71 research outputs found

    Analysis of the offer of thematic tourism products: the case of Marche Region as a potential educational destination.

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    Il turismo educativo \ue8 un settore in crescita che include varie sottocategorie. Il turismo culturale, l\u2019ecoturismo, il turismo volontario, il turismo rurale (Ritchie, 2003; Richards, 2011); i programmi di studio all\u2019estero per gli studenti universitari, i programmi di scambio; il turismo linguistico, i programmi di studio per adulti ed anziani (corsi finalizzati all\u2019attribuzione di crediti; per lo sviluppo professionale; seminari pratici ed esperienziali per lo sviluppo di competenze; crociere educative) (Ritchie; 2003; Sie et al., 2016; Nugroho & Soeprihanto, 2016) sono tra queste. La Regione Marche \ue8 particolarmente vocata al turismo rurale ed al turismo culturale, che sono considerati tra le categorie di turismo educativo per le loro componenti esperienziali e di apprendimento, potenzialmente interessanti per i turisti, i quali possono considerarle come loro prima o secondaria motivazione per il viaggio (rispettivamente turisti educativi education first e tourism first) (Ritchie, 2003). Apprendere attraverso l\u2019esperienza diretta, attraverso una \u201cscoperta significativa\u201d \ue8 alla base dell\u2019apprendimento esperienziale (Dewey, 1938; Boydell, 1976; Kolb, 1984), che \ue8 un aspetto particolarmente ricercato dagli studenti internazionali quando studiano all\u2019estero abroad (Chieffo 2007; Lamet & Lamet, 1982; van Hoof, 2006; Chew & Croy, 2011; Lee, 2014; Abubakar et al., 2014; Liang et al., 2015). Turisti culturali, turisti rurali e studenti internazionali che studiano a livello locale possono essere gruppi target potenziali da attrarre nella Regione Marche. Questo studio si pone il duplice obiettivo di: \u2010 capire se le aree rurali della Regione Marche hanno il potenziale per diventare una destinazione per il turismo educativo e \u2010 di investigare il ruolo potenziale che l\u2019Universit\ue0 pu\uf2 avere nella promozione del turismo educativo in queste aree, attraverso l\u2019applicazione di metodi qualitativi, quali interviste con domande aperte condotte personalmente dall\u2019autrice. Per fare ci\uf2, al fine di comprendere in maniera pi\uf9 completa il turismo educativo legato alle Universit\ue0, una revisione della letteratura scientifica sulla relazione tra programmi di studio all\u2019estero universitari e sviluppo sostenibile nelle aree rurali viene presentata nel primo capitolo (Capitolo 1 \u2013 Turismo educativo e sviluppo sostenibile nelle are rurali: il ruolo delle universit\ue0). I capitoli successivi presentano alcuni casi di esperienze di turismo educativo nelle Marche, rispettivamente declinati in sottocategorie: l\u2019offerta di turismo linguistico nell\u2019area del maceratese, un progetto di ricerca sul campo organizzato dall\u2019Universit\ue0 di Macerata in collaborazione con un\u2019associazione di attori locali e un\u2019esperienza di turismo rurale, rappresentata da una sagra locale, considerata dal punto di vista dell\u2019apprendimento e del benessere suscitato. Il secondo capitolo (Capitolo 2 \u2013 La percezione da parte di rappresentanti di aziende rispetto alla competizione e al livello di profittabilit\ue0 del settore del turismo educativo nella Regione Marche (Italia): l\u2019analisi di due scuole di lingua e cultura italiana locali basata sulle Cinque Forze di Porter) presenta uno studio sul settore del turismo linguistico nella regione marche basato sulle Cinque Forze di Porter (Porter, 1979; 1980; 2008). Il terzo capitolo (Capitolo 3 \u2013 La valutazione dei risultati d\u2019apprendimento di eventi di turismo educativo legati al cibo negli studenti universitari: il caso dell\u2019International Student Competition di Femo, Italia) presenta il caso di un progetto di ricerca sul campo, un programma di studio all\u2019estero di breve periodo (Ritchie, 2003), della durata di una settimana, organizzato dall\u2019Universit\ue0 di Macerata e dal Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea, the \u201cInternational Student Competition on Place Branding and Mediterranean Diet (ISC)\u201d (Cavicchi et al., 2018). L\u2019analisi ha lo scopo di comprendere quali sono i risultati in termini di apprendimento rispetto a sviluppo di conoscenze e competenze trasversali per gli studenti partecipanti. L\u2019ultimo capitolo presenta il caso della festa Lavandaso, festa della lavanda, nell\u2019area del fermano, come un\u2019esperienza di turismo basato sul coinvolgimento della comunit\ue0, analizzato da una prospettiva di coinvolgimento dal punto di vista turistico e dell\u2019apprendimento. L\u2019evento, il cui obiettivo \ue8 rivitalizzare villaggi abbandonati e promuovere uno stile di vita salutare e sostenibile nella specifica area rurale, coinvolge attivamente tutti i partecipanti e pu\uf2 avere effetti trasformativi. Questi studi dimostrano che le aree rurali delle Marche offrono diverse opportunit\ue0 ai turisti interessati a prendere parte ad esperienze di turismo educativo e ad attivit\ue0 di apprendimento esperienziale basate sulla specifica localit\ue0 in cui si svolgono. Ci\uf2 avviene in destinazioni fuori dai maggiori flussi turistici, con un potenziale vantaggio competitivo determinato dall\u2019unicit\ue0 della relazione che si instaura tra locali e turisti, con benefici reciproci, per i turisti da un punto di vista personale e professionale e per le comunit\ue0 locali secondo una prospettiva socioculturale ed economica. L\u2019Universit\ue0 pu\uf2 favorire queste relazioni fornendo conoscenze, coinvolgendo studenti locali ed internazionali in progetti basati sul territorio, facilitando la collaborazione tra i diversi attori della Quadrupla Elica dell\u2019Innovazione (Carayannis & Campbell, 2006; 2009; 2010). Essa pu\uf2 anche supportare la destinazione nel rendere sistematica l\u2019offerta di prodotti e servizi turistici tematici legati al turismo educativo, collaborando alla creazione di un piano strategico con tutti gli attori coinvolti nel settore

