33 research outputs found

    Piero Vereni, La ninfa e lo scoglio: Riflessioni sul senso dell’antropologia culturale, Roma, UniversItalia, 2018, pp. 124

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    Book review of Piero Vereni, La ninfa e lo scoglio: Riflessioni sul senso dell’antropologia culturale, Roma, UniversItalia, 2018, pp. 124.Piero Vereni, La ninfa e lo scoglio: Riflessioni sul senso dell’antropologia culturale, Roma, UniversItalia, 2018, pp. 124

    Stile europeo 100%. Immagini da un villaggio moldavo sul confine d’Europa

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    This paper analyzes the impact of migration on the family roles in Moldova and the changing dynamics within transnational families. Following the dissolution of the Soviet Union and the economic collapse of the 1990s, hundreds of thousands of Moldovans have left their country over the past decade [past two decades?] to seek opportunities abroad. The mass migration has become the dominant socio-economic phenomenon of the country and has prompted the redefinition of the family structure and ideology. The migration of a large number of women leads to a reorganization of the division of labour and the gender roles within the transnational family. These changes influence communities as well as families. Taking a closer look at the transnational experience of a family in the rural context, this paper explores the migrants' consumption of desires and practices as reflective not only of commodified exchange, but also of affection and sentiment.L’articolo analizza l’impatto della migrazione sui ruoli familiari in Moldova e le dinamiche di cambiamento in seno alle famiglie transnazionali. In seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica e al collasso economico degli anni Novanta, centinaia di migliaia di moldavi hanno lasciato il loro paese nel corso del decennio passato per cercare opportunità all’estero. L’emigrazione di massa è diventato il principale fenomeno socio-economico del paese e ha portato alla ridefinizione della struttura e dell’idea stessa di famiglia. La migrazione di un ampio numero di donne ha messo in moto una riorganizzazione della divisione del lavoro e dei ruoli di genere nelle famiglie transnazionali: cambiamenti che possono influenzare le comunità al pari delle famiglie. Focalizzando l’attenzione sull’esperienza transnazionale di una famiglia in contesto rurale, l’articolo esplora i desideri e le pratiche di consumo dei migranti come specchio non solo di scambi materiali, ma anche di relazioni affettive e sentimentali

    Turisti a Lampedusa. Note sul nesso tra mobilitĂ  e patrimonio nel Mediterraneo

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    Gli studi sulla mobilità possono fornire un utile approccio per interpretare le connessioni tra migrazioni e turismo che caratterizzano numerosi contesti mediterranei. Alcune località insulari che fondano la propria sussistenza economica sull’attrattività turistica, negli ultimi anni sono infatti divenute luogo di approdo e transito di significativi flussi migratori. Il contributo si concentra sul caso di Lampedusa, attraverso una ricerca etnografica volta a indagare il ruolo svolto dalla mobilità nelle successive fasi storiche di trasformazione sociale, culturale ed economica dell’isola. Studiando i processi di patrimonializzazione in atto, con particolare riferimento al locale culto della Madonna di Porto Salvo, si intende mettere in luce le modalità attraverso cui le migrazioni sono state integrate nel patrimonio culturale di Lampedusa e sono divenute parte costitutiva della sua immagine turistica.Mobility studies can provide a fruitful approach to understand the relationship between migration and tourism in many Mediterranean contexts. Some islands that rely on tourism for their economic survival have in recent years become a place of transit and reception of significant migration flows. This contribution focuses on the case of Lampedusa, through an ethnographic research aimed at investigating the role played by mobility in the subsequent historical periods of social, cultural and economic transformation of the island. By studying the processes of heritage-making underway, with particular reference to the local cult of Our Lady of Porto Salvo, the aim is to highlight the ways in which migrations have been integrated into the cultural heritage of Lampedusa and have become a constitutive part of its tourist image

    "Farsi prossimi". PotenzialitĂ  e criticitĂ  dell'accoglienza diffusa dei rifugiati nella rete Diocesana Italiana['Act as a neighbour'. An ethnographic survey on the reception projects for asylum seekers and refugees implemented by the Catholic Church in Italy]

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    Riassunto L'articolo presenta i risultati di un'indagine etnografica relativa ai progetti di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati messi in atto dalla Chiesa Cattolica in Italia, nel caso specifico della Diocesi di Torino. Si tratta di un'accoglienza diffusa, realizzata per lo piĂą da parrocchie dislocate in comuni medio-piccoli della provincia, che pone numerosi interrogativi rispetto al rapporto tra migranti, territorio e societĂ  ospitante. Le interviste e le osservazioni raccolte sul campo permettono al contempo di sviluppare una piĂą ampia riflessione sulle ambiguitĂ  della "ragione umanitaria", nei termini concepiti da Didier Fassin

    Realisation and characterisation of Cu-based references for neutron imaging calibration purposes and first results

