Historias Fingidas (E-Journal, Università di Verona, Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere)
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    208 research outputs found

    Aproximación teatral a la puesta en escena de la «Tragicomedia de Don Duardos», dirigida por Ana Zamora: un diálogo con el equipo artístico

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    Questo articolo è un piccolo studio dedicato alla messa in scena della Tragicomedia de don Duardos di Gil Vicente nel 2006, diretta da Ana Zamora per la Compagnia Nazionale Spagnola di Teatro Classico. Commenteremo i dettagli della Zamora come regista teatrale e direttore della compagnia, e mostreremo le risorse sceniche che ha utilizzato in questa messa in scena. Ci soffermeremo brevemente sulla sua versione. Per tutto questo, è stata di grande aiuto una comunicazione fluida nel tempo con la regista e la sua équipe, attraverso colloqui e interviste formali e informali; tutti loro, sempre cordiali, hanno fornito informazioni molto utili.We collect here a small study dedicated to the staging of the Tragicomedy of Don Duardos, by Gil Vicente, in 2006. Ana Zamora directed it for the Spanish National Classical Theater Company. We will comment on Zamora's career as a stage director and director of her company (Nao d'amores), and we will show the scenic resources that she specified in this work, stopping briefly at the textual version. For all this, fluid communication over time with the director and her team, through formal and informal talks and interviews, has been of great help; All of them, always friendly, have provided very useful information.El presente artículo recoge un pequeño estudio dedicado al montaje de la Tragicomedia de don Duardos de Gil Vicente en 2006, dirigido por Ana Zamora para la Compañía Nacional de Teatro Clásico española. Vamos a comentar los pormenores de Zamora como directora de escena y directora de compañía, y a mostrar los recursos escénicos que concretó en este montaje. Nos detendremos brevemente en su versión. Para todo ello ha sido de gran ayuda una comunicación fluida a lo largo del tiempo con la directora y su equipo, a través de charlas y entrevistas formales e informales; todos ellos, siempre amables, han aportado una información muy útil

    The re-use of Gadda in «Stradario aggiornato di tutti i miei baci» by Daniela Ranieri

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    L’articolo si concentra sulla presenza e sulle diverse modalità di riuso dell’opera di Carlo Emilio Gadda nel romanzo-saggio di Daniela Ranieri Stradario aggiornato di tutti i miei baci. Nella prima sezione vengono presentate le caratteristiche tematiche, formali e stilistiche dello Stradario. Le tre sezioni successive si concentrano rispettivamente 1) sulle citazioni gaddiane presenti nell’opera in esame; 2) sull’influenza della scrittura di Gadda sulla lingua e sullo stile di Ranieri; 3) sulla simile postura tonale ed emotiva dell’istanza locutrice dello Stradario e della voce narrante gaddiana.El artículo se centra en la presencia y las diferentes formas de reutilización de la obra de Carlo Emilio Gadda en la novela-ensayo de Daniela Ranieri Stradario aggiornato di tutti i miei baci. La primera sección presenta las características temáticas, formales y estilísticas del Stradario. Las siguientes tres secciones se enfocan respectivamente 1) en las citas de Gadda presentes en el trabajo en cuestión; 2) en la influencia de la escritura de Gadda en el lenguaje y el estilo de Ranieri; 3) en la similar postura tonal y emocional de la instancia locutoria del Stradario y de la voz narrativa en Gadda.The article focuses both on the presence and on the influence of Gadda’s oeuvre in Daniela Ranieri’s novel-essay Stradario aggiornato di tutti i miei baci. The first section is devoted to a presentation of the main thematic and stylistic features of Stradario. Secondly, the paper analyses a number of quotations from Gadda’s work in Ranieri’s novel. By focusing on the formal features of Stradario, the third section examines the influence of Gadda’s style on Ranieri’s prose. The final section points out the similarities between the posture of Stradario I-narrator and the narrator in Gadda’s novel

    Ficciones imperfectas: Rabelais, Cervantes Aristoteles y la ambigüedad de la novela