    Research, education and co-creation: the university in place / Ricerca, formazione e co-creazione: l'università sul campo

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    In regional development strategies, universities are playing an increasingly decisive role as a knowledge generator and facilitator in the dialogue between local actors. This paper aims to understand the role that the University of Macerata can play in the process of interaction between business, public sector and research. Following a series of events organized by the University of Macerata with this objective, in this context will be analyzed the results of a focus group within an Entrepreneurial Discovery Process event. The participating stakeholders identified the university as the centre of a regional innovation ecosystem, where knowledge can be generated and transmitted.Nelle strategie di sviluppo regionale le università stanno assumendo un ruolo sempre più decisivo, quale generatore di conoscenza e facilitatore nel dialogo tra gli attori locali. Questo contributo ha l’obiettivo di capire il ruolo che può ricoprire l’Università di Macerata nel processo di interazione tra imprese, settore pubblico e mondo accademico. A seguito di una serie di eventi organizzati da parte dell’Università di Macerata con questo obiettivo, in questo contesto verranno analizzati i risultati emersi da un focus group all’interno di un evento Entrepreneurial Discovery Process. Gli stakeholders partecipanti hanno individuato l'università come il centro di un ecosistema regionale dell'innovazione, all’interno del quale poter generare e trasmettere una conoscenza diffusa.

    Exploring the Role of the University in the Creation of Knowledge Networks in the Aso Valley, a Rural Area in Marche Region (Italy)

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    Rural areas are often disadvantaged by their peripheral position, depopulation and the scarcity of primary services, but they also have specific characteristics, especially in terms of cultural capital, that can make them attractive as tourism destinations. Sustainable tourism paths can be developed through collaboration between various actors with complementary skills and areas of expertise, especially local cooperatives and associations. In this context, universities can have a crucial role in creating knowledge networks and enhancing “rural buzz” that is the flow of information and knowledge among the individuals, organizations, and businesses in a rural area through face-to-face interaction. This study focuses on an Italian case study from the Marche Region: the collaboration between the University of Macerata (UNIMC) and a local association, Agritur-Aso, has been chosen as an example of a network for the co-valorization of regional cultural capital

    Social Farmers’ Networking for Inclusive Tourism

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    Source at https://encyclopedia.pub/entry/52054.Social entrepreneurship plays a key role in making tourism an inclusive activity. Literature on the topic is increasing but needs to pay more attention to collaboration, which is crucial for social enterprises. To overcome this gap, the research focuses on the impact that social entrepreneurs’ drivers and barriers towards collaboration might have on providing decent work in rural tourism. The research considers the case of social farming, which has important implications for developing inclusive tourism

    Empowerment and Engagement in small enterprises – the case of the Tuscan Wine Hub / Responsabilizzazione e coinvolgimento nelle piccole imprese - il caso del Wine Hub della Toscana

