40 research outputs found

    Molecular dynamics simulations of the intrinsically disordered protein amelogenin

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    Amelogenin refers to a class of intrinsically disordered proteins that are the major constituents of enamel matrix derivative (EMD), an extract of porcine fetal teeth used in regenerative periodontal therapy. Modifications in molecular conformation induced by external stresses, such as changes in temperature or pH, are known to reduce the effectiveness of EMD. However, detailed descriptions of the conformational behavior of native amelogenin are lacking in the open literature. In the present work, a molecular model for the secondary and tertiary structure of the full-length major porcine amelogenin P173 was constructed from its primary sequence by replica exchange molecular dynamics (REMD) simulations. The REMD results for isolated amelogenin molecules at different temperatures were shown to be consistent with the available spectroscopic data. They therefore represent an important first step toward the simulation of the intra- and intermolecular interactions that mediate self-organization in amelogenin and its behavior in the presence of other EMD components under conditions representative of its therapeutic application

    Combined microcomputed tomography, biomechanical and histomorphometric analysis of the peri-implant bone: A pilot study in minipig model

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    Objectives To present a practical approach that combines biomechanical tests, microcomputed tomography (μCT) and histomorphometry, providing quantitative results on bone structure and mechanical properties in a minipig model, in order to investigate the specific response to an innovative dental biomaterial. Methods Titanium implants with innovative three-dimensional scaffolds were inserted in the tibias of 4 minipigs. Primary stability and osseointegration were investigated by means of insertion torque (IT) values, resonance frequency analysis (RFA), bone-to-implant contact (BIC), bone mineral density (BMD) and stereological measures of trabecular bone. Results A significant positive correlation was found between IT and RFA (r = 0.980, p = 0.0001). BMD at the implant sites was 18% less than the reference values (p = 0.0156). Peri-implant Tb.Th was 50% higher, while Tb.N was 50% lower than the reference zone (p < 0.003) and they were negatively correlated (r = -0.897, p = 0.006). Significance μCT increases evaluation throughput and offers the possibility for qualitative three-dimensional recording of the bone-implant system as well as for non-destructive evaluation of bone architecture and mineral density, in combination with conventional analysis methods. The proposed multimodal approach allows to improve accuracy and reproducibility for peri-implant bone measurements and could support future investigations

    Guida pratica alla prevenzione e gestione dell'infezione da COVID-19 nelle persone con diabete

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    Sommario La pandemia di COVID-19 rappresenta un'enorme sfida per il sistema sanitario nazionale. Sulla base dei dati ad oggi disponibili è emerso che le persone con diabete mellito presentano un maggior rischio di complicanze e morte per COVID-19. Pertanto, adottare misure preventive di igiene e di distanziamento sociale è cruciale, a maggior ragione in questa categoria di soggetti. A sostegno dei pazienti con diabete sono state intraprese molteplici iniziative al fine di garantire la continuità assistenziale, tra cui la proroga della validità dei piani terapeutici per i farmaci ipoglicemizzanti, le procedure per il rinnovo della patente di guida e l'attivazione di servizi di telemedicina. In caso di infezione da COVID-19 e sintomi lievi è possibile una gestione domiciliare della persona con diabete, raccomandando un attento monitoraggio glicemico. Il paziente diabetico che necessita di ospedalizzazione richiede una gestione multidisciplinare che includa il diabetologo, con l'obiettivo di mantenere un adeguato controllo glicemico in assenza di ipoglicemie. Le persone con diabete rappresentano un gruppo vulnerabile per il quale devono essere poste in atto strategie specifiche sia in termini di prevenzione che di trattamento

    Rapporto 2007. Quadro degli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione sul consumo di droghe nella provincia di Rimini.