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    The long-term purpose of this study is to assess the capabilities of the new Neutron Imaging beamline developed at the LENA facility of Pavia (Italy) for the characterisation of bronze artefacts. In this preliminary work, a set of Cu-based reference alloys has been produced and analysed in order to test and calibrate the facility. The first step involved the production of Cu-based alloys with chemical composition and microstructure similar to ancient artefacts. The chemical composition of the reference alloys was analysed by Optical Emission Spectroscopy. Secondly, some samples were artificially patinated with different chemical treatments obtaining an artificial corrosion products layer comparable to natural corrosion. X-Ray Diffraction, Scanning Electron Microscopy and Raman Spectroscopy have been used to characterise the corrosion patina. The main corrosion products on sulphate-induced patina are cuprite and brochantite, whereas atacamite and clinoatacamite were detected on chloride-induced patinas. Finally, preliminary Neutron Imaging measurements were performed on a first set of coated and uncoated specimens in order to try to correlate the neutrons attenuation coefficients with the chemical compositions with promising results

    WELCOME TO LESVOS! Incontri di confine tra locali, turisti e migranti nelle isole dell’Egeo settentrionale

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    The Mediterranean has historically been crossed by multiple forms of mobility, which have contributed to shaping its identity and specificity as a cultural, social, economic and political area. In our contemporaneity, tourism and migration have emerged as emblematic forms of the transformations produced by the interconnected impact of local and global forces. My contribution, grounded in anthropological theory and based on ethnographic fieldwork, focuses on the case of the North Aegean islands and in particular on Lesvos, which has become a symbol of the tensions between securitization and humanitarianism in the management of migration in the Mediterranean. Starting with a critical reflection on the concepts of hospitality and border, the article analyses the different dimensions of the encounter between the inhabitants of Lesvos, the migrants who reach the island by sea and the tourists who go there for their vacations. Such encounters are marked by highly structured, politicized “gazes” capable of building categories and hierarchies that make the different people who move around the island mutually (in)visible. However, Lesvos also offers interesting examples of practices that transgress and overcome such “boundaries of invisibility”, showing how the categories of host and guest are actually more ambiguous and fluid than what is represented by the dominant public and political discourse. Focusing on a series of “transformative encounters” between locals, tourists and migrants, the article argues for the importance of critically discussing those experiences of interchange, sharing and conviviality that seem to indicate a common aspiration to live together “through differences”.Il Mediterraneo è stato storicamente attraversato da molteplici forme di mobilità, che hanno contribuito a definirne l’identità e la specificità come area culturale, sociale, economica e politica. Nella nostra contemporaneità, turismo e migrazioni sono emerse come forme emblematiche delle trasformazioni prodotte dalla connessione tra scala locale e globale. Il mio contributo, di taglio antropologico e fondato su un lavoro di campo di tipo etnografico, si concentra sul caso delle isole greche dell’Egeo settentrionale e in particolare su Lesbo, un luogo divenuto simbolo delle tensioni tra politiche securitarie e pratiche umanitarie nella gestione delle migrazioni nel Mediterraneo. Partendo da una riflessione critica sui concetti di ospitalità e di confine, l’articolo analizza le diverse dimensione dell’incontro tra gli abitanti dell’isola, i migranti che vi approdano giungendo via mare dalle coste turche e i turisti che vi si recano per le loro vacanze. Si tratta di incontri segnati da “sguardi” fortemente strutturati e politicizzati, capaci di costruire categorie e gerarchie che rendono reciprocamente (in)visibili i diversi soggetti che si muovono sull’isola. Tuttavia, Lesbo offre anche interessanti esempi di trasgressione e superamento di tali “confini dell’invisibilità”, mostrando come le categorie di host e guest siano in realtà più ambigue e fluide di come vengano rappresentate dal discorso pubblico e politico dominante. Nell’analizzare una serie di “incontri trasformativi” tra locali, turisti e migranti, l’articolo sostiene la necessità di interrogare criticamente quelle esperienze di scambio, condivisione e convivialità che paiono indicare una comune aspirazione a vivere insieme “nella differenza”

    In Search of a Safe Port. The Marian Cult on Lampedusa amid Mass Tourism and the Migrant Crisis

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    This contribution focuses on the popular devotion to Our Ladyof Porto Salvo on Lampedusa, looking at the transformations that havereconfigured it over time as a prism through which to analyse the tensionsbetween local dynamics and global forces that affect the island. The articlesuggests that the study of the sacred cartography of the contemporaryMediterranean should be part of the process of “remapping” of the networkof interactions, connections, and hybridisations that characterise the area

    “Farsi prossimi”. Potenzialità e criticità dell’accoglienza diffusa dei rifugiati nella rete Diocesana Italiana

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    Riassunto L’articolo presenta i risultati di un’indagine etnografica relativa ai progetti di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati messi in atto dalla Chiesa Cattolica in Italia, nel caso specifico della Diocesi di Torino. Si tratta di un’accoglienza diffusa, realizzata per lo più da parrocchie dislocate in comuni medio-piccoli della provincia, che pone numerosi interrogativi rispetto al rapporto tra migranti, territorio e società ospitante. Le interviste e le osservazioni raccolte sul campo permettono al contempo di sviluppare una più ampia riflessione sulle ambiguità della “ragione umanitaria”, nei termini concepiti da Didier Fassin
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