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    Moving from the diffusion of hubs in the last decade and the potential role they can play in fostering community empowerment and developing social innovation, this paper describes steps, activities and implications related to the setting up of the Tuscan Wine Hub, within the European project The Wine Lab. After the definition of the wine business scenario and hub main peculiarities, the analysis moves to the description of the main outcomes of the activities carried out within the Tuscany Wine Hub, highlighting the potential of this tool to foster collaboration among different stakeholders and promote innovative practices in rural and disadvantaged areas.Partendo dalla diffusione che hanno avuto gli hub nell’ultimo decennio e dal ruolo potenziale che possono svolgere in termini di rafforzamento della comunità e innovazione sociale, il contributo descrive le principali fasi, attività e implicazioni legate al Wine Hub nato in Toscana nell’ambito del progetto europeo The Wine Lab. Il lavoro, dopo aver illustrato le principali caratteristiche del settore vinicolo italiano e dello strumento degli hub, si focalizza sull’analisi dei principali risultati conseguiti attraverso le attività organizzate nell’ambito dell’hub toscano, sottolineando le potenzialità di questo strumento per favorire la collaborazione tra stakeholder diversi e promuovere pratiche di innovazione nelle aree rurali e svantaggiate

    Drivers and challenges of RIS3‐related university engagement: Insights from five European regions

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    Universities have long been considered key players in regional innovation systems and innovation-driven regional development. In addition, as part of the quadruple helix, they can play a major role in RIS3 design and implementation by acting as civic universities. This contribution differs depending on external and internal factors as well as their interaction. This paper aims to shed light on the main challenges and drivers experienced by five universities whilst taking part in an Erasmus+ project. Adopting a reflexive narrative approach, it investigates to what extent and how they acted as Civic Universities and what they could learn from this quadruple helix interaction. The results show that, even in their diversity, all universities perceived themselves to have acted as CUs in the context of the project

    Assessing the Learning Outcomes of Food-related Educational Tourism Events for University Students: The Case of the International Student Competition of Fermo, Italy

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    This paper examines the International Student Competition on Place Branding and Mediterranean Diet held in Fermo, Italy, in the context of the development of rural areas. This one-week food-related educational programme was organised by the University of Macerata’s Department of Education, Cultural Heritage and Tourism in collaboration with The Piceno Laboratory on the Mediterranean Diet, a local network of public and private stakeholders committed to the promotion of Fermo area as a touristic destination based on traditional gastronomy. The aim of this study was to understand how and to what extent such food-related educational events may contribute to providing students with the knowledge, expertise and soft skills needed for careers in the food tourism sector. Of interest also was how such events may benefit the development of rural areas. The ISC was founded in 2016 and continued in 2017, 2018 and 2019. In order to assess students’ perceptions about the experience, specifically regarding what they felt they had learned about food tourism, and which soft skills they had acquired or honed, 13 students who participated in the 2017 event were interviewed for a qualitative study. Moreover, the authors drew upon information gleaned from interactions with students and teachers, as well as with several important actors of the local food and tourism sector, including tourism and hospitality entrepreneurs and representatives of government agencies, with whom they collaborated in the context of planning, running and evaluating the events. The findings show that the ISC can provide students with a good general understanding of the territory and practical knowledge about place branding and food tourism. In terms of career preparation, the combination of fieldwork activities with traditional lectures and group activities was particularly fruitful in promoting soft skills such as communication, efficient use of social media, teamwork, problem-solving and decision making

    LESÕES PIGMENTADAS NA CAVIDADE ORAL E SEUS DIFERENTES DIAGNÓSTICOS

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    Lesões pigmentadas na cavidade oral são encontradas frequentemente nas consultas odontológicas de rotina. Suas etiologias são variadas; elas podem ser lesões benignas ou, ainda, lesões malignas extremamente agressivas. O objetivo com este trabalho é descrever as lesões pigmentadas na cavidade oral e seus possíveis diagnósticos. A literatura foi encontrada em artigos da Scielo e em livros sobre patologia. A melanina é um pigmento produzido pelos melanócitos, células que estão presentes na camada basal do epitélio, variando de tons de amarelo ao marrom. As lesões pigmentadas encontradas na cavidade oral normalmente são: mácula melanótica oral, melanoma, pigmentações relacionadas ao uso de drogas e medicamentos, o melanoacantoma oral e o nevo melanocítico oral. A mácula melanótica oral é causada por um aumento focal na deposição de melanina e provavelmente um acréscimo do número de melanócitos; esta não está associada à exposição solar. O melanoma é uma neoplasia maligna considerada rara na cavidade oral, tendo sua etiologia desconhecida. Pode ter características assintomáticas com crescimento lento ou pode ser com crescimento rápido associado à sintomatologia dolorosa e ulceração, sangramento e destruição óssea. As pigmentações relacionadas a drogas e medicamentos ocorrem comumente com o uso de antibióticos e contraceptivos. O melanoacantoma oral é uma pigmentação adquirida benigna caracterizada por hiperplasia dos queratinócitos espinhosos e melanócitos dendríticos. Para realizar um correto diagnóstico, deve-se considerar a anamnese, o exame físico, a história médica, familiar e odontológica, a descrição da lesão considerando sua cor, localização e duração. Quando essas características não levam a um diagnóstico conclusivo, é indicada a realização de biópsia com exame histopatológico, para realizar o diagnóstico definitivo e estabelecer o tratamento adequado. Essas lesões possuem características semelhantes que podem confundir quando o profissional não utiliza as ferramentas corretas para a realização do diagnóstico definitivo e posterior conduta.Palavras-chave: Lesões pigmentadas. Cavidade oral. Diagnóstico diferencial.

