739 research outputs found

    Motivos caballerescos y reescritura paródica. El Florestán del Palier (1959) de Wenceslao Fernández Flórez

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    El paradigma de los libros de caballería del siglo XVII encontrará una nueva suerte en algunas novelas de autores contemporáneos como Fernández Florez (1885- 1964); Álvaro Cunqueiro; Juan Perucho (1920- 2003) y Ángel María Pascual (1911- 1947). En este se analiza la reescritura caballeresca en la clave la sátira social presente en aventuras del caballero Florestán del Palier (1959) de Wenceslao Fernández Flore

    I classici e i centenari: retorica o nuova opportunità di lettura? Un bilancio del IV centenario del Don Chisciotte. I: Con permiso de los cervantistas.

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    Questa rassegna si propone come uno stato dell'arte dei contributi più significati relativi al capolavoro cervantino nell'ambito delle celebrazioni del IV centenario della pubblicazione della I parte del 'Don Quijote'. A celebrazioni appena concluse, giacché il centenario ha goduto di una lunga onda di festeggiamenti al margine, che ne ha prolungato le attività fino al 2006 ben inoltrato, si è avvertito il bisogno di fare il punto della situazione, non tanto nella direzione del rendere conto di ogni contributo ed evento allestito per l’occasione, quanto con l’intento di cogliere la cifra complessiva degli interventi prodotti

    Motivos caballerescos y reescritura paródica: el Florestán del Palier (1959) de Wenceslao Fernández Flórez

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    The paradigm of the chivalric books of the seventeenth century was revitalized in the novels of contemporary authors such as Fernández Florez (1885-1964), Álvaro Cunqueiro (1911-1981), Juan Perucho (1920-2003) and Ángel María Pascual (1911-1947). This article analyzes the chivalric rewriting present in The Adventures of the Knight Florestán del Palier (1959) by Wenceslao Fernández Florez.El paradigma de los libros de caballerías del siglo XVII encontrará una nueva fortuna en algunas novelas de autores contemporáneos como Fernández Florez (1885- 1964); Álvaro Cunqueiro (1911- 1981); Juan Perucho (1920- 2003) y Ángel María Pascual (1911- 1947). En este artículo se analiza la reescritura caballeresca en clave de sátira social presente en Las aventuras del caballero Florestán del Palier (1959) de Wenceslao Fernández Florez

    «La Nave de la iglesia de Bernardo de Toro y el Bajel de la Magdalena de Luis de Alcázar: recepción a lo divino de motivos clásicos en el Cancionero sevillano de Fuenmayor (siglos XVI-XVII)»

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    Resumen: La lírica a lo divino constituye un género que se desarrolla poderosamente a partir del siglo XV, según una técnica de reescritura que culmina en la poesía de los grandes místicos del Renacimiento español. El Cancionero de Fuenmayor, códice sevillano de poesía religiosa de finales del siglo XVI, presenta un abundante caudal de vueltas a lo divino de temas, motivos, metáforas e imágenes poéticas propios de la poesía profana, como heridas, prisiones, fuentes y cazas de amor. En el presente estudio se analiza uno de los iconos más visitados por los autores del Fuenmayor, el motivo de la descriptio tempestatis, con las alegorías de la nave de la iglesia y del bajel o caravela de la Magdalena.Palabras clave: Cancionero Fuenmayor. Bernardo de Toro. Luis Alcázar. Nave de la Iglesia. Bajel de la Magdalena. Reescritura a lo divino.Abstract: The adaptation a lo divino of secular topics (themes, metaphors, motifs, images) is most popular during the 16th and 17th centuries, the Golden Age of Spanish literature. The Cancionero of Fuenmayor is a manuscript of religious poetry of the end of 16th century, that includes an important number of contrafacta a lo divino. In this article I analize one of the most utilized topic from Fuenmayor's authors: the descriptio tempestatis, with allegory of the Ship of Church and of the vessel of the Magdalena.Keywords: Cancionero Fuenmayor. Bernardo de Toro. Luis Alcázar. Ship of Church. Vessel of the Magdalena. Adaptation a lo divino

    Il motivo del “manoscritto ritrovato” in J. Potocki (oltre il Quijote)

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    L'artificio degli 'autores ficticios', ossia dei molti autori in cui si frammenta retoricamente l’istanza narrativa di un racconto, è stato oggetto di vari interventi sia sul fronte della letteratura cavalleresca spagnola che, in misura maggiore, del 'Don Quijote'. Nelle intenzioni di questo studio, oltre a ricordare brevemente la strategia retorica del falso cronista offerta a Cervantes dalla letteratura cavalleresca e da lui utilizzata sul versante parodico nel 'Quijote', si vogliono presentare alcuni esiti che questo motivo ha prodotto e continua a produrre nella narrativa moderna, provando a studiare non solo l’articolazione del topos nelle componenti vecchie e nuove che presenta, ma anche la funzione che esercita in ogni specifico testo. I romanzi che ricorrono alla strategia dello sdoppiamento tra un narratore e un traduttore o del moltiplicarsi delle voci narranti, attraverso il motivo del ritrovamento di un vecchio manoscritto, sono molti; appartengono a letterature di aree linguistiche diverse e formano una catena di testi ininterrotta sino ad anni davvero recentissimi. Tra i più noti e spesso citati vi è certamente il 'Manuscrit trouvé à Saragosse' di Jan Potocki

