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Physical layer aware open optical networking
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Evoluzione dell'industria terminalistica per i servizi di linea nel mediteraneo. Implicazioni per la portualitĂ nazionale
Scopo principale del lavoro è delineare i possibili futuri scenari del settore del trasporto marittimo di linea, con le necessarie implicazioni sulla logistica, con riferimento al bacino del Mediterraneo, descrivendone le ripercussioni sull’assetto portuale italiano. In particolare, l’attenzione sarà inizialmente dedicata alla descrizione dei progetti d’investimento del Nord Africa e agli effetti che essi potranno avere sul trasporto dei contenitori nel medio termine per derivarne, così, le possibili implicazioni sull’assetto della portualità nazionale. L’attualità del tema proposto è data sia dal crescente interesse dei terminalisti internazionali per i possibili investimenti in queste aree sia dalle condizioni socio-economiche dei Paesi Nord-Africani, sia, infine, per alcuni accordi tra Unione Europea e molti governi locali. Tali fattori, oltre a rendere il tema proposto estremamente attuale, rendono anche la possibile influenza dei nuovi terminal sull’attività dei corrispettivi europei determinante anche per la politica portuale dei singoli scali comunitari, vista la possibile forte concorrenza dei porti Nord-Africani nell’offerta di servizi di transshipment. Il lavoro descrive, quindi, i principali fattori che hanno determinato la “delocalizzazione” dei terminalisti nei Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo e, successivamente, determina gli effetti dei nuovi porti sulle rotte commerciali che interessano anche il vecchio Continente. Lo studio proposto avrà , quindi, lo scopo di concepire riflettere su come l’avanzamento dei Paesi in Via di Sviluppo più vicini all’Unione Europea potrà in futuro influenzare l’organizzazione del sistema portuale comunitario. Per fare ciò saranno utilizzati sia i dati raccolti tramite interviste ai principali operatori coinvolti che quelli provenienti dalle principali banche dati del settore. Il lavoro è strutturato in sei paragrafi: al termine di questa introduzione, sarà tratteggiata la situazione economico-sociale dei Paesi dell’area oggetto dell’analisi (paragrafo 2), con l’intento di introdurre successivamente i principali fattori che hanno influenzato il crescente interessamento degli operatori terminalistici per quest’area (paragrafo 3). Una volta determinati i principali driver che hanno determinato i differenti investimenti, saranno studiati sia i singoli operatori che alcuni nuovi terminal (paragrafo 4), allo scopo di determinarne i principali. Successivamente saranno discussi i possibili ruoli di tali nuovi scali rispetto all’attuale assetto del settore e come la loro presenza contribuirà a modificarlo esaminandone le implicazioni sulla portualità nazionale. Nel paragrafo 5 saranno sviluppate le considerazioni conclusive, e determinati con maggiore puntualità gli effetti, positivi e negativi, dell’avanzamento del sistema portuale nordafricano su quello europeo.Shipping, Container Terminal Competition, Mediterranean Port
La logistica nazionale: analisi dei livelli di efficienza e produttivitĂ
L’efficienza delle aziende che forniscono servizi logistici e ad alto valore aggiunto alle imprese manifatturiere risulta un elemento strategico nel possibile sviluppo futuro dell’economia italiana. Secondo numerosi studi (e.g. Confetra, Assologistica) la disparità tra costi “logistici” nazionali ed europei, risulta infatti una delle differenze che negativamente affliggono l’industria e l’export nazionale. Per tale motivo il presente studio ha lo scopo di analizzare l’efficienza delle aziende logistiche italiane, cercando di individuare eventuali criticità e proponendo possibili soluzioni al fine di incrementare la competitività del sistema paese. L’analisi si concentra sul periodo 2006-2011 e utilizza una metodologia d’indagine non parametrica (Data Envelopment Analysis - DEA) allo scopo di calcolare i punteggi di efficienza (con valutazione degli indici di Malmquist), le differenziazioni date dalla diversa dimensione aziendale, i rendimenti di scala ed il trend nel tempo di tali elementi. Le informazioni utilizzate sono derivate dai bilanci pubblicati dalle aziende stesse e contenute nel database CEBIL-CERVED. Al termine dell’analisi di efficienza, viene discussa la distribuzione spaziale delle aziende ed il relativo effetto sull’efficienza delle stesse e, quindi, vengono individuate possibili politiche atte a migliorare la situazione
Assessment of the volume change behaviour of clay aggregates by ESEM observations
Peer ReviewedPostprint (author’s final draft
Understanding the impact of demand shocks on the container port industry
The Covid-19 pandemic has severely impacted the world economy, generating an unprecedented shock that pushed carriers to adapt to the collapse of demand. Most of the related adaptation actions (e.g., blank sailings) appear as temporary initiatives being insufficient to reach a long run equilibrium. Moreover, while carriers managed to adjust their own supplied capacity to the ongoing crisis, the port sector has been greatly impacted by the fall in transport demand, not being able to counteract the demand shortages as effectively as the carriers. Against this backdrop, the paper introduces a model for assessing the effects of demand shocks (e.g., due to the pandemic) on the integration strategies of carriers. We focus on the possible initiatives that demand shocks may trigger on the horizontal and vertical integration among the actors of the shipping industry. In doing so, the present study provides useful insights for better understanding potential future market modifications and their impact on social welfare. Using non-cooperative games, profit-maximising strategies, in case of such integrations, are compared in order to study how carriers and terminal operators might react to demand shocks in the medium and long run
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