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    Il contributo indaga da una prospettiva teorica il primato di Rabelais e Cervantes nella nascita del romanzo moderno. Il Gargantua e il Don Chisciotte, per la loro distanza dai regimi discorsivi della storiografia e del romanzo medievale e cavalleresco, sono qui considerati come promotori di uno spazio finzionale dove si confondono verità e menzogna e si valorizzano la molteplicità, l’eccesso e l’imperfezione. L’obiettivo della ricerca è quello di determinare il contributo dei due autori alla definizione e disciplinamento della forma romanzo.The contribution investigates from a theoretical perspective the primacy of Rabelais and Cervantes in the birth of the modern novel. Gargantua and Don Quixote, due to their distance from the discursive regimes of historiography and the medieval and chivalric novel, are considered here as promoters of a fictional space where truth and falsehood are confused and multiplicity, excess and the imperfection are valued. The aim of the research is to determine the contribution of the two authors to the definition and regulation of the novel form.La contribución investiga desde una perspectiva teórica la primacía de Rabelais y Cervantes en el nacimiento de la novela moderna. El Gargantúa y el Quijote, por su alejamiento de los regímenes discursivos de la historiografía y la novela medieval y caballeresca, son considerados aquí como impulsores de un espacio ficcional donde se confunden verdad y falsedad, donde se valoran multiplicidad, exceso e imperfección. El objetivo de la investigación es determinar la contribución de los dos autores a la definición y regulación de la forma novelesca

    Storicismo e oltre: «Balzac» di Ernst Robert Curtius cent’anni dopo

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    Traducción del artículo «Balzac visto por un crítico extranjero, Ernst Robert Curtius» que apareció en la revista Balzac Review / Revue Balzac. Se retoma el contenido de la monografía de Curtius sobre Balzac para identificar un aspecto subestimado por la crítica, centrada principalmente en el realismo documental del autor francés. A través de la relectura de Curtius, se insiste en cambio en la capacidad de Balzac para representar las pasiones humanas y los movimientos interiores y espirituales de los personajes.Translation of the article «Balzac Seen by a Foreign Critic, Ernst Robert Curtius» which appeared in the Balzac Review / Revue Balzac journal. The content of Curtius’ monograph on Balzac is taken up to identify an aspect underestimated by critics, mainly focused on the documentary realism of the French author. Through the rereading of Curtius, the ability of Balzac to represent human passions and the inner and spiritual movements of characters is pointed out.Traduzione dell’articolo «Balzac Seen by a Foreign Critic, Ernst Robert Curtius» comparso nella rivista Balzac Review / Revue Balzac. Si riprende il contenuto della monografia di Curtius su Balzac per individuare un aspetto sottovalutato dalla critica, focalizzata principalmente sul realismo documentario dell’autore francese. Attraverso la rilettura di Curtius, si insiste invece sull’abilità di rappresentazione delle passioni umane e dei movimenti interiori e spirituali dei personaggi da parte di Balzac

    Il potere della narrazione e le potenzialità del racconto nell’«Elegia di madonna Fiammetta»

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    Focalizzandosi sulle strategie narrative adottate da Boccaccio, questo articolo mira a dimostrare come l’autore abbia voluto sviluppare nell’Elegia di madonna Fiammetta una riflessione sullo statuto della narrazione e sul ruolo del narratore. Si sottolinea infatti come quest’opera assuma i tratti di una rappresentazione concreta e tangibile del potere e delle potenzialità del racconto, da intendersi tanto come atto del raccontare quanto come suo prodotto, proponendo significativi legami con la poetica boccacciana che emergerà in seguito nel Decameron.Focusing of Boccaccio’s narrative strategies, this article aims at demonstrating that the author wanted to develop in the Elegia di madonna Fiammetta a reflection on the nature of the narration and the role of the narrator. It stresses that this piece of work becomes a concrete and effective representation of the power and the potentialities of both the art of the narration and its narrative products, showing meaningful connections with the poetics which Boccaccio will resort to in the Decameron.Centrándose en las estrategias narrativas adoptadas por Boccaccio, este artículo tiene como objetivo demostrar cómo el autor quiso desarrollar una reflexión sobre el estatuto de la narración y el papel del narrador en la Elegía de Madonna Fiammetta. De hecho, se subraya cómo esta obra asume los rasgos de una representación concreta y tangible del poder y el potencial del contar, para ser entendida tanto como un acto de narración y como su producto, proponiendo vínculos significativos con la poética de Boccaccio que luego emerge en el Decamerón

    Escenografía cortesana en las comedias caballerescas de Castillo Solórzano: «Los encantos de Bretaña» y «La torre de Florisbella»

