24 research outputs found

    Innovation in financial governance reforms: for better or for worse?

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    The global financial crisis has put public budgets throughout the European Union under severe pressure. Government responses to the financial crisis have mainly focused on cutbacks to balance the budget. In this paper, we focus on a specific case of innovation in financial governance in Italy that aimed to minimize the severe effects of financial constraints on local government, while managing deficit control goals at the central level. The regulatory innovation consisted in a system of agreements between levels of government based on the ability to exchange fiscal deficit permits. While this system keeps the aggregate government-wide deficit unchanged, it allows individual local governments to deviate from their initial fiscal balance targets by obtaining deficit permits from governments that have a surplus. This paper critically analyzes this innovation from three perspectives: the governance model inherent to this mechanism, the new financial management practices emerging at the local level, and the effectiveness of the mechanism with regard to declared goals and objectives. Findings from this study show that a critical element limiting innovation in fiscal governance seems to be connected to the simplistic observation that the overall budgetary position of the country’s government results from the algebraic sum of all individual government bodies’ financial results. At the core of this understanding are collateral effects that occur when local priorities are distorted by the need to achieve detached fiscal targets set in a top-down manner by the central government, as exemplified by the unexpected investment crunch in Italy induced by fiscal targets calculated on a mixed accrual-cash basis

    New Development:The ethics of accounting information manipulation in the political arena

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    This paper explores ethical issues of accounting information manipulation (AIM) in the political arena. After conceptualizing AIM, including its drivers, techniques, contextualities and impacts, this paper discusses underlying tensions between various types of values that emerge as a trigger for applying AIM. In that respect a distinction is made between values at the societal, organizational and individual level, such as, respectively, sustainability, transparency, and honesty, and additionally between personal-gain-related private values and public values

    To whom does the law speak? Canvassing a neglected picture of law’s interpretive field

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    Among the most common strategies underlying the so-called indeterminacy thesis is the following two-step argument: (1) that law is an interpretive practice, and that evidently legal actors more generally hold different (and competing) theories of meaning, which lead to disagreements as to what the law says (that is, as to what the law is); (2) and that, as there is no way to establish the prevalence of one particular theory of meaning over the other, indeterminacy is pervasive in law. In this paper I offer some reflections to resist this trend. In particular I claim that a proper understanding of law as an authoritative communicative enterprise sheds new light on the relation between the functioning of the law and our theories of interpretation, leading to what can be considered a neglected conclusion: the centrality of the linguistic criterion of meaning in our juridical interpretive practices. In the first part of the chapter I discuss speech-act theory in the study of law, assessing its relevance between alternative options. Then I tackle the ‘to whom does the law speak?’ question, highlighting the centrality of lay-people for our juridical practices. Lastly, I examine the consequences of this neglected fact for our interpretive theories

    Gli studi vichiani di Guido Fassò

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    Manoscritti giuridici medievali: descrizione, digitalizzazione, fruizione informatica in standard XML per la loro diffusione in rete. La ricomposizione di un mosaico.

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    L’obiettivo della presente ricerca è duplice. Dal punto di vista informatico, la ricerca è volta ad integrare i risultati ottenuti col database IRNERIO (1999-2006) con tecniche XML per la modellazione e la classificazione dei meta-dati delle risorse filologico-giuridiche in forma digitale; a questo fine, occorre evolvere la struttura logica del database in modo da poter accogliere diverse collezioni di immagini (ulteriori rispetto a quelle costituenti il progetto Irnerio) e di schede descrittive di manoscritti. Inoltre, dal punto di vista della ricerca storica, si intende ampliare il database IRNERIO (i) con la riproduzione digitale di numerosi microfilms (circa 600 codici del Corpus Iuris Civilis) e l’inserimento nel database delle schede di manoscritti possedute dall’Istituto di Storia del diritto medievale dell’Università di Catania; (ii) con l’inserimento nel database delle schede raccolte da Martin Bertram e da Paola Maffei relative alle Decretali di Gregorio IX, e di manoscritti di altre collezioni; (iii) con l’inserimento nel database delle schede raccolte da Gero Dolezalek nei 30 anni di lavoro successivi alla pubblicazione del suo prezioso e tuttora imprescindibile Verzeichnis; (iv) con la digitalizzazione e la descrizione di una selezione di manoscritti giuridici conservati nella biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, in vista di un allargamento della base documentale del progetto che infine arrivi a comprendere tutti i manoscritti giuridici conservati nella città “mater legum”; (v) con la digitalizzazione e la descrizione di manoscritti dell’Authenticum e di raccolte di quaestiones canonistiche. I dati così raccolti verranno integrati dai risultati ottenuti dal CIRSFID con progetti ministeriali già ultimati, e convogliati in un’unica grande piattaforma informatica. L’eterogeneità dei materiali selezionati – oltre a suo indubbio interesse per gli storici - garantira’ il superamento dello stato dell’arte relativamente agli standard XML utilizzati in ambito internazionale per la catalogazione dei manoscritti digitali, i quali forniscono ottimi standard biblioteconomici ma non trattano i parametri utili per favorire le ricerche in ambito storico-filologico. Per la realizzazione degli obiettivi previsti, è necessaria dunque, innanzitutto, una stretta collaborazione fra informatici e filologi-giuristi; in secondo luogo, una forte coscienza storiografica che saldi insieme le competenze tecniche di analisi dei manoscritti con la conoscenza del lungo percorso della filologia giuridica dall’Ottocento ad oggi. Il progetto mira quindi a raccogliere i molti fili di una gloriosa tradizione di studi, a promuovere la coscienza di essa tra i giuristi e gli storici, a rendere fruibile il patrimonio delle conoscenze accumulate ad un pubblico più vasto di quanto sia la ristretta cerchia di specialisti oggi in grado di utilizzare i manoscritti giuridici medievali. Nel dettaglio, esso intende contribuire a questa conoscenza attraverso il raggiungimento dei seguenti risultati: i) Definizione di uno standard XML per la catalogazione di manoscritti digitali di natura giuridica. ii) Progettazione e realizzazione di un database, fruibile in Internet, atto ad accogliere i manoscritti digitali riprodotti e le schede descrittive. iii) Realizzazione di edizioni critiche. iv) Attività seminariali rivolte a giovani studiosi in formazione dottorale e post-dottorale. In conclusione, l’obiettivo finale del progetto appare di sicura valenza culturale, particolarmente in un momento, come l’attuale, nel quale l’Europa e l’Occidente si interrogano sulla loro identità, sul proprio radicamento nel passato e sulle prospettive future. Il disegno di fondo, insomma, è unitario nella sua ispirazione: e tuttavia, al momento, ciò che gli studiosi hanno tra le loro mani sono soltanto frammenti da ricomporre e ordinare. Obiettivi e risultati attesi dal progetto si condensano in questa immagine
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