Sociological and Human Developmental Explanations of Crime: Conflict or Consensus

This paper examines multidisciplinary correlates of delinquency in an attempt to integrate sociological and environmental theories of crime with human developmental and biological explanations of crime. Structural equation models are applied to assess links among biological, psychological, and environmental variables collected prospectively from birth through age 17 on a sample of 800 black children at high risk for learning and behavioral disorders. Results show that for both males and females, aggression and disciplinary problems in school during adolescence are the strongest predictors of repeat offense behavior. Whereas school achievement and family income and stability are also significant predictors of delinquency for males, early physical development is the next strongest predictor for females. Results indicate that some effects on delinquency also vary during different ages. It is suggested that behavioral and learning disorders have both sociological and developmental correlates and that adequate educational resources are necessary to ensure channels of legitimate opportunities for high-risk youths

Osteointegrazione e ricostruzione ossea in pazienti affetti da Displasia Ectodermica

Lo scopo \ue8 verificare se \ue8 possibile ottenere un\u2019ottima ricostruzione ossea attraverso gli impianti osseointegrati, innesti ossei e rigenerazione ossea guidata mediante membrane anche in pazienti affetti da Displasia Ectodermica. Sono stati considerati due gruppi di 53 pazienti con le stesse caratteristiche dentofacciali e ossee anatomiche. Soprattutto i pazienti presentavano una cresta alveolare a forma di lama di coltello nella zona edentula, con riassorbimento osseo sia verticale che orizzontale. Nel gruppo di studio sono stati considerati 13 pazienti, ai quali sono stati inseriti 66 impianti con innesti ossei e membrane. Nel gruppo di controllo composto da 20 pazienti, sono stati inseriti 120 impianti con le stesse tecniche rigenerative. La percentuale di osteointegrazione risulta simile nei due gruppi, (91% e 95,8%) evidenziando una differenza statisticamente non significativa (\u3c72=1.86, p=0.1731). Nonostante i difetti anatomici ossei gli impianti osteointegrati possono essere usati con successo in pazienti affetti da Displasia Ectodermica