25 research outputs found

    Three new Alpha1-Antitrypsin deficiency variants help to define a C-Terminal region regulating conformational change and polymerization

    Get PDF
    Alpha1-antitrypsin (AAT) deficiency is a hereditary disorder associated with reduced AAT plasma levels, predisposing adults to pulmonary emphysema. The most common genetic AAT variants found in patients are the mildly deficient S and the severely deficient Z alleles, but several other pathogenic rare alleles have been reported. While the plasma AAT deficiency is a common trait of the disease, only a few AAT variants, including the prototypic Z AAT and some rare variants, form cytotoxic polymers in the endoplasmic reticulum of hepatocytes and predispose to liver disease. Here we report the identification of three new rare AAT variants associated to reduced plasma levels and characterize their molecular behaviour in cellular models. The variants, called Mpisa (Lys259Ile), Etaurisano (Lys368Glu) and Yorzinuovi (Pro391His), showed reduced secretion compared to control M AAT, and accumulated to different extents in the cells as ordered polymeric structures resembling those formed by the Z variant. Structural analysis of the mutations showed that they may facilitate polymerization both by loosening ‘latch’ interactions constraining the AAT reactive loop and through effects on core packing. In conclusion, the new AAT deficiency variants, besides increasing the risk of lung disease, may predispose to liver disease, particularly if associated with the common Z variant. The new mutations cluster structurally, thus defining a region of the AAT molecule critical for regulating its conformational state

    q-Virasoro Modular Double and 3d Partition Functions

    Get PDF

    Entropy of transcendental entire functions

    Get PDF
    We prove that all transcendental entire functions have infinite topological entropy

    Infinite Entropy for Transcendental Entire Functions with an Omitted Value

    Get PDF
    We prove that entire transcendental holomorphic functions with an omitted value have infinite entropy. A proof for general transcendental entire functions will be given in an upcoming paper

    Note Illustrative della Carta Geologica D\u2019Italia alla scala 1:50.000 foglio 238 Castel San Pietro Terme

    No full text
    Il foglio 238 \u201cCastel S. Pietro Terme\u201d ricade quasi esclusivamente nella provincia di Bologna, ad esclusione di piccoli settori che appartengono alle province di Firenze e Ravenna. Il foglio \ue8 all\u2019incirca compreso tra le valli dei Torrenti Senio e Sellustra ad est, del Savena insieme a parte del crinale dove corre la SS. 65 della Futa ad ovest; si sviluppa prevalentemente nel basso e medio Appennino e comprende a nord-est un settore dell\u2019alta pianura; le quote variano tra 45 metri dell\u2019alveo del T. Sellustra, in pianura, .no ai 1131 metri a ridosso del Monte Canda. I primi rilievi geologici alla scala 1:10.000 sono stati svolti negli anni \u201880 e revisionati un decennio pi\uf9 tardi per l\u2019allestimento del foglio alla scala 1:50.000. Il rilevamento geologico delle successioni sedimentarie \ue8 stato eseguito applicando i classici criteri litostratigrafici, che hanno permesso, oltre al riconoscimento delle formazioni, anche la loro suddivisione in sottounit\ue0 (membri, litofacies, strati guida). Relativamente alle successioni torbiditiche, ad esempio, si sono suddivise le formazioni in sottounit\ue0 in base al rapporto arenaria-pelite o pelite-calcare quando l\u2019esposizione in affioramento rende possibile determinare quantitativamente il predominio di uno dei termini rispetto agli altri. Questo metodo ha permesso di ottenere validi risultati ad esempio per la Formazione Marnoso-Arenacea Romagnola (BENINI et alii, 1990) ed \ue8 stato applicato con gli stessi criteri anche per altre formazioni geneticamente simili. Si tratta, per la maggior parte, di unit\ue0 gi\ue0 formalizzate o segnalate comunque in letteratura, mentre in alcuni casi si \ue8 preferito mantenere nomi locali, evidenziando i problemi stratigrafico-strutturali che hanno motivato tali scelte. Per alcune particolari unit\ue0, inoltre, \ue8 stata adottata una denominazione \u201cfuori rango gerarchico\u201d, indicativa semplicemente della loro genesi sedimentaria. Nell\u2019ambito di questo foglio \ue8 presente una delle strutture pi\uf9 studiate dell\u2019Appennino Settentrionale, che in corrispondenza di spettacolari affioramenti lungo le valli dei torrenti Sillaro e Sellustra porta a contatto unit\ue0 argillitiche a struttura caotica con le unit\ue0 pi\uf9 profonde della catena, qui rappresentate dalla Successione Umbro-Marchigiano-Romagnola. Il termine \u201ccaotico indifferenziato\u201d o \u201cComplesso caotico indifferenziato\u201d AUCTT. utilizzato in passato per definire queste unit\ue0 in ricoprimento, evidenzia i problemi che presentava la comprensione della loro natura, origine, composizione tanto da essere riuniti in un unico contenitore anche nella cartografia geologica ufficiale (es. CARTA GEOLOGICA D\u2019ITALIA 1:100.000 - Foglio 99 Faenza); solo a partire dagli anni \u201880 questi terreni indifferenziati sono stati minuziosamente classificati e suddivisi in base alle caratteristiche indicative di una genesi sedimentaria o tettonica delle unit\ue0 caotiche (es. BETTELLI & PANINI, 1989, 1992a e 1992 b). Applicando tale metodo, ad esempio, si \ue8 fatta particolare attenzione al tipo, densit\ue0 ed et\ue0 degli inclusi negli estesi depositi di colata, costituiti per la maggior parte da brecce argillose poligeniche, cartografandoli puntualmente e suddividendoli in litofacies. Studiandone l\u2019et\ue0 e i contatti con le unit\ue0 sedimentarie \u201cnormali\u201d \ue8 stato possibile ottenere informazioni sull\u2019evoluzione stratigrafico-strutturale di questo settore appenninico, secondo un\u2019interpretazione che si affianca a quelle degli studi precedenti condotti in quest\u2019area e che parte comunque da un lavoro cartografico accurato, che rimane a nostro parere l\u2019obiettivo di un foglio della nuova carta geologica nazionale, in vista delle sue molteplici possibilit\ue0 di utilizzo anche applicativo
    corecore