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    In questo articolo analizzo le risorse tecniche per la messa in scena delle due commedie cavalleresche di Alonso de Castillo Solórzano, Los encantos de Bretaña e La torre de Florisbella, alla luce delle conoscenze raccolte oggi sulla scenografia nei teatri commerciali; e soprattutto in relazione al teatro barocco di corte che si sviluppò intorno alla corte reale dalla fine del XVI secolo fino ai primi anni del regno di Filippo IV. L'analisi mostra una chiara relazione letteraria e scenica tra i testi di Castillo e opere come La fábula de Perseo, di Lope, La gloria de Niquea, del Conte di Villamediana, Querer por solo querer, di Antonio Hurtado de Mendoza, e La vitoria de España y Francia, di Alonso Jerónimo de Salas Barbadillo. Lo studio evidenzia anche la vicinanza letteraria e scenica delle due opere di Castillo, forse perché scritte per lo stesso palcoscenico e con gli stessi oggetti di scena, e offre ulteriori elementi che suggeriscono che la sua attività di commediografo deve essersi svolta solo in un contesto di sfarzo cortigiano, forse su commissione di uno dei signori nelle cui case prestò servizio per gran parte della sua vita, in particolare i marchesi di Los Vélez.En este trabajo analizo los recursos técnicos para la escenificación de las dos comedias caballerescas de Alonso de Castillo Solórzano, Los encantos de Bretaña y La torre de Florisbella, a la luz de los conocimientos reunidos hoy sobre la escenografía en los teatros comerciales; y especialmente en relación con el teatro cortesano barroco que se desarrolló alrededor de la corte real desde finales del siglo XVI y hasta los primeros años del reinado de Felipe IV. En este análisis se observa una clara relación literaria y escénica de los textos de Castillo con obras como La fábula de Perseo, de Lope, La gloria de Niquea, del conde de Villamediana, Querer por solo querer, de Antonio Hurtado de Mendoza, o La vitoria de España y Francia, de Alonso Jerónimo de Salas Barbadillo. El estudio también pone en evidencia la cercanía literaria y esc´énica de las dos piezas de Castillo, acaso por haber sido escritas para el mismo escenario y las mismas tramoyas, y ofrece más elementos para suponer que su labor de escritor teatral debió de darse solo en el contexto de fastos cortesanos, posiblemente como encargo de alguno de los señores en cuyas casas sirvió durante buena parte de su vida, sobre todo los marqueses de los Vélez. In this paper I analyse the technical resources for the staging of the two chivalric comedies by Alonso de Castillo Solórzano, Los encantos de Bretaña and La torre de Florisbella, in the light of what is known today about stage design in commercial theatres, and especially in relation to the baroque court theatre that developed around the royal court from the end of the 16th century until the early years of the reign of Philip IV. This analysis shows a clear literary and aesthetic relationship between Castillo's texts and works such as La fábula de Perseo, by Lope, La gloria de Niquea, by the Count of Villamediana, Querer por solo querer, by Antonio Hurtado de Mendoza, and La vitoria de España y Francia, by Alonso Jerónimo de Salas Barbadillo. The study also highlights the literary and scenic proximity of Castillo's two plays, perhaps because they were written for the same stage and the same stage machinery, and offers further evidence to suggest that his work as a playwright must have taken place only in the context of courtly pomp, possibly commissioned by one of the lords in whose houses he served for much of his life, especially the Marquises of Los Vélez

    Una costellazione di voci femminili in prima persona: Il caso di «A mí no me iba a pasar» (2019) di Laura Freixas, un'autobiografia con prospettive di genere

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    El objetivo de este artículo es proponer una aproximación a la autografía de Laura Freixas A mí no me iba a pasar (2019). Se destacará el papel de Freixas como referente del feminismo español y de una escritura autobiográfica en la que se destaca cómo el género al que una pertenece condiciona la vida personal a la vez que la profesional. Tras una primera parte, en la que se enumeran algunas de las escritoras que en la actualidad se dedican a la autobiografía desde una sensibilidad nueva, de reivindicación, se trazará su autorrepresentación en una escritura que es a la vez íntima y exterior, en busca de respuestas sobre un papel femenino convencional que Laura Freixas nunca quiso adoptar y en el que durante un tiempo quedó atrapada.The aim of this article is to propose an approach to Laura Freixas’ autobiography A mí no me iba a pasar (2019). The paper will highlight the role of Freixas as a reference of Spanish feminism and of an autobiographical writing that emphasizes how the gender to which one belongs conditions the personal life as well as the professional one. After a first part, presenting the scenery of women writers who are currently dedicated to autobiography from a new perspective, with a new sensitivity of vindication, Freixas self-representation will be outlined in a narrative that is both intimate and external, in search of answers about a conventional feminine role that the Spanish writer, born in 1958, never wanted to adopt and in which she got trapped for a while.L'obiettivo di questo articolo è proporre uno studio dell'autobiografia di Laura Freixas A mí no me iba a pasar (2019). Si pone l’accento sul ruolo di Freixas come referente del femminismo spagnolo e autrice di un’opera autobiografica dove l’appartenenza di genere condiziona la vita personale e quella professionale della scrittrice. Dopo una prima parte, in cui si elencano le scrittrici che attualmente si dedicano all'autobiografia a partire da una nuova prospettiva di sensibilità e di rivendicazione, si ripercorreranno i principi dell’autorappresentazione in una scrittura insieme intima e pubblica, che ricerca delle risposte circa il ruolo femminile convenzionale a cui Laura Freixas non ha mai voluto conformarsi e in cui è rimasta intrappolata per un certo tempo

