12 research outputs found

    Sex-Related Memory Recall and Talkativeness for Emotional Stimuli

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    Recent studies have evidenced an increasing interest in sex-related brain mechanisms and cerebral lateralization subserving emotional memory, language processing, and conversational behavior. We used event-related-potentials (ERP) to examine the influence of sex and hemisphere on brain responses to emotional stimuli. Given that the P300 component of ERP is considered a cognitive neuroelectric phenomenon, we compared left and right hemisphere P300 responses to emotional stimuli in men and women. As indexed by both amplitude and latency measures, emotional stimuli elicited more robust P300 effects in the left hemisphere in women than in men, while a stronger P300 component was elicited in the right hemisphere in men compared to women. Our findings show that the variables of sex and hemisphere interacted significantly to influence the strength of the P300 component to the emotional stimuli. Emotional stimuli were also best recalled when given a long-term, incidental memory test, a fact potentially related to the differential P300 waves at encoding. Moreover, taking into account the sex-related differences in language processing and conversational behavior, in the present study we evaluated possible talkativeness differences between the two genders in the recollection of emotional stimuli. Our data showed that women used a higher number of words, compared to men, to describe both arousal and neutral stories. Moreover, the present results support the view that sex differences in lateralization may not be a general feature of language processing but may be related to the specific condition, such as the emotional content of stimuli

    Fogli 609-596, Termini Imerese-Capo Plaia

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    Il Servizio Geologico Nazionale ha unificato i Fogli 609 "Termini Imerese" e 596 "Capo Plaia" in un unico Foglio denominato 609/596 "Termini Imerese-Capo Plaia" allo scopo di uniformare i rilievi e raccoglierne la descrizione in un unico volume delle Note Illustrative. Il Foglio 609/596 "Termini Imerese-Capo Plaia" della Carta Geologica d’Italia in scala 1:50.000 è stato realizzato nell’ambito del Progetto CARG con i fondi della Legge 67/88 - Legge 226/99 con una convenzione tra Servizio Geologico Nazionale ora ISPRA) e Regione Siciliana. Le aree ricadono interamente nella Provincia di Palermo, comprendono la fascia marina del Golfo di Termini Imerese fino al promontorio di Capo Plaia, la regione dei Monti di Termini Imerese e Trabia ad ovest e il settore occidentale del gruppo montuoso delle Madonie ad est. Tra questi rilievi si sviluppa un’ampio settore collinare inciso dai fiumi Torto e Imera settentrionale (o Fiume Grande)

    Archivio storico per le province napoletane. A.18, n.1/4 (1893)

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    A.18, n.1 (1893): E. Nunziante, I primi anni di Ferdinando d’Aragona e l’invasione di Giovanni Angiò (continua), P. 3-40 ; M. Schipa, Il Ducato di Napoli (continua), P. 41-65 ; E. Celani, Documenti vaticani per la storia della contea di Celano (1184-1594) con un facsimile, P. 66-91 ; N. Barone, Lucio Giovanni Scoppa, grammatico napoletano nel secolo XVI, P. 92-103 ; B. Capasso, Pianta della città di Napoli nel secolo XI (continua), P. 104-125 ; Rassegna bibliografica 1891-1892, P. 126-182.A.18, n.2 (1893): E. Nunziante, I primi anni di Ferdinando d’Aragona e l’invasione di Giovanni Angiò (continua), P. 205-246 ; M. Schipa, Il Ducato di Napoli (continua), P. 247-277 ; E. Cocchia, Napoli e il Satyricon di petronio Arbitro, P. 278-315 ; B. Capasso, Pianta della città di Napoli nel secolo XI (continuazione e fine), P. 316-363 ; A. Sambon, Tre monete inedite di Carlo III di Durazzo e una moneta d’oro sconosciuta di pesto, P. 364-373 ; A. Sambon, statero d’oro di Posidonia, P. 374-379 ; N. Arnone, Le regie tombe del Duomo di Cosenza, P. 380-408.A.18, n.3 (1893): E. Nunziante, I primi anni di Ferdinando d’Aragona e l’invasione di Giovanni Angiò (continua), P. 411-462 ; M. Schipa, Il Ducato di Napoli (continua), P. 463-493 ; B. Maresca, Il cavaliere Antonio Micheroux nella reazione napoletana dell’anno 1799 (continua), P. 494-536 ; E. Percopo, Nuovi documenti su gli scrittori e gli artisti dei tempi aragonesi (continua), P. 527-537 ; Elenco pergamene già appartenenti alla famiglia Fusco, P. 538-555.A.18, n.4 (1893): E. Nunziante, I primi anni di Ferdinando d’Aragona e l’invasione di Giovanni Angiò (continua), P. 561-620 ; M. Schipa, Il Ducato di Napoli (continua), P. 621-651 ; B. Maresca, Il cavaliere Antonio Micheroux nella reazione napoletana dell’anno 1799 ( continua), P. 652-699 ; D. B., L’assedio di Capua nel 1743, P. 700-768 ; A. Sogliano Miscellanea epigrafica napoletana, Contributo alla storia e topografia antica di Napoli (continua), P. 769-783 ; E. Percopo, Nuovi documenti sugli scrittori e gli artisti dei tempi aragonesi (continua), P. 784-812