    L'utilità dei supporti magnetici nello studio dei testi letterari: Il 'Don Quijote de la Mancha' di M. de Cervantes in versione CD-Rom

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    L’edizione del Don Quijote de la Mancha uscita nel 1998 per i tipi dell’Editorial Crítica come 50° volume della collana BIBLIOTECA CLÁSICA – in collaborazione con l’Instituto Cervantes e con il “Centro para la Edición de los Clásicos Españoles” e pubblicata sotto la direzione di Francisco Rico – contiene un CD-Rom con la versione elettronica del testo e il noto programma di gestione dati, il DBT (Data Base Testuale) di Eugenio Picchi dell’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR di Pisa. Di fronte a un’edizione informatizzata di un classico della letteratura molteplici sono le domande, i dubbi e le curiosità che inevitabilmente accorrono a delineare quella che ormai è comunemente definita la “resistenza anti-informatica” degli studiosi delle discipline umanistiche. Nonostante sia già disponibile un’abbondante letteratura sull’applicazione dell’informatica nel lavoro letterario e sui supporti elettronici per le tecniche di lettura, nonostante le edizioni uscite in disco ottico siano oramai all’ordine del giorno, permane una diffusa diffidenza sull’effettiva efficacia della rivoluzione informatica nelle scienze umane e una sostanziale ignoranza dei nuovi strumenti ipertestuali

    La guerra civile nella narrativa spagnola contemporanea

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    A partire dagli anni Ottanta del Novecento la narrativa spagnola si è fatta variamente interprete del progressivo mutamento di sensibilità nei confronti del proprio passato storico. Nonostante si sia parlato, a questo proposito, di auge del «romanzo storico», per il corpus che si prende in esame nel presente saggio si preferisce usare la categoria di «narrativa della memoria», perché le opere di cui vi si dà conto non intendono tanto presentare un affresco delle vicende storiche che determinarono il tragico conflitto degli anni ’30, quanto recuperare le memorie perdute e sottaciute dagli stessi protagonisti di un passato troppo doloroso o troppo scomodo da ricordare. La narrativa spagnola sulla guerra civile e sul primo dopoguerra ha avuto un incremento significativo in questi ultimi venti anni. In questo contributo si passano in rassegna i romanzi più significativi pubblicati tra la fine degli anni '80 e il 2009

    Drug resistance in B and non-B subtypes amongst subjects recently diagnosed as primary/recent or chronic HIV-infected over the period 2013–2016: Impact on susceptibility to first-line strategies including integrase strand-transfer inhibitors

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    Objectives To characterize the prevalence of transmitted drug resistance mutations (TDRMs) by plasma analysis of 750 patients at the time of HIV diagnosis from January 1, 2013 to November 16, 2016 in the Veneto region (Italy), where all drugs included in the recommended first line therapies were prescribed, included integrase strand transfer inhibitors (InNSTI). Methods TDRMs were defined according to the Stanford HIV database algorithm. Results Subtype B was the most prevalent HIV clade (67.3%). A total of 92 patients (12.3%) were expected to be resistant to one drug at least, most with a single class mutation (60/68–88.2% in subtype B infected subjectsand 23/24–95.8% in non-B subjects) and affecting mainly NNRTIs. No significant differences were observed between the prevalence rates of TDRMs involving one or more drugs, except for the presence of E138A quite only in patients with B subtype and other NNRTI in subjects with non-B infection. The diagnosis of primary/recent infection was made in 73 patients (9.7%): they had almost only TDRMs involving a single class. Resistance to InSTI was studied in 484 subjects (53 with primary-recent infection), one patient had 143C in 2016, a total of thirteen 157Q mutations were detected (only one in primary/recent infection). Conclusions Only one major InSTI-TDRM was identified but monitoring of TDRMs should continue in the light of continuing presence of NNRTI-related mutation amongst newly diagnosed subjects, sometime impacting also to modern NNRTI drugs recommended in first-line therapy

    Spread of SARS-CoV-2 (COVID-19) in a High-Volume Hospital: Vascular Surgery Impact

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    Increasing population rates of coronavirus disease 2019 (COVID-19) are occurring in several countries and continents. The impact regarding vascular activity, consequences and complication is scarce and makes the future perspective unclear. The aim of this report is to describe the changes in a high-volume University Hospital, relevant for future decisions. The mortality and morbidity should be higher not only in COVID+ patients but also in vascular patients
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