permanente" para la enseñanza de idiomas. El caso de estudio se refiere a una iniciativa online desarrollada a nivel internacional en 2012 y dirigida a profesores, formadores y educadores de todo el mundo, apasionados del aprendizaje de idiomas, utilizando tecnologías. Los autores planearon y moderaron una prueba de cinco semanas durante el "EVO 2012" (Electronic Village Online), ofreciendo una oportunidad libre para discutir y compartir ideas, prácticas y experiencias gracias a encuentros sincronizados en la plataforma Moodle, a través de videoconferencias con expertos internacionales y herramientas de trabajo asíncronos. El objetivo principal fue promover la conciencia de este tema, acompañando a profesorado y formadores en la explotación de las potencialidades de los PLE y de los PLN en clases de inglés para fines específicos (EFL en sus siglas en inglés)

    Gamification and virtual worlds for language learning

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    Starting from a brief literature review related to the potential of gamification and virtual worlds in language learning, the paper will illustrate some aspects of the European project GUINEVERE, in which the Telematic University of Studies IUL represents the Italian partner. The project is aimed at studying various types of digital games, as well as at exploring different forms of digital and collaborative literacy, XXI century literacies. Therefore, the themes of language learning, creativity, simulation and immersion are at the heart of the GUINEVERE project, whose materials will all be available from an Open Educational Resources perspective, offering ideas, input and food for thought to teachers, school leaders and other stakeholders in the world of education and training throughout Europe. Gamification e mondi virtuali per l’apprendimento delle lingueMuovendo da una breve revisione della letteratura scientifica relativa alle potenzialità della gamification e dei mondi virtuali nell’apprendimento delle lingue, il contributo illustrerà alcuni aspetti del progetto europeo GUINEVERE, nel quale l’Università Telematica degli Studi IUL rappresenta il partner italiano. Il progetto è finalizzato allo studio delle diverse tipologie di giochi in ambienti digitali e virtuali, nonché all’esplorazione delle diverse forme di alfabetizzazione digitale e collaborativa, le literacy del XXI secolo. I temi dell’apprendimento delle lingue, della creatività, della simulazione e dell’immersione sono dunque, al centro del progetto GUINEVERE, ancora in fieri, i cui materiali saranno resi disponibili in ottica di Risorse Educative Aperte e potranno offrire idee e spunti di riflessione a docenti, dirigenti e altri stakeholder del mondo dell’istruzione e della formazione in tutta Europa

    English language, immersive teaching and game-based learning in a teacher training project promoted by Indire

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    The paper presents the results of an immersive training initiative in “Edmondo”, a virtual world based on OpenSim technology provided by Indire and addressed to Italian teachers and students. The initiative aimed to close the gap of gaming virtual worlds and social virtual worlds through user-generated content created by teachers (primary and secondary English and CLIL teachers). The content created was language learning games, activities, simulations, scenarios, role-plays, designed to be used in a virtual environment. Currently these games and activities are on display in a games park setting readily available for teachers to take their young learners to and engage them in real-time and fun communication activities. This paper presents the development and the results of the methodology course conducted in 2016 delivered by a group of international experts: the initiative will be described with the help of the data collected through questionnaires, diaries, comments and a devoted virtual focus group. Lingua inglese, didattica immersiva e game-based learning in un progetto di formazione per docenti promosso da IndireIl contributo presenta una iniziativa di formazione per docenti promossa da Indire nel 2016 sulla didattica immersiva della lingua inglese in “Edmondo”, il mondo virtuale online dedicato alla scuola. Il progetto di ricerca sotteso alla formazione mirava a rilevare il potenziale della tecnologia immersiva e del game-based learning per l’apprendimento della lingua inglese e per l’applicazione della metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). Il progetto si proponeva di creare un ponte tra gaming virtual worlds e social virtual worlds, mettendo in luce come le tecnologie immersive possano facilitare l’apprendimento e la comunicazione nella lingua straniera attraverso l’uso di giochi interattivi, scenari, ambienti simulati, role-play realizzati nel mondo virtuale dagli stessi partecipanti (docenti di lingua inglese e docenti CLIL di scuola primaria e secondaria), sotto la guida di esperti internazionali. Il progetto di ricerca viene descritto nelle sue molteplici sfaccettature, attraverso l’illustrazione degli ambienti di formazione, l’esame dei dati raccolti nei diari dei partecipanti, nei questionari e in un focus group dedicato
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