    Foglio 593, Castellammare del Golfo

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    Il Foglio 593 “Castellammare del Golfo” della Carta Geologica d’Italia in scala 1:50.000 è stato realizzato nell’ambito del Progetto CARG con i fondi della Legge 305/89, con una convenzione tra Servizio Geologico Nazionale (ora ISPRA) e la Regione Siciliana. Il Foglio “Castellammare del Golfo” ricopre un settore dell’ estremità nordoccidentale della Sicilia e comprende le aree marine del Golfo del Cofano, della Baia di San Vito e della porzione centro-occidentale del Golfo di Castellammare, e quelle emerse costituite dalla dorsale dei Monti di Capo San Vito, dall’ampio settore collinare di Monte Luziano e Monte Bosco, dal massiccio di Monte Inici e dai pianori della Piana di Castellammare, della Piana di Castelluzzo e della Piana di Sopra (Fig. 1). La carta geologica delle aree emerse è il risultato dell’esecuzione di rilievi originali condotti nelle aree costiere ed in gran parte dell’area continentale cui si aggiungono i contributi della revisione di rilievi effettuati nella penisola di San Vito e resi pubblici precedentemente. L’intera superficie è stata rilevata alla scala 1:10.000 su sezioni topografiche della Carta Tecnica Regionale messa a disposizione dalla Regione Siciliana, Assessorato al Territorio ed Ambiente, che ha fornito anche i rilievi aereofotogrammetrici sui quali sono state condotte le analisi fotogeologiche. Per il rilevamento delle sezioni si è operato secondo quanto prescritto dal Programma Operativo di Lavoro (POL) ed in conformità alle indicazioni del Quaderno n° 1, serie III del S.G.N. Particolare cura e dettaglio sono stati riservati alla mappatura e alla classificazione dei principali prodotti di dissesto geomorfologico che comprendono anche i depositi coerenti interessati da movimenti gravitativi profondi di versante. I depositi pleistocenici sono stati cartografati con particolare attenzione in quanto informazioni essenziali per il controllo e la tutela del territorio, seguendo le complesse norme emanate dal Servizio Geologico Nazionale (ora ISPRA). Oltre ai dati di superficie, i rilievi del Foglio “Castellammare del Golfo” si giovano dei risultati provenienti dall’interpretazione dei dati di sottosuolo, calibrati da pozzi profondi perforati ai margini del Foglio (Trapani 1, Alcamo 1). La porzione sommersa del Foglio 593, estesa all’incirca 460 km2, ricade nel settore centro-occidentale del Golfo di Castellammare, nella piccola baia a nord di San Vito e, ad ovest, nel Golfo del Cofano e comprende aree di piattaforma e di scarpata continentale (Fig. 1). I rilievi geologici marini sono stati eseguiti dai ricercatori del Gruppo di Geologia Marina (responsabile Prof. R. Catalano) del Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università degli Studi di Palermo, nell’arco del triennio 1999-2002. I rilievi marini sono stati condotti nel rispetto di quanto previsto dal POL coordinato con il Servizio Geologico Nazionale ed utilizzando una carta a scala 1:25.000, costruita sulla base dei dati batimetrici digitali forniti dall’Istituto Idrografico della Marina (I.I.M.) e di rilievi batimetrici inediti raccolti ed elaborati dagli A.A. e validati dall’I.I.M. con comunicazione del 18/03/2003. I rilievi sono stati estesi ad un’area più ampia di quella inclusa nel Foglio, al fine di ricostruire l’assetto delle strutture tettoniche e di definire un quadro stratigrafico omogeneo valido anche per l’adiacente Foglio 594-585 “Partinico-Mondello” di prossima pubblicazione. Dell’area marina del Foglio viene presentata anche una Carta del Sottofondo contenente la stratigrafia sequenziale dei depositi tardo-quaternari e le più importanti morfostrutture sommerse

    Clinical-cytological-grading and phenotyping in patients with chronic rhinosinusitis with nasal polyps: the relevance in clinical practice

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    Chronic rhinosinusitis (CRS) includes two main phenotypes: without nasal polyps (CRSsNP) and with nasal polyps (CRSwNP). CRSwNP may be associated with comorbidity, mainly concerning asthma, aspirin intolerance, and allergy. CRSwNP patients may also be evaluated by clinical-cytological grading (CCG). The current study investigated the prevalence and characteristics of the different CCG and phenotypes in CRSwNP outpatients examined in clinical practice. This retrospective cross-sectional study enrolled 791 consecutive CRSwNP outpatients (424 males, mean age 48.8 years). In the total population, asthma was a common comorbidity (30.8%) as well as aspirin intolerance (24.8%), and allergy (50.8%). As concerns CCG-grading, 210 (26.5%) outpatients had low-grade, 366 (46.3%) medium, and 215 (27.2%) high. As regards cytological phenotypes, 87 (11%) had neutrophilic type, 371 (46.3%) eosinophilic, 112 (14.2%) mast cell, and 221 (27.9%) mixed. High-grade CCG was significantly associated with more frequent asthma, aspirin intolerance, allergy, recurrent surgery, and mixed cytological phenotype. Low-grade CCG was characterized by fewer comorbidities and operations, and neutrophilic phenotype. Therefore, the present study confirmed that CCG is a useful tool in the management of outpatients with CRSwNP. CRSwNP is frequently associated with asthma, aspirin intolerance, and allergy comorbidity. High-grade CCG is frequently characterized by a mixed cytological phenotype, thus, by more severe progress. These real-world outcomes underline that CRSwNP deserves adequate attention for careful management and optimal identification of the best-tailored therapy; CCG and cytological phenotyping could be fruitful tools in clinical practice. Asthma and aspirin intolerance should be adequately investigated in all CRS patients
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