    The role of ICTs and public-private cooperation for cultural heritage tourism. The case of Smart Marca / Il ruolo delle ICT e della cooperazione pubblico-privati per il turismo culturale. Il caso di Smart Marca

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    This paper analyzes the opportunities related to public-private cooperation for the implementation of information communication technologies (ICTs) to promote cultural heritage tourism. After a literature review on the role of cooperation between private and public sectors and the most relevant information communication technologies (ICTs) for the promotion of cultural heritage, the analysis moves to travel apps, by illustrating features, main trends and some applications of this technology to cultural heritage and tourism. In the second part, the connection between tourism, cultural heritage and digital technologies is analyzed through the description of Smart Marca app, which, starting from the cooperation between local public and private entities, exploited ICTs to promote cultural tourism in Fermo area (Marche Region, Italy).  Il contributo analizza le potenzialità della cooperazione pubblico-privata nella progettazione e realizzazione di nuove tecnologie dell’informazione (ICT) per la promozione del turismo del patrimonio culturale. Dopo una rassegna della letteratura dedicata al ruolo della collaborazione tra pubblico e privato e delle ICT per la promozione del patrimonio culturale e lo sviluppo turistico di un territorio, l’articolo focalizza l’attenzione sulle applicazioni mobili di viaggio, illustrandone trend e caratteristiche, nonché alcuni esempi di applicazione di questa tecnologia al patrimonio culturale e al turismo. Nella seconda parte, la connessione tra turismo, patrimonio culturale e ICT viene analizzata attraverso la descrizione dell’app Smart Marca, che, a partire dalla cooperazione tra enti pubblici e attori privati, ha utilizzato le nuove tecnologie per promuovere il turismo culturale nel territorio fermano (Regione Marche, Italia)

    Trilha da DHEG

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    Com base no conhecimento adquirido no decorrer das aulas do Componente Saúde da Mulher II, da quinta fase do Curso de Enfermagem da Unoesc, tendo em vista o grande número de incidência de Doença Hipertensiva Específica da Gestação (DHEG) e suas complicações, também seu tratamento e abordagem com as gestantes, foi desenvolvido um jogo educativo voltado para gestantes em qualquer idade gestacional com o intuito de orientar, passar conhecimento, sanar dúvidas e retomar temas abordados nos encontros de gestantes. O jogo é disponibilizado ao final de cada encontro dos grupos de gestantes ou também após palestras educativas sobre as doenças apresentadas no jogo. Com o jogo tem-se por objetivo expor de forma lúdica informações importantes e necessárias sobre DHEG, pré-eclâmpsia e eclâmpsia para gestantes que apresentem tais patologias ou que tenham predisposição a desenvolvê-las. Também é uma ferramenta utilizada para relembrar assuntos abordados durante as conversas entre os grupos de gestantes. O jogo consiste em um tabuleiro com a representação de uma trilha, o número de jogadoras pode variar de dois a cinco, em que cada participante escolhe uma peça para representá-lo. Ao início da partida, uma das jogadoras joga o dado e anda com sua peça correspondente ao número que o dado apresentar, e assim sucessivamente com todos os jogadores. No decorrer da trilha algumas casas apresentam “surpresas”, como, por exemplo, perguntas sobre DHEG, pré-eclâmpsia e eclâmpsia; a gestante que obter êxito em suas respostas poderá se sobressair no jogo. O tabuleiro apresenta todas as dicas e informações no decorrer de seu percurso. Vence o jogo a gestante que chegar primeiro à última casa da trilha. Como forma de incentivar o jogo, pode ser ofertado prêmio simbólico às gestantes que antes concluírem a trilha. Busca-se o entretenimento das gestantes em seus encontros, possibilitando encontros dinâmicos e com mais interação delas, diálogos, trocas de experiências e relatos de suas gestações, principalmente ofertando conhecimento sobre possíveis complicações e patologias, seus cuidados e prevenções, com objetivo de ensinar, conscientizar e alertar as gestantes, bem como orientá-las sobre suas dúvidas no decorrer do jogo, possibilitando ter maiores informações sobre DHEG, pré-eclâmpsia e eclâmpsia.Palavras-chave: Enfermagem. Pré-natal. Educação em Saúde
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