    José Julio Martín Romero, «La caballería: historia, mito y literatura», Universidad Nacional Autónoma de México, Facultad de Filosofía y Letras, Ediciones Monosílabo, 2022

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    Recensione del libro La caballería: historia, mito y literatura (2022) di José Julio Martín Romero (Università di Jaén).Review of the book La caballería: historia, mito y literatura (2022) by José Julio Martín Romero (University of Jaén).Reseña del libro La caballería: historia, mito y literatura (2022) del profesor José Julio Martín Romero (Universidad de Jaén)

    «Esos estilos tan altos / son del tiempo de Amadís»: análisis de las referencias al mundo de los libros de caballerías en el teatro del Siglo de Oro

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    El artículo abarca el análisis cuantitativo y cualitativo de la presencia de la mención de personajes pertenecientes a los libros de caballerías en el género teatral del siglo XVII. Al margen del fenómeno ya estudiado y definido del teatro caballeresco, el estudio se propone utilizar cuatro base de datos teatrales (TESO, ARTELOPE, Biblioteca Intratext y TEXORO) para identificar los nombres de personajes de libros de caballerías más citados y sucesivamente analizar el contexto dialógico en el que las citas se producen, es decir, entre criados, entre criados y nobles o solo entre nobles, para sugerir una clave interpretativa de la presencia de esas citas que atestiguan la supervivencia de la pasión para el género caballeresco a lo largo del siglo XVII.The article covers the quantitative and qualitative analysis of the presence of the mention of characters belonging to the books of chivalry in the theatrical genre of the seventeenth century. Apart from the already studied and defined phenomenon of chivalric theatre, the study aims to use four theatrical databases (TESO, ARTELOPE, Biblioteca Intratext and TEXORO) to identify the names of the most frequently quoted characters from the books of chivalry and then to analyse the dialogical context in which the quotations occur, i.e. between servants, between servants and nobles or only between nobles, in order to suggest an interpretative key to the presence of these quotations that testify to the survival of passion for the chivalric genre throughout the 17th century.L'articolo riguarda l'analisi quantitativa e qualitativa della presenza di riferimenti a personaggi appartenenti ai libri di cavalleria nel genere teatrale del XVII secolo. Oltre al fenomeno già studiato e definito del teatro cavalleresco, lo studio si propone di utilizzare quattro banche dati teatrali (TESO, ARTELOPE, Biblioteca Intratext e TEXORO) per identificare i nomi dei personaggi dei libri di cavalleria più frequentemente citati e analizzare il contesto dialogico in cui le citazioni si verificano, cioè tra servi, tra servi e nobili o solo tra nobili, al fine di suggerire una chiave interpretativa della presenza di queste citazioni che testimoniano la sopravvivenza della passione per il genere cavalleresco nel corso del XVII secolo

    Latin Biography: notes around the literary genre

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    Il saggio intende fornire coordinate per lo studio della biografia latina come genere letterario: dopo una ricognizione delle principali fonti letterarie attestanti l’indipendenza del genere biografico da quello storiografico, saranno selezionati e discussi passi a carattere metodologico su struttura, stile e contenuti dell’enarrare vitas, cercando di identificare linee comuni e tratti ricorrenti di un genere dalla natura ibrida e multiforme. L’analisi si concentrerà su elementi quali cornice narrativa, selezione del materiale narrativo, struttura del testo e relazioni con il genere encomiastico.El ensayo pretende dar unas coordenadas para el estudio de la biografía latina como género literario: tras un recorrido por las principales fuentes literarias que acreditan la independencia del género biográfico del historiográfico, se presentarán pasajes metodológicos sobre la estructura, el estilo y los contenidos del enarrare vitas, tratando de identificar líneas comunes y rasgos recurrentes de un género híbrido y multifacético. El análisis se centrará en elementos como el marco narrativo, la selección del material narrativo, la estructura del texto y las relaciones con el género encomiástico.The paper aims to provide interpretative notes on Latin biography as a literary genre: after a survey of the main literary sources attesting the independence of the biographical genre from the historiographical one, methodological passages on structure, style and contents of the enarrare vitas will be selected and discussed in order to highlight common features and recurring traits of such a hybrid and multiform genre. The analysis will focus on elements like narrative framework, selection of narrative material, text structure and relations with the encomiastic genr

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