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    Report on the state of legal and illegal substances use in the territory of Rimini province.La relazione ? articolata in 3 parti. Nella prima - diffusione delle sostanze - vengono riportati gli ultimi dati relativi alla stima dei consumatori di sostanze psicotrope nella provincia di Rimini attraverso la sintesi di due indagini sulla popolazione generale (indagine Ipsad?) e sulla popolazione studentesca di et? 15-19 anni (indagine Espad-Italia?). Una seconda parte - attivit? dei servizi - in cui vengo descritte non solo le caratteristiche delle persone che accedono ai servizi per le dipendenze pubblici e privati, compresa il Carcere di Rimini, ma anche le risposte fornite in termini di cura e riabilitazione. Una terza parte - interventi sul territorio - in cui vengono descritte le attivit? sia di prevenzione sia di contrasto all\u27uso. Risulta particolarmente interessante una prima valutazione delle attivit? realizzata all\u27interno dei piani di zona dei comuni di Rimini e Riccione

    Current drive at plasma densities required for thermonuclear reactors

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    Progress in thermonuclear fusion energy research based on deuterium plasmas magnetically confined in toroidal tokamak devices requires the development of efficient current drive methods. Previous experiments have shown that plasma current can be driven effectively by externally launched radio frequency power coupled to lower hybrid plasma waves. However, at the high plasma densities required for fusion power plants, the coupled radio frequency power does not penetrate into the plasma core, possibly because of strong wave interactions with the plasma edge. Here we show experiments performed on FTU (Frascati Tokamak Upgrade) based on theoretical predictions that nonlinear interactions diminish when the peripheral plasma electron temperature is high, allowing significant wave penetration at high density. The results show that the coupled radio frequency power can penetrate into high-density plasmas due to weaker plasma edge effects, thus extending the effective range of lower hybrid current drive towards the domain relevant for fusion reactors

    Valutazione del rischio litogeno in pazienti con iperparatiroidismo primario asintomatico

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    L’iperparatiroidismo primario (IP) espone anche nella forma asintomatica ad un significativo rischio di nefrolitiasi, nefrocalcinosi e deteriroramento della funzione renale. Le ultime linee guida consigliano il trattamento chirurgico dei pazienti con IP asintomatico (IPA) ed ipercalciuria > 400 mg/die. Tuttavia, il valore dell’ipercalciuria come predittore di nefrolitiasi nell’IP non è stato definitivamente confermato, non è chiaro quale sia il cut-off con miglior sensibilità e specificità e se altri fattori urinari contribuiscano in maniera sostanziale al rischio litogeno. Abbiamo valutato il rischio litogeno in 176 pazienti con IPA analizzando i parametri urinari considerati in letteratura come rilevanti nello sviluppo della nefrolitiasi. L’ipercalciuria si è dimostrata associata a nefrolitiasi sia nell’analisi uni- che multivariata e indipendentemente da differenti cut-off utilizzati ma ha mostrato di possedere un basso valore predittivo positivo. Degli altri parametri, solo l’ipomagnesiuria ed il rapporto calciuria/magnesiuria sono risultati fattori di rischio statisticamente rilevanti. Calcio, magnesio e rapporto calcio/magnesio urinari sono risultati predittivi di nefrolitiasi anche in un sottogruppo di 49 soggetti sottoposti a paratiroidectomia e valutati prospetticamente: 14 di 49 pazienti che a 12 mesi presentavano nefrolitiasi (6 casi di persistenza e 8 di nuova insorgenza) avevano al basale più alti valori di calciuria (429.7±46 vs 296.2±27 mg/24 h, p=0.014), erano più frequentemente ipercalciurici [n=8/14 (57%) vs 8/33 (24%) p=0.006] e presentavano un più alto (> 4) rapporto calcio/magnesio [6/14 (43%) vs 12/33 (36%)]. In conclusione, la valutazione del rischio litogeno nell’IPA è utile nell’identificazione dei pazienti a maggior rischio di nefrolitiasi e che possono beneficiare di un trattamento chirurgico precoce
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